Il successo diplomatico dell'Italia per il "passo,, ad Atene

Il successo diplomatico dell'Italia per il "passo,, ad Atene Il successo diplomatico dell'Italia per il "passo,, ad Atene Tutte le Potenze, eccettuata la Francia, nanne riconosciuta od appoggiata la tesi italiana - Come la diplomazia russa cam' biò parere a favore dell'Italia. , iSenisio tpteiale 4tO* Stampa). Vienna, 9. notte, fa qualche circolo politico e in qualche giornale è corsa nei giorni «corei la notizia di una nuova, prossima riunione della Conferenza degli ambasciatori di Londra per deliberare sulla situazione creata dalla Grecia .con la sua opposizione ài lavóri delta Commissióne intemazionale che deve determinare la frontiera albanese. Ho assunto informazioni precise presso 1 circoli compotenti e posso smentirvi la fondatezza di questa notizia:, nessuna nuova Conferenza è in progetto ; la resistenza della Grecia, Sriscmmbginrlinsecondo quanto si pensa nei Gabinetti, non trpuò creare alcuna situazione nuova e i cdeliberati della riunione degli ambasciatori ziconservano il" loro pieno valore. IcAmmoninmiti incesi ad Afona ,u. , ADimonimeUtl inglesi aa Alene ,saSi considera, del resto, a Vienna, avviato : abramai versò una notevole, se non deflni-1 citiva pacificazione, questo problema greco-1 oalbanese dei contini. Tutte le, Potenze eu- sropee, ad eccezione della Francia, hanno Lfatto passi ad Atene per appoggiare una- vnimemente il punto di vista dell'Italia. Pos- ! gso. anche dirvi che il ministro inglese ad I sAtene ha ripetuto direttamente, anzi esplicitamente al Governo greco le sue conside- èjmrazioni, che furono giorni sono pubblicate ' c.dall'Agenzia ufficiosa inglese, e che cioè I dl'Inghilterra ritiene infondate te accuse; ui e- le affermazioni greche e riconosce la- perfetta lealtà é approva l'attitudine del Go¬ verno italiano. In conclusione, dunque, l'attitudine calma, ma energica della diplomazia italiana ha avuto quasi l'unanime consenso della diplomazia europea. Ciò serve di ammonimento alla Grecia e può rappresentare un notevole successo del Governo italiano. . A questo proposito debbono essere chiarite le notizie e i commenti messi in giro da qualche giornale francese sull'attitudine della Russia verso -rifatta. Il Tenìps, per esempio, si è fatto telegrafare ieri da Pietroburgo .che l'attitudine dell'Italia fa cattiva impressione a Pietroburgo e che il Governo russo vuol mostrarsi molto riservato e cauto di fronte alla politica italiana. Posso dirvi,, per. impressioni e notizie rac vrsdtsmcolte nei circoli più direttamente informa- ^Cti, che queste affermazioni del giornale «francese non hahno - più alcuna attualità. La Russia persuasa dall'Italia I rapporti italo-russi sulla questione greco-albanese si'possono riassumere così: punito dopo Tultìmà' Nc^/pre^èhtótó ' ani. Gabinetti di Rema e di Vienna ad, .Atene, .che fu erroneamente defluita, un vlUma-jJTtdasTQscttint, il Governò russo si mostrò assai nei'voso e alquanto ostile, osservando esplicitamente che il « passo » dell'Italia non si doveva compiere e rappresentava un arbitrio dell'Italia non consentito negli accordi eurppei formulati nella riunione di Londra; la diplomazia italiana riuscì però subito, per mezzo del suo ambasciatore a Pietroburgo, marchese Carlotti, è nei colloqui tet' irtavuti a Roma con l'ambasciatore russo, a^zqspiegare chiaramente alla diplomazia russa le ragioni •'e la fondatezza della sua attitudine e il Gabinétto di Pietroburgo, accettando immediatamente e amichevolmente le spiegazioni dell'Italia, abbandonò ogni ^istenzà e si mise insieme alle altre Potenze dalla parte del Gabinetto italiano. L'àcòordo cosi raggiunto9fu completato ancora a Roma recentemente nell'incontro dei ministrò Kokozeff con Di San Giuliano. Il ministrò Pi San Giuliano ha potuto dimostrare èon persuasione al ministro russo che l'Italia ,jion vuole intraprendere alcuna azione autonoma, i)è è mossa da alcun spirito aggressivi*;- rifa? h#8Mit ««npìii»mente assicurare nel rinterèsse europeo il lavoro obbiettivo della Commissione europea, che è stata deliberata dalla riunione di Landra. Posso dirvi che il ministro russo, ha ora approvato pienamente-Pòperai pmdFpqTìzcaAnnudiplomatica dell Italia, cosicché ^'^f1, dpuò più asSolutamehte parlare di- conflitto : pdi vedute o di differenze fra l'Italia e la Russia. La condotta della Romania Un consiglio di moderazione alla Grecia deve avere anche portato il ministro rumeno Take Jonescu, che si trova, come sapete, in questi giorni ad Atene, ove ha ricevuto-grandi {mori. La Romania, dopo'la pace di' Bucarest, si è messa alla testa dei Balcani; ha assunto in certo modo la posizióne di direttrice della politica balcanica e può quindi parlare con una certa autorità. I rapporti tra la Romania e l'Italia continuano ad essere eccellenti. Ciò potrebbe dunque lasciar supporre che a.Bucarest non si abbia'rintertoiokie'di incoraggiare la jprecia nella sua resistenza. Tutto^lay- non si può ancora esprimere un giudizio preciso sulla opera che in questo momento la Romania, e in particolar modo il ministro Take Jonescu, svolgerà nella questione greca. Tale la impressióne di incertezza che ho raccolto oggi nei circoli diplomatici,, nei quali si dice bisogna attendere ànisòfa '.l^rj^tsrfnpoter giudicare con precisióne i diversi elementi greco-rumeni che sono in questione, Pretesa conversione della Bulgaria al Cattolicesimo ^La diplomazia- austriaca frattanto non riposa. Domani, alle tCsottò Jàpresiden-I za del ministro austro-ungarico, conte Berchtold,- avrà luogo- al palezzo del mini-' . . „ ■ „ , , I S°ri ™» T/eTODÌl± *2Li®#f? « ^? f18^1^ risto Berchtold ha ricevuto lf<* iamba- sciatore austro-ungarico a Costantinopoli, margravio Pallavicini. • il,principe fcugliek mó di Wiedf il cTn^idato T^o di Pbania. Il ministro austro-ungarico a Bel- grado, signor Ugrom, è stato poi richia- inato. A proposito del viaggio a Vienna dire Ferdinando di Bulgaria nei circoli bui- lari lo si spiega colla necessità del Re di informarsi'sullo spirito dominante nei cen- tri europei dopo i grandi avvenimenti bai- cantei e si smentisce recisamente la noti- zia propalata da un giornale italiano, se- Icondo cui si sarebbe discussa a Vienna di ,una conversione della Bulgaria alla cau- ,sa cattolica> Un simfle movimento non è : assolutamente appoggiato nei circoli uffi- 1 ciali bulgari. Esso, del resto, si manifesta 1 ogni volta che in Bulgaria' domina uno stato d'animo poco amico verso la Russia. La conversione dovrebbe diffondersi so- vratutto in Macedonia, allo scopò di distin- ! guere 1 bulgari sottomessi ora ai serbi dai I serbi e salvare così la loro nazionalità, ma è certo che la Serbia.ostacolerà ciò in ogni jmodo. Nei circoli bulgari si smentisce att¬ ' che la voce che la Bulgaria, con il viaggio I di re Ferdinando, si proponga di chiedere ; una revisione della pace di Bucarest, osservandosi che in questo momento la Bulgaria è impegnata nei gravi problemi di con-., solidamente interno.

Persone citate: Carlotti, Di San Giuliano, Jonescu, Landra, Pallavicini, Take Jonescu