Come costringere la Turchia a tornare indietro?

Come costringere la Turchia a tornare indietro? Come costringere la Turchia a tornare indietro? une wm ao i m m m (Per telefono « per telegrafo alla Stampa) K Parigi, 84, notte. • La guerra .interiiulcanica è brinai al suo te limine j<r rattenziocetgenerale dell'Europa si rivolge--All'entrata-in --{scena della Turchia con l'occupazione di Adrianopoli. Si attendono a Parigi con molta ansietà i risultati della Conferenza degli ambasciatori di Londra, che si c riunita quest'oggi, ma.ai più sembra molto probabile chele Potenze, pure restando d'accordo in un intervento per rimuovere Ju Turchia da Adrianopoli, non lo saranno, più. nei mezzi, da adottare per tale intervento. Questo c il putito delicato da risolvere. Una dimostrazione navale da. parie di tutU> le Potenze avrebbe -per i giovani-turchi lo stesso effetto- di'-una -Nòta verbale o scritta, o poco più.-L'occupazione dell'Armenia ria parte della Russia è'improbabile perchè le altre Potenze non lo permetterebbero, a meno 'elite esse non occupassero' ognuna qualche alimi cosa. Ora, allo stato attuale la Triplice intesa, c la Triplice alleanza non sono d'accordo per mia spartizione della Turchia asiatica. L'occupazione di alcuni punti della. Turchia europea e la riscossione dei diritti doganali non avrebbe per gli intransigenti giovani-turchi un effetto tale da risolverli a lasciare la preda ed allontanarsi da Adrianopoli. Come dovrebbe compiersi . la dimostrazione nivale Ciononostante, a Parigi si riconosce ohe la Turchia, pure dovendo abbandonare Adrianopoli, ha diritto a dei compensi. Si riconosce inoltre che essa non ha tutti i torti di aver rioccupato la Tracia poiché si è esposta a rischi gravissimi. Il « Journal des Debatni> scrive: « l. occupazione di Adrianopoli e l'incursione della cavalleria nell'antica Rumelia orientale sono errori capitali. Essi non corrispondono affatto al desiderio degli ottomani la cui «rande maggioranza aspira soltanto alla pace. Il Gabinetto attuale si è impadronito del potere col pretesto di salvare Adrianopoli; un concorso miracoloso eli circostanze gli permettono di riprendere onesta piazza forte ed esso ne ha colta l'occasione. Come si vede dalle notizie diffnsesl in quésti ultimi giorni, questa sodi dfsfazione -di amor proprio del Governo otto'-j mano può costare l'esistenza dell'Impero ot-. tornano. Ma il Gabinetto turco non è il sold ad avere la colpa, una parte della responsabi-j Ut a incombe alle Potenze che non hanno s apulo prevc in re gli avvenimenti con le misure' opportune e sopratutto hanno, incoraggiato f bulgari a concentrare tulle le loro forze contro i serbi e contro i greci ed a sguarnire interemente la Tracia. Per attirare con una forza sufficiente l'attenzione.della Turchia sul p'e-: «coli della sua iniziativa e per prevenire-l'estensione della contusione non è affatto necessario di occupare l'Armenia o qualsiasi.altra parte della còsta ottomana asiatica. Basta agi re Ih Europa ed il modo di azione, che si ini pone in caso di fallimento del tentativi di persuasione, è una dimostrazióne navale col lottiva seguita dall'occupazione da parte di distaccamenti internazionali delle coste del Mar Egeo, che non sono occupate-dal greci, dalla baia di Lagos ad Enos. Il porto di Dedeagatch 6 indicatissimo per uno sbarco principale. DI 11 si potreEEe senza .grandi difficoltà, in caso di. ostinazione del Comitato U nlone e Progresso, spingere l'azione più al l'est uel Mar Nero ed in un modo lrrestlstibilc. Nessuna Potenza, che desideri la pace e l'equilibrio, potrebbe opporsi a questa conila nazione >. Per facilitare la Torchia nella rinnneie Il Temps dal canto suo, pure facendo notare le ragioni della Turchia ed 1 pericoli a cut si è esposta, scrive: ! « Ciò che la Turchia ha fatto in questi ultimi giorni è comprensibile. Peraltro, necessità superiori, come la forza dell'idea slava e de)-: l'idea cristiana, tolgono parò al successo turco ogni probabilità di durata. Ma sarebbe una .caauistica sbagliata invocare centro -questo «uc[setto del toh argotneatt giurraicl, «e tutti a -: a i l e i à -: o a i hanno spesso violato. La Turchia uon resterà ad Adrianopoli, questo e evidente, è giusto e salutare che le si risparmi l'amarezza del sa orificio. Pressioni finanziarle? Dimostrazioni navali? Questi' sono mezzi la cui efficacia som bra alquanto dubbia. D'altra parte, la Russia non nasconde la sua risoluzione di compiere net riguardi dello slavismo ciò che essa chla ma un suo dovere. Si è cosi condotti all'idea dji una transazione dove tutti possano trovare vantaggio. La frontlem stabilita con il trattato di Londra non 6 intiiiiglbilc e la lineò" EnosMidia può essere-, modificata a prolltto della Turchia, hi altri campi, l'Europa è in grado di offrire al Governo ottomano aluti tangibili Riassumendo, la Russia non può permettere die Adrianopoli ridiventi turca, ma la Russia deve facilitare la Turchia in questa, sua ri nuncla. La Russia precisi i mezzi di pressione al (inali intende ricorrere nell'Interesse vitale della sua politica ma nello stesso tempo faccia conoscere a Costantinopoli a quale prezzo essa, c l'Europa con lei, intendono venire ad una soluzione conciliativa ». Accordo di massima disaccordo sui mezzi La Germania contro la violenza (8ervtzlo speciale della Stampa). Berlino, 24, notte. Vi ho più volte informato le sere scorse sull'opinione prevalente nei circoli governativi di Berlino sulla questione della Turchia Probabilmente questo punto di vista avrà la prevalenza nell'odierna Conferenza di Londra. Le grandi Potenze desiderano un nuovo ordinamenti!, balcanico, che impedisca, per quanto è possibile prevedere, ogni probabilità di nuove guerre. Perciò la grandi Potenze, e la Germania tra queste, non possono accettare l'incorporamento di Adrianopoli all'Impero turco, perchè tale avvenimento non po irebbe essere di lunga durata, contrastando cogli interessi dei paesi balcanici. Invece gl sforzi della Turchia per il miglioramento della linea dell'Ovest possono avere l'appof glo delle grandi Potenze. Secondo il sem ufficioso Lokal Anzviger, le Potenze non sarebbero d'accordo sul modo di indurre la Porta- a ritirarsi da Adrianopoli. Al mezzi violenti la Germania non darebbe appoggio come pure non- trova l'appoggio dei Gabinetti un'azione della Russia in Armenia e sulle coste turche del Mar Nero. Il giornale gemi ufficioso dichiara perciò che la situazione co mincia a divenire problematica. Contrariamente - a questo pessimismo del giornale semi-ufficioso, posso assicurarvi che a Berlino la, situazione è considerata sempre in modo favorevole. La.Germania non permetterà che -la Turchia resti ad Adrianopoli e se non approva 1 mezzi violenti è perché ha la ferma fiducia che, promettendo alla Turchia,, oltre a facilitazioni di ordine finanziario, anche uh miglioramento del confini stabiliti a Londra, la Turchia si dichiarerà soddisfatta dell'onore di avere, anche per po co tempo, rioccupato la «città santa». Questo è il.punto di vista che devono avere esposto oggi 1 rappresentanti del Governo tedesco a Londra. Notizie da fonte accreditata di Atene assicurano che la Grecia. Insieme agli alleati balcanici, si oppone decisamente che la Turchia rimanga ad Adrianopoli. Gli alleati non con si doreranno alla Conferenza di Bucarest la Tracia come territorio turco e neppure come territorio bulgaro, l.» Tracia forma sempre per «Il alleati il territorio che deve essere, secondo il trattato di Londra, consegnato in blocco, e perciò la sua sorte deve venire regolata d'accordo fra gli alleati soltanto. Ad ora tarda di stasera è stata segnalata da Pietroburgo la notizia dell'uscita della flotta del Mar Nero dà Sebastopoli e della squadra inglese dal Pireo. La notizia non ha per ora conferma. Si vuol credere che la Russia sia pronta ad un passo isolato. Pertanto In que sii circoli bene informati si dichiara che prima di domani sera le grandi Potenze non si saranno accordate sul mezzi da usare per convincere la Turchia ad.abbandonare Adriano poli. Aggiungo che le notizie di stasera del circoli diplomatici berlinesi dicono che è certa una completa intesa di tutte le sei grandi Potenze riguardo la necessita di un passo collettivo a Costantinopoli.

Persone citate: Ih Europa