La moda del ventre

La moda del ventre La moda del ventre I* moda francese, che rende squisito e insieme ridicolo quel che tocca, idealizza e ridicolizza in questo momento il ventre femminile. Dallo sbuffare esteriore dei panieri, «riamo arrivati allo armature interne che dilatano la linea equatoriale delle signore: le sarte di Parigi vendono ventri artificiali in caucciù in conoorreuiza con gli ortopedici. Hino ad oggi, nel rimirare la Venere di Milo o la Giovanna Tornabuoni o qualunque altra figura muliebre scolpita o dipinta, .fornita, di quel rigonfiamento addominale ohe ogni viviparo bene organizzato deve possedere, si pensava quanto fosse iuseneata una moda ohe vestiva le rionale secondo un'anatomia immaginaria : oggi si pensa che è scioccamente sconveniente una moda che m°tta in caricatura l'anatomia resi». Questa signora che cammina protendendo ila regione ombelicale, e suscita l'immagine d'un* refurtiva nascosta sotto la gon.na, è anch'essa ima creatura nata per la vetrina e non per l'aria aperta: al pari della M.riminzita pupattola che abbiamo smessa e che, compressa dal busto, camminava piegandosi in stianti come fa il burattino quando il filo si rallenta. Questa Aveva preso cittadinanza anche in Italia dove il modello della donna ventri potente è stato invece riprodotto solo in pochi esemplari pochissimo .ammirati. 'Crediamo dunque e speriamo che le signore italiane comincino a ragionare sui modelli di Parigi prima di adottarli. Il figurino francese è certo più. estetico degli altri, ma riduce tutte le donne a una insopportabile uniformità, per modo da essere più tosto una prammatica collegiale da esser portata per forza d'un regolamento che non un modello scelto liberamente e spontaneamente armonizzato alla persona. Questa moda è quindi odiosa per il suo carattere tirannico: non essa è fatta per le donne, ma le donne debbono essere fatte per lei : debbono avere l'età, la carnagione, la complessione, lo stato sociale che essa esige, non quello che sorto è'natura hanno Voluto. Ora una foggia che sarà deliziosa per tale e tale altra bella donna, non si addirà a tale e tale altra anche più bella, ma diversamente belila. Venere potrebbe essere vestita come un figurino e scadere, in un nuovo giudizio di Paride, al confronto non di Giunone o di Minerva, ma di mia mediocre contemporanea vestita da um saito in-telli gente- Anche i biondi capelli di Venere vor rabhero dei riguardi nella ecelta dei colori E quanto alla foggia, bisogna ritenere che, se Venere vestisse da cacciatrice, non po farebbe sostenere W confronto di Diana. Anche in questo campo l'individualismo deve cominciare a battere im breccia l'antico-regime delle uniformità. Sarò forse accusato di generalizzare o di applicare per eccesso di fantasia una grande legge etnica ad una cosa frivola qual'è il. governo delle abbigliature femminili; ma si dice non vi sieno cose frivole per il moralista, come non vi sono fatti insignificanti per lo storico. Ebbene, chiunque ha viaggiato in Inghilterra o in America ha osservato che le donne anglo-sassoni obbediscono meno facilmente delle donne latine ai decreti dei sarti e dei disegnatori di figurini. Nelle serate dolcemente brumose dell'Isola di Wight o all'ora del the nelle verande di New Port, - ciascuna abbigliatura è differente dall'altra, ciascuna Tappresonta piuttosto un'anima che un figurino. Se lina toilette è un Inodo di sentire e di pensare, le donno inglesi sentono e pensano ciascuna a modo proprio: le francesi a modo della sarta. . Questo fatto vale bene quelli raccolti da 'faine per dimostrare che lo spia-ito dall'in .dipendenza indivjd\iale è più scarso nei po poli a formazione statale edi tradizione ro-mania e cattolica, che in quelli a formazione parlicolariata. Questo impulso ad essere se medesima, a rassomigliare più al proprio tipo ideale che alla più cara nemica intima, si propaga dalla, abbigliatura alle letture, ai mobili, alla carta da lottere, all'educazione dei bimbi, alle piccole manie che ciascuno coltiva, a tutte le occupazioni della giornata La vita anglo-sassone, ha sulla vita francese la indiscutibile superiorità di essere più varia e però più ricoa. U'n popolo in cui quasi tutte le menti si orientano verso un solo ideala civile e politico s'incarnez'à nella persona, de! politicante giacobino dallo spi'rito tirannico. Un psies-e in cui tutte le donne ti pettinano col medesimo ciuffo di riccioli posticci collocato al medesimo puuito ■della fronte, avrà la saia raffigurazione femminile nella téle, de ma-rotte d'un parrucchiere. Questi due fatti di così diversa •na'tura e di peso sì differente fanno «parte del medesimo gruppo sociale. Il popolo francese c passalo dalla tirannia regia alla tirannia giacobina perchè è impotente a governarsi da sé, così come le sue donne sono incapaci di reagire contro il figurino della settimana e di pettinarci secondo il proprio capriccioIn Italia l'indipendenza e l'educazione spontanea del gusto lentamente si sviluppano. La cordialità con cui è stata finora respinta la moda del ventre è un segno demancipazione dalla oppressione del figurino francese fatto per donne così differentdalle nostre e che menano una vita così divena. E anche all'infuori di questo caso specifico e di queste considerazioni bisognapropagare la ribellione al figurino e alla .sua pertinace falsità. Bisogna ricordare che \Ja matita del disegnatore di figurini ignora tutte le donne che non siano agili e svelte come gazzelle, o dolce-monta ricolme come il frutto di estate, o erette e armoniose come colonne antiche. Egli veste i corpi chFidia e Tiziano .dipingevano ignudi. E laltre? Le donne . pingui, le donne tropppiccole, le donne troppo alte? Quelle*cula maternità ha dato troppo embonpointeme.nt e che le onde di merletto trasformano in un aereostato che cammina a piedi Qneffle che portano scavata fra i due omo piata una piccola nicchia che pose attenda l'immagine del vecchio santo che dà marito alle zitelle sconso/iate, perchè debbono essaie coiirlonnate ad una scollatura troppo bassa? Nessuno pensa a immaginare un modallo, a inventare un taglio, a guarnire un abito cho convengano alle corporature tozze, allo anche spianate, ai semi che si nascondono alla maniera delle violette, e che hanno anch'essi il loro profumo. Nove decimi della popola7Jone femminile son quindi danneggiati dai disegnatori dei figurili. I giornali di mode pare abbiano od abbonate soltanto le statue muliebri che ci ha lasciato l'antica Grecia.. E non pensano che i greci non avevano mode nè giornali. Se il corpo muliebre fosso ancora una composizione così armoniosa, l'ingegno umano non si sarebbe tanto affaticato per rivestirlo. Anzi... E poi sarebbe cosa gioconda di non poter immaginare la muliebrità che come una perfetta implacabile euritmia? Il giornale di modo specialmente se giunga d'oltre la frontiera, dev'essere letto cum granu salis, perchè il suo estetismo, a contatto della realtà si risolve spesso io un feroce spirito caricaturale. Pensate quale deformazione può produrre il ventre artificiale nella persona d'una donna che non 6Ìa perfetta o che abbia qualche altra cosa di cui occuparsi oltre la propria perfezione. Senza dire che in Italia questa moda non sarebbe confortata dalle ragioni politiche e patriottiche che in Francia hanno contribuito a divulgarla. La maternità, nel nostro paese, non ha bisogno di questi stimoli: che del resto passeranno troppo presto perchè possano contribuire a ripopolare la Francia. Come tutte le mode parigine, la moda del ventre durerà poco: memo di nove mesi... BERCERET.

Persone citate: Giovanna Tornabuoni, Minerva, Wight