La protesta della Bulgaria alle Potenze per l'invasione turca

La protesta della Bulgaria alle Potenze per l'invasione turca La protesta della Bulgaria alle Potenze per l'invasione turca (Servizio speciale della Stampa). Sofia, 17, mattino. „ _ , „ . .Il Governo ha trasmesso alle Legazioni delle grandi Potenza una Nola, la quale in- forma. che, col pretesto di. proteggerete po-'polazioni dri territori sgombrati dall'esercito ellenico, le truppe turche, dopo aver occupalo Mustafà Pascià, Demotika e Solfou, hanno raggiunto Kuciukavak, a 70 chilometri più ad ovest della Maritza, e si dirigono verso Kìrdjiali e Gumuldjina. La Nota fa osservare che il fatto dell'occupazione da parte delle truppe turche di tale, territorio, anche prima che le truppe bulgare ve abbiano ripreso possesso, dimostra chiaramente quanto il motivo invocato dalla Porla non co/risponda ai fatti. Il Governo, per attestare la veridicità delle sue affermazioni e la sua assoluta buona fede, nonché per tagliar corto ad ogni possibilità di nuove accuse, propone che la rioccupazione del territorio in questione abbia luogo in presenza di addetti militari esteri, i quali potranno rimanervi quanto a lungo essi lo credano utile. , Siccome il trattato di Bucarest fa obbligo alla Bulgaria di smobilizzare il suo esercito, sarebbe suprema iniquità permettere ai turchi di infrangere impunemente una delle disposizioni fondamentali del trattato di Londra e lasciargli violare il territorio di uno Stato che ha ora deposto le armi. La Nota conclude dichiarando che il Governo bulgaro è convinto che le grandi Potenze avranno a cuore di opporsi coi meizi più adatti alla presenza delle truppe turche oltre la linea Midia-Enos e alla loro avanzata, la quale, in seguito al pericolo di scontro colle truppe bulgare, può suscitare nuovi incidenti, e rischiare di creare uno stato di cose, che per se stesso e per le sue numerose e gravi^ripcrcussióni può rendere anche più difficile l'opera di giustizia e di pape che esse hanno intrapreso. La nota ufficiosa bulgara contro la sedicente delegazione di Adrianopoli Girli incendiari greci Sofia, 17, mattino. L' « Agenzia Telegrafica Bulgara » pubblica: Una delegazione sedicente di Adrianopoli ha consegnato atl Ministero degli fisteri- di Vienna un lungo memoriale, che sarà trasmesso anche alle altre capitali europee, e che tende a creare la leggenda di pretese crudeltà bulgare contro le popolazioni della Tracia, senza tuttavia citare alcun fatto decisivo. Tale voluto silenzio rivela il nascosto compito di questa delegazione. I turchi, fedeli alla loro tattica tradizionale, si affrettano ad accusare e calunniare gli altri degli errori commessi da loro stessi, perciò le loro accuse sono necessariamente' vaghe. Essi parlano dei delitti più scellerati e li attribuiscono ai bulgari, ma non dicono dove tali delitti furono compiuti. La verità e tutt'altra. Basta, per convincersene, ricordare, i recenti massacri delle Sopolazioni dei villaggi di Vellka, di Moassura, di Massai, di Pirgopoh, di Ourgari di Yani, e di tanti altri; la distruzione completa di Bourg-Bourglareski; gli oltraggi in massa alle donne e ai giovanetti bulgari per opera delle truppe turche; i giovani bulgari esiliati in Asia Minore. I i massacri erano tanto ripugnanti, che il | patriarcato greco, alleato della. Porta, ha dovuto ripetutamente protestato presso il Governo turco. Non sono dimenticate nemìmeno le proteste del patriarcato armeno in occasione dei fatti di Bodosto. E come stupirsi ora che una provincia cosi devastila, dopo essere stata teatro di una guerra crudele, si presenti oggi spopolata? Già la maggior parte dei mussulmani sono fuggili dietro le truppe all'epoca della sconfitta dell'esercito turco; ora è la popolazione bulgara che fugge o è annientata dai turchi, con la connivenza dei gretti. L'infondatezza delle asserzioni turche, messe innanzi al solo scopo di giustificare la rioccupazione di Adrianopoli, è dunque evidente e l'opinione europea non si lascerà ingannare. L'Agenzia Telegrafici bulgara comunica : k Fino da ieri l'altro le truppe greche, che avevano portato via già tutto il bestiame delle popolazioni, incendiano i villaggi e macinano il grano. Nel distretto di Melnik sono in fiamme i villaggi di Kostenovo, Maronopole, Koulata, Prepetehino, Vrania, Spitovo, Swetivrach, Polenitcha, Debrene, Ploski, Belika, e Sonter. « Le principali forze greche disposte attorno a Nevfokop hanno cominciato a ritirarsi verso Drama, appiccando il fuoco ai villaggi e alla città di Nevrokop». I serbi curati a Sofia smentiscono con una lettera diretta ai giornali l'accusa che gli infermieri bulgari non raccolsero i feriti serbi. Essi hanno anche espresso la loro commossa riconoscenza per le cure loro prestate negli ospedali bulgari. Gli mimili U io Tracia rinforzati di nuove truppe Sofia, 17, sera. L'Agenzia Telegrafica Bulgara comunica : « Informazioni dal quartier generale informano che gli avamposti turchi sono continuamente rinforzati. A Mustafà Pascià si trovano attualmente tre reggimenti. I soldati turchi tirano senza motivo contro gli avamposti bulgari. Truppe considerevoli si trovano raccolte fra Adrianopoli e Orteakeui. I turchi costringono la popolazione turca di Adrianopoli e dintorni ad emigrare verso sud, per mietere i campi, i-cui proprietari sono fuggiti, per portarne i co voni a. Adrianopoli. Ortakeui occupata dai turchi Costantinopoli, 17, sera. L'occupazione di Ortakeui, a 4fl chilom-e tri all'ovest, di Adrianopoli, ù confermala da una lettera da questa città al Tanin. Aimomento dell'occupazione un ufficiale e 75 soldati bulgari sono stali fatti, prigionieri. Due comitadjis bulgari e alcuni altri bui gari tono stati arrestati. Uniti romene iella Doto* Parigi, 17. mattino. Mandano da Vienna aWEcha de Paris: «In un proclama datato da Plewna, il generalissimo rumeno avverte la popolazione bulgara di non partecipare agli attacchi a mano armata contro i convogli e i distaccamenti di ufficiali rumeni, organizzati dai capi di bande che percorrono il paese. Secondo notizie da Bucarest numerosi attentati rivoluzionari accadono nella Oobrugia.

Persone citate: Drama, Massai, Melnik, Mustafà