Italia e Austria denunciano alle Potenze

Italia e Austria denunciano alle Potenze Italia e Austria denunciano alle Potenze le ostilità areehe contro la Commissione internazionale per l'Albania (Per telefono e telegrafo alla STAMPA) La Stefani comunica: „ A dimostrare i sistemi greci, si nota che durante la permanenza della Commissione internazionale per la'delimitazione dei' confini dell'Albania meridionale, le Autorità greche soppressero quasi il mercato settimanale a Colonia. A Erzeg poi greci armati sorvegliano le strade esterne impedendo ai mussulmani ed a quanti non parlano greco di entrare nel paese. Spie greche seguono ogni passo della Commissione e dei suoi membri scacciando coloro cui essi rivolgono ]a parola. L'altro ieri, giorno di mercato, un gruppo di donne cutzovalacche ed alcuni mussulmani vennero cosi rinviati ai loro villaggi. Vari giovani albanesi, non essendosi immediatamente allontanati, vennero malmenati ed arrestati ». Roma, 1. mattino. [iLle insidie temporeggiatrici della Grecia eia vengono poste ognora alla Commissione internazionale per la delimitazione dei j confini meridionali dell'Albania, Nello stesso l (Servizio speciale della Stampa) . Vienna, 1, notte. La Xeuc Frcle Presse dice di essere infor- mata da fonte diplomatica che il Governo ita- ;liano, d'accordo col Governo austro-ungarico, |ha richiamato l'attenzione delle grandi Po- tenze sulle difficoltà che da parte della Gre- ' , tfimp° 11 &oveni° itallano ha MtBmto 31 i deliberati della Conferenza degli ambasciato ?'1' di Londra" riguardo ai tèrmini di tempo ' , , i n o dttdemdo i e l , o per la firma del lavori della Commissione internazionale e per lo sgombro da parte delle 'ruppe greche dall'Albania Meridionale, aggiungendo che questi termini dì tempo dovranno essere senza dilazione mantenuti, e che dovranno essere trovati i mezzi opportuni per farla finita con questi ostacoli portati ai lavori della Commissione internazionale. Il giornale aggiunge che 6 da credersi che tutte le grandi Potenze siano della stessa opinione, e che si potrà conseguire l'accordo di tutte le Potenze riguardo ai passi che si dovranno intraprendere ad Atene. In ogni caso si spera che il Governo greco, con opportune misuro preso a tempo, saprà rendere superfluo che le grandi Potenze intervengano ufficialmente per corrispondere ai loro giusti postulati. . Il \Vleh4r Extrablatt nel suo articolo di fondo dice che l'Italia, probabilmente prima di procedere ad un ultimatum o ad un passo energico, attenderà la scadenza dei termini stabiliti dalla Conferenza degli ambasciatori di Londra. Se. la Grecia non avrà provveduto a fare si cln quei termini siano mantenuti, l'Italia procederà, energicamente, e avrà l'appoggio dell'Austria, che fu a sua volta appoggiata dall'Italia nei postulati verso la Serbia. a i , . n o - a i te l i e i e e , i i ; li Le decisioni entro il 30 novembre Budapest, 1, notte. Il Pester Lloy'd ha da Vienna 'da fonte bene informata, che l'Austria-Ungheria e l'Italia hanno fatto noto recentemente alle grandi Potenze Che esse considerano come necessario che le decisioni della Conferenza di Londra per la delimitazione della frontiera meridionale dell'Albania siano eseguite prima del SO novembre. Se sarà necessario le due Potenze faranno un passo ad Atene e dichiareranno albanesi senza nessun altro procedimento le località contestate rilevando che, siccome il Governo greco solleva difficoltà circa la determinazione della nazionalità in alcune località, essi riconoscono indirettamente e senz'altro che dette località appartengono alla nazionalità albanese. Per la gendarmeria albanese Parigi, 1, mattino. L'Agenzia dei Balcani comunica un telegramma da Belgrado secondo cui i giornali di quella città affermano di sapere da fonte autorizzata che la Russia, la Francia e l'Inghilterra, insisteranno quanto prima presso le. altre grandi Potenze perchè la costituzione della gendarmeria internazionale prevista per l'Albania, abbia luogo senza ritardo. Questo Corpo sarà collocato sotto il comando di ufficiali olandesi. Alla Scupcina serba Belgrado, 1, .mattino. Ieri, alla Scupcina, il giovane radicale Skerlitchi raccomandò-il maggiore spirito di conciliazione verso il Montenegro. Egli fece notare che le operazioni in Albania hanno rappresentato solo le idee di Pasic in fatto di attività, ma tale mancata operazione è stata precisamente la piti costosa e la più pericolosa: costosa, perchè ha richiesto le più grandi spese materiali; pericolosa, perchè ha condotto due volte ad un grave conflitto con VXa str 1 a-Un gh erta. II Ministro Jankovic respinge nel modo più energico 1 rimproveri rivolti al Governo. Egli dichiara che Slterlitch. il quale ha ricevuto sussidi dal regime reazionario, non potrebbe offenderlo. (Rumori e proteste a Slnittra). iSkerlitch qualifica infame menzogna tale asserzione del Ministro. Il Ministro dell'Interno risponde poscia alle dichiarazioni di Skerlltch. e dichiara che il Governo serbo, per quanto calunniato, si ò mantenuto incrollabile al suo posto per il bene del Paese. e a o oa uà < 11 disarmo generale a Xantì Salonicco, 1 mattino. I Bulgari, dopo la presa di possesso ideila Tracia occidentale, hanno vietato l'importazione delle merci provenienti dalla Macedonia greca. Il trasporte delle merci per ferrovia' a Dedeagatch ò - sospeso. . La circolazione del viaggiatori è però mantenuta. A Xantl è stato prescritto il disarmo generale. -Su richiesta dei mussulmani le Autorità hanno concesso per tale disarmo un te noia* |i dieci dorali i -.i;*» _ La me piiiolii ti Ginn Bey a Berlino Berlino, 1, notte Giavid bey è giunto oggi, proveniente da Vienna. Egli è venuto alla capitale germanica per trattare, a. quanto si assicura, ned circoli turchi, con la Deutsche Bank i problemi della ferrovia di Bagdad. Si dice anche che egli vorrebbe ottenere il consenso della Gei*, mania ad un aumento dei dazi doganali d'importazione turchi dall'I 1 al 15 per cento. Le dichiarazioni dell'ex Ministro (Servizio speciale della Stampa]. Parigi, 1, notte. Il corrispondente del Temps ha da Berlino : « Sono stato ricevuto questa mattina dallox-ministro delle finanze ottomano, Giavid bey, arrivato oggi a Berlino, accompagnato dal direttore del Gabinetto del Ministero delle finanze. « — Io avrò a Berlino — ha dichiarato Giavid bey — parecchi colloqui! col rappresentante del Governo tedesco e con questo negozierò delle questioni già discusse a Parigi: a) l'aumento dei diritti di doga na del <l per cento ; b) i cinque mouopolii dei fiammiferi, dcllacarta da sigarette, dell'alcool, delle carte da giuoco e del petrolio. Per le ferrovie dell'Asia Minore La Germania— hadetto il ministro—ha un grande interesse ad accettare queste richieste. Coi funzionari tedeschi noi ci metteremo d'accordo su alcuni problemi ri guardanti le ferrovie dell'Asia Minore. Si trutta di intendersi sulle garanzie e sul tempo necessario per la costruzione di queste linee ferroviarie. Per quanto riguarda la Macedonia esistono già delle modificazioni all'accordo relativo alle garanzie delle ferrovie di cui si tratterà durante i prossimi negoziati. La prima linea principale è quella di Bagdad, la seconda è il raccordo che va a Diarkegir. Noi ci occupe remo pure delle linea Cesarea-Civas, delle ferrovie dell'Anatolia, su cui non si ò stabilita una garanzia. D'altra parte — ha detto il ministro — un accordo è stinto iniziato il mese scorso fra i finanzieri tedeschi e quelli francesi a proposito della linea Civas-Samsun e del raccordo di Karput. Noi siamo stati tenuti al corrente di questi negoziati, e credo sapere che l'ac cordo è già concluso. Noi dovremo dare i nostro formale consenso. Io sono molto ot timista — aggiunse Giavid bey — e sono convinto che su tutti i punti arriveremo presto ad un accordo. Io starò a Berlino tre settimane, poi mi recherò a Parigi» La linea di Adalia e l'Italia e te e e e a te o e o o à e i e o l ta n ù i o e e e l ò « Ad una domanda sulle voci di una concessione di ferrovie all'Italia nella regione di Adalia, il ministro ha risposto: «— Questo affare è stato molto ingrandito. Si c infatti chiesto al Governo l'autorizzazione perchè un gruppo di ingegneri faccia un viaggio d'ispezione in questa! regione per studiar se sia il caso di costruire eventualmente una ferrovia o utilizzare le vie navigabili e di sfruttare le cascate e la forza idraulica di questa regione. Io credo che la durata di questa ispezione sarà da quattro a cinque anni. Noi dovremo pronunciarci dopo di ciò, ed abbiamo ogni libertà di accordare o rifiutare la concessione. « Giavid bey smentisce pure tutte le voci relative ad uno stabilirsi dell'Austria-Ungheria nella regione di Mersina* «— Riguardo poi alla pace greco-turca — il ministro ottomano disse concludendo noi siamo d'accordo sulla questione degli indigeni, che per noi è la più importante ; la questione dei beni vakuf sarà pure probabilmente risolta, e spero che la pace sarà conclusa da qui a quindici giorni o tre settimane». a a a l eà * LfptLa Romania e la situazione in Oriente secondo K-e Curio Bucareel. 1, mattino. L'u Universul » pubblica una lunga intervista concessa ad un suo redattore dal Re Carlo, circa gli ultimi avvenimenti balcanici.- Il Ile dichiarò che sarebbe stato un grave' errore se la Rumenta avesse cominciato la guerra mentre gli Stati alleati baloanici combattevano contro la Turchia. Lo Stato cristiano di Rumenia non poteva impedire la guerra per la liberazione della cristianità. Soltanto chi disse che il Re non era in grado di'fare previsioni e che non conosceva i veri Sentimenti fra la Serbia e la Bulgaria, poteva domandare che la Rumenia intervenisse fin da principio. II Re aveva previsto da lungo tempo che il blocco balcanico non avrebbe avuto lunga durata; comunicò questa sua previsione anche a 'Daneff, quando questi era a Bucarest; Daneff, però, non voleva credere, neppure alcuni giorni prima della mobilitazione dell'esercito, che la Rumenia avrebbe mobilizzato, poiché, secondo la sua opinione. l'Europa non l'avrebbe permesso, e perchè nella peggiore ipotesi, la Rumenia avrebbe avuto bisogno di tre settimane per oltrepassare 11 Danubio! All'osservazione del redattore che in Francia la Rumenia viene oggi considerata come arbitra in Oriente, il Re risppse: — Infatti, è cosi, e nessun movimento potrà farsi in Oricnte senza che la Rumenia dica una sua parola. Da parte della Rumenia. è ben definita la nostra azione. ' Il Re crede nella pace, poiché nessuno nei Balcani oserà ricominciare la guerra per la quale, del resto, sarà impossibile procurarsi i mezzi. Per quanto concerne la Rumenia, essa rimane grande per la Bùatorza,- per la sua fiducia nell'avvenire e per la sua preveggenza. La Rumenia è soddisfatta, del suo successo, poiché non voleva raggiungere di più. Il Re ritiene sicura anche la sollecita risoluzione pacifica della questione albanese. Circa 1 nuovi. territori conquistati, il Re dichiarò che. con un'amministrazione retta a bontà e clemenza, si riuscirà a fare di quegli abitantidpi buoni Rumeni, che amerautt la nuovaloro Patria, i e à i a o e e o Lo stato attuale dei negoziati turco-greci Per il trattato di commercio turco-bulgaro Costantinopoli, 1, mattino. Ecco, secondo un'informazione di buonit fonte, lo stato attuale dei negoziati per la pace greco-turca: lo) Circa la questione delle nazionalità, la Grecia ha accettato il punto di vista ottomano, ma nei circoli turchi si dichiara che resta in contestazione il diritto di opzione dei nativi dei territori greci residenti in Turchia. 2.o) Circa le proprietà private, la Grecia riconosce tutti i diritti di proprietà dei mussulmani, presenti od assenti, ma non può accettare il riconoscimento della personalità dei proprietari di beni rurali o ur* bani, perchè al momento della dichiarazione di guerra, la legge ottomana non riconosceva loro tale diritto. : 8.o) Circa la proprietà agraria, la Porta ha proposto che nessun proprietario possa essere costretto a vendere i suoi beni ai coltivatori e che non sia introdotta alcuna modificazione nel rapporti attuali tra i proprietari e i coltivatori, tranne quelli consem titi dalla legge generale applicabile a tutto il Regno. La Grecia non accetta questo articolo perchè investe profondamente la questione a-* graria, la quale forma uno dei punti principali del suo programma e perciò non potrebbe vincolarsi colla Turchia.- '?-'. 4.o) Circa i beni « vakufs » l'accordo S stato raggiunto nella Sotto-Commissione greco-turca ad Atene, nel senso che' il regime dei « vakufs » non potrà essere modificato che mediante una indennità preventiva. Le decime dei « vakufs » sono soppresse e la Grecia si impegna a sopperire ai bisogni degl'istituti di culto e di beneficenza. I cimiteri sono riconosciuti proprietà vakufs. 5.o) Circa la questione dei » muftì »,■' questi seno riconosciuti quali funzionari pubblici eletti da elettori greci. Il capo dei muftì sarà nominato dal Re fra tre candidati presentati dalla assemblea di tutti i muftì. Il Governo greco, per mezzo della Legazione di Grecia, notificherà la nomina olio Sceicco dell'Islam, il quale darà il brevetto e accorderà, il diritto di assumere dei «fetvas », Il capo dei mufti, nelle sue attribuzioni religiose potrà pronunciare sentenze in cause di matrimonio, di divorzio, di pensione alimentare, di tutela. 6.o) Per quanto concerne le comunità mussulmane, è loro riconosciuto il diritto di enti morali. 7.o) Cirqa i culti, la Grecia accorda ogni agevolezza al culto mussulmano. Il Governo turco costruirà a sue spese una moschea a Atene e quattro altre hi altre città che ne., avessero bisogno. Un istituto speciale sarà creato per l'istruzione del clero. Mentre continuano le lente discussioni di Atene, che si crede condurranno *a una conclusione incruente del dissidio, la Turchia prepara nuovi armamenti navali. Infatti in seguito alla voce secondo la quale la Grecia intenderebbe acquistare la «superdreadnought» ' cilena Almirantc Cornante, la «tampa turca in' vita il Governo a fare tutto 1] possibile per creare una fiotta da guerra fortemente superiore a quella della Grecia. Tchakaleff, capo della direzione delle dogano al Ministero delle finanze, e Ratcho ftossef, amministratore della Banca agrìcola, delegati dal Governo bulgaro por assistere il ministro dt Bulgaria Toncheft nella discussione del trattato di commercio colla Turchia, sono qui giunti. I delegati ottomani saranno probàbilmente Oskhan, ministro delle poste e telegrafi, Bostani, ministro del commercio e Krawford, rior. ganizzatore delle dogane. Le trattative còmincieranno prossimamente. Le trattative iniziate tra il ministro delle finanze e la Regìa dei tabacchi, per un prestito di 100,000 lire turche al tesoro, sono prossime alla conclusione. a r a e è a a a a La Russia arbitra tra la Bulgaria e la Serbia Parigi, 1, mattino. Mandano da Pietroburgo al Malia-. «La Bulgaria e la Serbia hanno sollecitato l'arbitrato della Russia nella delimitazione della loro nuova frontiera in Macedonia presso Strumitza. Secondo il trattato di Bucarest le due nazioni si erano impegnate, in caso, di dissenso, a rivolgersi ad una potenza amica ed oggi che un disaccordo le separa,è alla .Russia che spontaneamente si dirigono.- Questo passo si può considerare come una vittoria della diplomazia russa., ed è del resto il risultato naturale della politica saggia e moderata che pratica il Go* verno di Pietroburgo. E' puro lecito concludere da questa istanza che i rapporti, fra la Serbia e la Bulgaria hanno sorpassato il periodo di tensione acuta. Nel circoli politici di Pietroburgo si crede d'altra parte che il grande risentimento della Bulgaria non sia attualmente diretto contro la Serbia, ma piuttosto contro la Grecia ed anche contro la. Rumante. La sfida a Pierre Loti Parigi, 1, mattino. La Legazione Reale di Bulgaria comunica la seguente Nota: « Parecchi giornali francesi hanno annunziato che 11 tenente Torcoff era stato incaricato dal Corpo degli ufficiali bulgari di sfidare Pierre Loti, il nome del tenente Torcoff e sco< nosciuto nell'Esercito bulgaro; ina. se si tratta di una iniziativa presa dal tenente Torcom, (che ha partecipato ultimamente a parecchiebattaglie in Tracia, ove guadagnò anche lai medaglia al valor militare), né l'Esercitò bulgaro, né altra Autorità bulgara accettano la menoma solidarietà in tale circostanza con 11 tenente Tprcom. Questi, che e di origine armena, agisce individualmente senza avere a* vuto alcun mandato. Nei circoli ufficiali di Sofia si ignora tutto quanto concerne le In-. tenzioni del Torcom e si vuole continuare ad ignorarle^ m Un prossimo viaggio di Alfonso XIII a Vienna? Madrid, 1, mattino. Il ministro degli esteri ha annunciato che sottoporrà presto alla firma reale un decreto e ; che eleva al grado di ambasciata la legazione 1 spagna a Washington a] gt assicura in alcuni circoli diplomatici che si pari a ai nuovo di un prossimo viaggio ■ Ixb&oa del re Alfonso :aii,

Persone citate: Alfonso Xiii, Ginn Bey, Jankovic, Pierre Loti, Re Carlo