I gruppi di Estrema alla Camera

I gruppi di Estrema alla Camera I gruppi di Estrema alla Camera I oaovi seoatom - Ite elezioni alle cariche e le loro sorprese (?. Uno scisma radicale? n n giogo del grappo socialista ufficiale. Roma; 21, notte.' L'on. Giolitti si è concesso oggi.una giornata di relativo riposo come intervallo fra un Consiglio di Ministri e l'altro. Il Presidente del Consiglio sì è recato a Frascati, dove dimora la sua signora, ritornando a 11orna verso sera. Stamane l'on. Giolitti ebbe, prima di partire, una conferenza a palazzo Brascln con parecchi Ministri ed ha ricevuto un discreto numero di nuovi,deputati, ir Consiglio dei,Ministri, che.doveva, essere tenuto domani,è stato rinviato a domenica alle ;ore 16. Nel prossimo Consiglio .Ministri sarà deliberato sulla nuova lista ilei senatori, argoménto non trattato nella riunione di ieri. Si conferma che questa seconda infornata non- comprenderà più di una ventina di nomi,' fra i quali quello r!rl prof. Marchiafava. I.nomi.dei deputati caduti Saranno due o tre al massimo, cioè, oltre quello certissimo dell'ex sottosegretario di Stato alla Marina, on. Bergamasco, quelli, probabili degli ex Ministri Carlo e Maggiorino Ferraris. Da fonte ufficiosa si osserva infatti che tali designazioni di senatori fra ex'deputati caduti spesso .dopo asprissima Ititta, possono avere caràttere politico fosl spiccato e conseguenze : politiche assai facilmente prevedibili che è chiaro come il Governo debba esitare anche quando si tratti ili personalità riconosciute degnissime di sedere in Senato; quindi il dubbio rinasce per queste designazioni degli on. Maggiorino Ferraris e Carlo Ferraris, per quanto degnissimi dèlia dignità senatoriale. Quanto al nuovo Sottosegretario alle Colonie e al sottosegretario alle Póste, se ne parlerà nel Consiglio dei Ministri di dopo domani. Non si sono perdute le speranze di ottenere l'accettazione dell'on. De Nicola per il sottosegretarlato alla Marina. Per le Poste si sa solo che è riservato ad un deputato indicale. Nella riunione di dopo domani si parlerà Bolle candidature per le cariche parlamentari. I posti di vice-presidenti sono quattro, ma i deputati potranno votare per due nomi soltanto: ciò in omaggio alla rappresentanza delle minoranze. I ministeriali voteranno, se le cose non muteranno, per gli on. Carcano e Cappelli, i radicali voteranno per Giulio Alessio, e per un altro nome, che sarà forse quello dell'on. Carcano stesso. I socialisti ufficiali.e forse anche i riformisti voteranno per l'on. Camillo Prampolini e forse per l'on. Alessio. I deputati del Centro e della Destra voteranno per Grippo e Fani. Queste sono le.candidature pressoché definitive che potranno però subire qualche spostamento e qualche variazione in seguito alfe riunioni dei vari 'gruppi parlamentàri che saranno tenute prima del 29 novembre, giorno in cui, dopo l'insediamento dell'on. Marcora a'Presidente, avverranno le votazioni per i quattro vice-presidenti. Il punto più preoccupante di questa .votazione con siste nelle conseguenze che avrebbe una seconda caduta -del radicale on. Alessio. Questi è infatti rimasto sconfitto nella precedente legislatura come candidato alla vice-presidenza. Anche questa volta la sua candidatura è tu tt' altro che sicura, perchè fra giolittiani puri e radicali non corre buon sangue a'Montecitorio. .Ora.si nota che l'on. Alesalo, dato che s'insista nella sua candida tura, rimanesse, per ipotesi, una seconda-voi tii soccombente, ciò costituirebbe una mani festazjone ostile della maggioranza della Camera verso i radicali. Tale manifestazio ne porrebbe in difficili condizioni i Ministri e Sottosegretari radicali, che si trovano ora al- Governo e darebbe incremento alla cor l'ente creata dai radicali dissidenti' i quali vorrebbero imporre l'uscita degli on. Sacchi e Creduro dal Ministero. Certo, la votazione pei- i vice-presidenti costituirà il sintomo eie mentaro degli umori della Camera nonché un indice della nuova situazione parlamen tare. Per ora il fatto più importante del momento politico consiste nell'atteggiamento del partito socialista di fronte alla Camera J gruppi dell'Estrema si riuniranno tutti fra il. 20 ed il 27 corrente. Il gruppo socialista ufficiale si riunirà una prima volta alla' vi gilia del discorso del Trono presso la dire zione d< ' partito e una seconda volta a Mon teeitorio, proprio nell'ora in cui il Re legge là jl suo discorso a Palazzo Madama, gruppo socialista riformista si riunirà'insie me alla direzione del partito nelpomeriggio alia vigilia del discorso della Corona, gruppo parlamentare radicale si riunirà al l'indomani del discorso del Trono. Lo stesso gic-rno si riunirà il gruppo repubblicano, diminuito di numero per le sconfitte elet torali subite. Di tutte queste riunioni di gruppi le due veramente interessanti sono quelle del socialisti ufficiali e dei radicali La riunione dei radicali riuscirà indubbia mente tempestosissima, perchè la mino ràriza del gruppo, composta quasi totalmente <ii deputati di prima elezione e specialmente dei radicali del Mezzogiorno, sosterrà 1 tesi contenuta all'ordine del giorno votato i dalla Democratica Lombarda nel senso di ■ invitare l'on. Sacchi e l'on. Credaro, nonché i Sottosegretari di Stato radicali, ad-usci re dal Ministero in seguito alla politica elettorale del Governo.- Certo questa combatti va minoranza radicale sarà sconfìtta. La grande maggioranza dei deputati radicali ritiene infatti, come ha pubblicamente di ■ chiniate 'ieri a Milano l'on. Cermenati, che . un impegno morale obbliga i deputati radi cali rieletti ad appoggiare ir Ministero. Que i sta tesi certamente trionferà. Sono troppo hrtMisecfctFaltepscsSdsdrpdcFvihuddtcn1nrcgclc.xecenti i ricordi di ciò che i radicali uscenti (Per ttltfono ali* STAMPA) i i e é l o a a o , i o o i é i a i i e i e o hanno chiesto al Governo nel periodo elettorale perchè un cosi grave peccato di ingratitudine sia possibile a tanto breve distanzaMa la tesi del radicalismo ministeriale che il Governo cerca di rafforzare offrendo il sottosegretariato alle Poste ad un radicale ed appoggiando la candidatura di un radicale alia; vice-presidenza della Camera trionferà attraverso gravi ostacoli, poiché i radicali di ; opposizione contrasteranno vivamente la proposta di appoggiare il Ministero. For.se la scissione del gruppo radicale non avverrà ora; cerio l'avvenimento non é molto lontano. Intanto' a Montecitorio si discute molto la tendenza autoritaria assunta verso di gruppo socialista ufficiale dalla direzione dello stesso partito. La costituzióne del gruppo socialista ufficiale sarà un po' laboriosa. Risulta in fatti che gli on. De Ambris, Arca, Sandùlli, Labriola- intendono rimanere fuori del gruppo; anzi il sindacalista De Ambris si servirebbe della elezione come salvacondotto. Egli giurerebbe e poi non frequenterebbe le sedute della Camera riprendendo la propria opera,di.oiganizzatorc. In ,ogni modo, a parte il pensiero di questi dissidenti, che ha un pendant nell'intenzione di Enrico Ferri di non iscriversi al gruppo riformista, partito certo deciderà. Sarà interessante vedere come i socialisti ufficiali subiranno il giogo, della direzione del partito, la quale ha imposto, fra l'altro ai deputati socialisti una contribuzione del 10 per cento sull'indennità parlamentare, contribuzione che andrà per metà a favore della cassa del partito e per l'altra metà a favore dell'Avanci/, cosicché l deputati socialisti ufficiali vedranno falcidiata la loro indennità di -un quarto, cioè 13 per cento, per' ricchezza. mobile e 10 per cento per l'Imposizione della direzione del partito. Ma il lato interessante della riunione socialista ufficiale dèi 26 novembre consisterà nel vedere come il gruppo accoglierà l'<( ukase » della direzione del partito contenuto nell'ordine del giorno votato dalla direzione stessa il-5 marzo scorso: « La Direzione dei Partito, ritenendo che il gruppo parlamentare socialista debba meglio disciplinare là sua azione parlamentare/coordinandola con quella della Direzione stessa, crede opportuno fissare fino da ora in speciale regolamento 1 criteri di tale disciplina per la prossima legislatura anche allo scopo che candidati politici del Partito sappiano come la Direzione, anche a tale riguardo, interpreta la volontà del Congresso ». Il regolamento approvato è il seguente: « l.o I deputati socialisti sono costituiti in gruppo parlamentare a cura della Direzione del Partito, la quale risponde al Congressi sia della costituzione stessa, sia delle modificazioni successive per le nuove ammissioni e per le radiazioni: « 2,o II gruppo parlamentare socialista nomina nel proprio seno il Comitato direttivo di tre membri con funzioni: a) di dirigere, egolare é distribuire il lavoro fra tutti 1 componenti del gruppo; b) coordinare il lavoro parlamentare con l'azione del Partito, d'accordo con la Direzione. « 3.o 11 gruppo nominerà pure il segretario, che potrà essere uno fra i componenti del Comitato direttivo. Il segretario fa parte della Direzione del Partito. 4.o La interpretazione e la esecuzione dei deliberati dei Congressi è affidata alla Direzione del Partito. Quando la gravità di problemi e di situazioni politiche lo richiedano a Direzione del Partito si convocherà in adii naiiza plenaria con il gruppo parlamentare Ove, per ragioni di urgenza, ciò non sia possibile, i membri della Direzione del Partito presenti a Roma si convocheranno con il Comitato direttivo del gruppo. All'adunanza del gruppo parlamentare potrà sempre intervenire il segretario della Direzione del Partito. « 3.o Ogni deputato iscritto al gruppo, a mezzo del segretario, verserà alla Direzione del Partito un decimo dell'indennità parlamentare. Del provento una metà sarà devoluta HIV A canti! »., Le riunioni del 26 e del 27 corrente dei socialisti ufficiali possono riservarci delle sorprese, perchè può darsi che una parte dei nuovi eletti si ribelli alle esigenze della direzione del partito, che i deputati non siano ossequenti agli ordini -del Comitato della direzione stessa, al quale spetterebbe unicamente l'indicazione delle direttive per il gruppo. Ecco perchè l'atteggiamento del socialisti ufficiali-snella nuova Camera assume una importanza notevole, cefeppptspsaal deputati socialisti e il consiglio dei Dieci del loro partito La • Tribuna > biasima - l'atteggiamento assunto dalla Direzione del partito socialista verso il gruppo parlamentare socialista e scrive: , : • La Direzione di' un partito politico eletta di anno in anno da un congresso può arrivare logicamente- a tale senso da investirsi di .un tale assolutismo come dettati-ire di tutte le verità, sia pure solamente di tutte le verità politiche della dottrina da cui il partito muove e che deve trovarsi in piena relazione conia vita di ogni giorno. L'investitura di tali funzioni strettamente politiche dovrebbe essere riconosciuta solamente nei deputati. Essi infatti sono gli eletti di un milione di elettori verso i quali hanno contratto la loro speciale responsabilità politica e, secondo il regime rappresentativo, devono darne contò al proprio collegio- Invece fra deputati ed i loro elettori ecco che viene ad intromettersi un corpo estraneo nominato da qualche, migliaio di persone, il quale pretende di diventare esso il depositario del pensièro e della volontà del corpo elettorale e tende a spogliare gli eletti del suffragio universale sia dei loro- diritti sia dei loro - doveri, come pure di qualunque responsabilità di giudizio ed azione, riducendoli a semplici ossequenti esecutori, degli ordini ohe riceveranno. Mai situazione più umiliante si è tentata di Imporre a uomini politici, e sarà pertanto interessante, a vedere se i deputati socialisti eletti nel paese,-se non da un milione, certo da parecchie centinaia di migliaia di cittadini, piegheranno il capo davanti a questo nuovo consiglio dei Dieci e se si rassegneranno a fare una parte cosi umiliante, rinunciando ad essere sia uomini politici e parla- direttaemnte .. menta ri sia di rappresentare ti'aUa Camera gli eiettori del Paese ». Nuovi elementi </e//a fina polemica elettorale fra Chieta 'e i socialisti \ I socialisti dea collegioidi Massa ^wamh^iio'decisi ad osteggiare con tutti ì mezzisS-'-lorodisposizione la convalidazione deiroiic^fcJjge-, nio Chiesa, lino dei capi socialisti'del--eófygié- ha esposte. .in una intervista con la.Trlbttr*. quate sarà la doro linea di condotte. Egli ^; - Noi socialisti di Massa Carrara non' wgltamo entrare nel merito della vertenza sor-|ta fra ila Direzione del due partiti ciccat. Vili- chiesta abortita, ona ' slamo dolentissimi, che essa non abbia avuto luogo.- Se .l'inchiesta ci feg-fS ■.r^SSS?" ^ÌSS^^MSÌm^ »VI,J?«»»Hg» i pi ovato olio il Chiesa, tanto rigido nel nm- piroyeraire agili altri la mancanza di stn^èrltojp di correttezza politica, si è vailso sempre di tutte-He .cCrcostanzc, di tutti gli uomini, di tutti 1 partiti pei- sostenersi. I repubblicani ria ubi sono assai rari, tanto è vero che nei quattro maggiori. Comuni o>l collegio, non vi è ne v'i e stata rn»;> iutoi amnuiniisU-azlone di tale i>artè politica. Cfo'ca .lo recenti elezioni, bisogna coni siderare che appunto le grandi ire dei chifr santi per il sorgere della candidatura monarchica furono originate dal fatto che in tale modo, si .veniva a togliere al Chiesa" ,i principali suol sostenitori che con lui notoriamente si erano impegnati, tanto che un suo sviscerato ammiratore, certo-Ratto, gii telegrafò presso a poco cosi: «l vostri amici hanno consumato a palazzo rosso, (la Prefettura) il'loro tradimanto». In quanto ei clericali ed i preti, nb sa qualche cosa il nostro vescovado. A titolo di aneddoto, etto-il caso caratteristico del parroco di Casania, il quale è stato inteso dichiarore a testimoni attendibili che appoggiava il Chiesa per essersi egli impegnato di farlo .innalzare da parroco a preposto. Cast simili ne abbiamo diversi. — Ma circa M ricorso, alla Giunta delle elezioni? j T pfr'la Giunta' abbiamo ben altro' Siamo dolenti di dover suscitare una specie di scanno, ma 'poiché l'on. chiese, dopo il falli mento della proposta di inchiesta, riempie e fa wempire j giornali di accuse insussistenti 0 cu lievissima importanza a nostro carica con 1 evidente scopo di paralizzare la nostra azione davanti alla Camera e screditare l'autorità delie nostre accuse, noi ci rivolgeremo anche ali opinione .pubblica e spargeremo opuscoli con ,le prove ed -i documenti raccolti facendo la storia della vita politica del Chiesa nel collegio; ciò anche per.difendere ila nostra condotta e Ja .nostra responsabilità come partito f. k?,m? fiersone: Perchè il Chiesa ha avuto lanilntà di cambiare la sua posizione di accusato in quella di accusatore andando a.pass»-' W'.aS&SteQoflezza da imputare-a noi cdnWqM* la. circolare del comlSato socialista"." abbiamo raccolto prove più che sufficienti ed assolutamente inconfutabili fra cui grandi violazioni da ilegge, disegiiaglJanza delle schede tipo presentate, difformità di molte schede in t>arte contestate dai nostri scrutatori.' riimostrartao come tutto non debba attribuirai à casualità ma ad evidenti indegne manovre elettorali Pei' dare un'idea dell'ambiente chiesano dirò che ad Avenza, la roccaforte dell'on. Chiesa, aujando giunse la notizia del magro, trionfo dei Clwesa, i suoi ifautori fabbricarono un fantoccio di stoppia con una faccia che doveva raffigurare l'odiato avversario e poscia lo trascinarono con una corda al collo ner le strade di Avenza e finirono in mezzo a'ie grida ed agli schiamazzi per appenderlo ad Tin ramo per l piedi. Cose da Medioevo! L'on. Colajanni si ricrede sul conto dell'on. Pansini L'on. Colajain.Tii, si ricrede sul conto dell'on. Pansini. Egli, che giorni sono, come vi informammo, suite, c Rivista popolare » scriveva un furioso attacco contro l'on. Pansini, in seguito alla elezione di questi nel collegio di Molletta, invitandolo, per il suo decoro, a dimettersi da deputato, oggi scrive: «Nel numero passato della « Rivista popolare », seguendo il mio metodo, obbedendo sòl1 tanto all'impulso della mia coscienza, ivo avuto parale severe contro gli amici dell'on. Pan sini e non esitai a dichiarare che egli avrebbe dovuto provvedere per il suo decoro diniette-ntendosi. Le accuse che sul collegio di Molletta si erano formulate, mi avevano profon damente impressionato perchè emesse da uomini che ritenevo seri m\ imparziali e raccolte da giornali che ritenevo autorevoli. All'ultimo momento apprendo circostanze gravissime che, mentre mi hanuo confortato da un lato dimostrando la falsità delle accuse, stesse, dall'altra mi hanno nauseato ierchè mi haano dato la misura della disonestà di certe lotte politiche. Ciò che è veramente ignobile è la condotta tenuta da taluni giornali che hanno raccolto le accuse contro il Pansini e si sono rifiutati di pubblicare -j telegrammi di smentita e di rettifica. Tutto questo -non era possibile che ih questo quarto d'ora di pervertimento, politico e 'morale che ha attraversato l'Italia ». Una nota dell'"Osservatrice» ' siti deputati cattolici L'Osservatore Romano pubblica un articolo intitolato: «Distinguiamo », per indicare il compito che viene, assegnato ai deputati che hanno esplicitamente aderito al programma dell'Unione elettorale cattolica. Nell'articolo è detto: «!\'on si equivochi « molto menu si faccia gazarra per interpretare a . sproposito, l'entrata, sotto certe condizioni, dei cattolici nell'orbita costituzionale, e neppure siasi ft> tolleranti di coloro L quali, dal complesso dei loro discorsi e dalla loro vita privata e pubbica fanno intendere a quale costituzionalismo accedono, pure non specificando riserve e a rat teristiche e distinzioni quali facciamo noi, non potendosi altrimenti spiegare il loro zelo sin cero per una legislazione cristiana rigettando di far propria la dottrina apostolica delle liberta legittime della Chiesa. I cattolici non riconoscono e non devono riconoscere i traviamenti, le corruzioni del primitivo costiti! zionalismo, nè entrare in campo per. consolidare queste anomalie, ma per condurre piuttosto alle sue origini, quando accanto alla libertà dello Stato procedeva la libertà della Chiesa, con la visione di un costituzionalismo accettabile e con l'azione purificatrice, incurante dei traviamenti di esso. I cattolici entrano, sotto certe condizioni, in campo, dando prova non soltanto di buona *ede, ma di siricero amore per la Patria, e ui quella sincerità che alle sètte è sempre mancata. I cattolici non sono un partito, nè anelano a formare un partito in Parlamento, ma reclamano la genuinità del costituzionalismo, purificandolo dalle magagne cavo urtane e dei suoi scolari »k df

Luoghi citati: Avenza, Credaro, Frascati, Italia, Milano, Roma, Tin