L'assassinio della domestica di un notaio a Roma

L'assassinio della domestica di un notaio a Roma L'assassinio della domestica di un notaio a Roma [Per telefono alla Stampa). ] 1 Roma, 1, sera. Un assassinio è stato compiuto in una delle più frequentate strade dell'Esqutlino; la vittima è la domestica di un notaio e Yappartaniento dove il delitto è stato commesso è al primo piano della casa delle Imprese Fondiare, in via Massimo d'Azeglio. 3n questo appartamento abita da due anni il signor Tranquillino Vlhzlo. notaio, di 71 anno, fla Novara. Egli è vedovo e convive col figlio Riccardo, di 36 anni, pittore, n notaio ha lo studio in via Firenze. 23. e il figlio pittore in un'altra strada. L'appartamento in via "Massimo d'Azeglio serve esclusivamente ad uso di abitazione. Messun'altra persona convive con loro, tranne^la domestica Rosa Monti, fra f 36 e • M anni, da Aquila. I due uomini passavano quasi sempre la giornata fuori di casa, dove ai recavano solo all'ora della colazione, a mezzogiorno, o poco dopo, e alla sera, trattenendosi per Wntera giornata net rlepettlvl studt. La scoperta Stamane, poco dopo mezzogiorno, il figlio del notaio, Riccardo, recatosi a casa per la colazione, avendo dimenticato la chiave, ha suonato ripetutamente ed a lungo, ma invano. Nessuno era in casa. Avendo egli supposto che la donna fosse uscita per qualche faccenda, restò ad attendere il padre sul piane rottolo, certo che non avrebbe tardato a giungere. Pochi minuti dopo, infatti, è sopraggiunta il notalo, che ha aperto l'uscio di casa, entrandovi insieme col figlio. Quale impressione di spavento essi provarono! La casa era tutta sossopra: alcuni mobili erano 6tati mossi, alcuni cassetti aperti, parecchi oggetti si trovavano fuori posto, la biancheria era stata rovistata e sparsa al suolo. La donna era fuggita dopo aver saccheggiato la casa? Questa fu la prima supposizione che essi fecero, ma, continuando la loro ispezione, fecero una orribile scoperta: dentro la stanza da bagno giaceva la donna immersa nel sangue, rantolante... Mentre 11 signor Riccardo si ecava a chiamare le guardie, il notaio dal l'alto delle scale chiamava a gran voce il portiere. L'appartamento si compone di un piccolo corridoio, di due 6tanze da letto, di un salotto, di una stanza da pranzo, della cucina e della stanza da bagno. Quando sono giunte le guardie, la domestica giaceva bocconi e rantolava: da un'ampia ferita alla nuca il sangue sgorgava abbondantissimo. Dietro la vasca era stata messa una sedia, 11 che fa supporre che l'assassino o gli assassini abbiano appoggiata la testa della donna alla sedia, poi l'abbiano colpita alla nuca. Un'altra ferita più grave al polso farebbe supporre che ci sia stata una colluttazione. La vittima mentre veniva tra sportata in vettura al Policlinico è mortaRecatosi sul posto, il commissario cav. Mo naco constatò che il colpo era staio di coltello da macellaio. La notizia si è diffusa rapidamente in tutta la casa ed ha suscitato impressione. La Rosa Monti era molto conosciuta. La si gnora Meyer, che abita di fronte, ha detto L'avevo vista stamane seduta sul divano con la testa voltata verso sinistra, intenta a discorrere con una persona ». -Delle persone hanno detto che la donna, ieri sera era in compagnia di un uomo. Un'altra signora, che abita in un appartamento accanto, ha detto che tutte le mattine la Rosa era solita andar a prendere il latte, ma questa mattina essa non l'ha vista. « Tempo fa essa ha soggiunto — mi trovavo un giorno da lei, e le vidi nel baule un pacco di lettere. Disse che erano di un suo ex-fidanzato, un «finanziere». Spesso essa diceva di avere paura a restare in casa sola, perchè, essendo serva di un notaio, temeva che i ladri potessero tentare qualche furto, nella persuasione di trovare molto denaro ». La perquisizione fatta dall'Autorità, non ha finora assodato che siano stati portati via oggetti. La cassaforte è stata trovata scardinata, ma intatta. Le indagini Fu uno' solo il bandito che ha trucidato la disgraziata donna, od ha avuto un complice? Su questa circostanza importantissima fino a questo momento non- è possibile dare una risposta precisa. La portinaia, interrogata, ha detto che non ha veduto passare nessun individuo dalla faccia sospetta durante la mattinata. Dagli ammezzati al plano terreno la distanza è breve, e se la domestica avesse urlato, chiedendo soccorso, certamente la portinaia dal suo posto avrebbe avvertito le invocazioni dell'infelice. Si è sentita anche certa Veneranda Boggio, domestica del cav. Mayer, che occupa un ammezzato della casa di fronte. Le finestre dell'appartamento stesso permettono di scorgere le finestre -dell'abitazione dal notaio Vinzio. Essa conosceva la Rosa Monti. Questa mattina, alle 11,30, avvicinatasi ad una finestra, gettò uno sguardo verso la camera da pranzo dell'abitazione del notaio, ed ha veduto che la povera donna se ne stava seduta su di un divano, che* è di 'fronte alla tavola, intenta a ragionare con un individuo, che nè la Veneranda, nè la sua padrona hanno poNon sembrava che la Rosa 'w * IMonw fosse Preoccupata o irritata, per quan to'1* distanza, data la larghezza della strada che divide le due case, non permettesse di i notare sul volto della fantesca i sentimenti i^ in mA momento dominavano il suo animo. Ls vittima Domani avrà luogo l'autopsia del cadavere La morta è vestita decentemente, con un ablto nero ed una bloiise scura, e giace nella cameretta dall'ospedale nell'atteggiamento la cui è morta: il viso è tutto macchiato da grumi di sangue, il polso è quasi staccato da braccio. I colpi devono essere stati vibrati con una violenza terribile. Altre due gravissime ferite sono al collo. I dottori, che constatarono la morte dell'infelice, non hanno ancora redatto il referto, sempre In attesa dell'Autorità giudiziaria. Il questore ha preso la direzione delle indagini, e. da quanto si assicura, si sarebbe su una buonissima traccia, cosi da non disperare sull'esito finale. Indizi e teatimoniansa Le indagini della Polizia non hanno, fino a questa sera, condotto ad alcun risultato definitivo. L'autore o gli autori del misfatto hanno potuto operare indisturbati e colla mag fiore sicurezza per l'assenza completa di funzionari ed agenti di Pubblica Sicurezza, nella strada. La via Massimo d'Azeglio è proprio all'estremità del palazzo che ospita il Presi dente del Consiglio. Quando l'on. Gioii tu è a Roma, una catena di guardie e di carabinieri vigila la casa da via Cavour a via Torino, giungendo fino a via Massimo d'Azeglio. Questa mattina, l'on. Giolittt è partito per Fiuggi e naturalmente la sorveglianza è di mlnuita. Tuttavia, un agente, che sta di guardia al palazzo del Presidente dèi Consiglio, ha visto ieri sera la Monti a parlare con un giovane la donna stava alla finestra ed il giovane nella strada. L'agente ha fornito i connotati di questo giovane, affermando di poterlo ricono scere. Risulta alla Polizia che la Monti ha fatto all'amore prima con una guardia di fi non za, poi con un lustrascarpe e quindi con alcuni altri. In casa dei- signori Barila fin terno 8 dello stesso casamento), lavorava il materassaio Carlo Pennello. Il Pennello stava versp le 10,30 lavorando, quando ha visto entrare in casa del notaio un individuo che. a quanto pare, risponde perfettamente ai connotati forniti dall'agente di Pubblica Sicurezza, che ieri sera aveva visto la domestica a parlare con un uomo. Il materassaio non ha visto entrare altre persone in casa del notaio, come non ha, del resto, nemmeno visto uscire lo stesso individuo, che era entrato nella casa suddetta. La ricostruzione del delitto Secondo la versione della Polizia, il delitto va ricostituito in questo modo. La donna evidentemente doveva avere un amante, ohe è stato oggi, verso le 10,30, in compagnia della domestica nel salotto. L'ingresso nell'appartamento di questo individuo deve aver agevolato ai complici il mezzo di introdursi nella stessa casa Lo scopo evidente era quello di forzare la cassa-torte ed appropriarsi del denaro contenutovi. Chi ha introdotto i ladri deve essere stato indubbiamente persona che conosceva la topografia della casa per esservi stato altre volte. L'amante avrà tenuto a bada la donne, l'avrà circondata di carezze-e- di baci, mentre gli amica lavoravano. Ad un certo punto, data la forte resistenza della cassaforte e torse anche perchè l'ora incalzava, sapendo i ladri che alle 12,30 il notaio soleva rincasare per la colazione, l'amante, per impedire -che la donna, la quale si era accorta di qualche cosa di grave, compromettesse l'impresa ladresca, o, perchè, vedendosi scoperto, lo potesse accusare, colpi la disgraziata fantesca. Una colluttazione vi è stata sicuramente, perchè la donna presenta forti contusioni in molte parti del corpo.

Persone citate: Aquila, Carlo Pennello, Massimo D'azeglio, Meyer, Veneranda, Veneranda Boggio, Vinzio

Luoghi citati: Fiuggi, Novara, Roma