Una lettera del Sindaco di Milano all'on. Rossi sulla direttissima

Una lettera del Sindaco di Milano all'on. Rossi sulla direttissima Una lettera del Sindaco di Milano all'on. Rossi sulla direttissima Sedata dal 9 luglio 1918 La ceduta è aperta aite ore 16,20. Il SINDACO avverte ohe il Ministro delle Poste e Telegrafi, che ieri si trovava a Torino, ha comunicato di aver stabilito che, per la consegna degli espressi e dei telegrammi si rtstaiMBscano le antiche norme, che, cioè, anche nella zona tra la vecchia e la nuova cinta ila consegne sarà fatta senza alcuna tassa speciale. Lo stesso Ministro gli ita promesso di iotrodurve talune migliorie nel servizio stesso degM espressi e del telegrammi nella sona compresa Ira la vecchia e la nuova cinta, e di istituire un Ufficio postale e telegrafico nella regione Sassi. Ita littori del Sindaco di Milani legge, quinci, la seguente lettera ricevuta, dal Sindaco di Milano, e che reca la data m ieri: « Faccio seguito alla mia del 3 giugno N. 76824-M175, dandole comunicazione dell'ordine del giorno che fu ieri votato all'unanimità, dal Comitato ligure-lombardo di vigilanza per la direttissima. • La riunione di ieri ha confermato anzitutto 1 sinceri e vivissimi ' sentimenti di fraterna solidarietà di Genova e Milano con Torino e la regione pedemontana, sentimenti del quali io sapevo di farcii anticipatamente ma sicuramente interprete quando nella mia sópracitata assicuravo Lei e la rappresentanza di Torino eho nessun pensiero regionale o egoistico, ma solamente la chiara visione di uh interesse generale dell'economia nazionale animava ie rappresentanze di Genova e di Milano. Il Comitato di vigilanza ha dovuto pur troppo riconoscere, «he l'esaudimento dèi voti di Torino, cosi come oggi si manifestano recherebbe grave e pregiudizievole ritardo all'attuazione della direttissima Genova-Milano; ritardo più grave e più pregiudizievole forse di quello che sarebbe derivato da un'eventuale insistenza di Genova e Milano perchè si mantenesse fermo — contro la modificazione proposta dale Ferrovie di astato e dal Governo adottata — 11 tracciate originariamente proposto dal Comitato ligure-lombardo. Eppure il tracciato rettilineo Campomorone-Rigoroso era per Milano molto più conveniente del curvilineo Campomorone-Voltaggio-Rigoroso; sicché se Milano o Genavo fossero mosse solo da considerazioni di particolare interesse, esse avrebbero dovuto e dovrebbero insistere perchè si ritornasse al primitivo tracciato. « Ma al disopra di ogni tornaconto di questa o quella regione deve stare l'Interesse nazionale: e tale è veramente quello di preparare, nel tempo più breve possibile sfogo adeguato e razionale alle merci che ogni giorno più affluiscono al porto di Genova facendone uno dei massimi Scali internazionali d'Europa. A questo intese l'azione concorde di Milano Genova e Torino dal 1903 a questa parte, e Milano e Genove, furono liete di vedere la sorella Torino associarsi cordialmente ad esse nel patrocinio di questa nobile causa, come cordialmente ad essa si associarono, sin dall'inizio dell'agitazione, nel chiedere che la direttissima Genova-Milano, di cui in linea pregiudiziale si affermava l'improrogabile urgenza, avesse il suo « allacciamento a Torino nel modo più breve possibile ». « "Cordine del giorno ieri votato — io sano sicuro che Ella vorrà riconoscerlo — é la semplice conferma di quel proposito concordemente manifestato nel 1905; si ribadisce cioè —-. col maggior vigore che 6 consigliato dagli otto anni sin qui poco utilmente trascorsi l'improrogabile urgenza àafin costruzione del la- direttissima Genova-Milano, e a questa urgenza si sacrificano, non solo le esigenze e le proposte — a dir vero tardive — di Torino, ma ben anco — come sopra si dimostrò — esigenze legittime e più facilmente attuabili di Genova e Milano. Ma in pari tempo si riafferma il proposito delle regioni' ligure e lombarda di favorire in ogni modo le aspirazioni di Torino, caldeggiando l'allacciamento della direttissima a Torino nel modo più breve per afe acazio, più rapido per il tempo. • Cosi e non altrimenti si deve da ogni giudice spassionato Interpretare pienamente attuato il proposito che ispirò la nostra concorde azione dal 1905 sino a tempi molto recenti; e noi confidiamo che Torino sentirà come un'eventuale opposizione sua al progetto approvato dalle Superiori Autorità, pronto all'attuazione, riconosciuto dalla Liguria e dalla Lombardia se non perfetto rispondente almeno ai più urgenti bisogni assumerebbe un carattere che è certo fuori da ogni intenzione di codesta patriottica città. « Io non dubito che la lealtà di queste mie dichiarazioni, e l'evidenza degji argomenti che le avvalorano, varranno a dissipare ogni equivoco, se equivoco fosse sorto o potesse sórgere, e a mantenere fra noi quella concordia di intenti e di opere per i supremi reciproci interessi di CUI debbono Piemonte, Liguria e Lombardia offrire esempio all'Italia Intera, • Con distinta osservanza, , « Il Sindaco: fl.to: E. Greppi La. lettura della latterà del Sindaco di Milano è in più punti sottolineata da interruzioni voci e riga Ironiche. n SINDACO, finita la lettura, dice di non credere che sia oggi opportuno confutare la lettera deQ Sindaco di Milano, che non risponde ah nulla «Ile obbiezioni, ne tecniche, né economiche, messa avanti dalla città di Torith>; ma crede che dalla riunione di domani, giovedì, scaturirà quella confutazione e quella risposta fiera e degna di noi, che la daliberaatone'jtfiefla dal Comitato ligure-lombardo si E si antri», senzvadtro nella discussione degli argomenti inscritti all'ordine del giorno. barberk. Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Bonafous. dà ragione di una proposta inoltrata di alienazione di Azioni della Banca. d'Italia daU'lstituto stesso, e di altri provvedimene finanziari, BUI quali si chiede il parere del Consiglio Comunale. Il parere proposto dalla Giunta è subito approvato. I mercati rionali : Si passa, quindi, alla discussione delle proposte della Giunta per i mercati rionali in piazza Gran Madre di Dio, nel piazzale delibanti ca Barriera di Nizza e in Borgo San Paolo. AVEZZANO vorrebbe in Borgo San Paolo un Mero mercato coperto da tettoie. . GKERARDIM dichiara « di essere una volta tanto costretto ad approvare pienamente 1 provvedimenti presi dalla Giunta » (ilarità) ed i provvedimenti della Giunta sono ratificati dal Consiglio. II laghetto del Valentino I Sana concessione precaria della Patinoire e di terreno adiacente nel Parco del Valentino alia Società dei pattinatori, GHERARDINI critica la eccessiva larghezza e generosità del Municipio di Torino verso questa Società; e dichiara che egli vorrebbe il laghetto libero e aperto a tutti i cittadini, che intendono fare del pattinaggio, e non vorrebbe ctie il Municipio favorisse unicamente una ristrettissima cerchia di persone dell'aristocrazia e della (teca borghesia, prestando compiacentemente l'opera sua ed il suo appoggio afie signorine dell'atta società, che cercano marito I » (ilarità!. PACLIANI vorrebbe il laghetto... asciutto idi estate e aperto d'inverno ai ragazzi delle 6cuole municipali; ed AVEZZANO lamenta che la troppo aristocratica Società dei pattinatori ■te cosi severa nell"escludere tante brave ed oneste famiglie dai godimenti della patinoire. Anche GRIBAUDI propone formalmente che ai conceda alla Società dei pattinatori di farsi II suo padiglione al Valentino, mediante un canone annuale, ma che il laghetto sia lasciato, più che sia possibile, a disposizione Uel pubblico... BACHI: — ...AMI» di sera! lì sindaco ricorda la promessa fatta erra» t mera le spese continuative che occorrono per una patinoire. Accetta la raccomandazione di Plagiteli, ma non può accetterò la raccomandazione- di ottenere defila Società dei pattinatori df lasciar frequentare la patinoire da tutto il pubblico, tanto più che questa .Società, anche se è, come taluni affermano, aristocraticissima, accetta come soci frequentatori cittadini di qualsiasi categoria sociale. GHERARDLM, BACHI, AVEZZANO, replicano, proponendo .la sospensiva, onde il Munìcupio possa, nella Convenzione con la Società dei pattinatori, introdurre quelle clausole che valgano ad esaudire i desideri oggi espressi in Consiglio. il sindaco avverte ohe ti Consiglio deve pronunciarsi, o in favore, o contro la Convenzione, perchè la Società deve avere tempo di costrurre il suo padiglione. SCIORATI vorrebbe sapere quanti metri quadrati si danno in affitto alla Società dei pattinatori, e chi fornisce l'acqua per il laghetto. DANEO combatte la sospensiva, e crede sìa da studiarsi molto la proposta di ridurre d'estete il laghetto a un campo di giuochi pubblici, cioè, ad un vero cortile aperto, con l'area ben calpestata. Ciò guasterebbe molto l'estetica di quel pittoresco angolo del Valentino. SINCERO propone egli pure la sospensiva che crede sj Imponga; raccomandando al Sindaco di trattare con la Società, onde allarghi l'ammissione dei soci frequentatori, o ammetta altra Società a godere della patinoire, che, in fondo, è municipale. Le ragioni di urgenza invocate dal Sindaco non valgono, perchè un padiglione con» quello che occorre alla Società dei pattinatori, si può costruire anche in un mese. Altre osservazioni fanno RINAUDO, PAGLIANO ed il SINDACO risponde a Sciorati che la patinoire ha una superficie totale di tredicimila metri quadrati. Allora SCIORATI fa notare che si tratta di un trattamento troppo di favore che si fa alla Società, la quale non paga che mille lire di affitto o di canone annuo per una così bella ed ampia area. La Società dei pattinatori deve quindi fare altro concessioni e dare altri corrispettivi al Comune, cioè si deve modificare la convenzione che oggi la Giunta vorrebbe far senz'altro approvare. Il SINDACO, dopo avere enumerate le benemerenze della Società dei pattinatori, dichiara di non poter accettare la raccomandazione di obbligarla ad allargare i suoi abbonamenti individuali. Accetta invece di trattare con essa per l'ammissione in taluni giorni alla patinoire degli alunni delle scuole municipali. Il SINDACO legge quindi i vari! orddnil del giorno presentali. Innanzi lutto mette ai voti la sospensiva, che è respinta, non essendo approvata che dalla minoranza e da Avezzano, Ferraris e Sincero. Si riaipre quindi una lunga discussione, rumorosa e non sempre ordinata, sugli emendamenti che si vorrebbero introdotti nella proposta della Giunta. ■Finalmente il Sindaco metto ai voti la proposta ohe sia concessa la patinoire olla Società dei pattinatori, con lo condizioni che in giorni ed ore Ja determinarsi siano ammessi alla patinoire gli allievi degli istituti scolastici; o che la concessione alla Società non si intenda valevole che durante la stagione del pattinaggio. La proposta è approvata. -Ma la discussione pur troppo non è per questo finita, perchè partano ancora i consiglieri SCIORATI, LA VINI e MOLLNARI e il Consiglio devo ancora pronunciar»! — respingendola — su una proposte di Sciorati che il Mu niciplo possa a parità di condazioa* concedere contemporaneamente la patinoire anche ad aline società. Sulla proposta della Giunta di rinnovazione della concessione dell'uso di palazzina e terreno al Valentino alla Società Ginnastica parlano: PIO FOA'; PAGLlANf; LAVJNI, il quale vorrebbe che il Municipio consigliasse alla Società Ginnastica di trattare con la Società deUlo Stadlum, dóve si potrebbero istituire grandi, ottime palestre; GHERARDLM, GRIBAUDI (il quale accenna alla necessità di una palestra ginnastica municipale). Ad essi risponde ti SINDACO. La proposta della Giunta 6 approvata. A questo punto 11 Sindaco comunica di avere ricevuto dalla Deputazione provinciale una lettera In cui questa dichiara di ossociarsi al voti del Consiglio comunale per l'attuazione nelle comunicazioni ferroviarie con Genova della variante proposta dalli ing. commendatore Nino Ronco per il valico apenntinlco. I mercati municipali Si passa quindi alla discussione della riforma e dello riordinamento dei mercati municipali. MAROCCO dà lode alla Giunta di aver flnahnante provveduto alla sistemazione dei mercati di Porta Palazzo e raccomanda la istituzione «il mercato della frutta di un ufficio postale telegrafico e 'telefonico. COVONE fa notare che si tratte. cW una. questione importantissima, sia per l'onere che reca al bilancio commiato, sia anche perchè la riforma progettata muta completamento, il carattere del popolarissimo mercato di Porta Palazzo. E' dolente quindi che si inlzii su di essa la discussione sullo scorcio della seduta, . BACHI difendo ir proposta dalla Giunta perchè è persuaso C-hè la maggior spesa porterà nuove entrate al Comune, inoltre sa che tutti gli interessati sono soddisfattissimi del progetto deDla Giunta. AVEZZANO è dello stesso parere e note che la questione si trascina oramai da tre anni GHERARIDIM Invece assicura che non tutti i mercatini di Porta Palazzo sono contenti del progetto della Giunta. Altre osservazioni e raccomandazioni fanno BOSSO e -MAROCCO. A tutti risponde l'assessore per l'Economato CAUVJN, e senz'altro, il progetto della Giunta è approvato. Gli mitri argomenti non danno più luogo a discussione. Fanno osservazioni 'prò e contro l'apertura immediata del corso Peschiera, fra. la via Sagra di San Michele e fi corso di Francia, BACHI, EWREA: l'assessore FIORIO e GHERARDINI; AVEZZANO parla contro l'aumento del dazio sul carbone fossile e BOSSO accetta l'aumento, ma vuole aart cu razioni per l'avvenire: ad entrambi risponde l'assessore LAclaire: ed alle 19 e 15 la sedute è rinviate a venerdì p. v.