Grecia e Turchia

Grecia e Turchia Grecia e Turchia 18 PoiH non moli! la mwi i noi sin piepoiie (Per telefono alla Stampa) (Per telefono alla Stampa). Il pensiero del Gran Visir Parigi, 9, notte. II corrispondente del «Temps» da Costantinopoli, telegrafa: Un'alte personalità politica ben addentro nelle cose attuali del Governo ottomano, e che gode la fiducia dei Gran Visir, mi ha fatto le seguenti dichiarazioni che mi af- fretto a comunica-rvl : « P0B30 affermare, —I mi ha detto l'interlocutore. - che la Turchia! è sinceramente e irremovibilmente deside- rosa della pace. Mutilate e ferite, essa vede avanti a lei aprirei un'era di tranquillità che le permette di rifarsi é per nulla al mon- do vorrebbe con un colpo d teste compro--mettere |1 risultato delS sua politica fion- derate e saggia. La Turchia pori ha in alcun momento desiderato la'guerra. Essa rigetta1 sdegnosamente l'accuaa di perturbatrice deilBalcani che alcuni le voglio attribuire. Ciò' posto, voi potete dichiarare che la Porta non ha intenzione di sollevare nell'ora attuale la questione delle isole. Per risolvere tele questione, essa confida interamente nell'opinione pubblica dell'Europa e nella Saggezza delle Potenze, giacchè non ignora che In Conferenza di Londra sarà in grado di prendere quella risoluzione che le assicurerà una pace durevole e la futura tranquillità dell'Asia Minore. Certo, se Atene ha dalle proposte da fare a questo proposito, la Porte non le rigetterà sistematicamente: anzi le accoglierà e risponderà a seconda dei suoi interessi e del suoi Impegni anteriori. Ma essa non ha nessuna, proposte da fare. Alleggeriti di questo «nonne peso, i negoziati non sono affatto laboriosi. La Grecia si presente alla discussione con intenzione manifeste di intransigenza sulle questioni su oui la Turchia è decisa a rimanere irremovibile, Per ciò ohe riguarda la questione dei boni viikuf, la Porta domanda di essere trattata come essa tratte le comunità religiose dell'Impero e di qui si conoscono gli estesi privilegi. Rispettando con lealtà teli privilegi si intende che siano egualmente rispettali quelli delle comunità mussulmane che la ! guerra ha posto sotto la dominazione gtru-' mera : la Porte chiede insomma che si assicuri al mussulmani del territori ceduti, quel regime che ossa accorda alle diverso comunità non mussulmane che abitano nel suo territorio. Por la quiestic-ne degli indigeni confesso che non si comprende come il Gabinetto greco abbia potuto proporla: è inutile dire che si continuerà a. contrapporre un rifiuto formale. Troppi sudditi ellenici abitano i territori ottomani e vi godono dei privilegi capitolari perchè si aumenti il loro numero e si crei una fonte inesauribile di continue difficoltà. Non credete, d'altra parte, che i dirigenti ottomani non conoscano l'interesse che avrebbero nel Armare al pili presto possibile la pace. Ma essi sanno pure che per la Grecia questo interesse diviene una necessità- Poj, non dimenticate che senza avere bisogno di ricorrere alte forza, la.Parta possiede mezzi di rappresaglie a cuj la Grecia non può restare insensibile. La sua situazione e la sua intensione sono dunque chiarissime : essa noii vuole la guer-. ra a nessun costo, essa non vi ricorre, ma i intende risolvere su basi eque le questioni vitali da oui dipendono il può avvenire e la sua tranquillità». I notti ai tu Vienna, 9, mattino. 11 Neues Wiener TaaehlaU ha da Cettigne: « Secondo notizie inviate dal comandante militare di Giaceva sullo scontro di ieri l'altro, gli amauti, che erano sotto il comando di !Wa|rum Bura e di Riza-hey, e provenivano da Krasnjce. erano penetrati in numero assai considerevole pel territorio serbo e montene grino ». | Moviménto di nari per la smobilitazione Costantinopoli, 9, mattina. Secondo informazioni di fonte sicura, ra questione delle isole è stata eliminata dai negoziati diretti colla Grecia. Nei circoli di pie-viatici la situazione è considerata ora con ottimismo I „ ,,„'„,,„ _„.. #„r^h« ! ,11 ^asPorto Per ma" *™PPe ™.« che gt sono cominciate a smobilitare si inu sierà il A3 ottobre. Il ministro della guerra ha dato l'ordine ai prefetti del porti di re* Qllistre tulli t piroscafi che viaggiano con -i .. .. . . "«"^era ottomana, come pure 1 rimorchia., tori ed altre piccole navi, a fine di dirigerli 1 *opra i diversi porti indicati dalle Autorità ltntt^aW. ' ! ' . i Si annuncia che il trattato di pace turco* bulgaro è stato ratificato. Il Governo bulgaro ha dato il suo gradi* mento alla nomina di Fethi bey a ministro plenipotenziario. la (Ag. Stefani) per Ili nelle l non ancora fissata i o Atena, 9, notte. Il'Consiglio dei ministri ha incaricato una Commissione, che sarà presieduta dal mU nistra degli esteri Panasr e che sarà coiiu posta di Slcphanos, Gryparis, Naum e Stèr* vadis, di studiare il rappòrto sulla questione dei beni vakufs. Aron sembra probabile che i negoziali"con l'inviato turco comin' cino prima della fine della settimana. E' giunto, proveniente da Costantin/opoli, il principe Sabah Eddine, il quale ha fatta, risila al presidente del Contiglio Venizelos ed è stato poscia ricevuto in udienza dal Re, .,3 Ag, Stefani). la Serbia ritiene terminata la guerra al confine albanese Belgrado, 9, mattino. I serbi, essendo padroni di tutte le posizioni al confine albanese considerano la pace ristabilita. Le Autorità militari hanno incominciato ieri il disarmo delle popolazioni albanesi. La Scupcina ha ripreso le sue sedule. Il deputato Jovanovic ha presentato un progetto di legge per l'assegnazione gratuita di ■ appezzamenti di terreno alle famiglia dei soldati morii. II Governo è stato informato che da trenta, a quaranta comitadjis bulgari lascialo quo* |tidiianapiente la pulgaria per recarsi in Albania per la via di Fiume. Sette chiatte cariche di armi e munizioni* di provenienza austriaca, dirette in Bulgaria, sono passate ieri a Belgrado, discendendo il Danubio. Il nostro rappresentante ad Atene e la deliberazione di Santiquaranta Alena, 9, mattino. In seguito alla decisione presa dai negozianti di Santi-quaranta di boicottare le merci italiane, l'incaricato di affari d'Italia chiese informazioni a Janina e agirà.di conseguenza presso il Governo greco, i \

Persone citate: Bura, Eddine, Jovanovic