L'Imperatore d'Austria ha graziato Mario Sterle

L'Imperatore d'Austria ha graziato Mario Sterle L'Imperatore d'Austria ha graziato Mario Sterle (Servizio speciale della Stampa). Vienna, 20, notte. Stasera VAgenzia ufficiosa austro-ungarica pubblica una breve nota, nella quale annunzia che Timperatore Francesco Giuseppe ha condonato la pena al giovane triestino Mario Sterle, il quale, come ricorderete, nella primavera scorsa era stato condannato dal Tribunale di Vienna per I-accusa dì alto .tradimento a cinque anni di carcere duro. Pare che sin da questa mattina il giovinetto Sterle sia slato effettivamente rimesso in libertà, perchè'aveva già inviato alcuni telegrammi ai giornali e agli amici di Trieste da Pilsen (Boemia), dove ■egli si trovava attualmente in carcere. La grazia è venuta improvvisa, inattesa, tanto che persino l'avvocato difensore di Sterle, che si trova a Vienna, a quanto mi consta, ancora stasera non ne sapeva nulla. Ricorderete il processo che condusse alla condanna. Mario Sterle era comparso in- nànzi alle Assise imputato di alto tradì- mento perchè aveva redatto un manifesto contenente alcune ingiurie all'indirizzo dell'Imperatore. Il manifesto stampato in Italia era stato sequestrato alla dogana, di Trieste, e perciò non fu divulgato^ in pubblico. Mario Sterle era stato spinto alla redazione dì questo manifesto da un suo vago conoscente, misteriosa figura sospetta che aveva suggerito allo Sterle l'idèa della pubblicazione e persino le frasi del prò- clama, e poi si era ritirato al momento de-finitivo. L'atto di accusa di accusa, piuttosto esagerato di gd. < dpvL'atto eeva : t Mario Sterle era conosciuto da molto tem po dalla Polizia di Trieste corno un irredenti- ' psta: egli apparteneva a quella organizzazione. che si propone di staccare con violenza lei provincie italiane appartenenti all'Austrua e driunirle all'Italia, e si è sempre ratto notare in ogni occasione fra i suoi compagni cocne ani agitatore irredentista. Fu aliene membro „dell'Associazione giovanile « Giovanni Bovio » sciolta dalle Autorità a causa delle sue mene pirrsd.Giitist'G I ssntirooiLlr DoAit'ici (i fi! 1 ^ji eco sa 1 o sono comprovati anche dal "contenuto di lei- ntere scritte e di carte trovate presso di lui, e dalle quali risulta chiaramente che Mario Ster-' le ha sempre avuto rapporti con i Circoli, ir-,■redentisti dell'Italia, e che, in unione a que-! sta elementi, ha sempre svolto delie agitazioni per l'irredentismo e per attuare il program- ma irredentista. «Presso Mario Sterle fu sequestrata una se- 'rie di giornali stranieri, nei quali erano degli articoli Armati da pseudonimo, che, secondo le risultanze della Polizia, erano poi statiscritti dall'accusato. Questi articoli furono j pubblicati dai giornali la «Terza Italia» e : dalla «Luce», repubblicana. Essi attaccano la nostra Monarchia ed il nostro Imperatore in! un modo -ostile, e lo invitano a liberare le Provincie irredente. E' anche provato che-il 5 giugno del 1911 lo Sterle prese parte ad una manifestazione repubblicana, avvenuta al Già- mcolo, dinanzi al monumento a Garibaldi, ed è pure assicurato che ha tenuto discorsi irre-i mentisti. . , .... I«Secondo la sua stessa confessione, l'accu-! sato ha ammesso di avere, durante il suo sog-^à^^^^^t^secondo un proclama trovato presso lo Sterle, si propone di staccare violentemente le cosi dette Provincie irredentiste italiane dall'Im- ,pero austriaco. Non vi può essere dubbio che ti viagg;o a Roma dell'accusato non ebbe per «cupo la preparazione agli esami di maestro, lma bensì fu fatto per mettersi a contatto coniglt irredentisti esteri e mettere poi a profitto! questa esperienza pr la lotta contro lo Stato austriaco. j centrall d^a^ana* di'Trie^to^na1 Sia ' cassa, spedita da Roma ed indirizzata a Ma- rio Sterle, contener"- "r fogli volanti -~'n<tjiin lingua italiana, con il titolo: « Guglielmo uOberdan, 20 dicembre 1882-1911 », e firmati: 1« L'alleanza dei minatori irredentisti». Spe-'ditri.ee della cassa risultò la ditta Mario Ho- sa, di Roma. I fogli contenevano delle frasi contro l'Imperatore e in nw^in. La perqui- sizione fatta nella casa di Mario Sterle portò" fògliSvCo°Efn{L LoStSe^eva'So rgl7stesi,so questo schizzo e ne aveva curato la stam-jpa. Egli afferma di essere stato spinto a ciò Lda un amico, del quale rifiuta dare II nome,\incontrato da lui la prima volta a Trieste! ■nei primi giorni del dicembre del 1911 ». I! Ì,La inesperienza del giovane Sterle era H videute, ma il procuratore del re doli. Lux,\Non vi sono più radazzi. nella sua lunga requisitoria volle negare tutte le attenuanti all'accusato, adducen&o tre ragioni: Lo che non vi sono più ragazzi nè più, giovani data la rapidità della vita moderna; 2.o che nelle popolazioni meridionali lo sviluppo della gente è più precoce; 3.o che l'accusato non era che l'esponente delle condizioni locali del paese. Quindi soggiungeva: «Le condizioni di Trieste sono molto critiche. Questa terra calda a favore, della campagna nazionalista è il punto centrale dell'irredentismo, e questo ' irredentismo a Trieste ha già lavorato con mezzi violenti ». Dopo una rapida arringa del difensore, dottor Braitner, 'il. quale insistè anche sul fatto che dopo sedici mesi di carcere preventivo, si era mandato un impittalo italiano dinanzi ad una Corte d'Assise tedesca, che non poteva comprendere la sua lingua, i giurati risposero ai varii quesiti, e la Corte pronunziò la condanna a cinque anni di carcere duro, commutandogli il carcere preventivo sofferto ammon tante, a sedici mesi, ma aggravando la pe na con tre mesi di digiuno. Sentenza ingiusta e atto generoso La sentenza fu giudicata ingiusta ed ec cessiva dagli slessi giornali di Vienna. La 0razia concessa oggi dall'Imperatore viene a riparare la decisione dei giudici e ridurre alle sue vere Proporzioni la importanza del caso Sterle, che era stato eccessivamen te esageratola fantastica gravità attribuì ta alla spensieratezza e deplorevole bravata giovnilc non deponeva certo molto a favore della serietà dei giudici, che avevano con dannalo con una sentenza di fuoco come un pericoloso delinquente rivoluzionario il giovinetto non ancora iniziato neppure alla politica , lo scopo della grazia sovrana appare evi dente. si osserva che essa giunge proprio . . • » alla vigilia della discussione alle Delegazio „; „„,,„. nuale dovrebbe c<!<;rrp tnrrntn In • 1 a poprIomauchsiMamtezicodvachmutatal'sc politica antiitaliana che U Governo di Vicn- m I na va compiendo nelle sue Provincie ita- c liane. L'eccitazione che sussiste ancora per i m' . ... , .. , , , ,1 notl decreti del principe Hohenlohe deve ! essere frenata, eliminata mediante Vinter ' „,. , „. , vento dell'Imperatore nel caso Sterle. Il mezzo politico è indubbiamente abile ed „>„„-„#„ ^„ „„„„„„ „.•„„_• . elegante, ma per essere sinceri dovremo dire che ver apprezzarlo meglio avremmo .... . . . . j preferito che esso fosse giunto in un altro : momento ... i. ! . , .... ! Latto e pero generoso e se lo si giudica, 11011 nei Smi SCOpÌ' W° semplicemente nei suoi risultati, deve sollevare un vivo senso rf.; ,;,„,mi;„ „ di romniaeimento Simili ntii at simPana e at compiacimento, simili atti i non. sono purtroppo molto frequenti in Au , . ..... . Istria per non meritare già, per questo solo ! . ., . ,fatto, di essere rilevati con una nota parti- ^6^La °razia sovmna concessa a Mari° Sterle deve dunque avere eco favorevole in Uali Fssa nero mentre raccoalie tutta in ,llaua- £,ssa> vcro> mentre raccoglie tutta ta nostra soddisfazione, non può ancora as j J .... l*W0«re ad se9n° di nuova politica Deri so gli Italiani d'Austria, nè essere considc! . .. ,, ... rata oltre alla sua limitata importanza j dell'episodio di un giorno. Il problema de- ' IMiani d'Austria non è fatto solo di epi sodi: sta in tutta una vasta e forte cori . , urente politica, che dura ormai da diecine 1 di anni, che tocca questioni generali e fon' , damenali elementi collettivi di un popolo intero Noi vantiamo mimirnrei rhe In nrn mteT0- not riognamo augurarci ette la gra zia di Mario Sterle non rimanga solo un ,piccole, gesto, diretto non a sanare una sij/Hosiowe, ma semplicemente a placare una L- » \diScussione su questa .< uiazione. ■ I La notizia della grazia a Mario Sterle è ! confermata da un dispaccio deir.4fy<;n;/« ÌStefani da Trieste e da un fonogramma dei ,nostri corrispondenti romani, nel quale è H detto che la buona novella fu telegrafata al \direttore del giornale La Terza Italia. dbtbl(tppsdmQbsasdscpdamgrstdzspsfmdigvHidnIm