L'Assemblea straordinaria della Federazione del Calcio a Vercelli

L'Assemblea straordinaria della Federazione del Calcio a Vercelli FOOT-B.ALL bl td L'Assemblea straordinaria della Federazione del Calcio a Vercelli Ci telefonano da Vercelli, 13, notte: La tanto attesa assemblea delle Società di foat-bar.1 ebbe luogo oggi alla Palestra Vittorio Emanuele. Fin dalle prime ore del mattino si notavano in città dei delegati di Società e, se si considera la giornata poco propizia, bisogna ammettere che ìT concorso delle Società fu abbastanza lusinghiero. La seduta venne aperta alle ore 11,13. Sono presenti della Federazione: Valvassori, Scantoni, Collino, Lai, Albertini, Giovanardi. Valvassori dichiara aperta la_seduta, scusando l'assenza del presidente, cónte Rignon. ;Indi, passanOc direttamente.al secondo punto dell'ordine c"el giorno, invita l'assemblea ad eliggeisi un presidente. Dopo un discorso augurale dell'avv. Boxino, viene eletto a tale carica l'ing. Mauro, dell'Internazionale F. C, che assume la presidenza, commemorando con accento commosso i signori Camperio e Piatti lmrnafurameiite strappati dalla morte alla famiglia dei « footballers ». A segretario viene chiamato il signor Faroppa. Fungono, da verificatori dei poteri gli avvocati Castoldi, Bo Zino e Baraldi. E così si ritorna al paragrafo a.o dell'ordine del giorno. Sono presenti 49 Società, iji maggioranza del Piemonte, Liguria e Lombardia. Delegati hanno mandato anche la Toscana, il Lazio, il Veneto e l'Emilia. Una sola delega venne contestata, quella dell'Audace-Club di Genova. A 48 si riducono mundi gli aventi diritto a voto. Prima di passare al paragrafo 3.o dell'ordine Hel giorno, l'avv. Lombardi la notare la convocazione irregolare dell'assemblea e dice che. propriamente parlando, essa non dovrebbe es «ere legale. Fa notare poi che un'altra violazione allo statuto si deve const*L>re al para grafo -4.o dell'ordine dèi giorno, tfr5i»ando per le modificazióni allo statuto la descrizione delle modificazioni stesse. . Si accende una lunga, discussione al ri guardo. Scamoni dice, fra altro, che la seduta è valida, se si parte per il termine statutario di convocazione, dal giorno in cui la P. F. decise di tenere l'assemblea. Aggiunge che, se cè colpa, e degli impiegati federali e che egli ■non potè procedere alla spedizione degli inviti che quando essi gli furono rimessi dalla tipografia. Tali dichiarazioni non soddisfano, naturalmente, l'assemblea, ma col buon volere di tutti e per la volontà di passar sopra a ciò che si riduce ad una questione di procedura, si decide di ritenere valida l'assemblea, tanto più che il maggior interessato, il Genoa-Club non fa a ciò Iti menoma obbiezione. : E cosi si passa alla questione capitale, quella flel Genoa-Club. Il segretario federale dà lettura delle risultanze dell'inchiesta sul caso 'dei signori Sardi e Santamaria ed espone il rapporto della Commissione speciale Fra il silenzio generale, si alza il signor Pasteur, delegato del « Genoa-Club ». 11 suo discorso è breve. Dopo d'aver ricordato che del fatto imputato non esistono serie e proprie prove, dichiara chéi d'altronde, qualunque cosa risulti, provata, nulla si può imputare alla Direzione del Genoa-Club, che non è responsabile dell'operato di un proprio socio. Tale dichiarazione e la chiusa sono, nel fatto e nel tono, più una confessione ed un invito alla clemenza che una difesa. L'assemblea ne rimane impressionata. . Dopo che Valvassori ha fatto notare che documenti schiaccianti contro il Genoa-Club sono nelle mani della Federazione e visibili all'imputato e che il Genoa ha rifiutato di vedere, Oberti e Bozino si scagliano con roventi espressioni contro il professionismo ed esprimono la speranza che le dichiarazioni del Genoa segnino un'epoca di ravvedimento per il vecchio e glorioso sodalizio. Si nota subito una tendenza alla clemenza, a non colpire troppo duramente chi riconosce la propria colpa e si rimette al giudizio dell'assemblea. D'altra parte, per quanto l'assemblea di vere prove e di veri fatti nuovi non Ldcg.ne abbia visto, si concreta in tutti 1 opinione che le prove schiaccianti esistano in realtà dche solo un riguardo verso il Genoa-Club e gli Interessati abbia trattenuto la Federazione dal renderle di pubblica ragione. Dopo lunga discussione le diverse proposte ci concretano'nel seguente ordine del giorno armato dai signori Derossi. Bozino. Baraldi, Brezzi, Colombo: , . ,. . a L'assemblea straordinaria di Vercelli u'dite le esaurienti spiegazioni date dalla P. F. e dalla Commissione d'inchiesta, plaude all'operato d'entrambe ed approva incondizionatamente le deliberazioni prese dalla P. F. a carico del Genoa Club e dei giuocatori (Fresia, Sardi e Santamaria, Invitando la Presidenza stessa u proseguire rigorosamente nell'opera di epurazione intrapresa per sradicare il professionismo ovunque imperi. . o E ritenendo non conformi allo Statuto ed al Regolamento Federale l'opera anche recentemente svolta dal Genoa Club, specialmente in ordine ai fatti di professionismo di cui si discute, fa assegnamento che per l'avvenire non si verificheranno più nel suo seno atti di professionismo. « E lo ammonisce confidando di non dover ricorrere in avvenire a provvedimenti più rigorosi a carico della Società stessa ». Detto ordine del giorno viene approvato con 45 voti contro 1 (Firenze F. €.), astenuti 2. La discussione al proposito fu lunga, ma contrariamente all'aspettativa non fu tempestosa, anzi giunse raramente ad essere agitata. Forse il momento più agitato di essa fu quello in cui un delegato accusò un Club torinese di aver fatto atti di professionismo quando si vide minacciato di cadere in seconda categoria. E si giunge finalmente all'ultimo paragrafo dell'ordine del giorno. L'avv. Mauro, presidente, seppe con tatto ed energia tenere la discussione nei limiti dpvuti, riuscendo a mettere in votazione alcuni capisaldi per le proposte concrete di modificazioni allo Statuto che la P. F. dovrà portare alla pros- Elma assemblea ordinaria, e non permettendoalcuna divagazione sul tema del RegolamentoCampionati, su cui qualcuno voleva transmi grare. Cosi le Società si accordarono sul principio di dare maggior autorità ai Comitati regionali, su quello di formare un Comitato di selezione e su quello di ammettere, entro dati limiti,' i giuocatori stranieri al Campionato.La seduta terminò con un voto dell'assemblea in favore delle ultime' deliberazioni dell'A. d. A. e con acconcie parole dell'avvocato Bozino. - Uno speciale plauso va dato all'ing. Mauro per l'oculatezza ed il tatto con cui diresse e condusse a termine la seduta.