Primi segni di rivalità serbo-rumena

Primi segni di rivalità serbo-rumena Primi segni di rivalità serbo-rumena L'assedio di Widin in terra bulgara {Servizio speciale della Stampa). Vienne, 26, notte. Anche oggi la situazione si presenta assolutamente invariata e volendo evitare le chiacchiero inutili vi è poco da dire. La situazione si presenta così: il Govèrno romeno ha invltàto formalmente gli Stati balcanici a Bucarest allo scopo di ristabilire la pace nei Balcani. Tutti gli Stati balcanici hanno accettato l'invito della Romania ed hanno anche nominato i delegati che debbono recarsi a Bucarest II Governo romeno sostiene tuttavia la necessità che vengano sospese le ostilità prima che s'inizino le trattative di pace, poiché solo duante una tregua delle armi le trattative possono svolgersi seriamente e pacificamente; invece, il Govèrno sèrbo, e sopra tutto quello greco, hanno opposto un energico rifiuto, sostenendo che le ostilità potranno essere sospese solo quando saranno Unmati i preliminari di pace. Il Governo serbo e quello greco mantengono quella intransigenza di cui vi dicevo e perciò oggi non si può. ancora dire se effettivamente avverrà a Bucarest una conferenza. Intanto, l'incontro progettato a Niech è stato abbandonato e tutte le trattative corse per l'armistizio sono andate a monte. Si vedrà ora se la Romania riuscirà coi suoi sforzi ad indurre la Serbia e la Grecia ad abbandonare le ostilità, mentre tutti i passi compiuti finora in proposito dai Gabinetti delle grandi Potenze sono rimasti assolutamente senza risultato. Si annunzia ufficialmente du Belgrado ohe le truppe serbe hanno compiuto l'accerchiamento della città di Widinf in territorio bulgaro, c si preparano ad assediarla. Il terreno è molto paludoso, ciò. die rende sommamente difficile l'operazione. Tuttavia, nei circoli serbi si credo che la piazza forte non potrà resistere a lungo. Il distretto eli Widin is trova nell'estremo lembo nordovest della Bulgaria sul Danubio ed è popolato da serbi c da- romeni. I serbi colla presa della città di Widin mirano a creare -una occupazione stabile in questo distretto, affermando dei diritti nazionali. Ricorderete che anche i romeni affermano dei diritti nazionali sul distretto bulgaro di Widin. Ora, c'è da domandarsi so il Governo di Bucarest permetterà questa azione militare serba: E' notevole il fatto che parecchi giornali di Bucarest, nei giorni scorsi, seguendo le operazioni militari serbe nel distre'tto bulgaro di Widin, osservavano che se il distretto dovesse cessare di essere bulgaro doveva divenire romeno, mai serbo. Alcune voci non controllate dicono stassera che la Romania penserebbe a diri-j ger-o una parte delle sue truppe in questo distretto bulgaro per impedire la prosecuziono di una azione serba. Ancora il «passo» austriaco Vi ho detto ieri in quali limiti era cóhtenutd, la «deniarche» compiuta dal Gabinetto austro-ungarico ad Atene ed a .Belgrado, smentendovi tutto quel carattere enenr.-o che i giornali viennesi gli attribuivano. Queste informazioni soup confermate og„i nei circoli competenti di Vienna, i quali ossen'ano che i passi compiuti l'altro ieri dal ministro austro-ungarico a Belgrado ed a Atene non sono che la ripetizione di passi consimili compiuti in forma conciliante ed amichevole e collo stesso carattere dai ministri russi. Il ministro austro-ungarico ad Atene fece osservare al ministro degli esteri greco che l'Austria avrebbe veduto volentieri che la Grecia e la Serbia si decidessero a conchiudere Tarm-.stizi'; a Nisch. Nella 6ua risposta il minish'i greco degli esteri ripetè le stesse obbiezioni fatte al ministro. russo e che cioè il Governo greco non considera in questo momento l'armistizio come il problema più importante della situazione. Il punto più imperlante è invece la conclusione dei preliminare di pace od almeno l'acccttazione da parte della Bulgaria dei punti principali di essa. Solo dopo questa accettazione si potrà discutere sull'armistizio. Il ministro aggiunse che le condizioni di pace poste dalla Grecia sono tali da turbare il principio dell'equilibrio balcanico. Di più, queste condizioni non sono di natura da schiacciare od annientare la Bulgaria: non si tratta di rimpicciolire la Bulgaria nè di tagliarle la via «1 mare. La Serbia e la Grecia devono insistere su questo principio della pace preliminare prima dell'armistizio, perchè hanno fatto una troppo cattiva esperienza dei metili della Bulgaria. sBIctelttl scftpnrReGbli otlsQetnlgssldihvfvcSzatlGdeIndrvvbRlawloinamonto austro-romeno V! ho detto ieri del viaggio compiuto a Bucarest dal conte Hojos. Mi viene parte-> cipato da fonte competente che il conte non fu ricevuto in udienza da re Carlo, ma che si recò a Bucarest per presentare un <messaffir'o al Re e come corriere per portare in Romania importanti documenti. Questi documenti sarebbero in relazione ad uno stretto ravvicinamento tra l'Austria e la Remania. dnztuspgdgdrsdEdrunTcJn

Persone citate: Hojos, Remania, Vienne