Max Nordau esalta a Milano il genio di Verdi

Max Nordau esalta a Milano il genio di Verdi LE COMMEMORAZIONI VERDIANE Max Nordau esalta a Milano il genio di Verdi Milano, li, notte, Ouesta sera Max Nordau, 'ha parlato ad •;un pubblico numeroso e stipato nel grande Conservatorio Verdi. « Non vi farò la storia della vita di Verdi. Inè un esame critico della vita sua. cosi co- minciò l'illustre conferenziere, ma considero- rò colui che degnamente onorate sotto un solo aspetto; quello della sua italianità. Verdi è stato di una soggettività intensa e magni- ì :»' )»^^ Hetnico della razza, egli realizza 11 tipo ita- i l'ano nella sua espressione più larga. Il Ri- sorgimento occupò tutte la facoltà del popolo dL *ltaìì0i ,.lle in quel grandioso periodo si concentrò tutto in una sola idea.; quella del riscatto nazionale, idea che produsse atti e- roici mutò il corso della storia e foggio un ì^endt^^ voce suprema del. risorgimento.È: ta,sonorità »e%WotnV^oa^"a slntesim tutte "le anime italiane che hanno avuto le stesse vibrazioni. Esprimendo appassionata-mente i suoi sentimenti egli espresse l'anima del suo popolo. Verdi con la sua musica fu il profeta certo dell'avvenire. Proclamò .do-lori e speranze, odi e tenerezze, a determina- zione dei patriotti che mediavano zione della unga schiavitù E munizioni def^ueriv iTbon Giovanni di Mozart fu proibito da" timorati Governi, Iperche attentava alla sicurezza dello Stato con 1 suo* versi . , „ !Vérdi ìwte attentare alla sicurezza dello Stato oppressore senza bisogno di^ricorrere alle parole, lina sola volta l'espressione^ dei suui sentimenti fifdato uriche dàlia parola — ^nel- IVAttila», net celebri versi — «ti dono ^universo, resti l'Italia a mei» — ma nelle atresue opere egli entusiasmò il pubblico .italiano unicamente con il carattere della sua mu. sica che non aveva bisogno di appoggiarsi alila parola e significava aspirazione verso la indipendenza, Vunità e la grandezza della nazione». . L'oratore ricorda quindi la circostanza fortuita dalla parola cabalistica V. E. R. D. I. che sbriettezava l'idea .nazionale e permetteva al popolo di gridare Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia in faccia agli sbirri oppressori. Posoia fa una rapida e brillante rassegna delle opere ut Verdi, dal «Nabucco», che rivelò all'Italia essere sorto dal suo seno nn grande ispirato il quale non andava confuso col mae. stri che con la musica davano al popolo soltanto di-letto, dal «Lombardi» all'«Attila», allo stesso «Trovatore», che pure è un'opera in apparenza lontana da ogni significate patriottico. L'oratore fa poi un diffuso parallelo fra ta mentalità ristretta particolare dei popoli nordici e la mentalità larga, aperta ed universale dei popopolt latini. « Verdi — dice, — pur essendo sopratutto un grande musicista, ebbe un merito, fu curioso' di tutto e su tutto portò la sua indagine. Fu poeta; si occupò dì politica; era sufficientemente filosofo per costituirsi un sistema proprio di morale — il destino e la morte. — Fra lo sue corte furono trovati saggi di geografia, di botanica, l'abbozzo di un libro di storia; ebbe l'energia organica italiana, per cui poto rinnovarsi nella vecchiaia con un'abbondanza di spirito giovanile da sbalordire ». A questo punto il conferenziere paragona la , l ' e -vitu di Verdi alla vita dell'Italia, ta quale, dopo una lunga affermazione di forza fatta inRoma, di genio artistico, fatto con 11 Rina-seimènto, È rinata ad una terza civiltà, che riassume la grandezza antica e promette di sorpassarla in un avvenire che si annunzia radioso. « Verdi nel suo primo periodo fu come un atleta giovane, dall'energia, possente ed indisciplinata; nel secondo periodo fu più raffinato e gentile; nel terzo raggiunse la vera ed immortale grandezza ». ■ Proseguendo, Nfax Nordau confronta la semplicità e la delicatezza di Verdi, anche queste qualità italiane, in sommo, gradot con l'ambizione di reclame della più parte dei musicisti moderni. Poi s'inoltra in un'Immaginosa e vigorosa difesa della scuola di musica italiana Esalta la sua armonia contro le astruse impotenze di upa pretesa scuola avvenirista, e finisce con un assalto, che interessa vivamente il pubblico, a coloro cHe dispregiano Verdi perchè non lo intendono. « Verdi è oggi giovane e vivo. Altrettanto non si può dire di Wasrner è del -wagnerismo. L'avvenire di Verdi sarà un avvenire che non avrà mai il passato e durerà in eterno ». Queste pallidamente riassunte le idee che Max Nordau. ha esposto nella, sua conferenza, durata circa un'ora e mezza. L'oratore fu fatto 'segno a una vibrante ed entusiastica dimostrazione.

Persone citate: Max Nordau, Mozart, R. D. I., Verdi, Verdi Milano, Vittorio Emanuele Re

Luoghi citati: Italia, Milano