Il casellante Spaziani ha confessato di essere l'autore dell'aggressione

Il casellante Spaziani ha confessato di essere l'autore dell'aggressione Il delitto di Anzio Il casellante Spaziani ha confessato di essere l'autore dell'aggressione {Per telefono alla Stampa). Roma, 10, sera. Un colilo di scena, che sembra definitivo, per la sct-perta dei feioci aggressori della ramiglia Parisi, è intervenuto quando la speranza di raggiunteti* ì responsabili sembrava dileguare ter gli errori commessi dalla polizia e dall'arma dei carabinieri durante le prime- indagini. Il casellante Giuseppe Spazìani, che aveva dapprima accusato come autori del delitto i fratelli Caronti, ha confessato di aver accusato due innocenti e di essero invece lui l'autore dell'aggressione insieme al casellante ferroviario Di Nino Carmine ed un altro individuo di cui b imminente l'arresto. La sensazionale confessione Ecco coinè si. giunse alla sensazionale confessione dello Spaziant. Come è noto, lo Spaziati! aveva accusato i Caronti, i quali però erano riusciti a provare luminosamente 11 loro alibi.'Si imponeva pertanto un confronto fra l'accusatore Spaziani ed uno degli accusati. Michele Caronti. Il confronto doveva aei" luogo oggi. Senonchè il cav. Monaco ebbe ieri sera la fortuna di raccogliere la confessione spontanea dello Spaziani. il quale sconvolse ogni piano facendo l'esatta ricostruzione del delitto di Anzio. Lo Spaziani era giunto ieri mattina a Subì àco senza manette e accompagnato da carabinieri in borghese. Era già tutto disposto per il confronto con il Caronti, che si doveva fare a Subisco, giacché il cav. Monaco si era persuaso che a Jenne il confronto sarebbe stato pericoloso perchè tutta la popolazione parteggiava per il Caronti. Il questore di Roma aveva telegrafato al cav. Monaco che 11 confronto venisse ritardato finche giungesse il Giudice istruttore. Nell'attesa dell'arrivo il cav. 'Monaco cominciò ad interrogare lo Spaziani, facendogli presente ciò che era avvenuto a Jenne e come i Caronti avessero luminosamente provata la loro innocenza con alibi irrefutabili. Lo Spaziani ascoltò prima indifferente, poi ominciò a impensierirsi e oscurarsi in volto. Era evidente che voleva sottrarsi agli occhi indagatori del cav. Monaco e che tentava le ultime cartucce. — Ma perchè hai accusato due innocenti L'altro si guardò intorno e infine rispose : — Mi pareva che fossero stati loro. — Ma tu dicesti di averli riconosciuti... Lo Spaziani perdeva terreno; egli ormai sìsentiva perduto: insistere in vaghe dichiarazioni era lo stesso che impigliarsi nella stessa rete che lo avrebbe rovinato inevitabilmenteIl cav. Monaco, accortosi che era il momento di agire, disse: — Spaziani. dimmi la. verità: tu la sai. 11 disgraziato ha avuto un istante di Incertezza; le ultime fragili barriere.della difesa sinfrangevano: poi, come soffocato e con un sospiro di liberazione, ha detto: ' — Si. è. vero: i Caronti sono innocenti; io con altri due ho commesso il delitto. La- confessione dello' Spaziani ha. riempito di soddisfazione il cav. Monaco. Egli per imomento non ha più insistito, poi ha proseguitò nell'interrogatorio. Lo Spaziani ha fatto quindi il nome dei due che insieme a lui tentarono la rapina. Il primo colpo di fucile fu diretto contro lo chauffeur, per arrestare l'automobile. Erano poi state precedentemente disposte sulla strada, per fo stesso scopo due fascine. Quando si vide che lo chauffeur aumentava la velocità della macchino, alloraha confessato lo Spaziani, n furono esplosaltri colDl nella speranza di poter fermare l'automobile ». Stretto da altre insistenti domande, lo Spaziani non esitò a confessare di essere stato l'autore di altri tentativi di rapina. Il cavMonaco, per mettersi nella sicurezza vera che quelle non. fossero delta menzogne allucinatorie, volle* indagare ed esanimare in tutti minuti particolari 1 fatti confessati. Ormanon c'era più dubbio: quella confessione era autentica. Allora lo Spaziani. con i ferri ai polsi, è stato rinchiuso nella sala di sicurezza, nè più si è parlato di confronti. II cav. Monaco, con il maresciallo Ametta e col tenente del carabinieri è partito alle 10,30 in automobile per Roma : " Roma : Ohi sarebbero i complici Lo Spaziani, ammanettato, fra uu nugolo di guardie e carabinieri, è partito col diretto ordinario alla volta di Roma. Durante il viaggio si c mostrato tranquillo: nel suo volto però erano manifesti i Segni di un grande avvilimento. Il- Caronti Michele è rimasto a .Tenne, mentre l'altro fratello è a Regina Coeli. i due complici dello Spaziani sono stati indicati in modo indubbio. Uno di essi sarebbe fra gli arrestati di Anzio, e precisamente il guardiano del casello N. 22 Di Nino Carmine, il quale ebbe la mattina di domenica abboccamenti con lo Spaziani Si ricorderà che ambedue i casellanti si trovarono concordi nel narrare la storiella circa10 scambio di ordini lungo 11 binano e di un ordine di servizio che sospendeva l'arrivo di un treno merci. Ambedue ammisero di aver udito i colpi e di aver veduto l'automobile con le vittime che correva a grande velocità verso Anzio. . L'altro complice sarebbe un contadino, amico dello Spaziani e dèi Di Nino Carmino, che è tuttora a piede libero e che il cav. Monaco spera di arrestare in giornata. r tre ' evidentemente si erano accordati per commettere la rapina in giorno festivo su qualche automobile che conducesse ad Anzio famiglie .signorili. Rimane ora a sapere se questa rapina fosse preordinata ai danni della famiglia Parisi, il cui ritorno ad Anzio la domenica scorsa era noto anche nella cittadina balneare, o contro qualsiasi automobile che si avviasse verso Anzio. ì precedenti del oasellaate II.casellante Giuseppe Spaziani ha 31 anno: ò nativo di Sgurgola, provincia di Frostnpne, óve ha la famiglia col padre. Egli da tredici anni non è più in quel Comune dove è ritenuto per un alcoolizzato. Ha per moglie una buona contadina di Sgurgola con la quale dimora al' casello ferroviario N. 23 insieme a due figliuoli, uno di .4 e l'altro di 2 anni. In questi giorni lo Spaziani è rimasto a disposizione della pubblica sicurezza dopo le false, accuse da lui fatto contro 1 fratelli Caronti, e la povera donna ha fatto il servizio di sorveglianza sulla linea ferrata. La disgraziata donna domenica scorsa si trovava a Sgurgola con i figliuoletti e ripartiva per il casello lunedi mattine ignara Indubbiamente della brutta sorpresa che le aveva preparato11 marito. y Ecco, per ricostruire la figura dello Spaziani, quali furono le prime dichiarazioni fatte dopo il delitto. Interrogato se aveva veduto nella mattina aggirarsi in quel paraggi persone sospette, egli disse: c Ho veduto Tjuesta mattina verso le 6 tre Individui che atrraver- ' savano la strada per inoltrarsi nella macchia e lì ho scorti di lontano a circa duecento me- tri ma non vi feci molto caso. Mi sorprese sol- " tanto che essi portavano i fucili In quest'epoca di caccia proibita e pensai che fossero càc ciatorl di contrabbando ». — Potete darci i connotali approssimativi di essi, come vestivano? — Mi sembra vestissero da contadini con def larghi cappelli scuri, ma non li ho potuti ve* dero, mi sono curato poco di loro. '":V- E alle insistenti domande perchè ricordasse.' lo Spaziani non volle aggiungere altro su ciò* « Dopo le 10, aggiunse lo Spaziani, rispondendo ad altre domande, io mi ero avviata verso il casello N. 35 per portare un ordino di servizio a quel guardiano Di Nino Carmi* ne, circa un treno merci che èra quel giorno abolito. Procedendo sul binario lentamente, all'altezza del casello 2i, che non esiste, intesf due o tre colpi alle mie spalle, ma non vi feci caso, pensando che fosse scoppiata qualche • gomma di automobile. Pòchi minuti dopo vidi un automobile sulla quale- vaile persone grh davano. Pensai che gridassero per allegria. Quando però l'automobile si avvicinò vidi una signora con il volto macchiato di sangue che gesticolava verso di me. Pensai allora,, che si fossero feriti fra di loro e feci cenno che non potevo far niente. Anche il mio colléga Di Nino udì i colpi e vide l'automobile ». ■ n cav. Monaco ritenne lo Spaziani consapevole- del nome degli aggressori, ma non lo credette 1 autore materiale dell'aggressione e non lo fece arrestare. Lo trattenne per misura di pubblica sicurezza I Caronti in libertà Il cav. Monaco è giunto questa mattjna a Roma, recandosi immediatamente a conferire con il questore, comm. Wenzel, tornato dalla sua villeggiatura questa mattina stessa. In se* guito al colloquio li questore ha dato disposi* zioni telegrafiche perchè i fratelli Caronti siano immediatamente rilasciati. Quindi il commendatore Wenze^ dopo aver conferito al Ministero dell'interno col vice-direttore generala della pubblica sicurezza, alle 10,50 con un an- • tomobile' da piazza è partito per Anzio e prò* cederà personalmente agli interrogatori degli arrestati. Il questore di Roma ad Anzio Il Questore di Roma comm. Wenzel. è giun* to ad Anzio in automobile verso le 11,30. • Poco dopo giunse il cav. Monaco. Alle. 11,50 giunse ammanettato lo Spaziani, reduce da Subiaco. Alle ore 15 avrà luogo l'interrogatorio dello Spaziani e poi avrà luogo il con* ' fronte tra lo Spaziani ed Oreste Serafini. "H delegato Garavini ed 11 maresciallo Ametta si sono recati all'ambulatorio Gonfalonieri, dove si dice che entro questa sera ti comm. Wenzel procederà all'interrogatorio di Alessandro Parisi. L'arresto di on altro complica Dopo la confessione dello Spaziani, la Polizia non aveva che da rihtracciare uno dei complici, cioè l'Oreste Serafini, fretello di Antonio, già arrestato nei giorni scorsi, perche su di lui gravavano forti sospetti. Il ricercato,. eh è sopranominato Mascella Rosta, venne arrestato dai carabinieri alla 13,30. presso il ca* . sello ferroviario N. 18. Il questore Venzel. che ha avocato a sè ia> direziono, delle ricerche, appena giunto sul posto, ha" nuovamente Interrogato lo Spaziani, il quale ha ripetuto al questore di Roma ciò che aveva detto al cav. Monaco, tenendo un contegno più freddo e compassato. Poi ci & avuto un confronto fra lo Spaziani ed i fratelli Serafini. Durante il confronto sono stati presentati agli arrestati i. reperti, e cioè il £?£L0lL0'. la,D»'?'a- ed i calzoni rinvenuti sul ' luogo del misfatto. • Contemporaneamente altri funzionari si re* ?,o»2n.° aJ casell° ferroviario 22, dove, allontanata la donna ed i bambini del casellante Dola cm P°?Ìzlone nell'affare non. è ben ChiaS' -Procedettero ad mia perquisizione: che diede buoni risultati, nonostente la sètti^ÌÌDf: dl rltardo. E' stata rinvenuta una dopsiquesU-ata''8' è Stàta naturalmenta Domani, incomincieranno gli Interrogatorll 2» ™o,?r5sstaÌ1 5 sl Procederà al conìroh"; ^JJbMi1 dovrii risultare in modo definitivo doiinffec,Ìlnv,amen e * Serafini furono compagni '!8??ani ««mali siano le responsabiM rtS'L'SJ'1 casellanti. amici deUo SptóttS. che pare qualche cosa sapessero. '