1462 prigionieri bulgari attraversano Belgrado

1462 prigionieri bulgari attraversano Belgrado 1462 prigionieri bulgari attraversano Belgrado Rinchiusi coi prigiooieri torchi! Belgrado, 6, notte. Da quattro ore un'immensa folla gremiva le vie per le quali dovevano passare i prigionieri, malgrado il violento uragano scatenatosi sopra Belgrado verso le 18. I prigionieri, procedendo fra i soldati della milizia territoriale con la baionetta in canna e agenti di polizia, hanno attraversato la città mostrandosi indifferenti di fronte alla curiosità del pubblico. Alla testa del reggimento di scorta marciava il maresciallo d'alloggio che catturò il tenente colonnello del 13.o reggimento di fanteria bulgaro. Un distaccamento di soldati ha accompagnato i prigionieri dal momento della loro partenza dal campo di battaglia. Questo reggimento è stato accolto lungo tutto il percorso con grida entusiastiche di Evviva resercito! Invece un silenzio perfetto accolse i prigionieri che sfilarono senza provocare dimostrazioni ostili. Quando soldati bulgari passarono dinanzi al palazzo reale, Ile Pietro e i Ministri, che erano riuniti a consiglio, si affacciarono al balcone. Il Re fu accolto con lunghe acclamazioni, ma egli invitò col gesto la folla a mantenere il silenzio. Gli ufficiali e i soldati bulgari sono condotti nella fortezza dove sono custoditi dal novembre scorso prigionieri turchi. A Belgrado regna grande gioia la quale contrasta con l'ansietà colla quale si attendeva di vedere vendicare la sorpresa fatta dai bulgari nella notte di domenica. Un'altra causa di soddisfazione, specialmente per i circoli ufficiali, è il sequestro dell'ordine dello Stalo Maggiore bulgaro contenente le disposizioni alle truppe di avanzare contro le posizioni serbe. Tale ordine dello Stato Maggiore sarà fotografato a cura del Governo serbo che ne invierà la riproduzione alle cancellerie dei paesi amici. Cinque giorni di battaglia Cociana già occupata? Belgrado, 5, sera. Stamane alle 7,30 i Bulgari hanno attaccato la vecchia frontiera serba a San Nicola. I risultati del combattimento sono sconosciuti. Secondo notizie private, le truppe serbe occuparono nel pomeriggio Kociana. 1 Bulgari, respinti su tutto il fronte dopo loro subdoli attacchi e i combattimenti dei due ultimi giorni, furono rigettali sulla sponda sinistra del Bragalnitza al suo affluente Zletow, coll'ala destra della loro settima divisione del Rito (che fu completamente sconfitta). 1 Bulgari occuparono le posizioni precedentemente fortificate sulle rive dei due fiumi coll'intenzione di arrestare la rapida invasione delle nostre truppe. Avvenne allora un sanguinoso combattimento. 1 Bulgari si difesero disperatamente, ma furono impotenti a resistere all'invasione delle truppe serbe. Dopo cinque giorni di combattimenti sanguinosi, l'ala destra bulgara, forte di 60 battaglioni con 120 cannoni, venne completamente sconfitta e dispersa. Il suo principale punto di appoggio, il monte Ragtchani, fu preso con un assalto alla baionetta dai serbi-montenegrini, alla cui testa, al momento decisivo dell'azione, si trovava il Principe Ereditario di Serbia, Alessandro. I Bulgari, dopo che furono respinti dalle alte montagne di Platchkevitza, vennero inseguiti dalle truppe serbe vittoriose. I Serbi fecero un gran numero di prigionieri e si impadronirono di un rilevante bottino di guerra. Il primo convoglio di prigionieri bulgari arrivò qui verso le 18. Si compone di 1445 soldati e 17 ufficiali fra cui un tenente colonnello. (Ag. Stefani).

Persone citate: Bulgari

Luoghi citati: Belgrado, Ile Pietro, Serbia