II comm. Depanis parla agli industriali, commercianti ed esercenti del III Collegio

II comm. Depanis parla agli industriali, commercianti ed esercenti del III Collegio II comm. Depanis parla agli industriali, commercianti ed esercenti del III Collegio Il presidente dèi Circolo Vanchiglla, Ingegnerà Francesco Sincero, consigliere; comunale, inviava aii soci del fiorente ed importante sodalizio una circolare nella quale li convocava per ieri sera nelle sale dèi Circolo stesso, dove J'aw. Giuseppe Depanls, candidalo costituzionale al Hi collegio avrebbe potuto < fare conoscenza dei principali fautori suoi della regione di Vancrugìia ed intrattenersi con essi trcrcvmcrbu alcuni punti del suo programma ». A10n-: mVito hanno risposto con entusiasmo i soci e le : tipersonalità della vasta ed Industre regione, [ cosicché la riunione, che doveva essere fami-1 dgilare, pur non perdendo il carattere di sim-, spatica intimità, acquistò l'importanza d'uri esoJenne riuntone. Erano state prese dal del<> ngato della sezione, avv. Tabasso, opportune misure per prevenire ed impedire gli incidenti deplorevoli avvenuti l'altra sera dinanzi al Trianan. Lo zelante funzionario sorprese infatti alcuni individui che erano riusciti a penetrare nel circolo o che no tentavano l'iivgresso, con biglietti d'invito non Intestati a toro nome, e 11 respinse senz'altro, come non permise aggruppamenti nella via e nelle adiacenze del circolo. Ma non 6i ebbero a deplorare nè manifestazioni, nà Incidenti o tutto procedette col massimo órdine. lAU'apparire nel grande salone, rigurgitante di una folla psgpssl'| Imndi elettori, dell'avv. Depanls, scrosciò un lun- e eo. affettuoso applauso. Il colpo dVjcchio' che trla/ sala presentava era imponente. Notammo n'Ira gli intervenuti 11 comm. Ing. Antonelli, uil cav. Florio, il oomm. Benedetto Foa, il ccav. dott. Bertolino, il cav. avv. Iram Becca- oh, ria, il cav. prof. Tellinl, il dott. caV. Silvestri, H dottor Cantin, il oav. Tonelli. il maestro ePèrigozzo, 11 dott. Segre, il cav."Maschio, l'av- esvocato Arduln. 1 signori Mollini. Stroia, Maf- dfèl. Bruno, il rag. Florio, Caplsano. Rtchetta, cBalduzzi, Maccagno. l'ing. Sogno.'Mussano, bMontini. Aprile. Botta, Bonino. Bovo, Garelli, Picconetto, una larghissima rappresentanza pdel ceto industriale commerciante, di eser-,sicenti ed anche di operai. 11 salato dell'ing. Sincero Cessati gli applausi vivissimi, simpaticameu ndtuzte calorosi, ' il"presidente della grandiosa as-' p«emblea. ing. Sincero, prende la parola. Pre- pmesso un saluto'agli ospiti, esprime un caldo alaffettuoso ringraziamento al candidato, a Giù- eeeppe iDepaii©. all'uomo integerrimo il nome indel quale è pronunciato con reverenza da PQuanti han culto di rettitudine e di schiettez- p«a, al cittadino benemerito che la miglior qparte di se ha dato sempre e sempre darà sialla sua città, è che nuova prova di abnega- erione le offriva ancora oggi cedendo alle pre- o«hlere, alle insistenze ed alle pressioni del smaggiorenti del'imrdto e degli amici sm ben sentivano qpanto l'autorità e la forza del "• _ . , fYun torte e sicuro difensore e propugnatore; esche ben sentivano quanto 1 autorità di questo enome fosse necessaria per vincere anche nel ptti collegio di Torino una battaglia che deve v•ssere vinta in- tutta Italia, tanto più quando le11 partito avverso, 11 partito socialista ufficiale,1 oabbandonato dalla maggior parte degli uo- dmini suoi migliori e più temperali, è ridotto s•Wdeporre ogni maschera ed a darsi Un balia édi-ogni idea estrema e più perturbatrice, "di inogni pitì insano proposito; è ridotto al punto pdi negare le necessità supreme della difesa *odella patria; al punto di inscenare al momen- f^to della mobilitazione, al momento della chia- ^mn.«a «Ita armi srioTreri minorali ienominiosl Ja«Ti^S^'iSiOSSSLrR £cne se nusom _ avreDnero cancellato, per can- h«uanfanni ogni influenza d'KalMl consessi ^Ì^;,,„„.:. -ih„hì ai T,nnf^ ut motwo nii*. nm.; ^to£L^2»Eterì$S7*2TiSX$r£rttó 2V1!*^,* u<STl Sn00« eri m, ,an1-*11" ^ tu^Lntì^hfSJ^aiSL ^ St^dC PS'Ufhe rsocialLtoTridotó Spunto m|Sdover elettoralmente' poggiare anche sulla tep' paglia corno quella che poche sere or sono dava saggio qui a Torino della sua educazione politica e del suo-senso di libertà falsificando biglietti di invito e tentando impedire con convocati ce L'oratore precisa quindi il carattere dell'o-1 cdierna riunione Intesa più che altro a un fam!: I drdtu,n 1-n »V>lonTn Wnorpasn al rrmtiTii7innn.1I «l la violenza unRresso ai costJ,aizionaii.pnvocati per utUre ' il programma del loro d.t^l'KfSdi il carattere dell'o- f\S?*S£-'*3SF5*5±^SsS cesa più che altro a un fami- dIdee fra candidato e suol srttoWda^D*ff K ffi!L««i. senz altro la pa- USincero fu gli.ire scambio di fautori, promessa ■fra deputato ed elettori rola a Giuseppe Depanls. Il vibrante discorso dell'lng, salutato da ripetuti battimani. la parola al cerna.. Depanis E l'avv. Depanis tosto Imprende a parlare, con quella sua facondia semplice e piana e con quell'argomentazione lucida, precisa e serrata che incantena l'attenzione dell'uditorio, senza i lenocinli d'una retorica enfatica 'e comizlaiuola. Egli ha del resto subito promesso di non fare un discorso : ma di proporsi una conversazione cordiale coi suoi elettori su alcuni punti del suo programma. !#g™mW^pLrIP.]1 ameMn, a«La professione del. candidato — egli lia,grnetto — presenta è vero molti inconvenienti, ; nma ha pure parecchi vantaggi: ed uno dei-zPiù grandi Vantaggi è stato per me il potermi gtrovare questa sera in un ambiente cosi sim- 9patico e cortese. Io devo ringraziarvi per a- tvervi voluto affermare sul mio nome e dop- piamente devo ringraziarvi per la festosa, amabire accoglienza. E ringraziò U vostro degno precidente, e per quello che ha.fatto ed anche pe quello che non ha fatto e cioè per aver rlnuziato, ln mio favóre, alla candidatura che voi gli avevate offerto a dovuto riconoscimento del suol molti meriti civici. Ma lo non sono mai stato, neanche nella mia ora lontana giovinezza, nella scuola, un amplificatore : in una parola sola riassumerò tutti i profondi mìei sentimenti, di gratitudine, ma una parola cordiale sincera: grazie. Non vi ripeterò qui il discorso-programma che ho fatto sere sono al Trlahon, con accompagnamento, di musica (risa). Voglio piuttosto mettermi in diretta corrispondenza con voi perchè siano più ampiamente trattati 1 punti del mio programma che più v'interessano. Vanchiglla è un importante centro industrialo e commerciale ed infatti «lui io vedo radunati molti industriali, commercianti, esercènti ed operai.: Permettetemi che io qui tratti con maggiore larghezza di quegli argomenti, e di quelle léggi che principalmente riguardano l'Industria, il commercio e le classi lavoratrici. Argomenti essenzialmente importanti in tale materia sono: la rinnovazione dei trattati di commercio e le leggi sociali. •1*er quanto riguarda ia rinnovazione dei trattati di commercio, la materia è ardua ed intricata. CI troviamo di fronte ad interessi, tra di-Wro contrastanti: quelli dei produttori cehe vorrebbero, vedere fortemente protette le pJorc-industrie: quelli degli agricoltori che vor- nrebbero sancite in tutta la sua ampiezza la! tqlzBgdpddhnbtdarircpMberta di esportazione: quelli del consumatori pehe vorrebbero U libero scambio o l'abolizione pdei dazi. Sono questi interessi discordi, ma si apossono, anzi si devono conciliare. l'agwcol- sdevono limitare 1 loro desideri di abolizione cd'ogni dazio, convincendosi che qualche dazio Tprotezionalie può in parte mantenere fionda ml'Industria, che altrimenti potrebbe Inaridire, dD'altrónde l'applicazione della teoria del Ubero cscambio non può essere attuata che eoll'ac- dcorao di tutte le nazioni, se no, quella che per sla prima isolatamente l'attuasse, .verrebbe a>S e , e a i trovarsi in disastroso condizioni d'Inferiorità colle nazioni industriali e produttrici concorrenti. E' necessario quindi che la classe commerciale faccia sentire duali sono i veri'bisogni. 1 veri interessi dell'industria e del commercio, ma non col troppo invalso sistema di dire cento per sottintendere dieci. Si devono esporre chiaramente, nettamente, ma moderata- -: mente i bisógni e su Quanto s'è chiesto legite : timamente si deve poi tenacemente insistere, , [ La questione della rinnovazione dei trattati -1 di commercio è connessa col dazi protettori-, sui consumi popolari. Io sono del parere che i essi debbano essere gradualmente aboliti: ma > non bisogna con inopportuna sollecitudine e i l va n o e a pregiudicare la questione : essi potranno es sere degli argomenti fortissimi in mano ai ne gozlatori dei trattati di commerci per strappare alle altre nazioni concessioni di favore. .Questi dazi sono è vero di protezione: ma sono anche dazi fiscal!. Quando e in quale misura le finanze dello Stato potranno permettere l'abolizione di questi dazi? ». Imposte e riforme tributarie L'oratore a questo punto tratta delle nuove | Imposte, che, secondo la promessa del Governo, non graverebbero le classi meno abbienti - e della riforma tributaria. « Ad una riforma e tributarla — egli dice — si dovrà venire, ma o non bisogna credere connesso a tale riforma , uno sgravio delle attuali fiscalità. Del resto il l contribuente italiano accetta i ' sacrifici pur- ohe essi si dimostrino giusti ed indispensabili. , li Governo deve mantenere le sue promesse o e cioè ricorrere alle nuove imposte quando - esse rispondano a necessità indefettibili ed evi-, - denti e no siano colpite quelle classi sociali , che meno ne sentiranno il peso. (B«»«-'|, bravo.'). , •■ f, «Il commercio è l'industria desiderano ^ a pratutto di essere lasciati in, pace- pagare se -,si deve pagarne:, ma il; fisco non tormenti, e Sno-n cerebi di soffocare qualunque onesta in- > dustria, paralizzando subito al loro sorgere tutte le più feconde, provvide ed oneste iniziative. (Bene! bravo!). «Lasciate che il commerci! e l'industria -' prosperino" e còlp'fte'queloTene "si "deve col-I- pi„.: ,„a niente di più! {Avptausl). In quanto o alle vaile leggi sociali, protettrici del lavoro - e della sua igiene, non è vero che operai ed e industriali siano ad esse contrari ed ostili. ! a Piuttosto-essi deplorano lacattiva applicazione - pratica, e l'impreparazione del congegno di r queste leggi che s'ispirano a principi santis-1 à siimi, ma che in pratica Ingombrano il JlberoJ- esplicarsi della attività Industriale e degli - operai in queste leggi vi è sempre una ecces- l siva diffidenza da parte del Governo, il quale l "^J;0 J^^?""16 'JEZa&Z&J? q!i6sl;0 Td. fYtiPLirv mfint.rfl caci npnoo/i^nA t%*st<t\M\9nx* n,ni 1 n ; essa Bl dovra intendere con sollecita cura. Ma o egli crede anche che dovrà considerare caso l per caso nella multifórme esplicazione del lae voro. E cosi prima di tinto dovrà diventare o legge effettiva dello Stato il progetto rimasto ,1 ora sulla soglia intorno allo stato giuridico - degli Impiegati privati. In quanto alle lesjgi to sulle assicuraziortl per l*inva.lldltà c malattie a épgtt 'operài, sWesterrsibnó della lèggo sugli i infortuni agli operai, agricoli, e queftia .sulla to pensione per la vecchiaia dell'operalo,- l'ora- a *ore afferma che più-urgenti si presentano le.- f^SS^S^^S. meschino nei risultati il' - ^^iF^^^,0^tiHU5i2^.on£ W l Ja ,Ye9onlala- Questi problemi bisogna affron- R £rU in tu,,ta la 10J°,iradicalmente: - higruana rifuirerirn dalU itiptm misura nha ™r> i ^Ì^S, dSI^Sf^Sffi ££Sffi .; 0 2 e sicurezza e tiaiiquUlita od alle- 2?W »«e™Me di, chi ha diritto di vedere ^ tutelata dopo un'onesta vita di lavoro, la C P108,^ sua vecchiaia. (Benissimo, bravi* m|Slm0/)- ^L attuale agitazione degli esercenti Rapidamente l'oratore quindi accenna alle o e -1 coolismo. Gli esercenti chiedono la proroga : I dell'applicazione del regotlamento -3 .- riforme più urgenti nella legislazione, nguar- dente le Società anonime e poi tratta dell'at- tuale agitazione degli esercenti contro l'ap-I «B"^u'ro ucKu raciraui contro 1 ap- i.pjicazlone del regolamento sul servizio metrico o decimale, della legge d'eccezione sulla tassa - f**,1,1 alcooÀ,? splrilJ legge coniro Tal-i coolismo. Oli esercenti chiedono la proroga - dell'appaicazlcme ded regotlamento 1912 sul l sei-vizio meitrico decimale, pei altri cinque1 K ffi dh'- Ugge _d eccezione 19Ì3 che dà facoltà a qual- u s , e , e i i !#^om^ d? ™*!UOtere i1,.*1?210 n?n 4| con- gffiffi ^fi1* ^SJE1 m?d introduzione degli ™£pw^nl&^crlT «elQno h mere questa legge polche il sindaco ha assi- WM. ^rnU,?°mrf n°\US^fUifà di q^t'& ^,nltA,-.,1?S.™f!?^zlonf* è;abnastanz»- smsta perchè veramente questa legge d', eccezione Lf0ViVe,itilrl?e dei, c?lter} I1" flnora 114,1110 retto le leggi sui dazi e la loro appucazione. IPlu grave questione importa la legge contro .]1 alcool. ara «tocolano a nrinctolo defla w^- ma mi«n ninnuntrt si h»-* roFiw.mimiIi.ti. „v Gli esercenti non contrastano l'opportunità |e la santità del principio sulla quale poggia, Ma essi vogliono che i Circoli e le Cooperative non siano lasciati liberi di vendere bevande , alcoollche a non soci: si dolgono che sia ne- a,grata agli esrcentl qualunque rappresentanza , ; nelle Commissioni provinciali di sorvegliali- i-za: o temono d'essere danneggiati, anzi spo- i gnati del loro diritti acquisiti; in caso di tra- - 9ioco dei loro negozi o di cessione per atto!- tra vivi o per causa di marte. - faì in ciò non. si mn&.inm tinrv, tort/% e«i o e r e o o a i l l a rae e i i i nre di i d si, ri chi; uno per darle, uno per pigliarlel Sarà e probabile che io le pigli! (Voci: Noi No). gttr- non le prenderò ed ayrò l'onore di rappresen- a! torvi, io non vi prometterò molto, ma molto quali appunto si deve, iper l'eccezione fatta al- le Cooperative, eccezione ottenuta" colli'ostruì zlonlsmo e òoirinslstenza degli on. Turati e Beltrami T L'oratore non s'Illude sull'efficacia della -leg-1ge. Non è con leggi proibitive e vessatorie die si ottengono effetti di redenzione dal po- polo da certe depravazioni, ma bensì dalla^e- duoazlpne deLte masse e daUa propaganda che deve incominciare dalla acuoia. L'Istruzione ha fatto grandi progressi, ma non l'educazlo- ne. La scuola non deve essere isolata dall'ani- biente della fanrtglte. ma essa deve rendere ti cittadino consolo del suol diritti e del suoi idoveri. Infine l'avv. Depanis accenna fugacemente alla questione delle comunicazioni ferroviarie. Per ottenere questo, dice l'oratore, occorrono tre cose: la concordia: una graduale richiesta: una ferma volontà di ottenere. >( Non fo — conclude l'oratore — nessuna perorazione perchè non ho fatto un discorso. Non deputato da galleria € Alla battaglia bisogna andare con due sac- jri pTrò saprò mantenere. Voi non avrete un ^e presentante decorativo, di bella facondia, di si alto ingegno, ma un rappresentante fedele al l- suo mandato, scrupoloso, diligente ed alacre e che subordinerò l'interesse d'Italia a quello di o Torino, perchè io credo che 11 deputato è pri- a ma deputato della nazione che rappresentante e, del suo Collegio, ma d'altra parte vi assicuro o che non trascurerò uno solo degli interessi c- della nostra città. MI si domanda: slete minl- r steriale? Siete moderatoT Siete democraticor a>Se moderato vuol diro non fare dei sala nel à 1 , e - , i ie a e . a e buio, sono moderato. Se radicale vtìol dire non rifuggire da tutte le buone riforme, sono radicale. Se democratico vuol dire amare'11 popolo, conoscerne 1 bisogni e propugnarli, sono democratico. {Bravo! Benei) ■-' . «In quanto all'essere ministeriale, pe essere ministeriale vuol diro concordare colle linee generali della relazione, che' precede il decreto di sciogimento della Camera: sono ministeriale, ma sé ministeriale vuol dire vincolate la coscienza all'indirizzo del Governo od a una persona per quanto illustre ed illuminata allora rispondo: noi So.no sempre stato un po' ribelle, penso colla mia testa e non con quella degli altri. Voterò sempre secondo la mia coscienza. Essenzialmente, io mi informo al grande concetto di libertà vera, rispettosa di tutte le credenze, di tutte le coscienze, di tutte le iniziative, contro qualunque persecuziòne o sopraffazione da qualunque parto venga, contro qualunque sia diretta. Ci troviamo di fronte ad un partito che cerca di scalzare le basi della società e dello Stato. Combattiamo in nome della libertà ed in nome della libprtn cerchiamo di vincere col mezzo della cooperazione e non della lotta di classe. La chiusa vigorosa del discorso dell'avv. Depanie, come del resto tutto frequentemente era stato interrotto da battimani, tu.accolta da una fragorosa lunghissima ovazione cne durò qualche minuto. All'invito poi del presidente,- fatto ai predanti, di rivolgere domande o spiegazioni al candidato, il dottor* Segre chiede che l'avv. Depanls voglia smentire la voce, corsa forse per arte subdola degli, avversari, che egli è un fiero antisemita. L'avv. Depanés prontamente risponde che «KB odia tutti gli arili: egli è per la libertà di tutte le coscienze e turfte le credenze. La voce è -semplicemente assurda ed " egli vanta cordiali amicizie appunto tra i correligionari del dott. Segre. E dopo una raccomandazióne del sig. Montrucchlo, che. vorrebbe fossero tenuti grandi comizi Bulle piazze, ed un ifeirvJdo saluto portato al candidato dal signor Picco' netto a nome dell'Associazione suburbana de«H "esercenti, fra nuòvi vivissimi applausi all'indirizzo dell'avvocato Depanls, la imponente riunione è sciolta. e i a a a l . e o -, . i «'^o lori. Panie pronunciò un^dlscorsctelet'|S ^I ?iTm»m,£rC« &tf™ ,h.' £ fltóW-a^^&»2ft dftiS ^ S-n^one dVeS Monte do n^rlò fra calde e !en~"°"ti 1^™™;^ =„i,?»,P« irto h» e SivSrinSiVaZÌ°n1, SalU at° &Ua fl"e d L'on. Pànie al Circolo San Seconde Ieri sera, dinanzi ad un uditorio aftollatls- - > vivissimi applausi, e a Pei candidati del I e del IV Colleglli Il Comitato elettorale dalle Associazlont ta-Id"?1^1, commerciali e di esercenti, memore o 3^?r^m^z9, i^ÉEii ^So^L hvJ'.# o doardo Daneo ed avv. Felice Panie, e del sind ^ efficace interessamento sempre ?dd. ! ohi JS^n il nrolr^n SSXSs&ri e W^^^^SL^JSSSSJ^S^S. i gS|1 arenosa (E ne^Stotura Pdei -1 Mg MgaX -"EStomto del4 cornoJ^gg^™,» elevlmemo è ™- i cessaria'coind.iziono per quella grandezza della - patria, che in questo momento storico è mage dormente sentita ec-me vivace aspkaziono il partito costituzionale, Proclama , . candidature: dell'on. avv. Edoardo Daneo per n .» * ,_»-_ * ■ • . ... _ ■ jz ptsai■m,Iluriuscita dei due candidati Comizio repubblicano sciolto da. un funzionarlo In via Lessolo ebbe luogo ieri sera un comi a o e to o i zio Indetto dal repubblicani. La riunione riuscì e assai affollata e parecchi furono gli oratori.iri lm certo punto, per l'intemperanza tff ci a di essi, U vice-commissario avv. Intaglietf a- la sciolse senz'altro. Vi furono naturaunén e.molte proteste, le quali riuscirono vane, l' W - : r> Riunioni socialiste In .corso Sommeiller, ieri sera, doveva aver ffi ì^^J^f^^É^M^, q"aIe - avrebbe partecipato l'on. Nofri. Era corsa voce e che i socialisti ufficiali si sarebbero recati ella a riunione per parlare in contraddittorio- ma * ì^^m^tota^lll^^ìlw ^ era e a 3 Stasera, giovedì, alle ore 20,30, all'Associa- zione degli Operai, gli elettori dei Collegi di - Biella, 'Cossato, Santhià, sono invitati ad in-. - tervenire ad una riunione ove parleranno i i-candidati del rispettivi Collegi: on. Felice-Qua-1Umberto Savio. - canaiaatl aei rispettivi t o jrlino on. Dino Rondani a 81 ' «onaani, -i JXel V Collegio a «s> l Bardassano, 15. y, e1 Ar(,olto PCm liisinohiera. dlmostrazlon h'come A^sto^^dfS - dal consiglio comunale e dalla popci Bardassano, 15, notte. dimostrazione., dal iodi di Monastero, u<». Consiglio comunale e dal. - bardassanese, l'on. Ferrerò Di . i ln questo ameno paese per portarvi la sua h bu°na. affettuosa ed apprezzata pai-ola, A - franche P beliR esnrp«isioni del cav Empstn & S ptyretti%ltPorsTTon' DI Ca^uilan? ixxn a BaHlan.t« discorso salutato da evviva e da frae gorosj battimani. 0 Mie volgarità di uno scalmanato avversarlo e. reagì l'onesta popolazione Improvvisando alo vcn. Di cambiano una schietta dimostrazione (U simpatia. • - a dont1' riunltl ia imponente assemblea, nel lov 4el lo corrente In Imponepte assemblea nel à | A Marentino, nella sede della Società, Ope , rala, l'avv. Luigi Gariazzo tenne una confee ronza a favore della candidatura dell'on. Di e Cambiano, prospettando alla numerosa adiu- nanza la precisa situazione elettorale e -meta tendo in rilievo ir carattere di vera competi, i- zione personale della presente lotta nel \. colo- legio. a- Xt i 11 • ir c ■ ■ a o!-Nel collegio di NlZZH Monferrato' , „ , . , „ . i . Gli. eI,etto.rI del collegio di Mzza, qui resi - , ì llXiaH *f,lla• Confederazione Esercentii e Come mwclantl; atto dei deliberati del capar T luogo del collegio, e di tutti 1 Comuni che lo -1 ?,Mn,p^??.Qn?' ^ tav°™ A<£* candidatura dele lon., Vittorio-Buccelli; udita la dettagliata e o- convincente esposizione da esso fatta del suo - •P'Twam'ma politico, riconoscentlone l'opera solerte ed .tntel^ta e f^™, e»_^ggHSjJ» ^SgJ*B^ e SaaATS^SStm«^ffi% ItaHrS^ n«n o- alla votame iai'an rifrrlnl m^e - ^c.a™ a"f, S^S^^S^^^il*8,6' e a i°„?SPi'0„^.1.£aM.an°?- Vittorio Buccelli ^i i massi«ia affermazione di stima e di fiducia»

Luoghi citati: Italia, Marentino, Santhià, Torino