L'" idea fissa in Francia

L'" idea fissa in Francia L'" idea fissa in Francia Polemica sulle isole | {Servizio spedale della Stampa). Parigi, 2. notte. • Tutti -i giornali francesi, quasi obbedendo ad una parola d'ordine del Ministero, sono insorti queste sera contro la « Stampa » e contro rayticolo dell'on. Cirmeni dell'altro ieri, in cui 11 nostro collega commentava le dichiarazioni dell'on. ,Barthou sul dovere che avrebbe ,1'Italia « di consegnare le isole dell'Egeo alle Potenze!». 'Il risentimento della stampa francese è tanto più accentualo in quanto che essa Jntende dimostrare e la correttezza delle dichiarazioni del PreBidente del Consiglio e l'obbligo assoluto dell'Italia di (Consegnare il Dodecanneso alle Potente (?) e non alla Turchia. Il «Temps» scrive così: , ciLa polemica contro la Francia, di cui si compiacciono un po' sistematicamente alcuni Jtornali italiani, non è stata calmata dalle Ichiarazioni dell'on. Barthou. La Stampa di Torino, sotto la firma dell'on. Cirmeni, continua a rimproverare alla Francia la sua attitudine nella questione delle isole dell'Egeo. U giornalista Italiano combatte il brano dell'intervista del presidente del Consiglio francese riguardante le dichiarazioni di ' sir Edvard Grey, in cui si dice che l'Inghilterra considererebbe come gravissimo il possesso da parte di una grande Potenza di una qualunque delle isole dell'Egeo attualmente detenute «all'Italia». . Ed, aggiunge ripetendo le parole dell'on. BarShou : : «L'Italia ha un pegno colla Turchia, ma essa si è impegnata, quando saranno adempiute le condizioni del trattato di Ouchy, a restituire questo pegno all'Europa, che disporrà della sua sorte. Il signor Cirmeni commenta aspramente queste parole dell'onorévole Barthou. facendo un vivace e strano commonto alle dichiarazioni amichevoli che l'on. Barthou indirizzava all'opinione pubblica italiana. Noi ci limiteremo a opporre a questo commento le dichiarazioni fatte dall'ambasciatore d'Italia in persona nella riunione degli ambasciatori di Londra Ecco le conclusioni che egli faceva il 5 agosto u. s. : ■ « Il Governo di S. M. il Re considera che la 'questione delle isole del Dodecanneso. la quale deve la. sua origine alla guerra italo-turca, è certamente regolata dalle disposizioni del trattato di Onchy. Stando cosi le cose, il Governo italiano ripete che restituirà queste ìisole alla Turchia quando il Governo ottomano avrà, da parte sua, eseguito integralmente gli obblighi che* gli incombono in virtù Bell'art. 2- del trattato di Ouchy, e quando la irestitnzioné delle isole alla Turchia avrà avuto luogo, 6 naturale che il Governo italiano prenderà parte, con le altre grandi Potenze, alla decisione unanimo che sarà eventualmente preSa ed adottata stilla sorte definitiva deljpisole suddette, sulla convenzione ed 1 regolamenti generali di tutte le questioni pendenti, tenendo conto degli interessi generali dell'Europa e Bella integrità e della sicurezza della Turchia asiatica» «▼In una seduta successiva, il 12 agosto, lo stesso ambasciatore dTtaJia precisava ancora nei termini seguenti i punti di vista del suo Governo : « Quando — conformemente fella prima parte delle dichiarazioni italiane del 5 agosto — l'art. S del trattato di Ouchv sarà stato integralmente eseguito dalle due parti contraenti, le sei grandi Potenze si pronunzieranno snlla sorte del Dodecanneso, e prenderanno, di comune accordo, una decisione a questo proposito». « Non sembra che l'on. Barthou abbia parfato altrimenti nelle dichiarazioni che solle yano l'incomprensibile indignazione del col laboratore della Stampa ». Dal suo canto il «Journal des Dóbats» cosi seme: alPstea deslaprdedevi strsosotranogioOgnrzastanoivchla halia■H LelizmopomapeHochtaErtacosi'adiasetemsesoradi• « Il corrispondente romano della Stampa, il signor Cirmeni, consacra un lungo articolo alle recenti dichiarazioni del signor Barthou sui tjpporti'lranco-italiani. Le dichiarazioni del signor Barthou erano amichevoli: i colamenti del signor Cirmeni non lo sono affatto. Il precidente del Consiglio non aveva creduto di perdere l'occasione che gli era offerta per dissipare'alcuni malintesi e per definire in poche l>aro>e, sincere e cordiali, i sentimenti a cui si inspira la politica della Francia verso l'Italia L'intenzione del giornalista italiano è meno amichevole ». . Infine anche la «Liberto», naturalmente dietro ordini del Governo, ripete .presso a poco le stesse argomentazioni dei precedenti giornali e riproduce }e due dichiarazioni del nostro ambasciatore marchese Imperiali nei riguardi delle isole. Quindi deplora che i giornali italiani, da Torino a Roma, abbiano deformato (?) le dichiarazioni di Barthou e soggiunge: «Noi siamo sicuri che il Governo di Poma non può lasciarsi indurre nello spiacevole errore in cui i nostri colleghi .sono scivolati con tanto entusiasmo senza rammentare nemmeno l'appoggio morale e diplomatico che la Francia bà.prodigato in Africa (?) ai suoi amici d'Italia.... Noi vogliamo sperare che i nostri colleghi ritroveranno la cortesia e la chiaroveggenza loro abituali, per riconoscere-la paradossale inopportunità di una polemica in cui la Frància è entrata senza alcun pretesto e che non vuole prolungare e aggravare ». • I giornali francesi o non comprendono .o non vogliono comprendere, L'Italia ha avuto la longanimità di ammetterò che .la questione delle isole egee — che riguarda soltanto lei e la Turchia — venisse in discussione alla Conferenza di Londra. Ma a Londra il punto di vista italiano fu bene me*» in chiaro. Ed è questo: L'Italia restituirà alla Turchia de isole dell'Egeo quando questa ultima Potenza avrà adempiuto « tutti gdi obblighi del trattato di Ouchy. (Quando questo paesaggio delle isole dall'Italia alto. Turchia sarà effettuato, l'Italia è disposta, unitamente al concerto delle altre Potenze, — ma .senza preventivi impegni -—a decidere sulla sorte definitiva delle Isole dell'Egeo. • L'on. Barthou invece nella sua intervista ha dichiarato che il passaggio delle isole dall'Italia alla Turchia non avrà luogo ma che l'Italia consegnerà il Dodecanneso nelle mani del concerto europeo. Era dunque naturale ed era giusto che noi rilevassimo la differenza sostanziale che passa fra l'impegno preso dall'Italia e l'interpretazione datagli dall'on. Presidente del Consiglio di Francia. pnvTssitìzvcMpnsintilmsratsamhtmpdldppnflidc

Persone citate: Edvard Grey, Poma, Potente