Dalla Libia

Dalla Libia Dalla Libia Iella Cirillica,occidentale lento ili ribelli Incendiato Capo Oafoila ucciso "(Per telegrafo' ddl nostro inviato speciale). ' -BangMl, 7, ere 18,5. "•• . Uopo il ritorno dette colonne del general» ir Alessandro edet' colonnello Àrvonto, che seppero dare pratici e salutari insegnamenti oo,.*,.„n„ IL'iu ,• i. j » specialmente alle tribù degli Abdia e degli Orfa, la calma più assoluta regnò nella pastàiregione che. ormai è consuetudine chiamar* nr»nairj> nrcm„»> tni, Cirenaica occidentale. ....... ' L ufficio polilico-mililare, diretto 'dal tenente.colonnello di Slato Maggiore laccati; succe- d'ufo et cpmm. Piieenllni ed al maggiore Biàn--" Ti co, validamente coopera all'azione delle truppeoperanti, regolando severamente l'uscita e tejdestinaziona delle carovane cariche di 'proti., ■ -, • ., '■ 1. • _ vate, parlaUi spesso da Bengas[ per l interno,ih modo ejie ai. beduini ribelli nulla possia i a o e pervenire che li aiuti a contitiuare la loro resistenza. ' la calma t stala solo turbata nel- 'dintorni di Merg. In un vasto terreno pianeggiante; situalo a Qualche chilometro dalle nostre eslre. „ - *-™ 7™"" D""oame ridotte, era stabilito da molto tempo «fflatteniamento di beduini, appartenenti ad'ailet di Tocra, che è sotto la tribù degli Orfa. Onesti beduini erano capitanati da un influente cap.o, certo ledlm Busema, di spiccate attitudini brigantesche. Il giorno 4 corrente mese parecchi di questi beduini si nascosero dietro alcuni cespugli.,assalendo quindi a fucilate molli arabi che »erano a noi sottomessi e che erano intenti parigalla costruzione di una strada, e parte a raccogliere legna. La regione di. Merg t presidiala dalla secojida brigata della IP Divisione {tenente generale D'Alessandro), brigata che è cornati* data dal maggior generale Torelli. La brigata si compone di due battaglioni del 43' fanteria, di un battaglione del 68* fanteria, di una compagnia del 10* battaglione indigeni eritrei, della compagnia di ascari bengaslnl comandata dai capitano del bersaglieri D'Errico, di reparti .. , . . Js „ , v, , _, Jt dl alpini e di cavalleria, di batterie d arti- alierla da montagna e da campagna e di re- parti sussidiari di carabinieri, sanità, sussi- sterna c genio lonna con parte delle sue truppe, lasciando un U generale Torelli non appena ebbe'noltzta di questa aggressione, decise di infllgajfe an- che a questi briganti per le loro gesta, una severissima lezione. Formò adunque Una co- forte presidio a Merg e mosse contro l bri- ganti. ■ Il generale Torelli giunse colla sita colonna alante, formala con reparti dl bianchi. eritrei e di etrtrutici, inaspettato noi pressi dell'attendamento beduino e subito dispose i suoi uomini a semicerchio, riuscendo a clrcon- darlo, immotamente si inizi, il fuoco, che durò parecchie ore, avendo i nemici opposta un'accanita resistenza, ha maggior parte del nemici cadde uccisa dàlia fucileria del nostri ,, ,! . « o,,.„„,„ tofdad. Anche U capo, Jedm Bwcma, cadde ucciso:, altri pochi fuggirono, inseguiti per molti chilometri dal nostri bravi ascari che riuscirono ad ucciderne parecchi altri a colpi ., . . ,. dl baionetta. le tende del campo beduino furono inccn- (little e con esse nudò distrutto quanta ri si roiflta, e clou masserizie, biancheria, oggetti ,, ■.. ,i „„„ „ ,„ „j„ .„..„ -„„.- eaiallnahl, armi, ecc. lurono preda delle ftam- me anche ingenti quantità di cercalj c dl prof- Wjfc che i beduini avevano da mesi colà ac- camutofe. Vennero inoltre catturati numerosi „ . M ,.„-,;„,„, capi di bestiame. Koi non avemmo alcuna perdita, neppure un ferito leggero, le nostre truppe erano ani- mate da grande entusiasmo c ritornarono ai foro attendamenti esultanti per la dura lezio- ite tiiflt'Hit ai ribelli, l effetto morale tìt questa brillante azione sulla popolazione è stalo im- lnCnso „ governatore, ten. gen. Briccola ^alatamente radiotelegrafalo le sue felicitazioni al gen. Torelli ed alle sue truppe per la vii- fovfosa azione. V. La notizia ufficiale Bangasi, 7, Ieri, in seguito ad alcune fucilale sparale ; fda una diecina di beduini, contro ali arabi' cavatori -di -pietre, a circa seicento- metri dalle ridotte di Merg, il generale Torelli si recò con- truppe a tre chilometri a SHd-ovest di Freimo, dorè, ad esemplare punizione dell'ulto dt ost'ltfd, circondò Cailet responsabile, circondandone l'accampamento di circa venti tende c distruggendo la provvista di orzo a uccidendo parecchi beduini, tra cui un Capo cabila. (Agenzia Stefani). gnmvdIl si. Ali è paii vi Ri Napoli, 7, cotte. A bordo del Cornigliano è partito questa sera alla volta di Rodi il generule Ameglio. Il Cornigliano upprodcrà ni l'isola di Stunipalia, dove il'generale Amcglio sbarcherà per proseguire poi alla volta di lì odi a bordo d'una nave da guerru. A salutare il prode generale olla bunchlna si trovuvuno parecchi Suol amici personali. VI erano to Maggiore del lO.o Corpo dl armata, co■ lonnello De Gennaro. Il generalo ò partito, * . - .:_..„ * I n A L.u.rlA ^l„l / ' / , r 11t/.I Itt P»y il sindaco ed alcuni ufficiali,tra i quali 11 generile Gazzola ed il cupo di Sia n di"tto *Ua voltadlDerna l)n morii pipolan li caduti il Ozusa ■ a«faerata, 7, notte. | Venerdì n agosto avrà luogo al Lavello dl Oziano l'inaugurazione del monumento che par tottoscriziona popolare fu eretto in onore , dei caduu aeU'tmpresa libica.' Il aottoMfre* torio per le Posta, on. Augusto Battaglieri, terIrà U discorso inaugurata. - - . I residenti nel Fezzan é — I L'abolizione della residenze militari? [Dal nostro inviato speciale) Tr leali, 1 agosto ; Già Siippiam'o'come si vada preparando la grandi osu spedizione, che dovrà occupare tutto il Fezzan. Ecco ora qualche nome dei principali componenti. Capo generule della spedizione sarà' il' colonnello Miani, che col titolo di commissario risiederà pro^abil niente a Murzuk. Alle sue dipendenze sta- fauno : il capitano Hercotani, che è già re Bidente di Socna;.il capitano Giannini, che andrà residente a Gatch ed avrà per vice residente jl tenente Costa; il capitano Streva, che avrà la residenza di MurzuK coldott. Solari come medico; il capitano , Mezzetti, che sarà residente di lira ah Wfntve cosi - salvo, nuovi contrordini. 0 qualche ulteriore disposizione del generale 'Gattoni — si organizza con sicura fede di .riuscita. l'occupazione del Fezzan, per -Tri- *oK^°V*!. HP* V0Qe clì? de8ta ?°co, dmuatici jfflBimenti. 'Lai voce afferma che 1 residenti ^^rVMkr&iam presto esonerati dalle loro mnStìpni é che la! carica di residente i'errà ai<!i»e, che con tanta fatica e tanti sacrifici ffl;, J^0 pacificate, verrebbero,lasciati in ba- assunta noi principali capoluoghi della Tripolitanla dai capi arabi stessi. Non.c'É bisogno di spendere altre parole per. far comprendere quale grosso errore sarebbe questo Jl segno più evidente della nostra sovranità sarebbe tolto, e gli arabi delle regioni in- lia di se stessi, come* se la dominazione d'Italia non fosse che nominale! GIOVANNI CORVETTO. Ci auguriamo e vocìi amo sperare, che già come quella relativa à El Saruni.- ancho questa voce venga smentita dai- fatti. I residenti •militari rappresentano ip colonia quel che ,!ono In Italia le autorità prefettizie; sono cioè i diretti rappresentanti del Governo. Non lia"»0 come logicamente porrebbero .sosti nilrsl con .i capi del luogo. Ma. ripetiamo, siamo certi che questa notizia non avrà conferma nei fatti. Per do articolo della "Gazzetta dì Colonia,, mi rappresentante dal Svitino in Libia Tripoli, 1 agosto, Giorni souo comparve sui giornali la rif™*»»0»0. dl un arii^},Q do'la KóhHtChe ieltung, che essa pubblicava come corrijpondeuzu da Tripoli. L'articolo riguardava u posiziono uttuale del rappresentante del Sultano in Libia, Chemsi-Eddln pascià, e manifestava il sospetto che quest'ultimo, ol- ^^^ÌS^\^^ sto fatto, se si avverusse, darebbe luogo a conseguenze gravissime, ho cercato di appuraro quanto di vero poteva contenere l'in ttel,lleormazione tedesca. Mi sono recato pertanto presso un'importante personalità araba, 11 cui consiglio ù presentemente a Tripoli fra più ascoltati. Il mio intervistato, che ebbe f conoscere Chemsi-Eddln pascià, anche nelfare ji suo nolnei mi disse II proprio pen siero. Chenisi-Eddin era prima della guerra ii^df^^t^^JTL B0|tt fu ambasciatore in uno Stato balcanico. II resto della sua vita egli lo dedicò alla sua religione di cui ò un fervente cultore, tale da essere venerato dai fedeli come una au- mtk ^ g0 u è esperti8g,m0 Jn mate. rja religiosa, vieno considerato — come fu (tempre.— un poco appassionato politicante. P°<-'° appassionato e poco pratico. Chemei Eddm preferisco vivere rintanato «oh* un com _ queste 8ono l0 preclse pilroi0 de) mj0 interlocutore — che partecipare alla febbrile., varia e pericolosa vita politica. Gli intrighi internazionali non afferrano la sua intelligenza molto assopita nella contempla- ^noHineditativa. Kgli ^ma 80pra ogni cosa Aliali, Maometto, il Corano e la sigaretta orientale. Prima di venire in Libia, egli era Ministro dei beni Vacuff: corica che viene ritenuta comunemente in Turchia come una sinecura. Perciò non sono troppo credibili le asserzioni del giornale tedesco. Tutto il passato di Chemsi-Eddln sta a dimostrare che egli è un miope in politica, ed un luminare K$\f™\0 aWermMioni fc, 110lubilo arajj0 da mo interrogato, e come suo io le ripe to. Personalmente non ho, e non posso ave >'*, nessuna opinione. Chenisi-Eddin ò stato fe^ ^"^XffS? S tura chiusa, non partecipa quasi a nessun avvanimento ufficiale. E, del resto, come fg "che* accadrà* rappresentante religioso, egli compie in tal maniera il suo dovere. Se poi egli nasconda o meno sotto questo velo di riservatezza se greti maneggi apolitici, & questione di tal natura che non può essere investigata nemmeno da un giornalista. E' assai meglio, invece di perdersi in vane discussioni, attendere gli eventi e vedere con attenzione quel GIOVANNI OORVETTO.