L'interrogatorio del comm. Castaldi

L'interrogatorio del comm. Castaldi Il processo del Palazzo L'interrogatorio del comm. Castaldi episodi e documenti (Per telefono alla Stampa). Roma, 9, notte. I p. , „ , ,,■. . * .sAnche oggi sono continuati gli interrogatori 12per a istruttoria a carneo dei responsabili dei dfatti che provocarono lo scendalo del Palazzo, cdi Giustizia, Oggi è stata la volta del cornei. Castaldi. Il comm. Castaldi Alle 9 precise di stamane il comm. Castaldi si trovava Innanzi al consigliere Verde e cancelliere Eresa. Il suo difensore, avv. Gasparri, dopo averlo accompagnato al Palazzo di Giustizia, lo attese nei corridoi della Corte di Appello, situata al primo piano. La sua attesa è stata lunga: .11 comm. Castaldi è uscito dalla camera della sezione di accusa all'una meno un quarto. Era evidentemente molto stanco ed abbattuto. Fu circondato subito da tre o quattro amici e dal difensore. La comitiva si è trattenuta pochi istanti nel corridoio e poi il comm. Castaldi e l'avv. difensore sono usciti dal Palazzo di Giustizia, scambiando qualche parola fra di loro. Il comm. Castaidi, nel suo interrogatorio, non ha fatto che ripetere quanto già ebbe a deporre davanti alla Commissione d'inchiesta quando fu inteso come testimonio e assoluta- e w I mente". *recteàmente"ha negato ^ 1 que -circostanza abbia spiegato rapporti meno o i e r o a , e . e , i o l e a i i oa e o u n ! n i i r che leciti con il comm. Silvestre nel suo periodo di assistenza prestato per le varie cause all'impresa costruttrice de) Palazzo di Giustizia in compagnia di altri avvocati. Le domande del consigliere Verde, o meglio le contestazioni, sono state numerose ed abili ma il comm. Castaldi è stato pure abile e pronto nelle risposte date per escludere ogni illecita ingerenza nella sua azione. Almenoi fino ad ora non esisterebbero contraddizioni fra gli interrogatori dei presunti corruttori e quello del preteso consigliere della corruzione, che si sarebbe esercitata e compiuta, sempre secondo l'accusa, nei riguardi del commendatoi suddetto. La Imputazioni E a tale proposito è bene ricordare guanto, i merito al Castaldi, scriveva la relazione della Commissione d'inchiesta: t L'avv. Sabatino Castaldi concittadino del comm. Germano Ricciardi diventò presto consulente autorevole e ascoltato della impresa Borrelli e Compagni e 11 suo lavoro o i suoi consigli erano tanto apprezzati che fino a tutto il 1908 aveva incassato la non indifferente somma di 111 mila lire, somma che fu segnata nei libri contabili dell'impresa sotto 11 titolo • Pratiche e spese giudiziali». Il Castaldi, interrogato, disso di avere dall'impresa ottenuto un patto in forza del quale avrebbe dovuto percepire l'uno per cento su tutti gli utili. Non si e insetti a trovare alcuna traccia del paga inclito di tali percentuali — si leggo nella dazione — eccetto che l'impresa non siasi egolata por l compensi sulla base di un patto determinato in modo da regolarlo quanto pio fosse possibile alla stabilita percentuale. Il Castaldi riconobbe per suo molte lettere dattilografate che, in seguito a sequestri, pervennero in possesso della Commissione e ammise di esser stato designato sotto il pseudonimo di « Neri » dal comm. Ricciardi, che aveva la mania dello scritture convenzionali. Certamente por quante ricerche si siano fatte, nell'annuario del Ministero di Grazia c Giustizia il comm. Sabatino Castaldi non figura, almeno oggi, iscritto nell'albo degli av vocati, sebbene da diversi anni eserciti la professione a Ho ma e con molta fortuna, almeno economicamente. Trasferitosi a Roma, il Ca laidi pensò beno di lasciare un po' in dtspar te i codici o le pandette e aumentare Li categoria del cosidetU avvocati affaristi sparsi In tutta Italia che esercitano la professione in modo tutto speciale non praticando lo aule de' tribunali c riuscendo con pareri o consigli guadagnare compensi lauti. L'impresa Borrelli Ricciardi dovette certo valersi molto dell'opera dcil comm. Castaldi se ebbe a riconti pensarlo con più di centomila lire. Del reste risulta dalla corrispondenza acquisita all'i struttoria, che, durante la discussione degl arbitrati, .l'impresa ricorreva spesso ai consisti autorevoli del Sabatino (cosi era chiamato famlgliarmcnte il Castaldi) il quale, come ex delegato avvocato erariale, conosceva beino i punti deboli delle difese dello Stato e non igno tava i mezzi per far pagare a caro prezzo le violazioni contrattuali che non mancavano mai in lavori importanti come quello per la costruzione del Palazzo di Giustizia*. Lo stesso comm. Mortara, nel suo parere sul lodi, mentre ammetteva la deficienza della avvocatura erorialo nel difendere gli interessi dell'erario, rilevava che l'impresa era stata abilmente assistita.; ma l'assistenza data dal comm. Castaldi alla impresa e i mezzi da lui usati nella difesa del diritti dei suoi clienti esorbitavano da quei limiti' legali e onesti che devono esser usati sempre dal patroni? E il punto che dovrà risolvere la sezione di ac cosa che istruisce il processo. Il consigliere istruttore cav. Verde ha creduto di interrogare il Castaldi col mandato di comparizione. Egl deve rispondere di complicità in corruzione In una parola l'accusa riterrebbe il Castald: 1 tratto di unione fra l'Impresa e l'ex sostituto avvocato erariale comm. Silvestre. A sostegno della ipotesi di accusa starebbe ro : un effetto cambiario di lire mille scontato dal Silvestre alla Banca latina con la g-aran ■•da del Castaldi, lo stesso pseudonimo (N'eri) adoperato dall'Impresa a signflcare uno e l'altro, nonché alcune frasi equivoche nelle let tere, oltre il compenso vistoso incassato. A vendo dovuto stamane procedere all'interrogatorio del Castaldi, durante quattro ore è stata rimandata ad altro giorno, probabilmente a lunedì prossimo, la continuazione degli in terrogatori dei detenuti Ricciardi, BorreUi Silvestre. o e o à o aà « o e o i i s o e o o uo zRngstpII difensore dalla GispiriDl Uno degli interrogatori, che avverranno nei [jrossimi giorni e per il quale vi è maggiore aspettativa, almeno da parte.del pubblico, i quello di Maria Gasperini, amante del comm Ricciardi. Ella sarà udita il giorno 12. Per quel che riguarda la posizione obbiettiva in Istruttoria della Gasperini il «Giornale d'Italia, ha interrogato il suo difensore avv. Romualdi L'avv. Giuseppe Romualdi ha detto: «La ve i-ita è semplice e modesta. La signorina Gasperini fu la buona amica del comm. Ricciardi per un lungo periodo di tempo. Ad un certo punto della sua vita senti che la sua convivenza col Ricciardi non era più possibile e si separava da lui senza drammi, senza tragedie colla più perfetta e corretta tranquillità bor -(hese, come è consuetudine avvenga sempre 4tiando tra amanti c'è una certa sproporzione di anni. Ma la tranquillità durò fino al giorno in cui fu malignamente sussurrato alta. Gasperini che i suoi diritti di proprietà su una certa villa a lei donata dal Ricciardi a Napoli, fossero dubbi e malcerti. Ella si credè allora ingannata ed assunse un atteggiamento ostil al Ricciardi, il quale potè In breve temp provare la sua completa correttezza nei guardi della amica. Fu appunto mentre du ravano le trattative per meglio decidere e per meglio chiarire la questione di tale villa che pervennero alla Commissione d'inchiesta let tere anonime, le quali avvertivano che la pre senza della Gasperini a Roma, ed i suoi col loqui col comm. Ricciardi erano determinati non dalla necessità di regolare la questione della villa di Napoli, ma slbbene da una vera e propria estorsione che la Gasperini si adope rava di «empiere a danno del comm. Ricalar di, mercanteggiando con questo prezzo il suo silenzio circa reati.compiuti nella costruzione lei Palazzo di Giustizia, e qualche documento che ella aveva portato con fiè nell'allontanarsi dal Ricciardi stesso. — Ma osservò a questo punto il giornalista — alla Gasperini furono sequestrati dei documenti importanti o, quanto meno, ritenuti tali lalla Commissione d'inchiesta? — Io credo, — rispose l'avv. Romualdi — che quei documenti non avessero invece l'im portanza che ad essi o, meglio, ad uno di essi si è voluta attribuire, ma certo fu appunto questo episodio che diede apparenza di verità alle affermazioni degli anonimi. Eppure anche il caso di quei documenti ha una spiegazione semplice, che sarà a suo tempo chiarita e di mostrata davanti alla autorità competente Quél che può ora essere utile di sapere è che le Iettare — si noti bene : non le bozze di let tere — nelle quali erano contenute vaghe fra .si di minaccia contro il Ricciardi da pane daltu 6u£>arici, tucano aspuo* uhm le «Mi plico spedito dalla Gasperini stessa e fatto sequestrare dalla Commissione parlamentare 2^chiMta- Se aunque quau* leftere, ali'atto del sequestro, provenivano direttamente dalla casa ^ Ga^m in Levante, vuol dire ?cho furono scritte in un momento di irritazione e di rancore, ma non furono spedite al Ricciardi. Fu senza dubbio per questo • che, nella prima fase dell'istruttoria, non fu spiccato mandato di comparizione contro la signorina Gasperini, la quale Invece fu citata sempre come testimonio, cui furono contestate tutte le circostanze relative al plico sequestrato. — E allora come epiega il mandato di comparizione emesso dall'ufficio di istruzione" della sezione d'accusa? — Io non so con precisione quale imputazione s_rà contestata alla signorina Gasperini al1 atto del suo esame presso alila sezione di accusa, ma penso che non possa trattarsi del reato di estorsione sia perchè il Ricciairdi ha sempre costantemente affermato di non avere mai ricevuto alcuna minaccia da parte della signorina Gasperini (ed affinchè si abbia anche il tentativo della estorsione è necessario che la minaccia arrivi alla persona che si vuole danneggiare) sia sopratutto perchè nessuno crederà mai sul serio che un uomo intelligente e pratico in affari come il Ricciardi abbia potuto tenere minutamente al corrente dei suoi affari una donna. Allora penso piuttosto che si abbia in animo di contestare alla signorina Gasperini una imputazione di favoreggiamento che potrebbe sostanziarsi nella pretesa sottrazione di qualche documento utile alla causa. Ma anche tale imputazione, per quel che io so e conosco del processo, specie per le pubblicazioni fatte dalla Commischi ' sione d'inchiesta, che compi una istruttoria vera e propria, lunga e minuta, sarebbe perfettamente campata in aria e si va sostenendo di richiedere un primo rinvio del giudizio.. — Dj modo che, secondo queste conclusioni, tutto dovrebbe finire in istruttoria? — Io non so affatto quali siano i precisi elementi dell'accusa contro gli altri imputati' e non posso quindi permettermi di dire una parola sola sulla loro posizione, ma, per quel che riguarda la signora Gasperini, ho la ferma convinzione che le possibili imputazioni contro di lei siano destinate a cadere tutte nel periodo istruttorio. I docoiMBtl del proci». Ma non tutti sono del parere dell'avv. Romualdi. E' naturale cho, dato il grande riserbo che circonda l'istruttoria, nulla si lasci trapelare sui lavori quotidiani del magistrato e non è possibile precisare delle ulteriori risultanze, tanto meno fare previsioni su quello che potrà essere l'esito delle indagini. V istruttoria è in una fase risolutiva, m quanto si rivolge, per ora, all'esame di quella parte dei documenti che la Commissione raccolse in uno speciale fascicolo riservato, parecchi dei quali contengono gli elementi delle responsabilità politiche rilevate dalla Commissione. Fanno par- te di questi documenti riservati i vari epistolari sequestrati, le lettere dell'on. Abignente. gli incartamenti relativi ai rapporti fra l'onorevole Guanacino o l'impresa, i vari lodi, particolarmente il terzo ed il quarto, che riguardano gli onorevoli Pozzi, Brumali! e Mosca. Vi sono poi le lettere della Gasperini e tutto un fascicolo cho contiene l'epistolario dell'ingegnere Giovanni Giannini, Il mandato di comparizione, emesso al riguardo dol Bizzarri, st riferisce appunto alle risultanze di questi documenti, che la Commissione d'inchiesta mise in evidenza. Un lungo lavoro incombe ni magistrato istruttore: l'esame di mia grande quantità di documenti Che si trovano da più giorni al Palazzo di Giustizia o che riguardano il Genio Civile, l'avvocatura erariale, il Ministero dei LL. PP., la ditta Ricciardi. La Commissiono ha ricavato dalla enorme massa di documenti la parte più significativa e suscettibile di esame che può contenere, almeno per le responsabilità penali: ma 1 magistrati ' non possono naturalmente esaurirò l'istruttoria senza avere esaminato questo secondo reparto di incartamenti che ora. si sta elencando. Terminati gli interrogatori, si dice che la sezione di accusa spiccherà mandati di comparizione cho riguarderebbero un terzo e forse non ultimo gruppo di persone, le quali avrebbero avuto più stretti rapporti di interesse con l'impresa e le cui giustificazioni non parvero convincenti alla Commissione d'inchiesta,. E' beno aggiungere poi che, compititi i vaii esami promossi coi mandati di comparizione,' saranno certamente sentiti l'ing. Ricciardi e l'avvocato Silvestre, che attendono con ansietà accresciuta dalle loro pessime condizioni di salute, il momento in cui potranno chiarirò la loro posizione.

Luoghi citati: Italia, Mosca, Napoli, Roma