Attraverso la vallata del Belbo

Attraverso la vallata del Belbo Attraverso la vallata del Belbo Transito vespertino - Il mesto omaggio del popolo - Il mìstico saluto delle campane. nuovo particolare sulla fulminea morte. Lungo la strada da Alba a Cossano, percorsa ieri mattina dal Ministro ilare e sereno, ho trovato tutti i bianchi paesini vestiti a lutto. Come ad Alba, a Santo Stefano e in tutti gli altri comuni ogni negozio recava la scritta: ic chiuso per lutto cittadino »; come cìclette dei volontari ciclisti di Santo Stefano Belbo, che si sono prestati con slancio generoso a recapitare dei telegrammi. Il ser- Cassano Balbo. 22, notte. I _ ... „ „ ' _ „„•»:_• ,„ I Sono salito fino a Cossano per visitare la , _, ■ ,r- • t j /..„_„ „„„,„>,_ salma del Ministro ed apprendere qualche : ad Alba le buone popolazioni avevano inter- .1 -, , j • „■ „..„.,„.™ rotto il lavoro dei campi, avevano indossati ■ • US * >■ 1 „V< „„„ .w7i/, gli abiti festivi e aspettavano sulla strada. Guardavano passare le automobili e le car¬ »„j;-,',.irozze che si succedevano vi un continuo e tacevano stupiti di quel movi- mento insolito, più stupiti ancora per il do- tore di aver perduto il loro deputato Da Santo Stefano a Cossano lo stradone che si svolge m curve ampie in tuttala valle del Belbo piena di sole, era vivo di un anima- :ione nuova che, a detta dei più vecchi, non \ebbe inai. Veicoli d'ogni sorta lo percorreva-^no continuamente e luggivano via sollevan-. do nuvoli di polvere, e tra un veieolylal^ tro guizzavano tra scintillìi d'argento le bi-~ vizio durò quasi 24 ore di seguito. folla. Una strana folla taciturna si accalca- jCossano ridente, capricciosa, arrampicata \graziosamente sulla collina, rigurgitava di va in una piazzetta dinanzi aduna bella casa grigia dalle persiane verdi e fissava t suoi cento occhi curiosi sopra una porticina \segnata col numero tre. \C'era li tutto il paese che aspettava di ora in ora di vedere uscire da quella porta la salma del Ministro.. In uno spazio tenuto sgombro dai volontari ciclisti e dai carabinieri erano ferme una diecina di automobili, carrozze omni- bus, motociclette e biciclette. Dei signori ve- .. . . • stih di nero, dai volli tristi e corrucciati, pubblica illuminazione erano rivestiti di drappi neri. In un angolo i bambini delle scuole stavano schierati immobili, silenziosi, andavano e venivano e. impartivano ordini finestre vicine. I lampioni di agli chauffeurs. Le bandiere abbrunate sven- compresi della tristezza del momento. Alai- ni sacerdoti discutevano dinanzi alla porta presso un mastodontico autocarro grigio coperto, segnato all'usciolo posteriore da una croce rossa : era l'autocarro funebre giunto poco prima da Alba-, quello che a- " ., *: . . , , * vrebbe trasportato la salma, r In casa Fenocchio Entro nella casa, che è quella dell'avvo- ce in una sala aperta sopra un ridente pa- norama-, vi è un crocchio di persone bisbi- .. • * gitanti: vedo subito attorno a un grande . tavolo letteralmente coperto di telegrammi „ „ M, .,. . \ , „... . calo notaio Giuseppe Fenocchio, antico ami-\co dell'on. Calissano. Oltrepasso due carabi- nieri di sentinella e una scaletta mi condu- iali. Battaglieri, che è pallidissimo ed ha Oli occhi rossi; il cav. Capanna, segretario particolare del Ministro; il figliò Guido Ca- rf fe lìanze M' iornal la si m che sem_, ftm .- ieMta dal dolore e non ^ :no più la forza di piangere, il capitano dei carabinieH Raffaello Raii fl brigadiere di p g fle AngeHs> ^ fu .. ^ seguace ^ \Ministro nei suoi numerosi viaggi; il gio- ^ imoe^0 Mafio Fenocchio"uche mi fa ^ preziostssinia ncUa casadi suo ^ ^ ^ glia che si aggira per la stanza muta e triste. Vedo i dottori Calieri, Ciriotti, Pistono e Gauthier. ti, che già conoscete, cercando qua e là nel j Cre~ì£0~~ Bertolini e "dei soÙosVàretàri VUÌ Oltre i telegrammi del Re, dell'on. Giolit- \mucchi0t legg0 quelu affettuosi dei ministri m s Giuian0 pinocchiaro Aprile, Facta, ni g Pavia MolH d som e mMi SQno ^ Q di trasmissione Una nota 3impatiaa è \data dai numerosi telegrammi dei Capi ser\vizio del Ministero delle Poste ed anche di modesti funzionari dell'amministrazione, Le ultime parole del ministro Rivolgo qualche domanda al cortese on. Battaglieri, che si sforza nel rispondermi di .- , « , • j , apparire calmo. Da lui apprendo le ultime precise parole pronunciate dal Ministro pn- ma di morire. Dopo aver salutato scherzosa- mente il sacerdote cav. Porro, egli disse-. ma di morire. Dopo aver salutato scherzosa-« e concludo forse dimenticherò qualche nome caro perchè desidero di essere brevew Ringrazio prima i cari amici di Cossano... >« 'poi non si udì più nulla; poco dopo il povero Ministro mormorava, rivolto al cav. Capan- na-. « Un po' d'acqua sulla fronte, un po' d'acqua sulla fronte!..,. ». Queste furono le i e i . i ' a l i n l d a , i ultime sue parole. Il suo ultimo atto fu quello di rispondere con un telegramma vibrante di affetto a quello che da Vignale l'on. Battaglieri gli aveva inviato salutandolo a nome delle popolazioni raccolte per la inaugurazione della rete telefonica provinciale di Alessandria. Il Ministro aveva risposto al Sottosegretario con affettuose parole, fra cui ricordo queste: « Lascio a te, che conosci i miei cari, di rispondere alle augurali parole che mi giungono da codeste popolazioni, dicendo non solo tutto il mio animo grato, ma anche il mio fervido augurio per esse ».■ Las.cio quindi il Sottosegretario, on.. Batlaglieri, che è occupatissimo nello spoglio dei telegrammi e mi affaccio alla soglia.di una stanzetta: è quella dell'avvocato Fcrocchio : una linda, chiara, gaia stanzetta di villa la quale non parrebbe fatta per ospitarvi la morte -, . Ha la tappezzeria, azzurra; cortine bianche e rosse : le finestre sono aperte sul giardino, e più in là sulla vallata del Belbo lvttdMmobile, lucente... Contro la parete di cinta,] vi è un lettino in ferro tutto bianco-, vii giace disteso col bel viso intelligente e cotn-\posto ad un infinita espressione di sererMà il frale di Teobaldo Calissano... Guardo e\mi allontano subito: i medici hanno finito:di praticare al cadavere le iniezioni conser-j ralive... E' l'ora di rimuovere la salma «Idi metterla nell'autocarro. La cerimonia si compie rapidamente con austera semplicità. L'angoscioso saluto di Cossano l figli, di Calissano si aggruppano intorno alla madre e la trascinano lungi in un'altra stanzetta. La salma è deposta suun materasso e trasportata a braccia nella grossi sa vettura grigia... Fuori la folla si scopre riverente e si inchina. Le donne si fanno il segno della croce, i vecchi piangono... I o bambini dell'Asilo mormorano una preghie- i o o i o i o o, li na o ra... Per la valle si diffondono lenti rintocchi di campane, da una finestra si odono giungere sin nella via singliiozzi strazian¬ ti. Po'i tutto ricade in un pio silenzio di] dolore raccolto e di rassegnazione. Cossano non ha parole, per dare l'addio al suo deputato: non ha che la musica estremamente triste delle sue campane. Poi un forte rombare di motori rompe il silenzio.; l'automobile funebre si mette in moto ; la seguono, quale scorta d'onore, i presidenti della Società operaia di Cossano e il sindaco. Sventolano le bandiere della Società operaia agricola e della Società cooperativa degli agricoltori. I bimbi delle ■[.scuole accompagnano Vaulocarro fino al- na 1 l'ultima casa del paese. Poi gli stendardi dV.si abbassano e l'autocarro prende la corsa„• ,_ _i.. „ cv .„ o-|per la strada che-scende a Santo Stefano, lo\seguito da un corteo di altre automobili, a- \ ove hanno preso posto le autorità, gli aa eo gi e. a al . re a- o- mici ed alcuni congiunti. Durante il viaggio tutta la popolazione dei paeselli schierata su due file ha reso l'estremo saluto alla salma in silenzio, piangendo; ogni contadino ha sul volto i segni di un profondo dolore. Era il crepuscolo: la luce debolissima dei fanali velati di gramaglie illuminava quelle file di contadini salutanti: parevano schiere di ombre... Così per Santo Stefano, per Costigliole Tinella, per Costigliole d'Asti, Castagnole e Neive, il corteo si avvicina ad Alba. Sono le 20... g. c. Le condoglianxe dei giornalisti italiani Alba, 22, notte. 71 Presidente del Sindacato corrispondenti di Roma ha inviato al Sottosegretario di] Stato, on. Battaglieri, ad Alba, il seguente telegramma : « II Sindacato dei corrispondenti italiani ed esteri, riconoscenti per la benevolenza e le premure compiute dal Mi- a- i- de mi i-\nistro, nel facilitargli l'esercizio professioi- naie, si associa con vivo cordoglio al lutto u- Zel Governo, del Parlamento e della famiglia. — Il Presidente : Peruzy ». Anche l'Associazione della Stampa Su- a balpina ha inviato al sindaco di Alba il seguente telegramma: « Associazione Stampa Subalpina, memore benemerenze verso giornalismo italiano io a-'illustre ministro, partecipa lutto famiglia M'e nobilissima città colpite inopinatamente m_,ia tanta sventura. - Presidente: Cini Ro¬ : tano „ ei di ^ o- a o e iLa malattia che uccìse l'on. Calissano el UÌ Roma, 22, notte. Il professore Rossoni, della Clinica Medica di Roma, aveva visitato ad intervalli, più 0 meno lunghi, il ministro Calissano ed aveva potuto facilmente fare la diagnosi di diabete transitorio. Il prof. Rossoni insistette allora presso l'on. Calissano affinchè seguisse uno scrut- poloso regime antidiabetico, di cui egli stesso ri a, ^ è rdi o ultima consultazione fatta dal prof. Rossoni coi professori Gosio e Regnoli, appena chiusa la Camera e cominciate le vacanze estive, 1 professori avevano Insistito presso il ministro affinchè non sobbarcasse a fatiche ed a lavori n. \ eccessivi e non affrontasse il pubblico con didi SCOI?i cne 10 avrebbero prostrato, ed evitasse qualunque emozione e commozione. In un ulme Jjmo consulto il prof Rossoni aveva trovatotracciò le norme. I consigli del professore giovarono infatti all'ammalato, che allora potè migliorare rapidamente e ritornare alle sue abituali occupazioni. L'on. Calissano aveva anche due carissimi amici nel campo della scienza: i professòfTGosio e Regnoli 0 ad essi aveva qualche volta parlato di un nuovo ma lessero che lo agitava, non tanto per a male in sè, quanto por la limitazione di attività e di lavoro a cui avrebbe potuto costringerlo, Egli andava soggetto a disturbi causati dallostato anormale del cuore e dell'aorta. In una-n- l'organismo del ministro cosi scosso da fara-(Prevedere la posslbiltà di una catastrofe. Ma-. '^Sva. r^SllLtentoBl^Kto^^endoa-(Prevedere la posslbiltà di una catastrofe. Macontinuamente animato dal fervore del lavoro e dal suo innato entusiasmo per l'attività politica. Sordo ai consigli degli amici e dei medicisi preparò con lena al discorso di Cortemilia, che ebbe una grande successo. Ma egli chiesehe w >« ro n- alla sua fibra," già minata, uno sforzo 8^-po' ^xeA Q^u> Ccò%ì il ^vT'sroKo1 oratorio" le di ieri per precipitare la catastrofe.