Gli ultimi comizi

Gli ultimi comizi Gli ultimi comizi i,, - „ movimentata rronaca dei £"n!a°!0 ora alla movimentata cronaca aei comizi di questa sera. Cominciamo dal I Col letiglp, dove abbiamo . avuto innanzitutto un cójriizio di donne socialiste: circa 500 persone si sono adunate per ascoltare i discorsi dèàle donne socialiste. • Veniva distribuito da j ràgazze un manifestino, dove le donne socialiste italiane si rivolgono alle donne lavoratrici, invitandole a fare si che i loro mariti. enfigli votino per Antonino Campanoz.zi che- combatterà m «Parlamento la causa ^^beila e della giustizia per tutti Ha preso pn- ma la parola la professoressa Labriola, a cui f4emseguitolaprofessor,essasacchiélasi-|gforina Troise. cho si è scagliata contro il ■ -''i ni a votare compatti per Campanozzi e Cae tani. ;«n p:n-_. rn|arma* tnmnlti e arresti lln-rlazzl *»«■»«■• tumuli» e »n«s»umarchese Medici del Vascello, dimentico del nome che porta, poicliè si è alleato coi clericali. Infine ha pronunziato brevi parole una vecchietta, a nome Cleo Santini. 11 comizio femminile non ha provocato incidenti. .1 campanozziani e i cavalli _.igontenxporaneamenta il Federzoni parlava intun grande comizio in piazza Atacóeli,- davanti a più di tremila persone. Erano presenti }. -deputati .nazionalisti Foscari. e -Qallenga, i quali hanno brevemente parlato agli elettori. Il Federzoni nel suo discorso ha esordito col rilevare come i socialisti, i quali hanno combattuto al suo fianco la più fiera battaglia contro il candidato del blocco principe Borghese, ora del blocco accettano non soltanto 1 voti, ma anche l'appoggio più forte morale e finanziario. Federzoni ha chiesto ragiono di questo cambiamento di scena, ma nessuno è sorto a dare la spiegazione richiesta. L'oratore concluse esortando tutti a non portare i loro suffragi nel nome di colui che, appoggiato dal blocco, rappresenta la più ibrida fratellanza. Quindi, al grido di : « Viva Roma intangibile! ». il comizio si è sciolto. Una parte dei comizianti ha tentato di salire rapidamente le scalinate del Campidoglio, per andare a fare una dimostrazione in Municipio, ma la forza pubblica la disperse. Dopo il comizio di piazza Aracoeli, il candidato Federzoni si è recato alla sede del proprio Comitato, di dove, in carrozzella, si è mosso, col dottor Chittaro ed il pubblicista Zerbini, verso un altro comizio, che doveva essere tenuto ìn via Urbana. Però, a breve distanza dal Comitato, il Federzoni si incontrò con un gruppo «di fautori della candidatura Campanozzi. che circondarono la carrozza dove si trovava il candidato nazionalista, gridando: «Evviva Campanozzil », e pe»>uotendo i cavalli per incitarli alia "fuga. Federzoni ed i suoi compagni reagirono contro la violenza dei campanozziani. Nel frattempo giunse la forza pubblica, e dopo una breve colluttazione l'assembramento fu disperso e il Federzoni ritornò senza altre molestie al proprio Comitato. Podrecca e Bissolati contro i nazionalisti Passiamo ora alle agitate manifestazioni del IV Collegio. Alle 19 in piazza Campo dei Fiori ha avuto luogo un comizio indetto dai partiti popolari in prò candidatura Caetani. Per l'occasione è stato distribuito, stampato, un telegramma inviato da Napoleone Colajanni al comizio. Ha parlato Podrecca, il quale si scagliò violentemente contro i nazionalisti, affermando che sotto l'egida del tricolore nascondono la loro convivenza coi clericali. Dice che i. clericali appoggiarono la guerra libica, non per la gloria della Patria, ma per la tutela dei loro interessi. Conclude invitando gli elettori romani a votare compatti per Campanozzi e Caetani, ed evitare così che dalle altre regioni d'Italia si possa dire che si è riaperta a Roma una nuova breccia, -duesta volta vergognosa. Parlò poi l'on. Bissolati, affermando che.non parla a nome del partito socialista, ma di tutti i veri democratici, che devono unirsi per combattere concordi il clericalismo. Si -tratta di ditendere lo spirito Wyol-uz-ioaoaxiio italiano contro la forza nazionalista materiata di interessamento clericale. Infine, invita i roma-Sciolto il comizio, la folla, composta di circa tremila persone, si recò, urlante, al palazzo Caetani, dove ha nuovamente parlato l'on. Po drecca. Parte della folla si è diretta poi verso il centro della città e, giunta innanzi al Caffè Aragno, la P. S. ha tentato di sbarrare il passo dimostranti mediante un cordone di guardie e carabinieri. Tvvennero colluttazioni. Qualche tavolo del caffè si rovesciò a terra e, dato l'esiguo numero di guardie e carabinieri, la folla ebbe il sopravvento e riuscìa raggiungere piazza Colonna, dove l'avv. Patriarca improvvisò u ncomizio. Frattanto, p6rò, di corsa sopraggiungeva un buon nerbo di guardie e carabinieri, agli, ondici-«lei yice-ciuestore, il quale fina di persone. Finalmente la piazza fu sgom brata. La folla in .parte si riversò innanzi al Giornale d'Italia, dove fece una dimostrazione stranti. Si porecedette all'arresto di una ven ed fa prosegui per via Nazionale ^raggiungendo la sede del Comitato Federzoni ^ tan-erugH tra , toutorl " , _. ■, . _.,- ■„ . delh Federzoni e del Campanozzi. La forza Pubblica intervenne, vi fu qua che contuso e parecchi arresti vennero operati. Poscia tutto tornò alla calma. Cisì finisce la cronaca di questa sera. ordinò che si sgombrasse immediatamente la piazza^ Per 20 minuti si sono avuti reiterati squilli e cariche di guardie è di carabinieri, con una ben nutrita distribuzione, da parte dei funzionari, di pugni e bastonate sui dimo- a n i Il congedo dei principe (Per telelajio alla Stampa). Roma, 31, mattino. o a e La lotta nel.IV Collegio di Roma si fa intensa, nonostante la decisione dell'on. Caetani di ritirarsi. L'on. Caetani ha sciolto il suo Comitato elettorale, ringraziando con commosse parole gli amici che lo hanno sostenuto. Egli abbandona, quindi, il campo ' della laWa. ma si ha da tutti l'impressione che questa non sia che una manovra; certo è che i massoni ed i bloccardi hanno già formato il piano di' votare egualmente per 11 duca Caetani. ed egli sarebbe, suo malgrado, qualora il piano riuscisse, deputato del IV Collegio, e sarebbe obbligato a dimettersi subito dopo le elezioni. Ora, egli laselerà Roma per recarsi a Fogliano, dove rimarrà per qualche settimana, in riposo, nelle sue tenute.. I suoi fautori hanno riaperto intensamente la campagna, ed i giornali del blocco esagerano, senza riguardo alla verità, le manifestazioni che vengono compiute a favore del duca Caetani. Cosi un modesto Comizio, avvenuto ieri sera in piazza Cenci, è divenuta « una manifestazione a cui ha assistito tutta Roma ». In verità, il Comizio di ieri sera fu insignificante e vi assisteva appena qualche migliaio di pensane. La sola cosa interessante consistè nelle dichiarazioni dell'on. Caetani stesso, il quale ha rivolto ai presenti l'espressione della sua viva riconoscenza per la manifestazione di simpatia. « Tale ' manifestazione. — ha detto. — mi è giunta di speciale conforto nell'attuale difficile momento e nella presente crisi della democrazia nel IV Collegio di Roma. Esprimo il mio ricrescknento per il fatto che la discordia nel campo democratico abbia compromesso l'esito della lotta, che prometteva di riuscire trionfante per i partiti popolari, come quella memorabile del 1909. Ma se — aggiunse egli in seguito alla votazione di domenica prossima, ili IV Collegio sarà rappresentato nella prossima Legislatura da un clericale nazionalista, non tutto il male sarà per nuocere alla democrazia, che farà tesoro della esperienza di questi giorni. La democrazia, se riunita, saprà riconquistare il IV Collegio, mandando alia Camera un rappreseptante corrispo-ndente ai sentimenti politici del Corpo elettorale e degno delle tradizioni veramente liberali del popolo ro; mano ». Dopo lo dichiarazioni di Caetani fu approvato il seguente ordine del giorno : « La democrazia romana, chiamata a vigilare sullo sorti del TV Collegio, che è conquista sua. rinmta in solenne Comizio, presa notizia del nobile atto - del duca Caetani, sventa ' le subdole mire dei clericali, conscia del pericolo che la minaccia, invita tutto il popolo a riunire le sue forze ed a impegnare una difesa con ogni mezzo contro chi intende con la corruzione più sfacciata e più banale, conquistare un posto in Parlamento e dirsi rappresentante della Città Eterna ». Con le dichiarazioni di ieri sera, il duca Caetani si è congedato dai suoi elettori. Subito dopo ritiratosi dalla scena il candidato, sono entrati in essa i suoi fautori. Si è subito costituito un Comitato prò Caetani. formato di socialisti, radicali, democratici, eco Questo Comitato si è posto subito all'opera ed ha pubblicato manifesti con la raccomandazione di votare a favore dell'on. Caetani, anche se si è ritirato. Alla testa di questo Comitato vi sono dei consiglieri comunali bloccardi. i quali lottano disperatamente a favore dèi bloccardo Caetani. perchè sanno che l'elezione del Medici, specialmente se. congiunta con quella di Federzoni, significherebbe la fine del blocco nelle elezioni amministrative del 1914. La • battaglia viene impegnata. con etichetta anti-clericale. Infatti, è subito scesa in campo anche l'Associazione « Giordano Bruno », che ha votato un ordine del giorno, con'cui'delibera di a.ppogciare la candidatura democra-. tica del' IV Collegio. La Sezione romana repubblicana, riunita in assemblea generale, ha votato 11 seguente Ordine del giorno: . « La Sezione repubblicana romana, riunita in assemblea generale, ricordando là vergognosa corruzione adoperata per 1 candidati avversari nel TV Collegio e tutti I mezzi ipocriti adoperati dal Governo contro ì repubbli cani, delibera di astenersi completamente dalla votazione di ballottaggio.». dndccnrtcCfiispssst

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