La probabile causa dello scoppio del cannone a Pola
La probabile causa dello scoppio del cannone a Pola La probabile causa dello scoppio del cannone a Pola Trieste» 22, mattina. Sul tragico doppio di un cannone da 305 inni, al bnlipierto di Saccorgiana, situato nei dintorni di Pola, si hanno questi altri particolari. Da una sommaria inchiesta, subito escguita dagli alti ufficiali di marina e dai compotenti tecnici addetti all'Arsenale, sarebbe risultato che lo scoppio avvenne per Il'anticipata esplosione! della carica conte- mpIdnu,a nf Proietto. La catastrofe viene quindi I a"?bJ?ita alla composizione della Polvere tTT?*'*™*^moÀtrQ d,e "a culatta d«lip?zzo. fossc avariata. Per accertare tutte que-! ste circoatanze g,a,e racc0 te sul luogo m dl8astro tuUfl ,fl „ ^ c(mnoue sc* pÌ!1to e riposte in un luogo appartato del l'Arsenale, dove la speciale Commissione nominata dal capo della Marina le esami nera. I feriti peggiorano tutti e si teme che pa rocchi di essi dovranno soccombere. Il vice ammiraglio conte Carlo Lanjus von Vellen burg, cui vennero amputate le gambe fin *?Pra n ginocchio-, o moribondo. I medici disperano di ^^^lf^..^»!S^0, è conscio del suo grave stato e dimostra una f d,anjm0 me*avigliosa. Egll d€,.tó U BU0 testamento con una ?„lma e con una fred dezza tale che impressionò vivamente. Ri mase (C1.it0 in un modo assai strano: si trovava presso una baracca, con un piede ap poggiato ad una sedia» intento ad osservare .il tiro, quando scoppiò il cannone, che era ! ad un centinaio di metri da lui.'La sedia ;non fu nemmeno toccata, ed egli cadde al jsuolo in un lago di sangue, con le due gam- be quasi amputate L'ammiraglio Lanjus ha soltanto 57 anni ed è nato a Trieste; ha moglie e tre figli. 'n?0110 apprezzato nei circoli marinari ; austriaci- cs?endo u? tec,?lco dl artlKheria 58!?1 c0,»°fiut? a.uche all'estero per le sue idotte pubblicazioni su riviste e giornali mi¬ jjitari navali i j marlnai- rimasti uccisi nella tragiea e. Implosione sono nativi della Dalmazia. Il la Jvorante specialista Gregorich, nativo di Trie.ste. è rimasto gravemente ferito, imi i mei dici nanna, buona speranza dii salvarlo, jSotldisfacentc è pure lo stato dell'ing. Sili, 1 delle officine Skoda, costruttrici del pezzo scoppiato. Si apprende che l'esplosione arrecò note voli danni al sobborgo Policarpo, prossimo 'nl baliPcdio °J Saccorpriana. Tutti i vetri jandarouo *" frantumi e crollarono alcuni !mun' non facendo pel'° vlttlme umanc' Le condizioni dei feriti L/amm. Larijus migliora Pela, 22, notte. Ecco il bollettino delle oro 8 antimeridia ne sullo stato di salute del vice-ammiraglio conte Lanjus: « L'attività del cuore migliora, ma è ancora insufficiente. L'ammiraglio ha ricuperato i sensi. Le condizioni generali sono un poco migliorate, ma sempre preoccupanti », Lo specialista Gregorich, gravemente ferito, sputa sangue, essendo certamente leso il polmone. Il suo stato è molto grave. Le condizioni dogli altri feriti sono un poco migliorate. ndqnsmcbtad Le condoglianze dell'Imperatore e delle marine estere Vienna, 22, notte. L'aiutante generale dell'Imperatore Francesco Giuseppe, generale di cavalleria di Paar, per ordine dell'Imperatore, ha inviato al vice-ammiraglio Hans, comandante in capo delia &»ìiùrwóaìtó^m^rl<^'Wx guarite telegramma: « S. M., profondamente commosso della deplorevole disgrazia accaduta ieri mattina ai campi di tiro di Saccorgiano, esprime alla Marina la sua più viva simpatia in occasione di questa sventura, e manifesta il desiderio di avere ulteriori notizie e più particolareggiate e in modo speciale riguardo allo stato di salute del vice-ammiraglio conte Lanjus e degli altri feriti ». L'addetto di marina giapponese, capitano di fregata Kumaso Sliiramud, ha espresso il rammarico della marina giapponese per la disgrazia avvenuta alla marina austro-ungarico. L'ufficiale comandante l'incrociatore germanico Godici, ancorato a Pola, ha inviato al comando del porto un telegramma di condoglianza per la catastrofe di ieri. I! vaili) sì M a Ho Roma, 22, sera. In seguito al doloroso accidente verificatosi a Pola durante le sperienze di tiro il ministro della marina, contrammiraglio Millo, dirigeva al comandante in capo della marina austro-ungarica un telegramma di viva condoglianza a nome dell'ormata c suo. L'ammiraglio Hans rispondeva in qitesti termini: «Mi onoro porgere a V. E. i vivi ringraziamenti miei e di tutta la imperiale regia marina austro-ungarica per le calde parole con le quali V. E. ha voluto esprimere la partecipazione propria e della marina al grave lutto da cui fu colpita la imperiale regia marina austro-ungarica. Le parole di V. E. trovano nel nostro cuore una eco fortissima, di profonda riconoscenza e viva simpatia. — Firmato: Antonio Hans ». Oclndnspr
Persone citate: Antonio Hans, Francesco Giuseppe, Millo, Paar, Pela, Sili, Trie
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