Il giovane Pelissier vince la terza tappa del Giro di Francia

Il giovane Pelissier vince la terza tappa del Giro di Francia Il giovane Pelissier vince la terza tappa del Giro di Francia (Servizio speciale della Stampa). Brest, 8, iera, Micheletto si ritira « Francia sportiva che per il passato vide Uno dall'inizio ai primi posti i suoi campioni e che questa volta ha dovuto inveì» salutare al passaggio dei due traguardi di Havre e Cherbourg prima un italiano e poi un helga. | attendeva aTmeno oggi mi risultato più in-j coragglanfe per i suoi forti ciclisti. Ili bilancio finale della terza tappa le è j stato favorevole e chi ha vinto è mi giovane.'il Peliss'er, gTovane di carriera sportiva, ina; che ha già al suo attivo una serie importante, rti vittorie mietute in tutti i campi ed anche 1 so! suolo iladia.no. Doppiamente apprezzata; iè la sua vittoria, poiicliè non solo ha saputo superare e battere campioni belgi e francesi di grande valore, ina ha saputo passare prima il traguardo di Brest, mota di ina tappa lunga ed assai dura. La terza tappa dunque del Giro ili Francia Srsa oggi sul percorso Chorbourg-Brest con vittoria di Pelissier segua la prima vittoria un francese noll'uncMce^lnio Giro di Frantoi. Durante lo svolgimento della, prova vari accidenti sono avvenuti. Il piti importante e •tato il rtiftro di Mi chele rio. Eirti, già scoraggiato dppo l'esiìo della secondi) tappa, nella qua'e, la sfortuna lo aveva perseguibile, parlava già di abbandonare. Partito stamane, senza alcuna fiducia, dono un errore di percorso che gli ha tatto perdere va.™ minuti, sotto la pioggia, malgrado gli! liricità menti del suo soigneur, si fermò a Gra.nville (105 chilometri da Cherbourg) rifiutando di proseguire. La sua scomparsa dalla prova toglie una buona parte del suo interesse per noi italiani al Giro di Francia. Mieheletto essendo l'italiano meglio in forma attualmente, che avrebbe potuto anche nello tappe successive provare che i corridori italiani sono ora eguali ai colleghi francesi e belgi che Ano a.d ora avevano conquistato contìnuamente una superi ori là sui loro eolleght Mielieletfo stalo costretto □ ritirarsi e là ragione del ritiro va trovata sovratutto nella mancanza di assistenza da. parte dei suoi solaneurs. Egli era, del resto, l'uomo che poteva vincere un Giro di Francia. Non era partito da Parigi con questa precisa sicurezza di vittoria, ma bensì convinto di fare ot'tlihà figura, poiché si trova ora in ima forma sportiva splendido. Lo hanno avversato, stancato. è(T TiTtorto si è ritirato convinto che per eccellere in questo genere di gare non basta solo la forma sportiva, ina occorrono altri elementi por esplicarla. Peccato! La partenza '■ La toppa odierna comprendeva il percorso Cherbourg-Brest (Km. 405). Il controllo di partenza era fissato al Casino, di dove i concorrenti venivano condotti in gruppo nella via tl'Octevilìc, dove era dato ii segnale finale. La tappa odierna era la più lunga di tutto il uu-o di Francia », e se le difficoltà delie due ■ prime tappe vennero facilmente superate dai 'concorrenti, oggi altre maggiori difficoltà di percorso si presentavano ai concorrenti, poiché ■le salite da percorrersi erano parecchie. La tappa è incominciata alle ore i:M precise, Prima delta partenza, dopo la firma del registro di controllo, tanto fra i corridori che tra I giornalisti si discuteva una questione che è all'ordine del giorno: quella della ruota libera. L'organizzatore della gaia vuole ad ogni costo sopprimere, dojio lo svolgimento della 6econda tappa, la ruota libera, ma vari corridori vi si oppongono energicamente o vari craclcs minacciano di ritirarsi dalla gara se. simile decisione venisse presa. Innazi ad una tale attitudine, Desgranffes non ha ancora preso una decisione definitiva. 1 concorrenti che si presentano alla partenza, sono cento. Cinquanta in équipe e. cinquanta isolati. Niedergaug, colpito ieri da una crisi cardiaca, .vuole partire, malgrado la proibizione dei medico. Donis, a causa di una grave ferita al ginocchio destro, all'ultimo momento rinuncia .a partire. Fra gli' altri concorrenti, molti si dolgono di male agli occhi, benché portino locchiali. Albini. Demans, Charron, Brocco, [D'Hulst soffrono agli occhi. Oggi, per altro, •stanno meglio e sperano che (mesto malesse'■re non impedirà loro di proseguire. Trousselier je Canepairi si ipreseniauo. ;i primo con una invano, il secondo conun braccio, fasciati, ma 'sembrano tutti e due in buone disposizioni. L'isolato Douchet è stato squalificalo per es'sersi fatto trascinare da una automobile durante la seconda tappa. Appena dato il segnale di partenza, due plotoni si formano: il primo comprende quasi tutti i corridori di èqvipes. il secondo i corridori di categoria isolali. Nel gruppo di testa ■Faber, Cristophe e Petit Breton si alternano al comando della corsa. Niedergaug perde con: tatto subito e ad otto chilometri dalla partenza si trova nella impossibilità di proseguire e si ritira quindi dalla corsa. Al primo controllo fisso di Coutances, a settasel chilometri da Cherbourg, quarantasette corridori passano insieme alle 5.2. Il secondo plotone passa un minuto dopo. Le strade sono pessime. Tratto tratto cade la pioggia, ina l'andatura è velocissima: numerosi corridori forano e constatano,che dei chiodi sono stati seminati lungo la strada. L'andatura rallenta un poco ed i distaccati ne, approfittano per rientrare nel plotone; alla discesa che conduce al ponte di Hyenneville, Masselis cade terribil;noente: si alza ferito allò braccia ed al gljnocchfo, ma riparte coraggiosamente. I corridori sbagliano strada 'A' Granville il primo a firmare è Petit Breton, «Ile ore 5.55: con lui si trovano altri quindici corridori, tra i quali Lapize, Faber, Buysse. iMezz'ora dopo passa il secondo plotone, guidato da Cruchon; tutti dichiarano di avere sbagliato il percorso ad un bivio. Nel gruppo si '.trova anche Mieheletto. il quale discende dalla macchina c si rifiuta di proseguire, malgrado gli incoraggiamenti del suo menager. Passano insieme Cruchon. Brosso e Cruppelandt: questo ultimo è caduto di nuovo a pochi chilometri dal controllo. Intanto d Jeaders proseguono sotto la pioggia torrenziale, TI che non impedisce a cinque lo sei concorrenti di riprendere conriatto con :il primo gruppo. Fra questi è ritaliano Bertarolli, il quale, sebbene sia un corridore isoIato, riesce, senza cure, a seguire il passo di petit 'Breton. Bertarelli sembra voglia rivendicare il ritiro del suo collega italiano Micheletto; egli ha preso di mira il francese Petit Breton e non si distacca dalla sua ruota, nonostante ohe l'avversario cerchi, come il solila, di liberarsi dal gruppo. . Alcuni corrispondenti italiani che seguono II Giro di Francia in automobile, incoraggiano il Bertarelli, il quale sembra abbia trovato uno dei suoi migliori momenti e sostiene una lotta da grande campione, lotta doppianiente difficile da combattere se si tien calcolo del cattivo stato delle strade, delle forti salite da superarsi e della pioggia che, durante questa terza tappa del Giro di Francia sembra abbia voluto far rimarcare maggiormente le difficoltà del percorso tanto alle giovani quanto alle vecchie reclute. iMemager slitta e cade a pochi chilometri da lavranctoes, dove una ventina di corridori (Branattano alle 6,50. La pioggia continua a cadere senza Interruzione ed i corridori sono coperti di fango. A iPontorson, neli'attrapersare la strada ferrata, vari corridori cadono e due dà essi vengono distaccati. A Pontorson il primo plotone passa alle 7,30; la gaia prosegue velocissima. 11 gruppo passa ad &ià de Bretagne, a 172 chilometri da Cherbourg, alle 8,16. Alle 9,7, con un antìcipo di In mimiti sull'orario, i corridori passano a Dmaut; sono in gruppo: Garrigou, Petit Breton. Bertarelli, Georget, Defraye, Lapize, PeHsfiier, Buysse, Laiabot, Rosaius, Cristophe, faber, Salmon, Thys, Coomans. Masselis, Deyroye e Mottliat. Lapize distaccato Jn questa tappa, resa difficile dalle condi«torti climateriche, i vecchi se,mbrano aver ritrovato l'antico vigore, infatti quasi lutti del gruppo di tessa sono corridori che da tanno tempo si disputano fra loro il primato sulle strade francesi, italiani; e brighe. -\ l.ambulle (238 cH'lom •'ri), il gruppo m Kbta passasdmtgpncmlnrpnctprdctc10,37. guidalo da Defraye:, G^rragou cPfcim rB S««t BWeoc, Petit Breton p)riesce a distanziare il gruppo di Lapize, Bertarelli e Garrigou. Al controllo di Saint Brieuc ii concorrenti firmano alile ore 11,27: Faber. Buysse, Crist'i phe, Petit Breton. Defraye, Rossius e Pelis sìer. Alle 11,29 passano: Devroye, Georget, La pize, BerUareHi, Laffibot e Coomans. I.apize essendo stalo distaccato, tutti i com ponenti del plotone di lesta fanno il possibile l-er non lasciarsi raggiungere da lui. Ed iti¬ fatti, non essendo aiutato da nessun conipagno. Lapize perde terreno ed ha a Guingamip dieci min uhi d'i ritardo sui leader*, i (inali passano al coiitroMo alle 12,25. Georget e Coo nians passano alle 12,30; Devrove, Lapize, Rossius; Bertarelli alle 12.:I5, c fhyss ville 12,39. La pioggia cessa infine e dòpo un lungo inseguimento Georget, Coomans, Bossius rientrano nel plotone di testa. La.pize, invece, vittima di vario forature, perde numerosi minuti a cambiare i patinerà. Anche Defraye fora i pneumatici. Pelissier è primo a Brest A Morlais, a 34:1 chilometri dalla partenza, Faber e S corridori passano insieme. Alle 2,30 sono passati: Faber, Georget, Petit Breton. Buysse. Crisfòphe, Cruppelandt. Garrigou, Pelissier, Rossius, Heitsglic. Alle -'..'12. Defraya; alle 2,41, Lambot; alle 2,48, Thys, e poscia Bertarelli. Rossius si pone alla testa del plotone e fa rallentare l'andatura, per permettere a. Defraye di l'aggiungerli. I.o scopo è raggiunto. Defraye ha, potuto riparare la sua macchina, è risalito in sella, ha pedalato fortemente e si è avvicinato ai compagni del primo plotone. Da quésto punto, si può dire, incominci ia fase ultima della terza tappa; la corsa diviene movimentata. Petit Breton, che ha al suo fianco il giovane Pelissier, e. che ha. come nella seconda tappa, fatto una bellissima corsa, mette in azione il divisamento di una fuga finale. Dapprima sembra che il colpo non riesca a pieno, ma dopo qualche chilometro lo scopo è completamente raggiunto. Infatti, passato Morlaix, Petit Breton e Pelissier sono alla testa dell'avanguardia, ma questn non è più formata conni prima. Si sono fatti dei vuoti. La (ila indiana si .è rimpicciolita ed i distaccati sono precisamente Faber, Cristophe, Garrigou, Coomans. Mancano solo più venti chilometri dilli controllo di arrivo, dia è posio in cima della salita del Pont .Veuf, dove un servizio di ordine trattiene la immensa folla, accorsa anche con tempo cattivo, a salutare i vincitori della terza tappa, i quali, al loro arrivo, saranno complimentati pure dal sindaco di Brest. 1! LNicsrutpecdrvepgDrldvNsniicebcddtrpBstcollega Joncour.*' dVu% \itto™àssistìto" daT ì tci del ,■ Veloce Club Brestois », dirige le opera-j uziorii di controllo. |dvetn/chuomeK ed automobilisti, si trova appuri" cinque corridori. L'andatura è velocissima e li gara fra i cinque si accentua ad ogni altro chilometro, ma Pelissier e Defraj'e, che appartengono alla stessa équipe, sembra si siano data una parola d'ordine e proseguono di coniarlo, aiutandosi reciprocamente. Dapprima ri cvcdtspondonó energicamente agli scatti" "degli av-J sversari, poi, decisi, partono a fondo con l'in- dtenzlone di avanzare. La cosa non è facile, ma|rclrsqsmmreessi, che si dimostrano veramente forti, veloci e di una tattica superiore, riescono presto ad acquistare un lieve vantaggio sugli avversari. Ormai la vittoria e soio piti disputata dai belga e dal francese. Per quanto appartenenti alla stessa équipe, ciascuno vuole a.vere il merito di passare per primo il traguardo finale, per cui assistiamo ad una volata impressionante : dei due forti routlers, che in questo caso ci appaiono anche due eccellenti sprinterà, Pelissier ha ragione sull'avversario per poco, ma quanto basta ad assicurarsi la vittoria, e tanto poca è la distanza che separa i due avversari, che entrambi col loro arrivo contano per la classifica generale il medesimo tempo, cioè ore 13.58'50". Applauditissimi sono al loro arrivo i due corridori, i quali sono riusciti a distaccare di circa cinque minuti i tre avversari. Mottiat e Petit Breton giungono insieme, segniti a breve intervallo da Bossius. Dopo la tappa odierna Defraye rimane solo in testa della classifica generale, avendo percorso nelle tre prime tappe un totale di ore 40.28'8". Ecco l'ordine dei primi arrivati: l.o Pelissier, 2.o Defraye, in ore 13.59'15"; 3.o Petit Breton, ',.o Mottiat, in 13.59'17": 5.0 Garrigou, 6.o Rossius. 7.o Georget, 8.o Bujsse, in 13.59'1D": 9.o Cristophe, in 11.30"; lO.o Coonnas; U.o Faber; 13.o Thys. dilcmpuld