Il maltempo
Il maltempo Il maltempo Od violento temporale nel Bergamasco I raccolti distratti - Una vittima Bergamo. 8, notte» Ieri mattina, ieri nel pomeriggio, ieri sera ed anche questa notte, nella.nostra ■provincia si sono scatenati violentissimi temporali, che hanno prodotto gravi danni alla campagna. Nella maggior parte delle località coltivate a. vigneti le viti sono 'tate quasi completamante rovinate: circa due terzi del raccolto cono perduti. . L'uragano più violento fu quello che si scatenò ieri sera verso le 20. A Lov-ere un fulmine cadde sulla chiesa d1 Santa Chiara, dove fortunatamente non vi- era che una suora. La poveretta rimase quasi tramortita. La bufera ha poi imperversato su) ltwro di 3arnico e stilla .bassa Val Canonica. Numerose frane prodotte dalla violenza delle acque si •verificarono sulla strada ferrato, fra Pisogne • Marone. L'ultimo treno ascendente da Edo ilo appena passato la stazione di Pisogne dovette awestarsi e dopo breve sosta retrocedere fino a Plsogne. I passeggi eri furono trasbor«iati sul piroscafo' a Ponte Maron?. ove era un treno ferroviario'por Brescia. La linea è rimasta ingombra anche oggi, cosicché anche oggi si è. dovuto far»! il trasbordo. AH'Ada nello un bergamasco è rimasto fulminato verso le 9. mentre alla centrale elettrica si stava provando un alternatore che 'sprigionava una internata di oltre 2 mila Volts. Da. Tavernole si hanno notìzie ancora più gravi. La tempesta accompagnata da fortissimo vanto flagellò le campagne. Un muletto venne travolto dall'irruenza delle acque ed il conducente, un ragazzo, fu ap-j pena in tempo a salvarsi abbrancandosi adi un albero. 11 battello di ritorno da Saro (co, <-arico di passeggieri, sorpreso fra Predcre ed Iseo dalla violenza della tempesta., potè giungere a stento in porto. Il battello era invaso da ogni parte dalle onde altissime e la nebbia ora calata cosi fitta che non si poteva .pilotare. SI procedeva alla ventura. I viaggiatori passarono un gran brutto quarto d'ora. L'uragano, attraversando Pelago, si scagliò furibondo contro l'opposta sponda bresciana. 1 monti di fronte a. Tavernota biancheggiavano di grandine; ad Iseo cadde un fulmine sopra la ciminiera dello stabilimento Guerini asportandone via un pezzo e.cagionando delle screpolature al rimanente della ciminiera. !1 fulmine abbruciò tutti i fili elettrici dello stabilimento, scese nella caldaia ed andò a spendersi nel deposito del carbone. A Predore. Sarnlcd è Villongo i vigneti sono stati distrutti completamente. A Sarnico la casa del capoiuast.ro Fontani fu scoperchiata. 1 comignoli di alta-e case furono asportati, il raccolto delle uve è distrutto. A Torre di Roveri si lamenta un vero disastro. Del magnifico, promettentissimo giardino delle col nii hmorrfCusdrtppaiecline circostanti non resta clic un ricordo. L'uragano di stanotte ha tutto distrutto. 11 temporale violentissimo è salito da Villa di Serio verso le coHine ed ha tutto raso al suolo. I vigneti, stracarichi, come da tempoahi non si Ticordava, sono distrutti; si è sai-vata solo una piccola collina, celebre per le sue pesche, ma queste erano già state distrutte dalla brina nella primavera scorsa. 11 Monte Misma questa mattina ancora bian-cheggiava per la grandine. Da altre parti detta provinciali hanno nuove notizie di danni, ma se ne ignorano i particolari, perchè le Jinee telefoniche non ha::no cominciato a funzionare che nel pomeriggio, il che dà a erodere che «anche oggi si siano ,'ce.tejiali altri temporali nella regione, come è avvenuto in città. La temperatura è bassissima, fa freddo, come se si fosse in inverno.. La sventura più grave e avvenuta a Vallo. Cavallina, dove il fiume diario ha travolto un piccolo contadino. Sul Monte Entratlco stava pascolando alcune giovenche il figlio d'un agricoltore, quando fu sorpreso dall'uragano. Per ripararsi meglio credette di potersi rifugiare in t'ondo ad un vallone, non pensando che l'uragano lo avrebbe, potuto presto riempire d'acqua. I.a grandine e l'acqua avevano appena incominciato a rovesciarsi in quella località, che il vallone ne fu pieno e traboccò improvvisamente. Dalle^balzc precipitavano i rigagnoli ad ingrossarne il fondo limaccioso; ad un tratto, spaventato, il pastorello cercò invano di porsi in salvo, che ruzzolò giù fino in tondo, dove poi le onde lo trasportarono al Cherio, donde fu tratto cadavnre dopo essere stato sballottato per centinaia e centinaia di metri. Il cadavere fu raccolto noi pressi di Lussarla da una comitiva di contadini. •
Persone citate: Cavallina, Cherio, Fontani, Guerini, Roveri
Luoghi citati: Bergamo, Brescia, Pelago, Pisogne, Ponte Maron, Predore, Sarnico, Villa Di Serio, Villongo
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