L'ultima rinuncia bulgara

L'ultima rinuncia bulgara L'ultima rinuncia bulgara Le trattative dirotte con la Porta deliberate dal Consiglio dei ministri durato otto ore - La pressione delle Potenze. (Sertisio spedale della Stampa}* La decisione bulgara iJ?7Zn , TI AtTT. al\PoHa"Aunì nZlTi° /IT la- da,a ne"a 9Ua"ÌJ?„Ì?,,?naat\^l0^\POtranno giuri-Utfere a Costantinopoli e cominciare le tratta-\Ut e. Si crede che questa decisione sia stata presa dal Governo bulgaro dopo che esso ^; e formata la convinzione che te grandi Po- SoHa, 80, sera. Do fonte sicurissima si annuncia che i capi di tutti i partiti sono stati convocati per stamane dal Consiglio dei Ministri per ricevere comunicazione di una decisione presa stanotte dal Governo. E* slato deciso che verranno iniziati negoziati diretti colla Turchia per risolvere la questione di Adrianopoli e della Tracia. Sono stale inviate a Natchevic istruzioni in questo senso. lenze si disinteressano del conflitto turco-buloaro. (Ag. Stefani) {Servizio speciale della Stampa) Vienna, 30, notte. Alla fine del Consiglio della Corona, tenuto ieri, 11 ministro delle finanze bulgaro, Tontcheff, ha dichiarato al corrispondente della, .«Neue Frl'ie Presse» a Sofia che il Governo bulgaro ha deciso, per «consiglio delle grandi Potenze, di grattare direttamente con lo. Turchia. Nei circoli dell'opposizione non è stata fatta, alcuna obbiezione. 11 Governo ha deciso di non affidare i negoziati che a Natchevic. La Russia per la prima aveva consigliato alla Bulgaria di iniziano negoziati diretti con la Turchia; le altre Potenze, salvo l'Inghilterra, Ite hanno poi dato io etesso consiglio. Il dispaccio da Sofia della A'^ue Freje Presse, aggiunge: «Il Re ricevette ieri l'altro i ministri Radoslavorf e Ghenadieff e conferì con loro a lungo. Ieri fu tenuto un Consiglio dei ministri, al quale parteciparono Daneff e tutti i capi dell'opposizione. Il Consiglio si protrasse fino alle 4 di stamane.. Il ministro Tontcheff dichiarò al corrispondente della Neue Freie Presse che la decisione delle trattative dirette era .stata presa d'accordo coi capi dell'opposizione, che fu d'accordo col ministero..Non fu stabilito di mandare a Costantinopoli un altro delegato al posto di Nacevitch. La Russia fu la prima a consigliare le trattative dirette ; seguirono tutte le altre grandi Potenze collo stesso consiglio. Soltanto l'Inghilterra sinora si astenne da tale passo ». Sin qui le informazioni del giornale, che trovano conferma da tutte le parti. Si capisce che la posizione bulgara di fronte alla Turchia è ora quanto mai precaria. La Turchia dispone d'un esercito formidabile in armi al confine bulgaro e quindi detterà la legge. Lo riconoscono gli stessi giornali di Vienna, che però non risparmiano parole amare agli statisti bulgari, che portarono il loro paese ad una tale situazione. La Zeit rileva che il dichiarato disinteressamento di tutte le grandi Potenze farà si che la Turchia sarà ancora più implacabile nelle sue domande alla Bulgaria, che si trova completamente isolata. Registra pero il giornale la voce di imminente crisi ministeriale turca, che suppone provocata dallaccentuarsi della volontà del partito militare intransigente verso i bulgari per le condizioni di pace. L'ufficiosa Wiener Allgemeine Zeitung fa risaltare l'abilità turca nell'aver saputo profittare della stanchezza dell'Europa nella questiono balcanica per riprendere Adrianopoli. Spera però che la Turchia saprà moderare le sue pretese ed evitare alla Bulgaria una pace umiliante che potrebbe provocare ben presto nuove complicazioni. Solo la Reiehspost è contraria ad una tale soluzione e dice che almeno la monarchia uustro-ungarica non dovrebbe acconsentirvi. Uria intesa colla Russiu in favore della Bulgaria e con un'azione concorde si potrebbe opporre alle pretese della Turchia e far comprendere alla Turchia che essa deve ce dorè nella questione della Tracia La Rcichs. post avrà ragiono, ma viene un po' tardi coi Buoi consigli. 'anaimeio alla Porta Costantinopoli, 30, notte. Si conferma che Natchevic ha avuto istruzione eli iniziare trattative ufficiali. Egli ne ha avvisato il Gran Visir, che ha sottoposto la questione al Consiglio dei ministri 11 Consiglio ha autorizzato il Gran Visir a condurle tali trattative a condizione che il Natchevic dichiari, a nome del Governo bulgaro, dia la questione di Adrianopoli è definitivamente risolta in favore della Turchia. Le trattative riguarderanno la delimitazione della frontiera iper garantire la sicurezza della ferrovia, che segue la via destra della Maritza. Il «Tanin» in un articolo di fondo, dichiara che la Turchia è sottoposta ad una prova a causa del pericolo di vedere ancora aggiornata una so luzione. Inoltre si comunica che il delegato bulgaro iniziò le trattative colla Porta attendendo l'a.rrivo delle Delegazione bulgara munita di tutti i poteri necessari per discu, tere e firmare le condizioni deBa pace don-nitiva. Pretesa iniziativa della Ha secondo il "Temps,, Parigi, 3, notte. Il Temps riceve da Londra: « E' stata qui ricevuta la notizia della decisione del Governo bulgaro di trattare direttamente colla Porta, nel momento stes so in cui l'offerta italiana di mediazione cominciava ad occupare le menti. MaloraA° i telegrammi diretti da Costantinopoli, che attribuivano al signor Nachevic la paUeraiik delridea di mBediazionei quosta in re.Mk è partita daUa Consulta/ Infatu giovedi scor£0> secòndo infoi.niazioni con. cordanti, gli ambasciatori ed incaricati di affari d'Ralia hanno fatto qui, come a. Ber lino, a Parigi, a Pietroburgo, a Vienna un passo analogo. Il piano italiano poteva d'altronde essere previsto già da una settimana, mentre il rappresentante italiano nella Commissione di delimitazione della frontiera Enos-Midia cercava di dare soddisfazione alla Porta. Fu allora evidente che si aveva a Roma l'intenzione di attirarsi la riconoscenza della Turchia e che la mediazione doveva utilmente servire a questo scopo. E' così evidente che questa mattina, mentre la notizia della decisione del Governo bulgaro veniva a modificare ogni cosa, la stampa italiana in articoli ispirati, scritti evidentemente ieri sera, celebrava ancora con entusiasmo l'idea della mediazione». 01't.re a questo fonogramma londinese del «Temps», il quale pretende di attribuire alla Consulta un'iniziativa inesistente tanto per prendersi il gusto di annunciare un preteso smacco dell'Italia, il giornale parigino pubblica un commento all'accettazione da parte della Bulgaria di venire a negoziati diretti con la Turchia. « Un fatto importante — scrive il Temps — ha avuto luogo: la Bulgaria ha fatto sapere alla Porta che era pronta ad iniziare negoziati diretti per regolare la questione di Adrianopoli. La Bulgaria ha conformato le sue decisioni ai. desiderio generale di tutte le Potenze, che noi» mancheranno di essergliene grate. Oa lungo tempo la Bulgaria aveva contato sdii' Europa per obbligare la Turchia a conformarsi al trattalo di Londra e contentarsi della frontiera Enos-Midia, tracciata nella riunione degli ambasciatori; non si. voleva ammettere a Sofia che la guerra degli alleati avesse stracciato questo trattato. La Bulgaria ripeteva con insistenza che l'Europa si era impegnata a darle i confini segnati à Londra e che le Potenze non potevano permettere alla Turchia di non curarsi delle loro decisioni, come se la rioccupazione di Adrianopoli da parte dei turchi non fosse stata la conseguènza dei disastrosi assalti delle truppe del generale Savori contro gli alleati; essa faceva appello all'onore dell' Europa che cercava ad ogni, costo di comporre la questione. Senonche, era impossibile ottenere Ta unanimità delle Potenze per un intervento coercitivo. I pericoli di un'azione simile intrapresa da tutti i Governi o da uno di essi in nome degli 'altri sembravan» sproporzionati allo scopo da raggiungere ed il fragile accordo europeo non avrebbe resistito. Fu allora che le Potenze, in una giusta preoccupazione di mantenere la pace generale, moltiplicarono a Sofìa i consigli in favore dei negoziati diretti con la Turchia. Il Governo bulgaro fece tutto il possibile per provocare l'intervento dell' Europa, ma non vi riusci. Il Consiglio del ministri bulgaro si è quindi rassegnato ed ha adottato la sola via che poteva permettergli di trarre dalla situazione attuale dei vantaggi che compenseranno in certo modo il doloroso ma inevitabile sacrificio della perdita d'una piazza forte, che costò ai bulgari ed agli alleati non pochi sforzi di vite e finanziari La fine del litigio bulgaro-turco renderà alla Turchia ed alla Bulgaria la loro libertà d'azione di cui ambedue hanno grande bisogno per riparare i disastri dell'ultima guerra. Era urgente quindi per esse dissipare le incertezze che allarmano i capitali stranieri, di cui esse hanno bisogno. Questa liquidazione darà pieno vigore al trattato di Bucarest, che ormai darà fruttr più fortunati di quelli che si speravano dalla pace di Londra. La formula sulla quale tutte le Potenze st sono messe d'accordo a Londra non lascia sussistere sospetti » -! affari esteri La Grecia aeeoglie la domanda bulgara di non lasciare ancora Dedeagatch L'intesa greco-turca è certa Atona, 30, notte. Durante un Consiglio dei ministri tenuto di notte, Coromyllas ha comunicato che la Bulgaria per il tramite della Russia, ha pregato il Governo greco di prolungare ancora l'occupazione di Dedeagatch fino a che Li Bulgaria abbia inviato truppe e le autorità per occupare la città. Coromyllas ha aggiunto che anche le Potenze hanno pregato la Grecia di prolungare l'occupazione. Il Consiglio dei ministri ha deciso di accogliere questa domanda. Panas, nuovo ministro degli affari esteri, iche sostituirà Coromyllas, presterà giuramento domani. Si crede che Coromyllas sarà nominato ministro di Grecia a Berlino. Si dice che Coromyllas, dopo la cura che sta per iniziare, andrà a Londra a discutere la unificazione del Debito pubblico. Le trattative iniziate tra la Grecia e la Turchia per concludere un trattato di paco definitivo sono proseguite con fretta. L'intesa tra i due paes' sembra certa. Il trattato sarà, firmato fra qualche giorno dal nuovo ministro degli (Ag. Stefani).