I nuovi particolari ufficiali

I nuovi particolari ufficiali I nuovi particolari ufficiali (per telegrafo dal nostro inviato speciale) BENGASI, 18. ' Giungono i."seguenti particolari sul combattimento del giorno^, a Tecniz. L'azione Si snol.se in, tre fasi. [Nella prima, che si iniziò alle ore 8,15, mentre la colónna di sinistra marciava dà Gsur su Tecniz,un vivace fuoco di fucileria dei. ribelli appostati nella zona boschiva, avvolse- la compagnia bengasina di avanguardia a circa quattro chilometri da Tecniz. La compagnia resistette al fuoco, Ina, ili seguilo alla morie di due ufficiali e alle notévoli perdite subite, il capitano Dito ne dispose il ripiegamento. Frattanto, il generale Torelli aveva fallo subilo schierare una compagnia del battaglione alpini Tolmezzo a sinistra della strada, recandosi egli stesso con detta compagnia in prima linea, r successivamente altre due compagnie Tolmezzo con la batteria Ferrini si sclderaca.no su un'altura posta a 300 metri ad ovest-e dominante il terreno ad oriente. Sòprùggiùnsero poi due compagnie del U.o eritreo costituenti la seconda schiera che ■conlrnatlaccarono alla baionetta i beduini fi li ricacciarono in direzione S. 0. Intanto la compagnia, alpini, con la quale era il jjeucritle Torelli, era stala, a sua volta, investila di fronte e sul fianco sinistro. Tuttavia si tenne salda sul posto respingendo col concorso della batteria Ferrini c delie due compagnie alpine retrostanti l'ailacco disperato dei ribelli. E' in questa azione che cadde eroicamente il generale Torelli mentre incitava le truppe.con nobili parole. Nella seconda fase, che si iniziò alle ore 9,20, i beduini, ricacciali dal 9.o eritreo, ricomparvero sulle alture dominanti la strada di Tecniz, .ma furono respinti dal fuoco della riserva costituita dalla batteria bengasina e dal 10.o eritreo che li conlr'attaccò —sfiarrrgli art doli e inseguendoli alla b'aìoiifiltn. La batteria procedette innanzi marciando a sud della strada e allargando il tiro sopra i gruppi nemici ritirantisi nella con- * ca di Tecniz. Durante questa fase le truppe alpine ed il 9.o eritreo avanzarono insieme colla riserva mantenendosi a nord della strada di Tecniz c battendo col fuoco i ribelli, che dcflnUivamenle furono ricacciali su Tecniz. ■: Tèrsa fase: lo scaglione Latini, marcianle .a circa ire chilometri a sud della strada di. Tecniz, aveva sostato sin dalle ore 8,40, Quando, udito tuonare il cannone, riprese subilo la marcia puntando celermente sulla conca di Tecniz per concorrere nell'azione contro i ribelli da sud. La batteria Verdiani apriva tosto il fuoco contro di essi, che si trovarono cosi battuti da Ire batterie concentricamente. Non appena lo scaglione Lalini comparve nella zona sud della conca di Tecniz, numerosi gruppi di ribelli addensali s^lla costa stessa spararono poche fucilate dandosi poi a precipitosa fuga inseguiti dal fuoco della batteria Verdiani, che si era avanzala. Restò così libera la stmdu alle nostre truppe, le quali, convergendo Ha nord-ovest, da ovest e da sud, occuparono Tecniz verso le 11,40. Il conlegno degli ufficiali e delle truppe fu mafjiìifico per slancio e ordinata resistenza, malgrado la giornata afosa e la scarsezza d'acqua. Le jicrdile accertate dei nemici furono di 119 morii sul campo e di oltre 300 feriti. Fra-i caduti sono dei notevoli capi. La massa beduina, disorganizzala, si aisperse verso i rispettivi territori degli Abid, di Ccrdes e di Benina e in' dU rezioni varie; gli Akuan e i regolarizzali, in; numero di circa 300; verso est. Gsur e Tecniz restano occupati dalle nostre truppe. (Agenzia Stefani). Ioli mi {ini a te Roma, 19, sera. Il Ministero della Guerra comunica: ,u Gli ufficiali morti nel combattimento di Tecniz sono: il generale Alfonso Torelli; il tenente Marrubiiii Gilberto, del 79.o fante tiq; il tenente Mariuno Francesco, del 50.o fanteria. I due tenenti erano addetti alla compagnia bengasina. ■ a Sono rimasti feriti i seguenti ufficiali capitano Dho Giovanni Ballista, del i.o bersaglieri, comandante la compagnia degli ascari bengasini ; i lenenti Campi Umberto, drlt'8.0 alpini, e.Avallone Angelo, del6.o alpini, il primo del battaglione Tolmezzo, il secondo del battaglione Verona ». ticZsctqtsDmsrppclprlvppèli V Bengasi, 19. pria ricognizione diretta da Giardina e Benina H Om Scikhaneb, località segnalata coni ecovo di predoni, trovò completa tranquillità. ! La situazióne a Tecniz è tranquilla. (Ag. Stefani) i a i l Una carovana attaccata dai ribelli La scorta respinge l'attacco Un morto e sette feriti (Per telegrafo dal nostro inviato speciale) Bongasi, 19, ore 11,50. L'attività delle truppe, prcsidianti il territorio intorno a Bengasi si è esplicala l'altro ieri con ricognizioni di cavalleria che procedettero da Dcn.ina e da Giuntina fino a Zavìa Hos Schlkhaneb. Questo luogo, era stalo indicato da qualche informatore come covo di predoni. Zavia è stala invece trovata sgombra e la regione perfettamente traiiquilla. Giunge notìzia da. Denta di uno scontro avvenuto fra alcuni gruppi ribelli e la scorta di una nòstra carovana sulla strada, Dcrua-Mara. Il fatto è avvenuto l'altro ieri mattina. La carovana, parlila da Derna, era scortata da un intiero battaglione di fucilieri e,da una batteria di artiglieria. Usciti da porta BengasS la carovuna e la sua scorta' procedettero per la via lungo il mare, varcarono la foce del Bu-Msafcr, giunsero in località Bir Scbil oltre la foce di Banana al punto in cui' la strada piega verso l'interno risalendo l'altopiano pel ripido declivio della sponda sinistra dello Bimana. I nostri avevano appena ^arcalo il. ciglione dell'altipiano quando crepitò e~folgu.ro contro di esimi improvviso intenso fuótio di fucileria da parte di gruppi di ribelli che; avevano preparato questo agguato. Il comandante la colonìui sostò fronteggiando il nemico. Contemporaneamente mandò avviso a Derna di ciò che avveniva: ma prima ancora che da Derna giungessetq a sostegno dilla scorta d\lla''c.mflvuvta.\^ri-./hte battaglioni di fu cilieri e un'altra batteria di artiglieria, il battaglione sleiso e là batteria scortante la carovana avevano respinto l'attacco del nemico. Quando da Derna giunsero i rinforzi, la carovana riprese la via ili Mara ove giunse senza altri incidenti. Nello, scontro noi abbiamo avuto morto un fanlc e feriti sette artiglieri. Non si può precisare quali possano essere state le perdile degli aggressori. MARIO BASSI. La notizia ufficiale A Derna, 19. La colonna diretta su Ahi Mara, giunta sul ciglione di Bir Sebil, è stata fatta segno ad un attacco da parte dei ribelli. La colonna fugò i ribelli prima dell'arrivo dei rinforzi e proseguì indisturbata per Ain Mara, i (Ag. Stefani) e a L'impressione a per la morte del gen. Torelli (Per telegrafo dal nostro inviato speciale) Tripoli, 18, ore 18,5h. La notizia del combattimento di Tecniz eira trapelata sin'da stanotte, ma solo stamane se ne ebbe la conferma e i primi particolari. L'annunzio del successo reca viva soddisfazione, ma la soddisfazione, purtroppo, è menomata dalla perdita, del generale Torelli. La fine del valoroso ufficiale è specialmente rimpianta nei circoli militari: il generale Torelli era amatissimo tra i suoi uomini. Ufficiali che ebbero occasione di trovarsi alla sua dipendenza ne parlano con parola veramente ' commossa. Era un uomo di fortissimo stampo, si afferma da tutti. Asciutto, brusco talora, ma franco, leale, goneroso, v'era tempra di soldato. a Ricordo sempre — mi disse un tenente che lo aveva conosciuto assai bene — il discorso che ha pronunziato quando fu assunto al comando della Brigata ■< Bologna » a Napoli. In quel discorso si sentiva veramente che aveva messa tutta l'anima sua, il suo entusiasmo. Comprendemmo tutti, in qu,el momento, qual fosse la nobile poesia della carriera a cui ci eravamo votati. Attivissimo, egli voleva essere al corrente di tutto, voleva essere presente a tutto. ,0vunque occorresse pagava di persona, e si è visto clie ha pagato anche collii propria vita.' Da circa) cinque mesi il generale Torelli comandava il presidio di Merg, ed in questi cinque mesi si può dire non si concesse alcun riposo nò di giorno nò di notte. Non di rado accadeva che egli- si levasse mentre tutti riposavano e facesse .unu rapida visita tanto per vedere se tutto fosse in ordine. Nessuno si è mai cosi poco risparmiato quanto Vii». Il generale Torelli lascia la moglie e due risii. ■RNE8TO RAGAZZONI. La figura del gen. Torelli notati lari ÉàÉÉN {Per teletono alla Stampa). A ' Roma, 19, notte. •Il capitano Corsoi», capo dei servizi nii4 mari al Ministero delle colonie, pubblica? sulla Preparazione un articolo di ricòrdi sul generale Torelli, morto nello scontro di' ICClliz. , y| — La mattina del 13 aprile del corrente suino — scrive il capitano Corsela — sbarcò a «erigasi da un piroscafo proveniente da Aapoli il generale. Torelli, venuto a sosti-" tuiro il generale Mocagatta nel Coniando della quarta Brigata (seconda Divisione specialo). Quando-il.Torelli si presentò a Bengasi «il Coniando del Corpo di occupazione, non yi trovo il governatore,- che era andato srfl1.0; linee dei fiA-ti più avanzate e non vi trovo nemmeno il comandante la Divisione elio era Rombava Ut alla testa delle suo truppe, ih cannono. Il generalo Torelli ottenne di presentarsi al comandante della Dmsiouo generale D'Alessandro, sul campo di battaglia per fare le visite di dovere A piedi percorso la vasta pianura die si estendo a nord-èst di Bengasi, con un aiutante di campo, c con tre o quattro soldati ai scorta, essendogli stato offerto di prenderò posto su un autocarro, seccamente rispose che preferiva fare là strada à piedi per studiare meglio il terreno. Cosi, mentre imperversava il èombattimento■• e' io palle toccavano, il generale Torelli con quattro o cinque uomini di scorta raggiala tranquillamente il Comando della seconda Di- Vp-spmll'ai..erh"fSaisal■comando del campo di Benina.. Vi giunse verso le ore. 13; fece un giro di ispeziono: parlo col comandante del Corpo e senza esitare un attimo, senza prendere un minuto di riposo, andò in ricogniziono con il quarto battaglione e con due batterie, incontrati forti aggruppamenti di ribelli, li batte) inflisse loro notevoli perdite; tolse loro armi e munizioni e verso l'imbrunire tornò indietro. Questo uomo sessantenne, dal capo, e dai baffi bianchi, senza tante pretesf si: era messo a dormire «otto-' una semplice tenda. OgnLgiorno, còri pochissimo sèguito, andava in ricognizione non curando le schioppettate. Curava i minimi particolari del servizio senza essere pedan te, si interessava continuamente dei biso gni delle truppe; si dimostrava inalterabilmente calino e sereno. Verso la fine di maggio al generalo Torelli fu affidato il comando della zona fra Tolmetta e Merg. Egli si adoprò a sfatare la leggenda del «nono tahano » distribuendo compensi agli indigeni con giusta moderazione ed a ragion veduta, e vigilando che fossero subito repressi tutti i tonfativi contro l'ordine e la sicurezza della regione. Cosi facendo, il comandante bianco era riuscito a farsi rispettare e temere. «Il generale Torelli appartiene alla scuola dei comandanti che fanno la guerra vivendo la stessa vita delle truppe, dividendo i loro disagi, i pericoli, ed affrontando con loro, in campo aperto, il nemico; alla stessa scuola alla quale appartengono i generali D'Alessandro, Salsa e Tassoni, i quali hanno compiuto le imprese oramai tanto note ». Esallato davanti ai suoi salii (Per telefono alla Stampa). Napoli, 19, gotte. ' In data odierna, il maggior generale Zup\pelli, comandante della Divisione militare 'di Napoli, ha annunziato con un ordine $el giorno a tutti i capi del presidio l'avvenuta morte del generale Torelli, caduto vittorioso nella battaglia di Tecniz. « Con vivo dolore partecipa che il generale Torelli, commendatore Alfonso, ha ieri a Tecniz sul campo di baittagiia trovata eroicamente la mone. •Egli è il primo generale che nella campagna libica, alla .quale tanto ardentemente aveva desiderato di prendere parte, lasci la vita sul campo dell'onore. UlriclaU, ■sott'ufficiali, caiporali e soldati! La perdila, del generale Torelli, avvenuta -mentre in .^rima linea guidava le sue truppe alla vittoria,- 6 onore e -gloria per U nostro Paese, onore e gloria per la nostra brigata- « Bologna » da lui comandata o che già conta tra i caduti sui campi libici ' l'eroico colonnello Pastorelli. 11 generale Torelli non è morto per noi. Il suo nome od il ricordo delle sue gesta resteranno sempre, scolpite a fulgidi caratteri nel nostro cuore e nella storia della brigata « Bologna » e dell'esercito. — Firmato: Maggior generale e comandante della o*visione: Zuppeli.i». Il generale Torelli, che come è noto comandava la Divisione militare di Napoli, aveva diverse volte scritte al Ministero chiedendo di essere inviato"in Libia. Fu accontentato il prmio dello scorso aprile ed il generale il 10 dava il saluto di commiato alle sue truppe che erano state alle sue dipendenze con il seguente ordine del giorno: « Destinato finalmente in Libia al comando d'nna brigata speciale, invio a tutti gli ufficiali e soldati della brigato « Bologna n ed a quelli deil'll" reggimento bersaglieri il mio affettuoso saluto, orgoglioso di avere avuto alle mie. dipendenze un reggimento che tanto ha contribuito a tenere alto in guerra il prestigio delle armi italianeI — Firmato: Generale Torelli ». La "Flavio Gioia,, e I' "Amerigo Vespucci,, a Vigo Vigo, 19, sera; L'ammiraglio Delbuono con le regie navi Flavio Gioia e Amerigo Vespucci, aventi a bordo gli allievi dell'Accademia navale del nuòvo omlinametito, e qui giunto ieri. A bordo salute ottima. loimlrgscpdsmlCs