L'incontro

L'incontro L'incontro (Servili/] speciale della Stampa). o a | U primo consigliere dell'ambasciata di Ber ! ù a i n i o i i a i o o a i a e a a a o i ! a a bie o Kiel, a, notte. Viva era l'attesa per Varrtvn dei Sovrani d'Italia,,che per la prima rolla visitano il. principale porto militare della Germania. Tutta la città è da più giorni imbandierata u causa della settimana delle, regale, ma oggi molte Case e negasi esposero la bandiera italiana. Anche sulla torre del palazzo municipale sventolava il tricolore. Nel porlo vi fu grande, animazione. L'Imperatore volle che numerose corazzate venissero a rendere omaggio ai Sovrani d'Italia. Intorno alla biancheggiante Trinacria e all'Amalfi si sono ancorate sedici corazzate tedesche, che compongono la seconda c la terza squadra. Nelle vicinanze della stazione vi erano bellissimi addobbi. Dalla porta della sala reale fino al pontile d'imbarco si stabili una specie di viale con pennoni imbandierati e decorato con ghirlande illuminate da lampadine elettriche. I Beali d'Italia sono giunti alle 10 di questa sera, ricevuti alla stazione dal Kaiser, dall'Imperatore, dal Kroprinz, dai principi imperiali presenti alla settimana di regate, dal Cancelliere Bethmann Holwcg, dal ministro degli esteri von Jagow, da molte autorità dell'esercito e della marina. j Itegli Italiani erano presenti: il console, Uno, ufficiali e molte delle nostre navi ancorate nel porlo. L'ambasciatore Bollati e l'addetto militare colonnello nob. Caìderarì giunsero insieme ai Sovrani. Essi salirono sul treno reale a Wildisheim. L'incontro dei nostri Sovrani col Kaiser e la famiglia imperiale tedesca, fu dei pia intimi e cordiali. L'arrivo fu accolto dalla Marcia Reale suonata da una musica militare e gli onori vennero resi da una compagnia di fanteria e da un battaglione di marinai. Dopo i saluti e le presentazioni, i Beali si sono recati in porto a bordo dello yacht Trinacria. Salato ufficiosa Come inlimo e cordiale fu il saluto della famiglia imperiale tedesca ai nostri Beali, altrettanto intimo e cordiale e il saluto che ni rappresentanti del nostro popolo manda il popolo tedesco per mezzo dei suoi giornali. In questa rassegna di simpatica manifestazione, il posto d'onore spelta ad una Nota ufficiosa della Norddeutsche Allgemeine Zeitung pubblicata questa sera. Essa scrive-, •t II Re e la Regina giungeranno mercoledì sera a Kiel, ove si fermeranno giovedì ospiti dell'Imperatore e dell'Imperatrice. Si deve salutare con gioia cordiale che il viaggio dei Reali a Stoccolma dia loro la benvenuta occasione di restituire al Sovrano dell'umica ed alleata grande Potenza e alla nobile regina Elcna, in un porto tedesco, l'ospitalità che l'imperatore Guglielmo ha ripetutamente trovata sulle coste italiche. Le nostre relazioni con gli alleati meridionali sono libere da ogni Turbamento. Lu Germania riconosce ogni giorno più Tattilità militare, marittima ed economica della moderna Italia, la forte linea fondamentale della sua politica, la sua crescente influenza nel concerto delle Potenze. E' noto quale, parte preponderante in questo slancio si deve all'azione personale di re Vittorio. Al suo fianco noi salutiamo il ministro degli esteri, marchese Di San Giù iiu.no. l'uomo di Stato che dal principio della Bua attività ha sempre seguito una chiara politica di alleanza fra le Potenze. In n mezzo alle difficoltà in cui dovette agire la diplomazia ouropea durante la crisi balcanica, il procedere d'accordo con l'Italia, e l'Austria ha facilitato il contegno della Germania, sopratutto nella questione dell'Adriatico dove quosto Potenze si prestarono come una parte importante per il comune lavoro pacifico dello grandi Po. tenze. Il in ut amento avvenuto nella parte sud-est dcll'Europu o l'avanzare di questi Stali nei territori vicini, richiameranno tanto più seriamente l'attenzione dei due Monarchi e dei loro Ministri nei colloqui di Kiel, in quanto che proprio ora c avvenuto un nuovo inasprimento guerresco fra gli Stati della Lega balcanica, lu vista dei nuovi pericoli, noi slamo convinti che l'Incontro dì Kiel, al quale prenderà spiritualmente parte con simpatia l'alleata Austria, influirà a ravvivare il sentimento di amicizia fra l'Jtali.'L. e la Germania, a rafforzare la concordia in seno alla Triplice, a facilitare l'esecuzione dei compiti imposti alle grandi Potenze ». "E' tutta la triplice,, Al saltilo ufficioso si unisce quello della stampa di tutti i partiti. Dei liberali, la Vossfsche Zeitung scrive nel suo articolo di fondo che l'incontro di Kiel ha un significato politico e ciò e dimostrato dalla presenza dei Ministri. » La Triplice Alleanza — continua il giornale — rimano saldu, incrollabile, nonostante tentativi per allontanarvi l'Italia. Sé vi furono tempi di incertezza, ora l'Italia ha compreso bene che valore abbia per lei l'appoggio della Germania e dell'Austria. Questo appoggio le ha pure concesso di intraprendere la campagna di Tripoli. Spiritualmente, è presente all'odierno colloquio di Kiel anche il Capo della Monarchia degli Asburgo. Non si tratta di due nazioni, ma di tutta quanta la Triplice. L'incontro di Kiel significa che la Triplice, rninhmmie cosa nossa •ncenrtere, saprà superare qualunque prova. Con questa certezza, il popolo tedesco dà oggi il benvenuto ai Reali d'Italia ed invia egualmente il suo saluto all'amico e alleato pòpolo, al di là delle Alpi. Germania e Italia hanno quasi contemporaneamente raggiunto la loro unità nazionale: da quel tempo i lóro interessi vitali si accordarono con quelli dell'Austria e si dove attendere Che l'alleanza, anche in avvenire, si conserverà come sicura protezione per le Potenze alleate c per la pace ». Del conservatori prende la parola l'autorevole Gazzetta della Croce, ricordando passati tempi di incertezza nelle relazioni italo-tedesche e rilevando tanto più il carattere di intima amicizia dell'odierno convegno: » Ora che si dichiara una seconda parte del dramma, balcanico — continua il giornaie — anche l'Austria parteciperà alle de liberazioni che saranno prese al colloquio di Kiel ». E il giornale cosi conclude: « Il saluto dei cannoni di Kiel è in que sto caso il portavoce di un cordiale benvenuto, che oggi fa il popolo tedesco al Monarca alleato e alla sua augusta con sorte. Se anche la presenza dei Reali d'Italia a Kiel è ridotta ad alcune ore, se anche non si tratta di una vera e propria visita, tuttavia noi vediamo nell'incontro dei Sovrani un chiaro segno di cordialità e di intimità, che è contrassegnato dalle reciproche relazioni tra le Potenze della Triplice. Speriamo che per la Triplice c per i suol interessi sia già superato definitivamente il tempo dei malintesi e dei dissensi». Le isole il corrispondente romano dello stesso giornale riconosce giustamente il merito che ha avuto nel miglioramento delle re iasioni italo-tedesche l'attuale ministro degli esteri, già ambasciatore tedesco a Roma, von Jagow e accenna anche alla que napttcrddssrpnrchmvlecpncgsalPGiedItdaitmrdcvlng | sliot\c delle isole, ammettendo che, con o senza colpa, propria, la Turchia non ha finora adeìnpiuto alle condizioni del trattato di Losanna. E aggiunge: i< Può sembrare che l'Italia pensi a voler mantenere nel Mare Egeo un punto strategico. Forse, a Kiel si troverà con successo la soluzione del problema. Se si augura questo all'Italia, l'augurio vale egualmente per la Triplice alleanza». Per i giornali militari, il Taeglische Rundschau pubblica un articolo di un uf* fidate di marina il quale assicura che i Sovrani d'Italia avranno a Kiel un'accoglienza particolarmente cordiale, anzitutto perchè il Re e la sua consorte godono la più calda simpatia e ammirazione del po polo tedesco, poi perchè le relazioni tra ì due paesi hanno acquistato in questi ultimi tempi grande saldezza. Elogio della nostra Marina (i I cordiali rapporti — continua il giornaie — tra la due nazioni si rispecchiano anche nella calda accoglienza agli equi paggi delle navi da guerra italiane che si trovano a Kiel. E ciò è contemporaneamente un ringraziamento per le ospitalità concesse ogni anno ai nostri marinai nelle loro visite nei porti italiani ». L'articolista studia poscia la potenzialità della flotta italiana e afferma che essa ha dato nella guerra di Tripoli una notevolissima prova di capacità: « L'organizzazione — egli afferma — del servizio navale non lascia nulla a desiderare e se anche durante la guerra di Tripoli non vi furono grandi combattimenti navali, è certo che la flotta durante la guerra ha compiuto fino all'ultimo in modo preciso il proprio dovere ». Anche l'unico giornale che fino ad oggi ha mai cessalo di essere, italofobo, la democratica Beiiiner Zeitung Am Mittag, seri, ve che la grande crisi orientale ha trovato la Triplice concorde: a Berlino, « Vienna ed a Roma si fu convinti che solo la concordia nell'ordinamento dell'eredità turca può mantenere la pàté europea, e il giornale spera che questa politica riuscirà a cacciare anche le onibrc che la seconda guerra balcanica getta sullo splendore del sole della settimana di Kiel. Il giornale afferma che data dall'incontro di Venezia l'allontanamento definitivo dell'Italia dalle Potenze occidentali.

Persone citate: Asburgo, Dalla, Kaiser, Monarca