In Oriente

In Oriente In Oriente Mie Irancesl soli Albania(Sii dl dll St) (Servizio «pedale della Stampa). 3 tt Parigi, 3, notte. ; Dopo lo smacco alla Conferenza di Lon'dra nella questione dell'Albania, al Governo francese non restava che mettersi a •fare l'astrologo. Il Temps, questa sera, tan'to per dire qualcosa sull'avvenimento del igiorno (cioè l'inizio dei lavori della Commissione internazionale pei confini dell'Albania) si dà alle profezie e prevede nientemeno che il neo Stato albanese, così fortemente voluto dall'Italia e dall'Austria, •'finirà per divenire l'alleato dei suoi più naturali nemici (etnicamente e storicamente), vale a dire la Serbic i la Grecia, e "quindi il nemico delle due Potenze grazie ■alle quali esso è sorto. Ecco la profetica prova del Temps: «•fon Commissione internazionale si reca in questo momento a Vallona per preparare il luturo Statuto dell'Albania. Un'altra Commissione intemazionale si prejpara a determinare sul luogo i confini dell'Albania con la Grecia, come è stato fatto dal lato del Montenegro e della Serbia. In questa discussione sui confini dell' Epiro i rappresentanti dell'Austria e dell' Italia avanzamo delle pretese che nessuna ragione geografica o etnografica può giustificare; ed il di cui solo scopo è quello di togliere alla Grecia territori e popolazioni greche destinate ad arricchire l'Albania. 1 Governi di Vienna e " al Roma si mostrano disposti a sostenere energicamente le loro pretese. Le popolazioni sai criticate sono risolute mon meno energicamente a far valore i loro diritti e la loro nazionalità. Una delle conseguenze eli questo sforzo austro-italiano per togliere alla Grecia (come è stato fatto nei riguardi del Montenegro e della Serbia) una parte delle sue conquiste a scopo di arrotondare il territorio albanese è quello di stringere i legami che esistono tra i due paesi ed unirli nei loro sentimenti di difesa reciproca. L'Intesa dimostrata dallo scambio di lettere e di decorazioni fra Re Pietro e Re Co" starnino sembra debbasi estendere sul terreno economico. La Rumania è costretta dalle circostanze ad unirsi ad un aggruppamento in cui in avvenire possa avere una parte importante. L'Albania potrebbe, secondo l'avviso di per' -sone competenti, adottare una politica che non . e preveduta nè a Vienna, ne a Roma. La propaganda dell'Austria e dell' Italia è tale da dare agli albanesi una coscienza dell'importanza ■loro come fattore bai/anico. Sotto l'effetto di questa doppia azione, il loro sentimento nazionale, ohe attualmente non oltrepassa il rag'gio delle tribù, ò destinalo ^ svegliarsi in una concezione più larga e che favorirà pure l'amministrazione nuova del paese. I bisogni economici dell'Albania indipeaidea>e si svilupperanno; il vicinato stesso con la Grecia e la Serbia, le relazioni più frequenti con esse, in seguito alla costruzione di ferravi»', indurran no questi terribili montanari a mantenere rap porti più intimi con gli Stati più civili e più prosperosi. Si può dunque ammettere Vite l'Albania è solo una concezione diplomatica del trattato di Londra, che potrebbe avere nei Balcani una parte contraria a quella che i ?uoi autori le avevano concepito. E ciò è dovute al fatto che a Roma ed a Vienna si comincia a comprendere, che si cerca attualmente di ren-, dere le buone relazioni tra il futuro princi-lpato d'Albania ed i suoi vicini più difficili erpm scabrose, e si cerca di creare ai suoi confini una agitazione pel-manente, incorporando nell'Albania dei gruppi di nazionalità che non ne vogliono far parte ». . Lo stasso Temps ha da Vienna: « La propaganda italiana in Albania fa progressi grandi. Ismail Remai Bey sembra deciso a marciare d'accordo con l'Italia piuttosto , che- con l'Austria, e parla di quest'ultima Potenza con disdegno. 1 partigiani dell'Italia diffondono urtila popolazione la credenza che l'Austria non può interessarsi degli affari del. I-Albania, essendo troppo occupata delle, cose proprie. Gli agenti italiani cercano egualmen" te di influenzare le popolazioni nella questione della nomina del principe albanese. Essi dl. cono che per motivi politici e religiosi il fu. turo principe non può essere nè tedesco, nè . cattolico, ina protestante, e mettono innanzi un principe svedese. Infine, gli agenti italiani fanno propaganda perchè sia scelta come capitale dell'Albania El Bassan o Tirana, giacchè Scutari fa parte della sfera di influenza austriaca ». Accuse austriache nctCcgdsdcAgoL[I Parigi, 3, mattino. Telegrafano da Vienna all' « Echo de . Paris »>: La « Zéit » denunzia una pretesa propaganda italiana in Albania contro l'Austria. Ismail Kamal Bej sarebbe guadagnato all'Italia, la iquale prepara un colepo contro l'Austria nella questione del ! Principe di Albania e «per far scegliere El Bassan o Tirana invece di Scuteri, come capitale. Venizelos tornato ad Atene 8, mattino. . Il presidente del Consiglio, Vetìizelos, ha fatto ritorno ad Atene ieri mattina ed ha • assistito al Consiglio dei ministri, durante • il quale ò stato lungamente discussa la questione della ripresa delle relazioni diplo.. matiche fra la Grecia e la Turchia. Pei* fi l'ittla MmÉMi sullo atrocità nei paesi baloaniei Balgrodo, 3, sera Una nota ufficioso dice: Il Governo serbo ' dichiara categoricamente che non è stato mai ostile a una commissione incaricata di fare un'inchiesta sulle crudeltà commesse nei paesi balcanici, ma che invece si è au. guratc che una commissione imparziale com piosso un'inchiesta sulle crudeltà commesse dai bulgari e per cui i serbi e i greci hanno avuto tanto a soffrire. La Serbia e la Grecia hanno lutto l'interesse a far conoscere al mondo civile le atrocità bulgar Se l'opera dell'inchiesta è fallita, la causa va ricercata in uno dei suoi membri, nemico dichiarato dei serbi come pure dei greci, molto noto per ciò che egli ha detto e scritto contro le due nazioni. Inoltre la Commissione non si è fatta mai conoscere se non quando si è presentata a Belgrado. Nessun paese potrebbe tollerare iti seno a una commissione , un membro la cui partigianeria e la cui animosità sono anche troppo note. Le gravi accuse eie ì Bulgari fanno ai Greci Sofie, 8, mattino. Un dispacoio ufficiale dice: Secondo una Informazione delle più autentiche, tutti i bulgari del distretto di Vodena sono stati Imprigionati'dai greci, che li rilasciano dopo il pagamento di una taglia o la con-segna di una dichiarazione firmata ed affermante ohe sono greci: coloro che si rifiutano di armare sono minacciati di essere condannati a morte come rivoluzionari. In seguitò all'interVahto di alcune Potente in favore dei negozianti bulgari arrestati e deportati, essi sono «tati apparen temente graziati ^dolle autorità greche mad8J?ii^ ^iha'^fì parivano senza che nulla si sapesse suua'loto sorte. 1f%P^^™,°P^^6"^iIi„''el„' a e e o è a o o o i n e a i ga ma n n p ù ll i l a -, -lPrece"entl cn ertivi in questo o n o e e e è i i aa I delegati bulgari in viaggio Solla, 8, mattino. Il generale Savoff e Toncheff, ai quali sono stati aggiunti come consiglieri tecnici il colonnello Papadoroff e Kossoff, sono partiti con treno speciale. Essi arriveranno a Costantinopoli oggi, a mezzogiorno. Natchevic si unirà alla delegazione. Annunciando la partenza dei delegati bulgari per Costantinopoli, il giornale « Mir » dichiara che crede di sapere che non sia stato stabilito nessun accordo preventivo destinato a servire di base ai negoziati turco-bulgari, ma aggiunge che l'abbandono di Adrianopoli ai Turchi è già stabilito. D giornale aggiunge che Dedeagatoh è stata occupata dalle truppe ottomane. Le difficoltà che si prevedono Costantinopoli, 3, mattino. Si assicura che. la questione di Ortakeui e di Demotica, ossia quella della riva sinistra della Maritza e della ferrovia da Adrianopoli a Dedeagatch, formerebbe la principale difficoltà dei negoziati turco-bulgari. Si crede che i bulgari, che hanno ri nunciato a Adrianopoli, non insisterannoper ottenere Kirk-Kilisse. I turchi sono de-cisi a non transigere sulla questione di Kirk-Kilisse, il cui abbandono toglierebbe ogni valore militare ad Adrianopoli, ma essi non si oppongono ad una rettifica dell'antica frontiera da Mustafà Pascià al MaNero. La nomina del generale Savoff a presidente della Commissione bulgara produce un'impressione sfavorevole nei circoli ufficiali Vienna si crede che le trattative turco-bulgare saranno presto conclose Vienna, 3, sera. Benché il partito militare turco mostrgrandissime esigenze nei suoi negoziati colla Bulgaria, a Vienna si crede che tali negoziati saranno presto coronati da successo. Secondo un giornale ungherese, Pasic passando per Vienna per recarsi a Marien bad, ha avuto una conversazione con un parlamentare austriaco al quale ha dichiarato che la Serbia non pensa affatto a gravitare nell'orbita russa o in quella austroungarica. Essa si appoggierà non sull'Europa, ma sugli Stati balcanici e specialmente sulla Bulgaria colla quale cercherà di rinnovare le antiche buone relazioniPasic ha smentito quest'informazione. Ire Pietro ha intenzione di far visita all'Im peratore Francesco Giuseppe. Negli annprecedenti erano stati fatti parecchi tenta senso, ma siccome essi avevano trovata a Vienna un'accoglienza poco premurosa, l'idea di questa visita era stata abbandonata. Pasic spera però che in avvenire le relazioni tra Belgrado e Vienna diverremo più cordiali. e a o l l e a a e eoi o sic l Londra, 3, mattino Telegrafa*.. > da Atene al « Daily Telegraph « : Un caos -spaventoso regna in questo momento nella regione marittima attribuita alla Bulgaria all'est del fiume Mesta. Le autoriWà militari e civili mancano in tutta la regione. Appena avvenuta ia consegna delle città di Xanti e di Gumuldjina, le truppe elleniche si sono ritirate al di là della nuova frontiera e distaccamenti di cavalleria bulgara vennero, ad ocoutpars la regione, ma sentendosi Gonza dubbio -troppo deboli per resistere ad un eventuale attacco da parte dei turchi provenientda Enos,, abbandonarono Xanti per raggiungere un punto situato a nord. Prima dpartire ruppero i suggelli apposti alle porte delle case abbandonate o fecero del bottinoSecondo 'informazioni degno di fede, decomidaij » bulgari e dei bascibucuk ssono sparsi nella regione. Sanguinosi conflitti avvengono quasi ogni giorno fra -irregolari turchi e bulgari. I pochi abitantrimasti nel paese dopo la partenza delltruppe elleniche, hanno preso le armi e sdifendono come meglio possono. La sola località sicura è Dedeagatch, occupata ancora di greci. L'ambasciatore di Russia, interprete dedesideri bulgari, ha pregato il Governo dAtene di lasciare le sue truppe a Dedeagath fino a domenica. Truppe regolari bulgare sono partite da Nevrojop per venire a prendere possesso della regione. Ieri sera però, non si vedeva ancora nessuna traccia di -queste truppe. I greci non desideranaffatto prolungare il loro soggiorno nella regione e ciò per diverse 'ragioni che è superfluo indagare. D'altra parte la presenza di truppe turche nella regione potrebbe condurre a incidenti deplorevoli, provocarcomplicazioni improvvise e sollevare infinuna controversia turco-bulgara nella qualla ■Grecia potrebbe essere un giorno im plicata. _

Persone citate: Bassan, Francesco Giuseppe, Greci, Ismail Kamal Bej, Marien, Mustafà, Re Pietro, Scuteri, Turchi, Vite