Il discorso di Nitti inaugurandosi a Milano la sede delle Assicurazioni di Stato

Il discorso di Nitti inaugurandosi a Milano la sede delle Assicurazioni di Stato Il discorso di Nitti inaugurandosi a Milano la sede delle Assicurazioni di Stato {Per ielelono alla Stampa). Milano, 23, notte. Stamane si t inaugurata la sede di questa "Agenzia dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni di Stato. Lo «ale erano asoliate- Si personalità, tra cut si notavano il prefetto, sonatore Panizzardi, l'assessore, cav. Somasca. .11 senatore MangiagaUi, gli onorevoli Honehettl. • Candlani e Mtra. il comm. Tocci, direttore generale dell'Islltuto, i commendatori .Magalde e Giuffrida, l'avv. Agnelli, membro del Consiglio superiore della previdenza, i capi dei principali Istituti di credito e di previdenza, e. numerosi altri. Alle ore 9 è giunto il ministro on. Witti, ricevuto dal presidente della assuntricc Società Italiana per il Credito provinciale, avv. Rossi, e dal direttore dell'Agenzia, cav. Poggi, e ossequiato da tutti i presenti. Quando il ministro ebbe preso posto nella maggior sala della serie, fu data lettura rii numerose adesioni, e furono quindi pronunciati applauditi discorsi dal comm. Pogliani, direttore gpnerale del Credito provinciale, dal Cavaliere Poggi, dal comm. Maga.ldi, che ha letto anr-he un telegramma, di adesione del comm. Stringher. e dal comm. Tocci. Infine lia preso la parola il ministro Nltti. ') Il consenso universale * 11 ministro si dichiara lieto di vedere così hum erosi intervenuti in ora mattutina alla inaugurazione della nuova sede dell'Agenzia dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni, in Milano. Egli è lieto di constatare la partecipazione a questa festa di uomini che hanno ialta posizione nella vita, (industriale e commerciale della citta di Milano.- E* questo il migliora auspicio per l'avvenire dell'Istituto, poiché è attestato di consenso all'opera che si andrà a spiegare da parte di coloro che fortemente partecipano all'attività economica della nazione. Il ministro si compiace della presenza non solo di tutti gli agenti dell'Istituto Nazionale per le varie provincia dell'Italia Settentrionale, ma anche' della presenza degli agenti delle più lontane Provincie dell'Italia, da Sassari a Palermo, da Reggio Calabrla a Lecce. L'attestato di solidarietà e di volere concorde che danno oggi tutti gli agen ti dell'Istituto e la presenza delle menti direi Wve del maggioro centro economico d'Italia fcono prova tangibile del dovere sentito ormai m tutti i centri d«italia e in tutti i ceti di cooperaro allo sviluppo e al progresso di questa opera sociale, nella quale è impegnato il nome d'Italia di fronte al mondo. Anche coloro che avversarono il principio informatore della nuova legge sulle assicurazioni, anche coloro che. per ragioni di scuola politica e economica, non avrebbero desiderato l'intervento . doilo Stato nell'industria delle assicurazioni, sentono oggi la responsabilità che incombe alla Nazione tutta per il successo di questa forte organizzazione di previdenza 60jciale. alla quale guardano non solo gli Stati d'Europa, ma tutti i paesi del mondo. I rapidi sviluppi Il ministro" si congratula vivamente coi collaboratori dell'agente generale di Milano per i risultati raggiunti, e trae conforto dalla riunione odierna per un più largo sviluppo della produzione- nella, -provincia di Milano, dove sono più alte le rimunerazioni dei capitali personali, « In tutta Italia — dice il ministro V- l'Istituto. Nazionale ha raggiunto risultati cospicui, ed.ir suo, lavoro sarà sempre' più pròlieuo mari mano che la organizzazione si ramificherà fino.nei più lontani centri, portando la pardla della previdenza pressò le classi .più umili .dei lavoratori dercampi e 'delle, industrie. Le cifre ■ di • assicurazioni, di capitali, di rendite, di, riserve matematiche, di,premi annui fcono l'espressione piiù significativa dell'importanza " finanziarla dell'Istituto, della stabilità tecnica di esso, della economicità della sua amministrazione. L'IstitùTo frazionale quasi non ha avuto spese di imipianto; èséo in pochi mesi ha .superato tutte ile difficolto dell'infanzia delle Compagnie di assicurazione, ed ha .già ormai acquisite- le caratteristiche di una impresa forte, che for .temente vuol vivere e prosperare, nell'interesse dell'economia dello Stato, nell'interesse della previdenza popolare. In poco più di sei mesi, con la cessione del portafogli da pagare di .ventiquattro Compagnie e con la produzione diretta. l'Istituto regge già. al confronto delle maggiori Compagnie di assicurazione dell'Europa, con-mi miliardo di capitale assicurato. Nb. lo sviluppo degli a/fari può dare preoccupazioni di aumento sproporzionato di costo Della produzione o nella amministrazione dell'Istituto. L'organizzazione strettamente industriale data dall'Istituto alla raccolta degli affari è garanzia che esso potrà sopportare anche la più rapida espansione, senza tema di complicazioni nella organizzazione centrale amministrativa e tecnica dell'azienda. Storia e avvenire dall'Istituto Il ministro fa la. storia dell'Istituto nazionale celle assicurazioni. La stessa lotta che intorno ài disegno di legge si è svolta ha contribuito molto ad interessare il pubblico ai problemi della previdenza. L organizzazione dell'Istituto ha reso già accessibile l'assicurazione sulla .vita alla inedia borghesia ed alla classe popolare più agiata. L'Istituto ha già ridotto i -prezzi delle assicurazioni ineccepibili con la 'garanzia dello Stato. La garanzia dello Stato nei contratti di assicurazione sulla vita è un latto nuovo nella storia finanziaria degli Stati. 'Fihora infatti lo Stato aveva, con il Debito Pubblico, garantito il pagamento di un interesse; ora indirettamente, attraverso un Istituto autonomo, esso garantisce, a periodi più o meno lontani, anche il pagamento del capitale. II pubblico va sempre più convincendosi che, "data la garanzia dello Stato e data la bassa tariffa dell'Istituto nazionale, il contratto di assicurazione rappresenta una forma conveniente di Investimento dei risparmi della classe mediae della piccola borghesia. Dovunque in Italia, dalla Lombardia e dal Piemonte alle più lontane Provincie della Sicilia, l'Istituto naJionale ha raccolto prove di questa modifica¬ e zione nello stato d'animo della popolazione in confronto delle assicurazioni sulla -vita,. La produzione dell'Istituto sorpasserà nel primo atino trecento milioni, ma negli anni seguenti — ha detto il ministro — questa cifra dovrà almeno raddoppiarsi. Per un paese come l'Italia una produzione annua di 600 milioni costituisce il minimo cho la previdenza di un paese civile richiede. Con una scric di cifre e dj^ considerazioni sulla distribuzione della ricchezza in Italia, sul Talore, sempre crescente, dell'opera personale nel nostro paese, sul movimento dei risparmi e sulla caflitalizzazione di essi, il ministro dimostra come la cifra di produzione da lui indicata quale lavoro normale dell'Istituto negli anni prossimi sia una parte dell investimento -flei risparmi consentiti dal rapido progresso dell'economia d'Italia. Strumento 41 educazione civile «L'Istituto nazionale delle assicurazioni — dice il ministro — messo su tale piede di produzione annuale, diventerà presto un organismo colossale c non solo per la sua potenza finanziaria, ma anche per l'opera, di educazione civile, che da esso irradierà in tutta l'Italia e su tutte le classi sociali. L'Istituto nazionale delle assicurazioni sarà presto il più formidabile strumento di previdenza sociale che sia mai esistilo in Europa. Il ministro raccomanda vivamente agli agenti di spingersi al di là delle città, al di là delle classi più agiate e portare il contratto di assicurazione a contatto con i bisogni delle famiglie della piccola borghesia, delle classi lavoratrici, le quali fondano la loro esistenza sul reddito derivante dal lavoro del capo di famiglia. Con ogni sforzo — dice il ministro — bisogna discendere nel popolo e tra le popolazioni delle campagne. Il pagamento del premio di assicurazione, la forma di contratto, le modalità di esso dovranno essere adattato ai bisogni ed alle condizioni di vita della classe popolare. L'Istituto già si prepara ad organizzare l'assicurazione popolare senza visita medica, con pagamento settimanale del premio c con condizioni di polizza semplicissima e nutre sicura fiducia che tali forme popolari di assicurazione raccoglieranno larghissimo consenso del popolo nostro, che sente più fortemente di ogni altro doveri verso la famiglia. L'Istituto avrà così presto alcuni milioni di cittadini assicurati che saranno non solo una grande forza sociale, ma saranno essi stessi propulsione di progresso e di solidarietà. Tre o quattro milioni di assicurati vogliono dire che la maggioranza della popolazione italiana sarà interessata alla vita dell' Istituto e l'Istituto adempirà cosi anche ad un'altra funzione notevolissima, quella dessere una formidabile forza di stabilità sociale nel senso più alto e più degno >. Finalità soelale dell'Istituto « Attraverso l'opera dell' Istituto si esplica un nuovo senso di solidarietà tra le classi agiate e medie e la classe popolare. Le prime, provvedendo all'avvenire della loro famiglia ed ai bisogni dell'età più avanzata, concorrono con il loro slesso atto di previdenza a stimolare la previdenza delle classi più umili, per le quali è doveroso l'intervento dello Stato. Nessuno scopo fiscale ispirò la legge sulle assicurazioni. Lo Stato non ha alcun interesse economico diretto nel risultato utile della nuova azienda assicuratrice: tutti i benefici, tutti i profitti, tutti gli utili sono destinai a costituire il primo fondo per provvedere alle pensioni della classe lavoratrice. La legge istitutiva, della nuova azienda assicuratrice faceva obbligo al Governo di presentare entro il 4 aprile 1014 il disegno di legge per la riforma della Cassa nazionale per la vecchiaia ed invalidità degli operai. 1disegno di legge sarà presentato anche primaperchè il Governo vuole provvedere con esso alla migliore utilizzazione dei fondi che l'Istituto delle assicurazioni apporterà per la pre videnza delle classi popolari e rendere più attiva e feconda di bene-l'organizzazione della Cassa nazionale di previdenza a favore della previdenza sociale » Il ministro ha quindi distribuito alcune medaglie di benemerenza, decretate da questa sede dell'Istituto ai produttori di .provincia che più si sono distinti nella prortiiziorrc dquesti primi mesi. I premiati sono accolti.da applausi quando si presentano a ricevere la medaglia dalla mani del ministro. Questi, le Autorito e glaltri intervenuti fanno quindi il giro delle sale e lasciano alle ore io la sede, dopo che venne loro offerto un sontuoso buffet. *'# II ministro Nitti ha stamane ricevuto, presentata dall'on. Cermenati, la Commissione esecutiva della Federazione dei segretari comunali, e ha poi visitato le sedi déTl'Jspettorato del lavoro e del Circolo filologico. L'Agenzia di Milano dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni di Stalo, ha poi offerto una colazione al Coro, al ministro di agricoltura. L'on. Nitti prese posto alle ore 13, tra gli applausi, al contro della tavola d'onorealla quale sedevano pure il prefetto, senatore Panizzardi; l'assessore Sornasca; il direttore generale dell'Istituto, comm. Tocci: il vicepresidente canini. Magatali; i consiglieri: Beneduce, Guerra, Clerici, Verardo, Rosmini e Anaclcrio; il comm. Talamo, "diruttore, generale dei beni stubili; -il cornili. Giuffrida e il cav. Poggi, direttore dell'Agenzia di MilanoAllo champagne ha preso la parola l'assessore corani. Pogliani, che ha brindato al ministro Kitti, il quale ha risposto ringraziando e mandando fra continui applausi un saluto al presidente del Consiglio, un pensiero riconoscente a tutti 1 collaboratori dell'Istitutodal comm. Stringher al più umile agente e produttore. Parecchi agenti e produttori prò sero ancora la parola per ringraziare il ministro. Alle 15 l'on. Nitti si è recato a Desio per visitarvi gli stabilimenti Gavazzi e Targetti