II tragico destino degli "Zeppelin"

II tragico destino degli "Zeppelin" II tragico destino degli "Zeppelin" 'San è trascorso ancora un mese dallo spaventoso naufragio del' Zeppelin XIV nel mare rlél Nord die- una catàstrofe ancora più impressionante distrugge un'altra grande aeronave germanica. Il dirigibile «L.2 », pur esso di tipo Zeppelin, a 100 m. d'altézza sul campo di -Adlershof s'incendia e precipitauccidendo tutto il suo equipaggio^ ,. Gli Zeppelin scompaiono, uno dopo l'altro con una spaventevole' regolarità mano mano che la perseveranza tedesca li spinge a tentare le vie del cielo. Quando Guglteuno II àpBttst} la- perdita dell'"-L 2 », la» formidabile Jàrcoriave, nella quale li uòmini trovarono là morte, volle egli medesimo annunziarti al conte Zeppelin che ài' trovava prèsso di' lui a Salzbrunn. La cronaca raccontò allora che l'imperatore —e il vecchio generale si', abbracciarono pian- pgendo. Poi, perchè L'impressione causata in,*Germania dal disastrò riuscisse meno prò- ! sfonda c deprimente, si dette l'ordine che lo is• Zeppelin « L.2 >,, il dirigibile distrutto sta-1™tccctGmnrmsr ninne, s'iunalzàs&e subito da Friedrichsiiafcn jper un viàggio di prova di cinquanta ore verso il mare del Nord. Fu così che r'«'L, 2 »," venno collaudato. Lo comandava anche alilora-ir capitano Freyer con 15 uomini di [ . . - > J • . equipaggio. . ' ' . l La stampa tedesca conservò- unsijlenzio relativo sulla catastrofe e s'astenne [da ogni critica. Ma questo silenzio non ha j j_dit ^ opinione quasi ' unanime i . . „„ ' . . ~&' -ìì„ .si sia fatta-strada in Germania in mento jalle mostruose e condannate, areonavi Z«p pelin. Fino alla catastrofe del Mar del Nord ,ie disavventure degli Zeppelin non erano so' fe ._ ad cccezione di una, quella j dello Schwaben - che all'atterramento. E in Germania si conservava l'illusione che almeno in navigazione gli Zeppelin ;tossero j invulnerabili. La distruzione dell'«L 1 » j e più ancora questa dell'« L -2'-»- pro vano il contrario. Malgrado le loro ' dimen sioni enormi, 'gli Zeppelin si sono; dimostrati disarmati dinanzi alla tempesta, é la loro ri e l a P i tn é , o e . giditù,. che li condanna a degli atterramenti- frequentemente disastrosi, li lascia pure senza difesa' contro- gli attacchi • dei vento, contro là "discese rapide, contro le spinte veementi delle raffiche. Ora la sciagura di. Johannisthal ; conferma che , i dirigibili tedeschi ..hanno dei difetti meccanici interni che possono rendere possibili 4'incendio -e-il' conseguente scoppiò' degtf iùv'oìùcri.' ìì caso 'dél'rSeto^si è già verificato sullo Zeppelin-IV, nel 1908, a Echterdinsen e sullo Zeppelin VI a Baden Baden. . L'impressionante serie dei disastri areonautici degli Zeppelin s'iniziò il' 22" gennaio 1906. In | quel giórno- lo. Zeppelin II ' veniva abbattuto da un temporale e s'incendiava. 'Il 5 agosto 1908 lo Zeppelin IV esplodeva a Echterdinsen. Nèl'maggio^del 1909 lo Zeppelin ' li, ricostruito, rimaneva gravemente danneggiato urtando in un • atterramento contro un I albero.- Un mese più tardi lo Zeppelin III veniva distrutto, durante un viaggio da Prièdrschshaferi a Berlino per effetto di' un ,brusco temporale che colse il dirigibile jn cammino. Il 25 aprile 1910 lo Zeppelin 11, ricostruito per la seconda volta, periva, sul Weberberg. Due mési più tardi, il 28 giugno, lo Zeppelin Beutschlandi si , abbatteva, distruggendosi totalmente, sulla foresta di Teutoburg, presso Brema; In'quello, stesso.anno, al l-l„di settembre lo Zeppelin V/ esplodeva e, bruciava a Baden Baden. Nel 1912, il 28 giugno — data' decisamente disgraziata per i dirigibili tedeschi — lo Zeppelin Schwahvn era distrutto da un accidente identico ad burgo. fé\ settembre di quello stesso anno 1912, 10 Zeppelin 11, ricostruito per la terza volta, s'infrangeva a Colonia durante le manovre militari. Il 19 marzo 1913, lo " Zeppelin LI», ancorato a Carlsruhej si spezzava in due parti sotto la violenza d'un cólpo di vento. . Lo stesso «LI », .ricostruito, era inghiottito nel Mar del Nord con l'equipaggio il U settembre scorso. ' Lò « Zeppelin L 2, distrutto stamani,, era 11 più colossale dei dirigibili sinora costruiti. Quattro motori di' 200 cavalli ciascuno gli assicuravano una' velocità superiore agli 80 chilometri all'ora. Lo scheletro d'alluminio conteneva 18 palloncini indipendenti gli uni dagli altri ed era sormontato-da una piattaforma per l'osservazione lontana. Il dirigibile' avea a bordo delle mitruglintrici' e degli apparecchi* di-telegrafia senza fili ultrapotenti. Aveva un ràggio" d'azione ' di ' (JO o 65 ore, il che equivaleva a poter compiere quasi 3000 chilometri, senza atterrare. In'totale, eli venti Zeppelin lanciati fra il 1900 ed oggi, nove soltanto sopravvivono. Il dirigibile distrutto, come il confratello perito nel Mar del Nord, appartenevano alla categoria delle areonavi destinate specialmente alle operazioni marittime,, quelle aereónavi, cioè che destavano co3l vigili preoccupazioni in Inghilterra. La loro tragica sorte non deve però far dimenticare che gli Zeppelin per l'enorme quantità di materiale che possono' portare a bordoj costituiscono durante le prime ore che seguono la dichiarazione di guerra, una grave minaccia per gli eserciti e per le marine avversarie. imtasddlntE' quindi da prevedersi, che ih Germa-nia, malgrado questa nuova catastrofe e laserie impressionante delle altre che caratte-rizzano la disgraziata storia delle aereónavi tedesche, si persisterà nella costruzionedei grandi Zeppelin a tipo rigido, appuntoper i vantaggi grandissimi che i tedeschi silusingano di poterne ritrarre nell'applic?-zione bellica, e in special modo immediata-[mente prima o dopo la dichiaraziano diguerra. L'immenso raggio d'azione che co- Queen Elisabeth — varata iert a Plimtjgtllt — armata di artfgHerte eoirtro.i,dirigibili « protetta-da una corazzatura in copeitooottr *"»' esplosivi lanciati da areooavi; Quegt* st^si commentatori inglesi rendono omagr stalla perseveranza germanica e laddita™ come esempio> alla Gran, piagno, dr-ve; teste aereónavi posseggono, la caratteristi* ca di poter navigare di notte, e sopratuttoicome ripetiamo, l'ingente peso iri esplodivi" ch'essi possono trasportare, sono altrettali-1' te qualità che compensano al giudizio di ; Guglielmo II — supremo arbttré dell'arawn mento terrestre e marittimo della1 Genoa* nia — i capitali difetti degli Zeppelin: Del resto i competenti taglt^ n^esimi, com-> meritando sui giornali dei lóro.paese i df-< sastrf Zeppelin, non: hanno mancato di, fare osservare che quei disastri-non impediscono che i dirigibili tedeschi permangano una grave minaccia per la flotta hrit- . tannica; Prova.ne sono le mnoraziooi Ilitrodotfe ' " nell' ultima superdreadnought' r e e e a e i progressi deifarco-navigazipne vanno* molto, a rilento. < L'ingegnere Forlanini/che è.non solo TI»' taliano vivente più competente in materiali areonauiica, ma una illustrazione ebe' gli! stranieri onoravano da treritacinque annidida quando cioè egli /innalzò il primo rao-l • dello di elicottero a vapore nel cortile- dei-i la sua officina di Forlì, l'ingegnere Forlani*! ni,, ripeto, interrogato da noi sui frequènti ; ti disastri «degli -Zeppelin, formulava, ri-V cordiamo, un giudizio su cotesto areonave,] che è certamente il più esatto. «Esse sono i dirigibili contro i quali la; sorte si è accanita maggiormente,- ma- sono anche quelli che hanno compiuto i progressi più positivi in fatto di navigazione ae-| rea, che hanno fatto i viaggi più lunghi,! che hanno affrontato, malgrado tutto,. lei tempeste più violente, perchè avevano nel-' le loro navicelle i motori produttori di >tqf?,ì za da poterle superare. E infine gli Zeppe-i : Un sono stati' le areonavi che hanno effet-'. tivamente portato nel campo militate ter-j "restre e marittimo una rivòluizóne che ob-. bligò gli 'stati maggiori degli esercita e del-! le armate rivali della Germania a^ende*^ re'delle misure urgenti per difendersi dàjk le loro offese ». . . , ' J-, Si dice: un solo, areoplano delle . cónti-i nada di cui possono dispórre gli eserciti! ed anche le macine minacciate dar^jf, Zep-; pelin può sopraelevandosi su di Un dirigibile tedesco renderlo tnutilinabileL Mail si dimentica che lo Zeppelin è un'arme notturna, e che se gli approcci ai suor hangars' sono ben, guardati dà artiglierie pel tiro'contro bersagli aerei e da squadrigliadi areoplani di posizione essa ha moltissime''' probabilità di sfuggire agli areoplani ayyer-; sari e di giungere in qualche ora sulle far-j tificazioni, «sulle caserme,'sili luoghi d"a-: dunata dell'esercito, sul porti,-sulle rade di riunione delle flotte e portarvi la désòla-v zione prima ancora che ariiate e squadrosi siano poste in movimento. .'■ Per quanto riguarda noi italiani, noii • dobbiamo dimenticare, che i nostri dirigibili hanno appena oltrepassato il periodò sperimentale, - la Città di' -Milano soltanto, e i tipi ilf possono essere consideV rati come vere 'e proprie areonavi da; poipbattimento. I. tipi P. furono e . sop: no .specialmente delle ardite areonavi daiesperienza, le quali non avrebbero mai -vv tuto compiere molti raid, donde gli Zeppe? Un sortirono con onore. Essenzialmente lo areonavi tedesche hanno ^molto navigatovi seguite, da. una, fiducia nazionale costante ed ammirevole. . Le parole con le quali il principe Enrico» di - Prussia; commentava, il. disastrai dell'» L 1» riel Mare del ■ Nord : «P,ossa la catastrofe offrirci una salutdre esperienza-. per riparare ai difetti delle nostre areoriaJ. vi, per modo clic la nostra flotta aerea- prenda un imimlso ed uno sviluppo,maa}- giorln, saranno certamente ripetute anco* ra sulle bare delle venticinque nuove.vit; lime del dovere dalla grande maggioranza dei patrioti tedeschi. •' *r. ol.-t Le condoglianze dell'Italia • Home, 17, rjótte. Il Ministro della Guerra, 'generale Spingardi. ed il Ministro della Marina^ contraine miraglio Millo, hanno telegrafato a Berlinole condoglianze delle nostre fòrze-di terra e di mare per la'catastrofe dell'aeronave L. 2^ . {Ag. Stefani). .. Il "F.iu„de^ 1 tentativi dì ritorna - ,' Roma,. 17. notte. ;' Stanotte giunse in automobile da Mtìtturno, dove aveva.atterratp.U tenènte aviatóre Siigli; ..partita ieri raajtlr^k'in aeroplano. '.dVeuo a, Napoli. Egizia cosireftp ad atterrare .pèrche colpito improvvisamente da un crampo alla gamba destra,-che «l'impediva di manovrare l'apparecchio. Il tenente Stiglia riuscì a prendere terra in- un ristretto campo nelle vicinanze di Mutturno, ed è stato stanotte riac- e'róipagnato a casa sua dal tenerne marchese a'iLaureat1' che si era recato cola fn autoraobile e-i ad„ ^.""^«"W ae ; costretto ad atterrare a Pisa, a causa del foro ' (jSslmo vento che gli contrastava il volo, sii Altri tre aviatori, giunti ieri a Napoli, oggi - non hanno potuto partire, a causa del.forte -f vento, onerano poter partire domani àl^.volta i.difiouia. j' - "! 11 tenente Raffaclli, partito stamane, su Man' rlce Farman, dalla stazione di Lucca, è stato

Persone citate: Baden Baden, Brema, Farman, Forlani, Freyer, Guglielmo Ii, Millo, Queen Elisabeth, Spingardi