Il Mascolinismo

Il Mascolinismo Il Mascolinismo pi |o» maturi. Una di queste sot— Il più tardi alla fino dell'estate mainitjsto '• 3Nj|j^-f uori. E seguiranno t, 1 OOtH^gni, i congressi e lo ioni. ttiU^tio^iémj.rc rimasto addiedanla 4- oòn|jjciatido dalla tentama 'quando ei'-eii metto riguadagna perduto. Ormai il femminismo ha suo pro^i3Éj#J|lB fenomeno monconi gK statisti debbono tener conto, da molto tempo i, suoi giornali o le sue ita, ma ora ha riàppresentanti nei pariti e neUe prigioni. t>a partito di pene'è fatto partito 'd'àsionc. Può racconto sue battaglie, le eue congiure o i i attentati e annovera nel suo seno pabTH« tìiartiid e qualchi vittima. Il carcere aperto ; i,,giudici hanno parlato; i pohaiiinp tremito. S'è visto per aria la fjnma e per terra il sangue. . Ulne più ai aspetta T Quali dubbi ci atten¬ iamo broprdo far la figura di Belacqua finanei a tanto ardore e {•tanto spirito di Bafcjrifióió? E' giunto '.il ;di rimettereiiil «jijÉfero sesso in pari ^Ìtà'é"driWrraWiÉ'sai fronte aHeire compagne di viti terrestre. Il moviento mascolinista deva prender posto onovole accanto al movimento femminista. al momento che ci siamo anche noi e che ppresenti amo quasi ìa metà dell'uman geere, è giusto,e legittimo il nostro desideo di veder rappresentate le nostre aspizioni e le nostre idealità. E non si dica — per troncar sul più bèllo na cori felice iniziativa —'cho gli uomini on hanno bisogno di coHegarsi insieme per nquistare nuovi diritti rispetto all'altro «eo dal momento che essi posseggo» di già uasi tutti i diritti e che''.lo scopo del feminismo è precisamente quello di sottrarci ualcuno di questi privilegi. Il movimento asooHnista — almeno cóme l'immagino e vagheggio — non sorgerà in contrasto quello femminista ma come complemento soccorso. Anzi de donne non potranno mai tenere nulla di quel che vogliono se non vranno come alleato il mascolinismo. Che cosa chiedono, ir.somma, le femmiiste pjiù avanzate? Il tiirittp,al, voto. Voiono eleggere ed essere elette. Vogliono ntrare nei consigli comunali e nei parlaenti. Benissimo ! Noi le contenteremo. Il ascolinismo sosterrà questo'vdfe&derio delle ttSragMte ma nello stesso tempo propugne per i maschi il diritto di non votare, di on eleggere e di non esaere eletti. Non faccio chiasso e non parlo per ridere b le mie buone ragioni per difendere que à veduta e mi affretto a#j6*Mporle al giu)*» dei savi. Il aistem^ipSliii.— cioè dei presentativi oomMsti di femmine chi — non 'PfÈÉÈ^fi pratica, resultata. %xì*M catte do esiet«;|f*WÉ|Srrtà suprema; di ma non riuscirebbe fra adulti, blee amministratWe e legislative, ove tutti avrebbero gli stessi diritti. Le elosie, le rivalità, i pettegolezzi, i litigi, che Gon già sov abbondanti nelle ^.maschili divento* bbpro innumereJi-e insopportabili nelle -'congreghe machili e fem minali, con gra'iesimo danno dei ^blici affari. Senza con àie che le psico 'dei due sessi essend »;. diversissime — 'il,loro interessi.— le din:ustioni saro più frequenti, pifi lunghe, più dif meno fruttuose, y^.maacolinismo dovrebbe dunque predicae agii uomitoi la neoesaiià di abdicare il politico — o, per '. > meno, quel che ai più potere polii ico — nelle mani donne. Le donne - ile le donne sol — dovrebbero volte e dovrebbero otre le assemblee rap «eentative. netto che agli ut mini una simile sembrerà assurdi W ridicola o reSpero che baste inno alcune con accessorie per ^tonnare codesta i di tutto : cosa guardiamo bene non atte Sonali ma nella emo che quasi, comandano ma.gli amimi sovrafoi ma i sudditi, t «sputati debbonoimo, in fonti svolge la lo formule quotidiana — pre quelli che san già gli amati, non giài bisogni dei ill'opinione pubdegli inJbjmoltp potranno teste. I capi e moltitudini si tiranoiiBsima e ener conto dei desideri oro eiettori, dei giudizi blica, delle critiche della teressi dei gruppi e nel coreo di decadere una volta sòia non son altro «he servii e non vanno già innanzi), dietro i più, ma peichè "più li spingono dove vogliano. Sicché c'è iperanza che anche sotto un governo fem linise gli uomini continuerebbero a domici e come prima e forse più. La riprova l's hiamo sotto gli occhi. Per quanto oggi le ìonne non siano uè conaigiieresse nè depa (tesso nè ministresse, l'influeji za della d ina — non solo nella moda e nell'arte — ma anche nella religione e nella politica molto superiore a quel ci Eppoi c'è da fare un'al assai più ànportante. Ci mini ohe il vero ed effetti risieda nelle assemblee dei pur per sogno. ' Gli .studiosi dei fatti si sono che nei grandi paesi ca, la grande e piccola ne' consigli e nelle camere Quelli, ohm. realmente sono le organizzazioni fin dell'industria, i proprietari natii, i sindacati professioi le più potenti associazioni cAlto religiose La politica si fa alla bancaria fabbrica, al vescovado, alla camera sedazione dei quotidiani e notj parlamentari e nei mi —razione e gli uo: politico ti? Nep-KV-. ili sanno benis-li la politi, non si fa al di fuori. >. e dirigono e, i principi ì giored operai elavoro, alla nelle aule tati e o o a a , e i e a ¬ i e l i e. e o i r o à i o e o o i n o aIl e e di e e uei e a, te di i, e, Le le eaei o — af ministri sono i rappresentanti di questi in teressi, di questi bisogni e nulla di più. Gli uomint politici sono i mandatari impotenti di questi potentissimi aggruppamenti umani in etti sono accentrate le vere forze della nazioni: il denaro, il lavoro o Tintelligenza. I politicanti sono scritturati per far da portavoce, per mettere sotto forma di leggi e di regolamenti le volontà altrui. Hanno, a volta, l'illusione di essere i veri padroni ma non esercitano, chi ben osservi, he una funzione di parata. E per le parato bisogna convenire che le donne sono assai più adatte che non gli uomini. Che fanno i parlamentari? Parlano. E chi negherà che alle donne fu data in sorte lingua prónta e naturale eloquenza? Siccome la vera direzione delle faccende pubbliche non risiede nei politicanti ma in altre istituzio- ni sociali e siccome di queste istituzioni noi resteremo probabilmente, anche dopo il trionfo del femminismo e del mascolinismo, assoluti padroni, non v'è ragione che possa diminuire la nostra autentica e legittima autorità. Alle donne le frasche e il fumo -t discorsi — e a noialtri "il sodo e l'arrosto — i fatti. A pensarci bene l'esercizio dei diritti politici è tutt'altro che piacevole e agevole. Specialmente le elezioni rappresentano per noi uno sperpero enorme di tempo, di tranquillità, di quattrini e d'energia. Gli elettori sono trascinati qua e là nei comizi ; debbono leggere e ascoltare cento opinioni diverse; son obbligati a informarsi delle qualità e delle teorie di non so quante persone e col bel resultato di vedere eletto il proprio avversario oppure uno che inon si cura dei fatti nostri. Non parliamo poi dei candidati che sono i veri martiri di queste civiche tregende: insultati, assaliti, calunniati dagli avversari; spronati, guidati, seccati e sfruttati dai partigiani, ci rimettono il più delle volte parecchia salute, parecchi soldi e spesso la pace di tutta la vita. Non sarebbe una bella cosa per noi altri uomini uscire da questi impicci, da questi tumulti, da queste occasioni di inganni, di violenze e di corruttele per adoprare il nostro tempo e le nostre forze in più vantaggiose imprese? Che questo sia già il se greto istinto di moltissimi, lo mostra il gran numero di astensioni in tutti i paesi del mondo. Lasciamo, dunque, le delizie della vita politica alile donne. Ormai sappiamo quanto amaro me sia il gusto. E' bene che lo prò vino anche loro. Tanto fatiche, tante spese, tanti affanni, tante amarezze e parole per ottenere ohe cosa? Il diritto di andare, oen lo volte l'anno, in una sala ufficiale a far dei discorsi e a presentare delle interpol lonza! Abdichiamo pure. Permettiamo alle fdòffii»di fateli loro,, prove.- E che. questo questa prova àia. compiei sole a sohermagliare e a citare la commedia del potere. I fili li avremo sempre in mano noi. Con questa soluzione c'è il caso di ottenere Un altro bel resultato : che le doune facciano così cattiva riuscita e rimangano talmente disgustate che dopo qualche anno ci chiedano1 In gi nocchioni di riprendere lo scettro del potere. E allora, grazie al mascolinismo, si starà più tranquilli e di femminismo non si parlerà più per un bel pezzo. GIOVANNI PAPI ©< le loro sìa leale e restino e e a re¬

Persone citate: Giovanni Papi

Luoghi citati: Calto