"Lo scrupolo,,

"Lo scrupolo,, NOVITÀ' PRAMMATICHE "Lo scrupolo,, ommedia In 3 atti di G. GIOP.GIERI CONTRI (Teatro Cartonano - 14 Jiouemore 1913). Silvia Autieri si è sposata senza un Brando amore, una sincera ipasstone per l'uomo che è diventato suo marito. Entrata nella vita coniugale, la sua passione sono' state te teste, trii affi, il lusso: tutte cose che l'Autieri non le ha potuto offrire senza spingerla con Ignobile e cosciente spìrito di sfruttatore nelle braccia d'un amante ricco e matoro che ha sovvenuto al bisonti! e agli affari di luì esibendo da lei (ili ìMiuturale compenso. Tutto ciò è nell'antefatto <tótla commedia che abbiamo ascoltato ieri sera. Quando l'azione sulla scena incomincia. Silvia Antlerì dal pnlmo amante, maturo, ili coimmemdatore MaroMi, è passata ad un secondo amante, giovane. Paola SOvi. Htcco, ©Rflli. pure: ma Si'lvia, questa volta, ha incontrato sulla sua strada quelito che si dice il vero, lil primo, l'unico amore, quello buono, auefllo che innalza e purifica, non la passiono sola che 6 ctesidesto. è diletto passeRRero e sensuale. 'Paolo Silvi e Silvia si amano come due fervidi innamorati: Paolo; ignora Ci passato di lei; Silvia si sente nel1 pensiero del suo amore quasi redenta dalla sua segreta vergogna. Allorchè U marito affo-, «rato ne' suoi timbragli finanziari tenta sfruttare Paole, come ha già altre volte approfit^ tato del primo amante MaroMi, Paolo peli amore di Sìlvia, pur sospettando il losco ricatto, ciù s'induce a promettere all'Autieri una forte somma. Come si accorge del nuovo «urpe mercato Sylvia ne sente un invlnoftite) ribrezzo: si ribella al marito: Paolo no. noni deve essere mescolato nelle sue turpe specu-t lazionl; piuttosto ella ricorrerà al primo amante. al Karolrti. ohe non spetta altro peli n'nrenderla. L'uno o l'altro è indifferente p«r! l'Antieri: purché il denaro non 'manchi. Cosi Sìlvia, per scrupolo, verso chi ama veramaen» te. si rioacoia nella vergogna del primo a-i mante. ;L'insistenza con cui la donna lo supplica; lo scongiura di non concedere al marito l'aiuto richiesto turba, insospettisce Paolo, tanto end effli s'avvede che un altr'uomo è già passato prima di luì nella vita dì Sìlvia. Il giovane no sente orrore e l'abbandona e la rigetta disperata. Ogni relazione tra i due amanti sembra a questo punto irreparabilmente tran cala. Distrutto così lamorc. distrutto % rispetto da lei sognato. Silvia va a restituir© al Marollìi il denaro che auestl le ha inviato, decisa ormai a partire, a chiedere l'oblio netaa lontananza : ma in oasa del MaroMi essa sti ncontra appunto con Paolo che è venuto a soli tediare il matrimonio tra un figliuolo di lui e una snia sorella. I due uomini sì riconoscono alla fine per rivali e stanno per. scagliarsi l'uno contro l'altro, allorchè, come ho dettetra loro appare Silvia. La commedia ormai volge io! suo termine: 31 Maroidl Oascia i* campo a Paolo, e Paolo che ancor ama SliviaJ e Silvia che spera ancora nell'amore di Paolo sono destinati, probabilmente secondo le tn« tendoni dell'autore, a riconeJungersi, i»iùtardi, nella vita, a commedia finita. Questa nuova composizione drammatica del Giorgieri non ha trovato ieri sera un pubblico ne troppo favorevole, nè troppo ostile. I duB primi atta furono accolti con applausi cortesi; ai terzo non mancarono le dfeapprovaziomi.: La commedia è, in verità, di valore ristrettoi La scarsa invenzione dell'argoimemto non putì arricchire l'azione nè d'ónterease. nè dì un notevole contenuto psicologico. L'autore voUe1 presentare in essa lo stato ài un'anima ~ aueQa di Silvia — nel complicato protoieni» dea suo scrupolo. Il quadro non è riuscito nà largo, nè profondo, nè convìnoente. Tutti i personaggi di questa storia — ormai vecchi1* e non rinfrescaita o rAatteggiata con qualche nuovo energico movimento — nur avendo • pie*, sulla realità, si agitano e si tormentano faticosamente nell'artificio e afilla falsità. Ld scetticismo, U cinismo sfetisueile idontfiovan-! nosco del vecchio Maroidl'.. sarebbero stati buoni elementi per un noteveflo tipo caratte^ ristóco. ma il Giorgieri che pur ha buon gustò; sensibiillltà, intuizione e misura, non ne ha fa'Ko che una figura dall'abbozzo violento,! esagerato, e l'Iia messa in condizioni e in stillazioni di sviluppo inverosimili. L'amore, l'onestà, la dirittura morale che l'autore voUld rannreseirtare nella persona di Paolo Silvi, non Jtanno mdM'aaione il conveniente diseJ gno : quando egli nel secondo atto insiste cori Silvia per offrire l'aiuto al marito, il suo atteggiamento, le sue parole non ci persuadono: ci sconcertano. La stessa mancanza di armonia, di misura, di sincerità è nel tipo del marito : nè Silvia Autieri ci offre una piùabile rappresentazione, del suo intórno conflitto. La nuova commedia non ha quindi nè virtù di persuacsione, nè momenti di sincera forza. Il suo tono drammatico cerca di elevarsi nel secondo e nel terzo atto, ma rioorre per ofc tener ciò a puri effetti ed artifìzd lesteriori. Essa ci fa sentire qua e là nel dialogo He qualità totteiiarie deMo scrittore: ma non la mano che guida abile e sicura un'intreccio; ne combina e architetta ì particolari, e fa del» l'azione qualcosa di più e di meglio dt una immaginazione scenica, dove tenue è la me* teria. e poco profondi sicuri ed espressivi i caratteri. La commedia del Glorgerl ha avuto tra 1 suoi interpreti principali Lyda Borelli, il Pi-1 perno, il 'Picaisso. Troppo veemente talora la « passione » dolila Borelli, attraverso atteggiamenti un po' fittizi ; poco comunicativa quella del Picasso che rappresentava Paolo Silvi. di.