Una missione straordinaria del Kedivè d'Egitto al Gran Senusso?

Una missione straordinaria del Kedivè d'Egitto al Gran Senusso?Una missione straordinaria del Kedivè d'Egitto al Gran Senusso? (Nostra corrispondenza particolare) Domo, 23 agosto. Il giorno 24 ultimo scorso fu di passaggio a Derna, Involgendosi in impenetrabile mistero, una Misèione composta di quattro persone, diretta verso il luogo ove si trova il Gran Senusso Sidi Ahmed el Scerif, con lo scopo di trattative politiche. Per il mistero di cui, come ho detto, si avvolgevano i quattro componenti la Missione, per il fatto che non fu permesso ad alcuno di accostarla, non. è possibile sapere qualcosa di certo sul carattere delle trattative di cui essi sono incaricati, e nemmeno è possibile sapere con precisione 'da dove la Missione giunga e chi la invii. Questo solo mi è slato possibile accertare : che i delegati vestivano costumi arabi ed erano venuti a Derna col piroscafo proveniente da Alessandria d'Egitto; che da Derna ripartirono il giorno seguente al loro arrivo per via di terra, uscendo da Porta Bengasi e dirigendosi verso Vovest. Da qualche indigeno, molto influente e mollo. esperto della città, ho potuto raccogliere queste, voci, che.,.mi paiono discretamente attendibili^ La Missione Si sarebbe formata in Egitto, al Cairo, ed avrebbe nome di uKediviale», ma alla sua formazione e all'indirizzo delle trattative che essa dovrebbe esplicare col Gran Senusso non sarebbe estraneo il Governo turco, il quale avrebbe mostrato buone intenzioni forse in seguito ed in relazione alla questione delle isole del Dodecanneso — di intervenire^tttivamente ed efficacemente per la pacificazione più completa della Cirenaica. Si dice che la Missione rechi una lettera personale del Sultano per Sidi el Scerif. Saremmo dunque di fronte a questo fatto molto nuovo e molto curioso ; il Governo egiziano, e più precisamente il Kedivé, è, per consiglio e per volontà del Governo ottomano, assurto ad intermediario indiretto fra il nostro Governo e Sidi Ahmed el Sceril, o per lo meno assurto a patrocinatore dell'Italia e dei nostri interessi più immediati in Cirenaica. Le vie politiche sono, come quelle del Signore, infinite; ma questa via, considerata cosi, attraverso le. voci che ho potuto raccogliere nel suk e nei commenti indigeni di Derna, da qualche capo intelligente ed influente, mi pare una detour, non so se più fantastica o più pericolosa; una detour che, se non è troppo imprudente avventare un giudizio su questa incertissima base di poche voci che corrono, ci condurrebbe a comprometterci in molte, gravi e non ancora mature questioni, e non ci varrebbe ad altro che a farci ritornare al banale e. dieci volle dimostrato errore di considerare la pacificazione ultima della Cirenaica come dipendente dalla persona di Sidi Ahmed el Scerif, e di trattare questa, pacificazione col Gran Senusso, concedendogli, ansi creandogli un'autorità che esso assolutamente non possiede, se non anli occhi di chi lo guarda troppo da lontano, di chi si-lasci impressionare dalla sonorità del suo nome ed ignora ì caratteri e il modo dell'organizzazione senussita e il genere della sua influenza in Cirenaica. Ma io debbo ri\conoicere cne non è assolutamente il caso di ^eaniare Previsioni o di tentare giudizi ndsitabcnpanGrvsSbbdtniuquando, come a me nel caso presente, manca ogni dato di fatto un poco più preciso di quelli che vi ho esposti; quindi mi riservo f* discutere l'opportunità e l'importanza ,d^la mlstertosa Missione appena avrò a suo \rlOuardo no«-fe diffuse e certe, ] Manto credo che il fatto della Missione possa essere per oggi messo in relazione con questo altro fatto, che ho saputo ieri sera: A Ghegab si sarebbero presentati due in fluenti capi arabi, provenienti dal campo armato di Buscimal. paré, o per lo meno è logico indurne, che, recandosi dal Gran Senusso, la Missione sia passata da Buscimal, vale a dire al campo dei ribelli più numeroso e più forte di tutta la cirenaica, e che qui abbia iniziato le ^ pratiche, inducenio i due capi a trattare ,coti gli Italiani, offrendo loro le debite ga raniie. Siecome H campo di Buscimal si deve \eonsidcrare come entrò Za sona d'influenza del endio di Derna, cosi non si comprende £ene pcrchè < due capi abbiano fcelt „ pTJntar3i a noi> « cmtro e il presidiò J Ghegab. Ma resta ed ha innegabilmente " .,' r ,„„_„ « „„?„ ' ' Vii—.«olla Jmporran-a, « fatto che nel campo di rÌBuscimal due capi si sono decisi a muoversi 1 tprnqlrcRtosspalsHppdcLugdstszscdlcQvsesmsdpnncmgccasaasdncrapttmnRvdlaper stabilire trattative d'accordo con noi. MARIO 8Atti. dI cIcmrps

Persone citate: Domo, Sidi Ahmed