La morte del prof. Montemartini
La morte del prof. MontemartiniLa morte del prof. Montemartini Rema, 8. notte. Il prof. Giovanni 'Montemoxtfinì, assessore municipale e direttore generale ai Ministero di Agricoltura, è morto questa mattina in Campi doglio alle 3,2ó. La signora Momtemarttivt, che & sorella dell'avv. Brano Grizsiotu dì Pavia, si trovava già a letto, allorquando gli assessori Mondami e Vercelloni giunsero a casa sua per avvisarla della disgrazia. i due assessori tentarono di attenuare la cosa, per quanto fosse possibile, affinchè la signora venisse gradatamente preparata all'impressione della tremenda disgrazia che la colpiva. Nondimeno essa non mostrò di crearsi illusioni sulla gravità della sciagura e dominando con animo forte l'affanno, si vesti in fretta. Ella avrebbe voluto recare seco anche ti figlio Giannino, di 13 anni, ma gli assessori Mondami e Vercelloni la dissuasero. In breve furono in Campidoglio. Subito si recò incontro alla signora l'assessore facente funzione di Sindaco, comm. Bailori, che la prese sotto braccio e la condusse nella sala deJfla Cleopatra. La signora fu per venire m«\o; troppo aveva resistito in quel breve, ma angoscioso viaggio il suo cuore. Ella chiese un cordiale, volendo essere forte per andare presso il marito. Accompagnata dal comm. Ballon, al quale si aggiunsero altri consiglieri, la signora passò nel! altra sala, avvicinandosi al letto, improvvisato con un divano, sul quale giaceva fi prof. Montemartirri. Ella gli si inginocchiò accanto, angosciata, smarrita, guardandolo perdutamente Ma il Montemartini non parlava, non intendeva, non riconosceva più. Si tornò nuovamente alla farmacie a prendere dell'ossigeno, ma poi non si credette opportuno di farne uso. I medici accorsi fecero chiedere, per mezzo del capo-gabinetto del Sindaco un letto all'ospedale della Consolazione, ma colà gli venne rifiutato in forza delle vigenti disposizioni regolamentari. Finalmente un letto veniva requisito alla vicina caserma delta guardie municipali e con ogni cautela il Montemartini vi fu adagiato. I medici interrogarono la signora per conoscere t precedenti della malattia; ella rispose che realmente il prof. Montemartini, pur avendo un'apparenza gagliarda, come di atte-, ta, soffriva di asma, ma non voleva che li sapesse.' • Tre giorni fa egli si era recato in Abruzzo a cercarvi una villeggiatura per la famiglia e vi si era recato col figlio Giannino. Era salito fino all'altezza di 3500 metri, malgrado che i medici gli avessero prescritto di non superare l'altezza di mille metri. La signora narrò questi particolari mentre i medici apprestavano al prof. Montemartini le più affettuose cure. Pur troppo esse furono vane. I professori Ballori, Asearelli e Musanti hanno creduto -allora opportuno di mandare a chiamale il prof. Marcucci, primario dell'ospedale. Questi giunse alle 2 e fu subito tenuto consulto. Il profesore appena ebbe veduto l'infermo fece un gesto di sconforto e confermò che non vi era più speranza Verso le 3 si è accentuato improvviso peggioramento. I medici hanno cercato invano di rianimarlo, somministrandogli dell'ossigeno. La signora, in preda alla disperazione, ha visto ogni speranza dileguarsi ed ha voluto che si andasse a prendere il figlio tredicenne, che si trovava ancora a letto. La "signora non si è mossa dal palazzo, frenando 11 suo intenso dolore. Appena giunse il figlio, è stato condotto presso 11 padre morente, che non lo ha potuto riconoscere. Ne è seguita una-scena straziante, ed i consiglieri hanno abbandonato piangendo la sala delle Bandiere ove Bono rimasti soltanto i tre medici, che scrutavano il malato. Come si disse, il comm. Montemartini è spirato alle 3.25. Nell'apprendere la notizia la signora è svenuta. I consiglieri, con a capo l'assessore municipale Ballori, hanno vegliato la salma, che fu rivestita e lasciata nella sala delle Bandiere, trasformata in camera ardente. Fu composto un catafalco addobbato con stoffe nere a frangie d'argento. La salma rimarrà esposta al pubblico fino all'ora del funerali, che avranno luogo domani, alle 10,30, e che riusciranno certo imponenttssimi. Stamane si sono recati a visitare la salma il ministro di Agricoltura, on. Nitti, 11 sottosegretario on. Capaldo, gii onorevoli Pantano, Bonomi, Blssolati, 11 comm. Giuffrida ed il comm. Zanotti, del Ministero d'Agricoltura, moltissimi impiegati al Censimento e numerosissimi amici dell'estinto, appartenenti ad ogni grado sociale. All'ingresso dell'aula consigliare, che precede la camera ardente, prestano* servizio d'onore 1 vigili in grande uniforme ed i valletti municipali. Dalla loggia prospiciente piazza del Campidoglio è stata issata la bandiera comunale a mezz'asta. R sindaco, che è ancora Indisposto, ha espresso il suo dolore per la disgrazia e si è mostrato assai dispiacente di non poter recarsi a visitare la salma. In campidoglio fu recata la bandiera dell'Unione Socialista per deporta sulla salma; qualcuno della Giunta non credette opportuno quell atto di omaggio del compagni di tede, ma i socialisti finirono per veder soddisfatto 11 loro desiderio e la bandiera avvolge ora la salma. Ai piedi furono deposti i drappi rossi del Circolo giovanile socialista « Amilcare Oiprianl », del Circolo Testacelo, del Circolo socialista del primo collegio. Due grandi corone furono portate nella camera ardente, una del partito socialista Italiano, e l'altra, aon nastri rossi e gialli, del Comune. Verso mezzogiorno aa GJlunta ha tenuto una riunione straordinaria, decidendo in merito alle onoranze funebri. La Giunta, previ opportuni accordi col Gabinetto del Ministero dell'Agricoltura, Ita stabilito che i funerali avranno luogo domani, mercoledì, alle 17,30. Non si sa ancora se la salma sarà tumulata al Varano o se sarà trasportata a Montù Beccaria. Per deoidere in proposito si attende r-arrtio del fratello òfetttestìjnto, on. Luigi Montemartini. CDgdestc9sldzudtplsbptpupèdcpncQem(
Luoghi citati: Abruzzo, Montù Beccaria, Pavia
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