La seconda galleria del Sempione

La seconda galleria del Sempione INTERESSI FERROVIARI La seconda galleria del Sempione (Nostra corrispondenza particolare) Issila, novtmbre. • Iselle. l'alpestre villaggio allo sbocco meridionale della Galleria del. Sempione. che negli anni intercorsi! dal 1896 al 1906 è stato U centro principale dell'immane lavoro del traforo: Iselle. ripeto, ritornata dopo 11 compimento del tunnel alla sua silente vita montana, ha ripreso da gualche mese il febbrile aspetto dell'epoca^ che l'ha resa célèbre. 120» operai di ordì regione italiana la tK)Dolano oggi, impiegati in quel nuovo grande lavoro che ft di traforo della seconda Galleria d«l Sempione. Avendo espresso aM'ingeirnere Fertìineinn, anima della colossale opera ♦iniziato, di visitare i lavori, mi venne assai cortesemente concessa la guida .preziosa delf Insegnare Egloff, che mi accompagnò In una minuta ispezione dei cantieri esterni. Ad • onore della Direzione dei 'lavori, debbo 'dire subito che l'impresai/one che el riceve, da ima visita anche sommaria a quanto è stato fatto per. 'la tutela dell'igiene e del benessere «telili operai, « delle uni gradite. , .Ad Iselle, dove .11 clima, .nella stretta gola dove sorge la borgata, ha delie oscillazioni cosi varie e sensibili da passare per altennay.vo continue* di eccessivi calori e di freddi •repentini, la preoccupazione principale defila direzione è stata traella di mantenere, con pròfusione di mezzi e modernità di applicazioni, l'esercito operaio nelle migliori condizioni d!l esistenza. / cantieri esterni L'edificio piiù vasto dei cantieri esterni e duello riservato ai bagni degli operai., suddiviso in quattro ampie sale a scomWr'/., dove sono disposte lo doccie. L'uso continuato di questo efficace mezzo di igiène, togli© all'operaio l'untuosa sottile materia che gli ricopre la"-pelile pel sovrapporsi del polverio, del fumo e del sudore, mantenendolo pul'ito e .ridonandogli tutte Te energie. '.A bagno ultimato, il lavoratore si veste.con abiti puliDi. lasciando quelli da lavoro ad appostiti attaccapanni che. con il -mezzo ùi un ingegnoso meccanismo vengono trasportati in apposito locale essiccatore, per modo (•he gli operai li ritrovano perfettamente asiilutti quando riprendono il lavoro. • Pur troppo, non tutti gli operai profittano 'del bagno cotidiiano. inoonve-ntante deplorevole. che le nuove disnosizioni dejla legge sanitaria deìle grandi opera deve far scompa rire. Dall'edificio dei basili si passa alila Lavanderia, e quandi oll'In-fermeria, dove sta in permanenza il personalle pronto nei prima, e più urgenti soccorsi. Dall'Infermeria scendiamo sul piano del sottostante cantiere, dove sorgono le imponenti oilicdne, non ancora finite, dove lavorano febbrilmente, montatori, meccanici ed etofctiricieti. e dove sbuffano, assordanti, i granelli compressori (l'aria per la perforazione meccanica della roccia. ..'-Procedendo per la strada Nazionale- del Bèihpionn si pussa dinanzi alle abitazioni openai* che, ralmesse completamente a nuovo, danno at villaggio improvvisato una flsonomia piena di movimento o di letizia. In mezzo alle case «perule sorge un glande caseggiato a due piani inalzati, dove è installata la luce elettrica. Superfluo aggiungere clie il villaggio operaio ha pure l'acqua potabile, le latrine ad acqua continua, ed è in'terrotto da appezzamenti di terreni coltivati ad orto e a giardino. Insomma, tutte le necessità e le conwdiià di una comoda esistenza sono state oggetto nel villaggio operàio di studio e di pratica attuazione. Più innanzi sorgono, sparsi, altri gruppi idi casette a .tetti piani, inferamente in mutatura. Queste abitazioni furono costruite appositamente per le famiglio degl'i operai. Ogni gruppo di casette consta di sedici camere tra loro indipendenti, con acqua potabile, -orticello.-cutìna in ghisa, e. a installazione completa, saranno anch'esse dotate di luce elettrica. Altri fabbricati eguali sorgono dove lo spalio e il terreno ne ha consentito la costruzione, allo scopo di procurare comodi alloggi ed avere la mano d'opera sempre vicina èl punto di lavoro. \) Approssimandoci al villaggio di Bal-mallo•ftesca spicca per eleganza architettonica un (rande edificio sulla destra del iDiveria. l'ospedale, costruzione composta di tre corpi di ^'fabbrica collegati assieme. Accompagnato dal .direttore, dottor Cianellà. ammiro le grandi ■iàle dei dormitori!, quelle delle medicazioni «empiici, delle grandi operazioni, del bagno, ' i le diverse camere per. abitazione ed uso-dèiinfermiere. Sono le pietose suore deWOri)lne delle Giuseppine quelle alle quali la Direzione dei lavori sì è rivolta per cooperare gli infermieri nell'assistenza degli ammalati e del feriti sul lavoro. .■' Interrogo qualcuno del dieci ammalati e dei quattordici feriti ospitati attualmente nell'ospedale, e tutti mi rispondono dichiarandosi soddisfatti del trattamento e delle cure, che ricevono. Naturalmente, tanto gli ammalati come i degenti per infortunio ricevono "cure; medicinali ed alimenti'gratùitamente.' Inoltre la Società di mutuò soccorso, legalmente costituita e riconosciuta, corrisponde all'ammalato un sussidio giornaliero pei- lui e pei- la famiglia, mentre al ferito sul lavoro provvede la Cassa Nazionale di Milano. Attraversando il giardino dell'ospedale, dove '| convalescenti, fra le aiuole, godono il sole, ni congedo dal dottor Granella e dai suoi collaboratori, spargitori con scienza è coscienza di infinito sollievo 'ra i colpiti dalla, sventura e, fra una doppia fila di villette di legno con tornate da giardini, dove abitano g'i ingegneri e gli impiegati dell'Impresa, attraversando il ponte del Sempione,1 giungo a' Bnlmalonèsca. Questo villaggio, sorse nel 1908. ai principio dei lavori del primo Sempione. Si compone per due terzi'di mal costrutta baracche:in legno, costruite e tenute dalla speculazione privata. Al loro aspetto esterno sembra impostile che possano essere abitate. Tuttavia qùeilf costruzioni albergano innumerevoli famiglie, i-bambini delle quali brulicano per ogni dove e invadono la larga via. napoleonica, che per circa nn chilometro passa dinanzi alle baracche. Malgrado le miserrime condizioni de'i suoi primitivi abituri, la popolazione di Balm»lonesoa| va ogni giorno aumentando, motivo per il quale la Direzione': dei lavori, giustamente\ prece eupala dalle .tristi condizioni igieniche" del villaggio, studia il .modo di aumentare !]e sue pelle casette operale. Malauguratamente la valle, in prossimità .del cantieri, si chiude in una gola, per modo da rendere ardua la «celta di un terreno propizio nlle nuovo costrizioni «he dovrebbero abolire lo'sconcio del vecchio villaggio cadente! nzicugecoavnuacchcomfaadopl'pdntasiQanladtrnvradbpimtesepsaaKdivfrcstca'inmnce udgildsabmmgtotaqlovvsflodugpcnctttmesapcdnscnttdemedcuogjscdqngcndqQlrngadccièaalntlid Il nuovo tunnel Ho visitato la nuova immane ferita inferta nelle viscere del monte. L'ingegnere capo sezione del tunnel, signor Milan, mi aveva procurato la conoscenza .di un altro valente in--, gegnere di galleria, ii signor Marco Loretan, con il quale, sul trenino Decauville che già avanza per più di quattro chilometri, sono penetrato nelle viscere di Monte Leone. Indossato uno spedale abito imperaneablttéè un paio di stivali, armati d'una lampada ad acetilene ciascuno, saliamo su di un yagonetto, cho col rimanente del treno di servizio, la locomotiva' spinge fino al km. 470X3, ove arriviamo in pochi minuti. Qui si discende per riare la via del ritorno a piedi, passando così ad ' esaminare attentamente tratto per tratto, opera per opera, questo splendido lavoro del'Uomo, nelle tenebre del monte. Malgrado che il tratto aperto attraversi un punto notoriamente cattivo per la vicinanza di molte sorgenti d'acqua fredda che non hanno mai diminuita la loro pressione, pur tutavia la temperatura della ristretta galleria si mantiene quasi costantemente a 18 gradi. Questa condizione relativamente normale, che andrà sempre più migliorando, si ottenne con a distribuzione e la circolazione d'aria che, da apposito gruppo di compressori, passa atraverso condotti muniti di numerose saracinesche. Malgrado questo, la Direzione dei lavori vuole rendere la ventilazione e la temperatura in galleria assolutamente normali. Quando le Ferrovie Federali stabiliranno all'imbocco nord del nuovo tunnel il grandioso impianto di ventiUatori che e in progetto, rimarranno a disposizione della Direzione i poenti ventilatori che oggi funzionano per l'esercizio del primo tunnel. Coll'uso di essi l'importante problema dell'aerpazione di galleria sarà sciolto in guisa di gran lunga superiore ai bisogno. La .passeggiata che intraprendiamo dal Km. 4.700 (il tunnel ha per ora una sezione di soli otto metri auadratt di- superficie) attraversa per lunga tratta, meda calcare scura, friabile, che ì'ing. Loretan mi fa notare essere costituita da schisti argillosi intercalati da schistl verdi anfiboUcI. In tutti, i sensi sono appli cate solide armature e grossi puntelli. Dopo aver proceduto per lina sessantina di metri, incominciamo ad udire i caratteristici colai di mazza sull'acciaio,- contro la roccia, e là nenia di qualche miniatore che, pur lavorando, canticchia. Arriviamo, conversando, al chilometro 4.528, e la, mia gentile guida mi invita a salire per una scala di ferro, « su allò strozzetto », mi dice. Mentre si sale, l'ingegnere mi rende ragione dell'appella* vo « strozzetto ». E' questo il lavoro di scavo che viene fatto nella parto detta «cunicolo superiore». Lavorano in questo « strozzetto » auaittro minatori per ciascun attacco, con un manovale, che cura il ricambio e la prestazione dei ferri e degli utensili. I minatori alternano il loro lavoro un po' a mazzetta ed un po' a mazza e a coppia. Seguendo l'in(crossante lavoro Uo modo di notare gli ottimi rapporti che devono esistere fra operaio ed ingegnere: risultato del buon trattamento dei superiori verso i dipendenti. Dopo qualche minuto, ridiscendiamo e giunti al chilometro 4.500, l'ingegnere mi fa soffermare a vedere le imponenti armature che coprono la vòlta delia giaUlerra per una tratta di una sessantina di metri. Coteste armature sono formate da « poutrelles » ferro, collegate fra loro a telaio, quadro per quadro, con chiavarde e tiranti pure in ferro. Procèdiamo eoe! in una' lunga camera di ferro. Questa paratane digalleria ò'ehiamata « bollimento », e la roccia, per le continue infiltrazioni, ha l'aspetto e lacoiisistenza delta creta umida che, non soste-ncndosi, ha obbligato la tecnica a provvederecon queste grandiose armature, le quali, puretrovaridòsi una addossata e .congiunta all'ai-tta, e presentando una enorme resistenza: inmolti punti si sono piegate e contorte sotto laeccessiva forza di compressione che le sovra-sta e le attornia da tutte le parti. Ho l'impressione di sentirmi da un istante all'altro prigioniero del monte. E a quella impressiorae contribuisce' anche, ila 'temperatura che in quel punto si abbassa ad 11 gradi. La depressione è dovuta alla presenza di una infinità' di sorgentt d'acqua fredda che scaturiscono, rumorose, raccogliendosi 'nell'apposita cunetta che le accompagna all'esterno, sino nella Diverta. 'Riprendiamo il cammino, ed al Km. 4.453'ci troviamo In aperto scavo di galleria completato, dinanzi ad una roccia di natura calcare-dolomitico. i Questa tratta, che appoggia tutta su svelte e solide armature in legno, è pronta al rivestimento in muratura che un poco più innanzi e, cioè, al Km. 4.400. troviamo già che si eleva dal piano di fondazione. Gli operai lavorano lestamente, senza preoccupazione alcuna, come nella ^costruzione di un fabbricato esterno. Un capo li sorveglia, ordina e li dirige. Al Km. 4.356, (come l'ingegnere Loretan mi fa rilevare dal grafici del jsuotéjCcninb),_ci Innalziamo in «calotta» sul cielo cioè della «alitata: tri 'costruzione per vedere da vicino la yolts, il rivestimento della quale è formato con pietrame, che viene fornito da una cava di gneiss d'Antigorio, gareggiante coi migliori graniti. Passiamo quindi a veder dà vicino il lavoro con le piccole perforatrici a roano, che i minatori chiamano «, rivoltelle » per ls loro dimensioni minime, i e per la velocità con la quale penetrano:nella roccia e la perforai*. Queste perforatrici adiscono per mezzo dell'aria compressa che imprime al ferro perforatore insistenti e. costanti colpi- di percussione e di rotazione. La .perforatrice compie nel granito una penetrazione di oinque centimetri al minuto in uno scavo..di roccia all'esterno, In galleria, però. a. "Cagione dell'angustia dello soario la Penetrazione;è minore. La macchina buca la roccia in tutti A sensi, il rumore che mi circonda'è assordante. La mia guida iiii avverte che la perorazione in quel punto è quasi ultimata e-.che assisteremo fra poco al ritiro delle perforataci ; e degli utensili e all'allontanamento dei 'minatori per il Brillamento delle mine. 'Infatti'.l'infernale frastuono cèssa: non.s'ode più. che lo «.crosciare lontano delle surgen-ti.' Un uomo solo. il cosidet-to luocliluo che provvede a caricare i fori con ia dinamite e a'dare infuoco alle mine, si afta ce mia contro la parete .buchereUatai Lo ve do andare, venie», «i'rampièarsi sulle impalicalme, issarsi sino ..alia volita. In dieci minuti a preparatore. degli ^mescti! dello mine ha messo' nei fori' lp .carnicci.' ili dinamitele. ha innescete'Coti- le capsule detonanti e ha incendiato lo miccie. L'ingegnere ini trae in (Usuarie, lungo, ri eunicoio,..ln un sicuro asilo formato da due) tronchi d'armatura.... I colpi che devono esplodere sono venti : di! 11 ad un istante. 11 prìimo mi fa sussultare come se la montagna stesse per crollare. Gli altri seguono, cupi ed hiinterrotti spegnendomi. la lampada. « Non si. muova 1 Non si muova! — mi dice" l'ingegnere ridendo —■ bisogna aspettare che sia finito ». Finalmente gli spari cessano. Riaccendiamo la lantèrna e ritorniamo indietro per vedere l'effetto dello mime. I minatori sono già accorsi dall'altro versante: alcuni di essi sono già -all'opera, per Idberare di'Miliario dal detriti, altri si avanzano spingendo dei vagonetto vuoti, mentre il" cape. nsslouratosL che non-vii sono roccie-pericolanti; dà l'ordine di caricare sul vagoni tutto il materiate che la dinamite ha rovesciato af suolo.. Sonò sorprendenti l'ordine e la uYsclptinia coti, le dnàfli tutto ' ffl lavorar di sgombero viene- effettuato. Incamminandoci verso l'uscita troviamo altre squadre.-intente a praticar buchi con le perforatrici per allargare la galleria, invece a circa mezzo chilometro dall'uscita gli operai sono già intenti alla costruzione della muratura, che è interamente finita dal chilòmetro 0,450 fino all'uscita dove sostiamo a rivedere il sole. La mia impressione su quanto mi è stato dato di osservare o meglio di ammirare, .non a, eccessivamente originale, ma siccome è vera, la esprimo. In tutti 1 particolari di questa colossale impresa, 'all'esterno jiel cantieri, come nel paziente e lento lavoro dell'apertura della nuova via nella montagna, domina un cosi perfetto equilibrio, una così visibile e ordinata armonia, che fa del secondo traforo del Sempione ^n'opera di alta ingegneria insuperabile. Nulla è trascurato: il benessere degli operai è considerato dalla Direzione dei lavori d'importanza eguale ai progressi materiali dello scavo. Infatti le istituzioni educative e di previdenza stabilite a vantaggio della popolazione provvisoria operaia di Iselle sono un modello del genere. Le istituzioni educative e di previdenza Il giorno dopo della mia visita al nuovo tunnel del Sempione, il tempo si è imbronciato, la temperatura è sensibilmente discesa, La prima neve ha incipriato lo vette, scendendo giù giù quasi fino ad Iselle: Il sole non batte più la valle. Vi farà ritorno al venturo arino, in marzo, dicono i valligiani. Una profonda simpatia mi- lega alla dura esistenza che trascorrono gli ingegneri, gli impiegati e gli operai del Sempione, e non so sottrarmi al fascino che spira dal luogo e dall'originale lavoro che vi affatica gli uomini. Perciò non so partirmene di qui. Ho cosi il modo di raccogliere qualche dato sulle Istituzioni umanitarie istituite dalla Direzione dei lavori, le quali benché sorvegliate e prò tette da essa, funzionano indipendentemente distribuendo, agli operai e alle loro famiglie una'folla di benefici! Così i soccorsi che vengono distribuiti dalla SoHelà di MuttCo1!faccorso alla quale:sono obbligati a far parie tutti i lavoratori. La Spcietà ò presieduta da un veterano delle costruzioni ferroviarie, il signor Pogliani, che come ricordo del primo traforo del Sempione conserva un orologio d'oro donatogli da Vittorio Emanuele e la memoria di una cordiale stretta di mano datagli dal Presidente.della Confederazione svizzera, Forrer. E' il signor Pogliani stesso ohe mi dice come gli operai con il pagamento di una sola lira mensile hanno diritto a una lira e cinquanta al giorno in caso di malattia, più 25 centesimi per ogni figlio minorenne. Al 31' agosto la.situazione patrimoniale della So cielo- si chiuse con un attivo di 1480 lire, e in 168 giorni si erano corrisposti soccorsi per 3000 lire, distribuite su, 147 ammalati. Lo sta luto prevede che in caso di 'epidemie la Dicrezione si assume intera la responsabilità fi n anzi a ri a dèlia Società. Ho già accennato-co me le spese di enra, assistenza, alimento, ecc. nell'ospedale siano sostenute direttamente dalla Direzione del lavori, senza che l'operaio subisca nessuna trattenuta. Un apposito locale stato eretto per .le conferenze Istruttive e per le proiezioni cinematografiche atte a nobilitare e a.istruire i sentimenti della massa operaia. Nel villaggio di Balmalonesca sta pure sorgendo un apposito edificio per mia Cooperativa di consumo. Esiste pure- una Camera del Lavoro ed una Lega di Miglioramento che completa l'opera della Società di Mutuo Soccorso; L'Opera prò emigranti di mons. Bonomelli ha istituito nelle vicinanze della chiesa di Santa Barbara un Segretariato che infaticabilmente lavora per l'Istituzione di scuole, asili ed altre opere benefiche. Un altro ufficio creato dalla Direzione è quello della Commissione arbitrale. -Questa Commissione si tampone di un rappresentante operaio per ogni,reparto di lavoro, eletto fra essi, e di una^rappresèntauza 'dell'Ufficio del lavori. Gli scopi ed i doveri della Commissione sono quelli di accogliere tutti 1 desiderata della classe lavoratrice, a gruppi od isolati, caso ' per caso, analizzare 1 motivi di tali desiderata, curarne le cause ed 1 rimedi e dedurne le conclusioni proposte da sottoporre all'approvazione della Direzione dei lavori. Pi A. nsgtltptpnvnDrIzbbezsnfpcgCRfidTcnstGnscplprrsttdpctcstmctpdfCs

Persone citate: Bonomelli, Egloff, Forrer, Loretan, Monte Leone, Pogliani

Luoghi citati: Iselle