Dalla Libia Un atto energico in Tripolitania

Dalla Libia Un atto energico in TripolitaniaDalla Libia Un atto energico in Tripolitania ù il a sua residenza (Per telegrafo dal nostro inviato speciale) Tripoli, 18, ons 19.30 Selfenasser, Ù vecchio'potente e temulissi mo capo del Fezzan, è stato allontanato da Socna assieme al (lalio Abdel Gela e ad una1 quindicina tra parenti e seguaci, ora, con flJi!allibi trovasi a bordo dello stazionarlo Tobruk, giunto slamane da Misurata, in attesa delle disposizioni del Ministero circa la sua nuova destinazione. Questa notizia, sparsasi nell'ambiente delle notabilità indigene, ha prodotto profonda imvressione, giacché Selfenasser è uno del capi più noti della Trlpolitania per la tragica storia della sua famiglia, che fu quasi totalmente distrutta durante una lunga sanguinosa tolta contro l turchi, a cut impediva l'occupazione del Peizan. Suo padre ed i suoi fratelli perirono con molti seguaci in una cruentissima battaglia nella valle dei Ciad. Là ragione del suo allontanamento da Socna va ricercala nella sua condotta, che non era : interamente conforme ai patti stabiliti pel -.riguardi della pacificazione dell'oasi di Giaf'ra e della nostra azione politica per la oceuvazione dei Fezzan. Il vecchio Selfenasser, che conta circa 80 aum. non era la prlràa volta che aveva contatti politici coi delegali italiani. La prima valla che trattò con noi fu in occasione dell'occupazione della regione Of- fclta da parie della colonna comandata dal ! capitano ticgrl e sono noli i particolari di ouci negoziali attraverso cui sì si rivelò la sua anima, diffidente e sospettosa e la sua ambizione di potere e di comando spinta agli estremi. U sùó incontro col capitano Negri avvenne nell'oasi di Mimun, dove egli lo ricevette con maestosa regalità nella ricchissima tcada^JT. ,.!«-' JL„.- « „ m «ihorientale tutta ornala di tappeti e di .petti preziose, mentre faceva eseguire "dai suoi armati tina'.'clamorosa fantasia gurresca. Da ! allora Sclfclnasser non si distaccò più ila noi rimanendo a contatto col capitano liarcolani. residente a Sirte, mediante il quauifyeee al nostro Governo larghe assicurazioni di amicizia e mettendo a disposizione tutta la sua influenza per aprire alle truppe italiane /.e Dorte del Fezzan. Senonchè il vecchio, dopo qualche tempo, Incominciò chiaramente a manifestare le sue smodate ambizioni. Egli non si contentava il lavorare semplicemente In favore della occupazione «ottona Hmitrtndo la sua opera ' netto regione a danno del nostro prestigio. I Accortosi di ciò il colonnello Miani, dopo a- \ wr constatato il serio imbarazzo creato dalla.'«uà presènza a Socna, decise di allontanarlo,. S^'axcordo col Governatore, stabilì di Aviario1 alla sola propaganda: egli, pur alutando o''.ttaltoni. roleua consolidare la sua pqlenza ja. Tripoli, con fùtli gli altri che gli tacevano cor0na e ^ t0 seguivano nelle sue pretese. Va . ^^c07rf«/S ,.iu - cu-,» -,— guati 'furono condotti a Sirte, dove vennero! imbarcati svi Tobruk, appositamente colà in- W»UUIi-"i» » - ■ .-•~r i uiato. . w stato questo un bell'atto di energia,, che '-certamente otterràùn grande benefico effetto ìnet riguardi della nostra politica ctÀonUAe...-. \ ' .'; »» r.

Persone citate: Abdel Gela, Miani, Mimun, Negri

Luoghi citati: Ciad, Libia, Misurata, Sirte, Socna, Tripoli, Tripolitania