Il conflitto tra Essad pascià e Kemal bey

Il conflitto tra Essad pascià e Kemal bey Il conflitto tra Essad pascià e Kemal bey Glandi preparativi militaci in Serbia Giuliano e Venizelos per l'Epiro? Un convegno tra Di San (Per telefono alla STAMPA) nuova minaccia * ., -, i ■.. • i<—-■ *■ i • (Servizio speciale della Stampa). t......... t.-- Berlino, 24, notte. La stampa tedesca si preoccupa della in'•urrezione albanese e vede in essa un nuovo pericolo di disordini balcanici e di complicazioni politiche internazionali. Il Deutsche Tagcs Zeitung dedica all'argomento il suo 'articolo di fondo e trova la situazione molto complicata. • . L« Dai serbi — dice il giornale — si accusa" l'Austria e l'Italia di avere sobillato l'elemento albanese eccitandolo alla rivolta. A Vienna si vuole, al contrario, che l'insurrezione sia prodotta dalle atrocità serbe. Non bisogna dimenticare il latto che quando i serbi invasero l'Albania si proposero il compito di distruggere sino al limite possibile l'elemento albanese per poter più tardi trarne profitto. Poi, a tali gravi avvenimenti ne sopravvennero altri ancora più gravi che fecero dimenticar questi fatti. Ad ogni modo sembra che non si debba ricercare la causa dei disordini attuali nè hi Serbia e .nemmeno fra le Potenze della Triplice ». Il giornale fa un'altra ipotesi alla quale cerca di dare carattere di verosimiglianza:' cioè accuserebbe la Francia di avere sobillato gli albanesi per certi suoi scopi. Si sa che la Francia si è sempre opposta alla creazione della autonomia albanese, sostenendo la impossibilità di una tale autonomia. Dato il carattere piuttosto bellicoso degli albanesi, facili alle agitazioni, potrebbe essere che si sia tentato di aizzare i diversi gruppi albanesi per risollevare. nuovamente la questione. A ciò si .aggiunge certamente anche l'odio innato degli albanesi per tutto ■ciò che ò serbo e' montenéjjEino. Comunque siano le cose, è certo che non si può disap-> ■provare la mobilitazione serba qualora si tratti veramente di-salvaguardare i propri! diritti. L'ignoto sta nel'domani,, se cioè la Serbia si limiterà ad. un'azione puramente J difensiva o. se sorpasserà i. limiti di una . tale azione. Nella Nota indirizzata alle .Potenze essa parla di una necessità strategica ■ per varcare i confini albanesi. Qui sta il ve- ■ ro pericolo, poiché nel momento in cui i •serbi varcano il confine scendono in campo gli interessi italo-austriaci. Oltre a ciò, date certe inevitabili complicazioni, potrebbe sorgere di nuovo un conflitto bulgaro-serbo e turco-greco. Là Ta'eglische Bundschau si occupa di nuovo, della insurrezione albanese e muove acerbi rimproveri alle Potenze di non avere cioè fatto uso del diritto di agire con mezzi coercitivi per liquidare questi uff ari balcanici e ristabilire l'ordine frequentemente turbato. L'Albania sta sotto il protettorato austro-italiano che rappresenta in tal modo una specie di ponte che unisce i Balcani alle grandi Potenze. Le Potenze non possono e noti debbono rimanere indifferenti di fronte ai nuovi eventi poiché tale indifferenza potrebbe portare a delle complicazioni. • Lu stesso giornale* riferendosi alla notizia ■ d'una probabile nuova Conferenza degli Ambasciatori a Londra, fa osservare che essa non potrà venire convocata che a novembre. Intanto gli avvenimenti precipitano. La Commissione avrà certamente allora finito i suoi lavori per la delimitazione dèi confini albanesi. A questo proposito il giornale ricorda anche che la Nota della Grecia alle grandi Potenze, nella quale domanda per sè .il lago di Ocrida col territorio adiacente, ha ■prodotto cattivissima impressione a Roma. « In conseguenza di ciò — soggiunge il 'giornale — venne anche rinviata la visita del Re di Grecia a Roma ». ' A proposito di questi nuovi avvenimenti, riesce interessante un'intervista da Vallona .che il corrispondente della National Zeitung ebbe col Presidente del Governo albanese, Ismail Kcmal bey. Il Ministro s» lamentò, fra l'altro, della politica temporeggiatrice delle grandi Potenze, che riesce di grave danno alla causa albanese. Da mesi l'Alba'hia si trova in completo disordine senza nessun orientamento nuovo. Nel frattempo, serbi ed i greci stanno sempre occupando .punti importanti. Le Potenze non fanno nulla per impedire un tale stato, di cose. Anche la Commissione per la delimitazione dei .confini ha perduto delle settimane intere •con grave danno per gli interessi albanesi. pcctcmduscpnmfspsIcuGeSsmsdmdbMlbaAladLacspdlzpavvQcppndèmLe trattative turco-bulgare li Congresso glovane-torco Costantinopoli, 24,- mattino. La Soltocominissione della conferenza per la pace turco-bulgara ha lavorato tutta la giornata di ieri all'esame delle questioni non ancora risolte o specialmente quelle dei beni « vakuf » e dei « muftì », ma non ha potuto ancora terminare il suo compito, Durante la riunione della Sottocommissio no i delegati turchi tenevano una seduta. 11 Congresso • giovane turco ha intrapreso la discussione del nuovo progetto di riforma del partito ■ Unione e Progresso e» per quanto riguarda le finanze, la politica, l'amministrazione e l'insegnamento. Le misure politiche sostenute dal Congresso tendono a consolidare le prerogative della Corona. • La Biave scoiìfilla serto tìi Dìbra Il Governo di Belgrado prepara la rivincita {Servizio spedate, della Stampa) Londra, 24, notte. Tutti i telegrammi dai Balcani giunti oggi concordano ne) rilevare che la situazione creata in Albania e lungo i confini va «..ventando sempre più complessa e pericolosa. Là'e Concài,-News? ha da Belgrado che il combattimento di Dibra nel quale i serbi rimasero sconfitti, assunse un carattere dei più disperati. Gli albanesi perdettero più di cento uomini tra morti e feriti, mentre le perdite serbo sono anche ' più gravi. Il Ministro della guerra serbo ha ordinato cho venga'fatto un attacco coiitro Dibra appena arrivino ; rinfòrzi' serbi. Le forze albanesi di "Dibra si' calcolano da cinque a soi mila uomini. ; Secondo una «Reuter» da Cettigmc questi fatti d'arme vengono accolti -colà con interesse immenso. «La Serbia ed il Montenegro — prosegue l'Agenzia — starano agendo di conserva per reprimere - le incursioni albanesi. Il Montenegro infatti ha fatto distaccare da ciascun battaglione del suo esercito sessanta uomini inviando il complesso a Dibra e a Giaceva ». La c Reuter» riceve da Salonicco e da Giaoova due telegrammi: in quello da Salonicco si dice che i lavori per la delimitazione dei confini meridionali dell'Albania stanno per iniziarsi regolarmente. La Com missione è partita quest'oggi con un treno speciale alla , volta di Monastlr. Il secondo dispaccio da Giaceva assicura che la Commissione internazionale per la delimitazione della frontiera, meridionale incominefierà fra breve i suoi lavori. Commentando gli eventi albanesi la «Pàli Mail Gazette» di questa sera scrive che se l'Albania fra breve -non diventerà una «gab bla di matti », le. Potenzo dovranno adattarsi a rifare ancora tutti i loro lavori, intorno alla Albania: le'Potenze dovranno incominciare 1 loro lavori* di sana piapta, con uno spirito assali differente e sopra un piano assai diverso da quello "séguito durante la conferenza di Londra. Gif altri giornali non commentano ancora. ■ ■ I» la ira ini balcanica òli. albanesi contro la libertà degli epiroti (Servizio speciale della Stampa). Parigi, 24, notte. A proposito - dei disordini albanesi di questi ultimi giorni il Temps scrive: «L'occupazione di Dibra da parte degli albanesi dà olla situazione un carattere di particolare gravità. La Serbia è costretta-ad iniziare una specie di terza guerra balcanica per fare rispettare i confini che l'Europa le aveva accordato e che i protettori del nuovo Stato non sembrano avere nessuno la voglia di fare osservare dai loro sudditi. Questo lasciar fare può avere delle serio conseguenze, giacchè nessuno potrebbe rimproverale ailu Serbia di prendere oggi i provvedimenti di precauzioni che gli'avvenimenti le impongono e di cercare quindi dèlie garanzie contro le aggressioni di cui è fatta segno. L'anarchia albanese rende ogni giorno più problematico lo stabilirsi di un regime normale in questo paese formato assai arbitrariamente. Già il Governo inglese, vista" là inutilità dei tentativi per organizzare l'Albania, penserebbe a ritira-; re il distaccamento che aveva mandato e che tiene a Scutari. Si crede a Londra che meglio lasciare al tempo di compiere il suo corso e di fare in modo che i popoli balcanici regolino fra di loro le loro controversie. Questo metodo ha già dato prova di essere superiore ad ogni altro. La delimitazione dei confini dell'Epiro e dell'Albania meridionale si presenta molto difficile. Delle bande albanesi si preparano in tutte le regioni contestate a spegnere con rumo rose dimostrazioni di albanofilia la voce dei popoli dell'Epiro favorevoli alla patria greca ». Un convegno tra Venizelos e Di San Giuliano(Servizio speciale della Stampa)'. Vienna, 24, notte. La Zèit ha da Parigi che Venizelos si recherà prossimaménte a Roma per conferire eon il Ministro degli Esteri, on. marchese Di San Giuliano, sulla questione dei confini dell'Epiro. amiaper l'Altoanla? Parigi, 24, mattino. Mandano da Londra, 23, all*« Echo de Paris»: « Nei circoli diplomatici londinesi sembra si creda che sir Edward Grey sarà costretto a convocare nuovamente la Conferenza degli ambasciatori perchè si occupi della questione albanese. Si ricorderà che la Conferenza ha tenuto la sua ultima seduta il 12 agosto; che si è sciolta dopo avere fissato i punti più importanti della Costituzione albanese, dopo aver lasciato ad una Commissione internazionale la cura di fissare le frontiere sul posto, senza però avere nominato il Sovrano del nuove Stato. « Sir Edward Grey è arrivato a Londra ieri ed è ripartito questa mattina per il Northumberland. Paul Cambon è atteso a Londra domani. Fra i due u'&'Mft Napoli* 24 I\- « Mattino »' pubblicherà domani ressante corrlspondeii-» scambiata in ultimi giorni t-ra Essad Pascià e IsmàiL' Bey. La fa precedere da queste parole; fonte autorevole riceviamo alcuni Importai, documenti riguardanti .il dissidio, scoppialo in questi giorni tra Essad pascià e lsroail Kcmal bey, che danno nuova luce al dissldu) scoppiato tra 1 due personaggi albanesi, 11 primo documento 6 la seguente lettera-inviata da Essad pascià in data dell'8 settembre al consoli d'Italia e di.-Austria Ungheria. ■ — Sin da quando uscii dà Scutari 16 ho sempre avuto la stampa contraria; questa ha accolto facilmente ogni calunnia ed ogni' falsa nottola a mio riguardo, ha contorto-'a creare in certo >qual modo, una corrente sfavorevole a me. nell'opinione europea ad attribuirmi intenzioni che io non ho mal avuto. Uscito da Scutari ed appena arrivato a Tirana, io licenziai le truppe turche ed albanesi e mi recai subito a Roma ed a viei ringraziare i due Governi -per l'intere inerito che avevano dimostrato verso 1'. nia. Quindi,'per il desiderio dimostratomi, Sni recai a Vallona ad offrire la mia opera cettando di ministero degli interni. « Posi però la condizione che si costituisse un gabinetto di abili -e stimati uomini e,' la capitale si trasferisse in un luogo, più portante, più centrale dell'Albania. Le _ Eroposte furono accettate da Ismail Keròal ey con formale assicurazione che sarebbero staffe eseguite dopo il mio. ritorno da Roma e da Vienna. Appena ritornato a Vallone, iton mancai di ricordare al capo del Governo provvisorio le mie proposte e le sue ptit>messe. Ma siccome Ismail Kemal bey, mancando da 60 anni dall'Albania, per creai»! un'Influenza locale, si è lasciato accerchiare da pessimi soggetti; cosi oggi egli è schiavo di questi suoi elementi a cui certo non conviene il trasferimento del Gabinetto. E sdho questi elementi ohe lo hanno costretto a non mantenere quanto avevamo stabilito nell'interesse del paese. Si continua ' cosi ad avere a Vallona un. governo che non ha nessun aspetto ufficiale, che non ha nessun prestigio governativo e gli manca il prestigio necessario per governare il paese.. E' uria specie di club, ove si perde di tempo a chiacchierare' ed accusare gli uni e gli altri. Ismail Kemal Mv conosce là necessità del trasferimento-della capitale e della trasformazione del Ministero, ma non è capace di farlo, perchè ha paura rivraTrsecovascpebedidisompèisscsihkprmitScistuitdche .pinanadilufasetazinoraTduvsed eccitano 1 opinione pubblica contro lo stesso Governo. La gendarmeria formata da malfattori crea timore e paura nelle popolazióni, cosicché ogni giorno avvengono lagnanze al mio Ministero e di cui mi affretto ad inviare una lunga serie a maggiore prova. Ismail . Kemal bey non ha fatto niente in tutto questo 'p^utaVTart uPna form'aTega^ tìVò'catittvo onerato, ha dovuto fare passare una : clcrge di 87 articoli ed a mezzo del 5:o articolo | jassume la carica di sovrano. Ora avendo io assunto la responsabilità verso 1 due Governi nprotettori e verso il. mio popolo fino all'nr- vrivo del nuovo Sovrano, vedendo che H, capo j gdel Governo nega ancora qualunque promes-!°sa, si immischia in tutti i diritti .elei Ministe-1sro, sostiene Vaaiona come capitale, io ri-'mmango a dirigere da qui 11 Ministero degli : minterni, nella speranza che i due Governi di- Roma e di Vienna mi aiuteranno per salvare squesto popolo dalla rovina completa ', tNelo stesso giorno. Essad pascià dirigeva ]ad Ismail Kemal bey un telegramma nel, quale, dopo aver accennato alle ragioni che!«10 spinsero a creare altri 200 gendaripi per : s.TVTCiKM dho assunto 11 ministero non por scopi perso- vnali ma per poter aiutare questo debole go-iverno e per poter rendere sei-vizio a questo idisgraziato paese. La condotta di V. E. porta 111 paese alla rovina c crea una agitazione Injlqueste-popolazioni che sono state finora mol- to tranquille. V. E. ricorderà le sue promessa quando assunsi li ministero, promesso che Pnon sono state mantenute, vostra Eccellenzajrdell'art. 5.0, la carica di sovrano assoluto"; nciò che ha motivato l'aumento di sfiducia Cdelia popolazione verso l'E. V. e verso il Governo provvisorio. V. E. non ha mpensato al danno del paese emanando questa clegee illegale ed elevando la sua persona ad|vuna carica definitiva mentre l'E. V. ha fun- zOoni provvisorie conferitegli da una mino- sranza del paese. V. E. ha tolto ogni prestigio ! dl^^Jt'^T'b^^^^ I poste di trasferire la capitale senza motivare bA rifiuto ed ha abbandonato la parte nord sdell'Albania contentandosi di dominare in un +piccolo distretto senza però essere capace di,torganizzarlo. Ora, per tutti questi motivi, innanzi ad un avvenire irto di pericoli, lo sono costretto a chiedere il suo definitivo pensiero. Rispettosamente. — F.to Essad pascià». A questo telegramma Ismail Kemal bey in- j sviava in data 10 settembre ad Essad pascià la ■ u^ericevu^^teìeWanunl cifrati dell'E. V. rCai importanti argomenti da. V. E. trattati, j sJS-oflit^ó".0116!^0/1 P°ssJ>no discutere tele-;sgraficamente. V. E. è uno dei membri impor-: tanti del Governo ed è necessario che V. E. I rsi trovi nella capitale per discutere. Pregò. lperciò V. E. di rientrare immediatamente e! precisare, per telegramma, quali sono le agitazioni a cui la. E. V. accenna. Sono fuori di dubbio i nobili- sentimenti patriottici della E. V., perciò ricordo ancora una volta 1 motivi che mi obbligarono ad offrire all'È. Vil ministero degli affari interni, motivi che oggi sono più urgenti. In attesa di risposta: Ismail Kemal bey non sono state mantenute, vostra Eccellenza 1 rha promulgato.una legge di 87 articoli senza|nessere legalmente* atiwrlmto e senza tarlai discutere, e con la quale assume, in virtù:sctnA questo telegramma Essad pascià cosi rispondeva l'il settembre: « Rispettabile capo del Governo provvisorio • I motivi esposti nel mio telegramma sono molto chiari, amichevoli, ed a' di fuori di qualunque ambizione personale. Il mio pensiero supremo è di risollevare questa mia udsgcaadl coloro che'lo circondano.'Intanto continuai ca nominare, senza 11 consènso1 del suoi cól-|qdegli ignoranti e degli Incapaci, che fanno mperderei sempre più il prestigio del Governo ;nari ai>nitnrtr\ l'nmniitrt a nnhhl tnn nn-n*f*i in etfic. 1 Imqpamata patria da tutti FmàWche TaffliggonoT. di formare un Governo legale, forte, che stàiben visto dal paese, e temuto dai nemici e superiore ad ogni critica. Come ebbi a predare V. E. verbalmente prima' e poi telegraflca- .,mente insisto" ora" perchè V. mantengale I promesse fattemi che si rifiutò di eseguire ^^^^(^y^ -dsato sul buonsenso e sulla necessità assoluta per il bene pubblico. — Essad pascià». « Inoltre la stessa autorevole persona smen-1tlsce la voce che Essad pascià intenda stac-lcasi dal Governo provvisorio per creare unimovimento separatista e che abbia sequestrato j le entrate delle dogane di Durazzo per fini Lpersonali, mentre invece ha semplicemente I proibito l'invio del denaro.a, Vallona, . (