Il mendicante sordo

Il mendicante sordo Fra le piote della giustizia Il mendicante sordo 11 brigadiere s'avvicinò al vecchio accattone, e ha sùTpetto un cartello: t Fale la carità d un povero sordo e sia perchè lo creda n impostore, o per dimenticanza e<T irriflesone, gli dice: — Sgombrate di qui. Non si può su questo nto mendicare. Ma il vecchio, dalla lunga barba gialliccia gli occhi cisposi, fa cenno che non capisce °™ * ™a°**vuo1 sostenere A suo errore, me avviene sovente a chi falla, ad ogni coo ed insiste e prende per le braccia il mehino, che si mette a tremare e che mugola me se fosse ferito, per intenerire i passanti. uesti, infatti, si commovono, fanno crocchio, ortano la guardia a lasciare il vecchio in ace, e perchè quella è caparbia, le voci si nno pili concitate, le esortazioni più violenti, rimostranze acerbe. _ Andate piuttosto ad acchiappare i ladri ^ j malandrini! Non prendetevela con un ecchio sordo e poveretto! Bel coraggio! Che ale ha fa(to u nlescnmeno7 E cosi ed altre cose dicendo la piccola folla era fatta intorn° J>iù e pretendeva ™#.?SS*a2£ ,u^* ®V ^ -, '»"to' s1,e,tatore se"a fare atto di ribellione, ma tremando verga Ver?a' 11 .^"«adiere, ormai messo di punti110., 'eco atto di impugnare la rivoltella per arsi largo, ed allora un varco si formo su"0 tra la gente che gli si assiepava intorno, d il questurino trascinò seco 11 vecchierello, quale s'era messo a piagnucolare e andava hiedendo con grande angoscia che mai di male avesse fatto. Ma l'agente tirava innanzi enza rispondere e l'obbligava ad affrettare il asso. Un piccolo codazzo s'era formato dietro i due e tratto tratto qualche voce ostile si evava contro la guardia, E poiché qualcuno iù ardito aveva finito d'accostarsi e di pero- are ancora con garbo per la liberazione del ecchietto, il brigadiere si decise a rispondere : — Sono trent'annl che ho conosciuto costui. Egli è un impostore. E' sordo come io lo*sono : e va gabbando il mondo con una infermità he non ha... E véramente la guardia aveva conosciuto quasi trent'anni prima il vecchio, il quale in quel tempo faceva il sordo e non lo era affatto. E fu questa la ragione che addusse al pretorePer giustificare l'arresto" del vecchio, che avevaprovocata tanta contrarietà nel pubblico. Ed allora il pretore interrogò l'arrestato, facen-tacma : i r a dosi capire a gesti ed a segni e scrivendo le domande per sapere se fosse vero che egli un tempo avesse fatto il sordo senza esserro, più che un antico mercante amalfitano. Ed il vecchio sinceramente rispose di si ma la sua finzione non era già stata da. lui fatta per ingannare il prossimo, ma perchè il prossimo aveva ingannato lui in modo scellerato. E, senz'altro invito, imprese subito ivecchio a narrare cosi: — Sono stato un- buon operaio, ho sempre lavorato con piacere e con lena. Avevo sperato, come avevo diritto, in una vita tranquilla e comoda. Avevo preso per moglie una piacevolissima donna, che mi era invidiata da molti e che formava il mio orgoglio, anche per la sua virtù. Ma la virtù d'una donna è molto fragile davvero, signor pretore, 6e quella della mia donna si smarrì sotto lo sguardo tenero d'un mio amico, che, ritornato dall'America, avevo ospitato sotto il mio tetto. E' inutile che le dica come le cose andarono a finireL'inevitabile è facile pronosticarlo. Io però m'ero accorto da alcuni segni che qualche simpatia incominciava a tessere le sue fila tra mia moglie e l'amico mio. Ma mi convinsi subito eh' io avevo da fare con una donna più perversa del fistolo, e un uomo che, girando il mondo, ne aveva apprese tutte le astuzie e tutte le scaltrerlc. Allora dovetti pensare di vincere l'uno e l'altra in malizia, se volevo sapere come slèssero i fatti mici. Ma qualunque artifizio che lo preparassi, mi veniva sventato dalla furba vigilanza degli altri due, e quandcredevo di sorprendere gallo e gallina sulla covata, restavo con un pugno di strame in mano. Adi ogni modo avevo saputo cosi armeggiarmi, che mia moglie e l'amico mio mi credevano il più nduoioso ed illuso degli uomine tutte le trappole che io andavo preparandoessi le credevano piuttosto tese dal caso, chdalla mia malizia, « Ed allora un giorno ebbi una idea, clic mparve originale e di sicura riuscita. Mangiacerta erba, che io conosco, e che procura un febbrone da cavallo. E quando la febbre fu finita, io, con grande dolore, incominciai gridare che non sentivo più nulla, crTero dventato sordo: e mi misi a smaniare, a piangere con desolazione inconfortabile. Mi fecermille prove, ed io, che pure sentivo una mosca a volare, finsi di parere sorda come untalpa e tanto bene mi seppi destrarmi, che dopo parecchie prove inutili e dopo le visite dmolti dottori, che quasi mi facevano divenirsordo' per davvero, tutti, compiangendomi, srassegnarono ed io fui per tutti il meschinellche. per un febbrone maligno, avevo perdutl'udito. A dire il vero, per parecchi giorni du bitai della riuscita del" faticoso e doloroso stratagemma, perchèjnia moglie e l'amico mio parevano trattarsi con il maggiore rispetto e quasi con indifferenza. Non so se ancora istintvamente avessero" dei sospetti e della diffìden za, o se ancora non avessero presa dimestchezza con un marito sordo, per rinunciare quei sotterfugi cmrf"dopo tutto, sono piacevoper gli innamorati. E quasi disperavo di vin cere nel mio intento: quando un giorno, duna parola sfuggita all'amico mio, incominciai a comprendere che non sarebbe tardatil tempo in cui i due traditori non si sarebberpiù presa soggezione della mia presenza eavrebbero parlato liberamente dei casi loroEd infatti, dopo pochi giorni, ciò avvenne ea tavola, precisamente, l'amico mio, che avva alzato soverchiamente il gomtto, incominciò ad azzardare con mia moglie qualchscherzo e qualche chiara allusione ai lorrapporti illeciti. Io fingevo, con gli occhi fisnel mio piatto, ma con le orecchie tese, di nulsentire. La donna esortava l'amante, fatto cialiero, ad usare prudenza, dinanzi a me, ml'altro, crollando le spalle, disse che io ertanto sordo che neanche una cannonata avrpotuto sentire, altro che il rumore d'un bciozzo. E così, di scherzo in scherzo, io, inorrdito, compresi come fossi ormai non più unrecluta, ma un veterano di quell'esercito chcome disse non so più quale autore (perch10 so un po' di lèttere), porla le insegne dSoderiui. Allora, furibondo, balzai in piedgridando; e, afferrata la bottiglia, incomincia colpire l'uno e l'altra ferocemente. Gli scicurati non si poterono riavére dalla sorpresquando io loro gridai le frasi e gli scherzi chs'erano detti; nel vedere che io avevo orecchfino come quello di un capriolo. Nè seppercosì aggrediti all'improvviso, difendersi. No11 uccisi, perchè Dio non volle. Fui arrestafe processato. Mia moglie era bolla: ed un" publico ministero, con voce stentorea, mi gridche io ero stato d'un mostruoso cinismo e. una ignobile perversità, preparando lo strafgemma per cogliere i due colpevoli. Invocòfulmini della giustizia su.di me. Eli si! mmoglie era molto bella! Anche il difensopareva sapesse trovare più scusanti per lche ner me Fui condannato a parecchiQuando uscii di carcere tutto era andato catafascio in casa mia... Non voglio dire più... Mia moglie mori dopo qualche tempo D'o a quest'ora ha perdonato all'anima suaMa io finisco di credere che quel pubblico mnistero ed il mio difensore ed il Tribunale vesserò ragione e che io mi sia reso colpevodi un mostruoso delitto. Perchè anche Dio della loro brigata e mi colpi con le stesse marmi, per così dire... Dopo poco tempo che uscii di carcere, forse per la vitaccia che fecf e per tutti i travagli e le sofferenze e ernoztoni, fai preso da lunghe e violenti febbri, e quando guarii mi trovai con le orecchie tappate. Sordo! completamento sordo!... Incominciò la miseria: la trista vita grama: la solitudine: la precoce vecchiezza: l'accattonaggio... ed eccomi qui, signor pretore». Dopo aver ascoltata la bizzarra storia, narrata con sincerità e naturalezza, il pretore fece assumere informazioni, e, risultatogli che essa corrispondeva al vero, e d'altra parte, con prove e perizie, accertatosi che veramente il vecchio mendicante era sordo, lo fece rilasciare e lo manao con Dio, di cui lo sciagurato aveva cosi strano concetto come giustiziere. CINI.

Luoghi citati: America