La canzonettista Marie Fleur aggredita e ferita da due rapinatori mentre usciva dal teatro

La canzonettista Marie Fleur aggredita e ferita da due rapinatori mentre usciva dal teatro La canzonettista Marie Fleur aggredita e ferita da due rapinatori mentre usciva dal teatro (Per telefono alla Stampa). Livorno. 25, ter». Stanotte, verso le una, 6 accaduto un gravissimo tatto. Era giunta fin da domenifca a Livorno, proveniente da Napoli, Maria Kavotti di 33 anni, da Busalla (Genova), canzonettista, conosciuta in arte col nome di Marie Fleur. Essa aveva trovata una scrittura presso il cinematografo Centrale per un numero di varietà. Ieri aera, dopo la rappresentazione, la Fleur rinchiuse tutti i suoi gioielli per il valore di centomila lire, in una borsetta e rivoltasi ad un altro artista della compagnia, lo pregò di accompagnarla nella sua abitazione in via Fulgidi, 2, presso il signor Salerno. Sulla via ormai buia e deserta, la signorina Fleur constatò che due individui stavano come in attesa di qualcuno: uno era un giovane sui 23 anni, alto, magro, vestito di grigio; l'altro di circa 19 fttmi, più basso e vestito di scuro. j La difesa energica della "Stella,, I La Fleur, che è una donna energica, ha etretto a se la borsetta, avvolgendone il tordone al braccio sinistro. Mentre passava accanto ai due sconosciuti, ad un tratto il più basso ha tentato di strapparle la borsetta. La donna ha reagito e ne seguì una colluttazione in seguilo alla quale la borsetta si è rotta e tutte le gioie si sono sparse a terra.- Subito la signorina Fleur si ò gettata a terra coprendo con il proprio corpo i gioielli. Sono" accorse delle persone che si trovavano nel cintìmatografo e allora i duo aggressori, Vistisi scoperti, si sono dati alla fuga. Il più alto dei giovani, che fino allora aVeva fatto da « palo », estrasse una rivoltella e ne sparò due colpi contro la canzonettista che rimase ferita. I due sono saltati poi su una vettura che era forma all'angolo di una strada e che si è subito dileguata verso gli scali D'Azeglio. Uno dei proprietari del cinematografo, Cesare Lazzari, • ha accompagnato la canzonettista all'ospedale, dove le è stata riscontrata tipa ferita di arma da fuoco al braccio sinistro e una escoriazione al ginocchio sinistro guaribili in dieci giorni, j. La Questura, "malgrado le più attive indagini, non ò ancora riuscita ed arrestare *' due aggressori. La canzonettista, interrogata, ha detto che i gioielli, fra i quali vi era una collana di più di quaranta brillanti, avevano complessivamente un vaioTe di più di centomila lire, e che costituiscono tutta la sua fortuna. Ha potuto ricuperare tutti j gioielli; ha perduto soltanto nella colluttazione, una ventina di lire in moneta spicciola. Ha dichiarato che si affretterà a depositare, appena guarita, i gioielli presso una Banca. Degli aggressori non ha potuto dare alcuna indicazione, ma assicura che, vedendoli, li riconoscerebbe.; Come la Fleur racconta la sua avventura i Ho potuto procurarmi un colloquio con la canzonettista Marie Fleur. Essa, che abiJta in una camera a'mmobigiiata presso il «signor Alema, ò una formosa donna di maniere simpatiche. Era ancora in letto fluancìo sono andata a trovarla. Alle mie Idomande ha risposto presso a poco in ^esti termini: «Io sono in arte da vari anni ed ho risparmiato oltre 100.000 lire che ho tutte impiegate nell'acquisto di gioielli, per i quali ho una vera passione. Ieri sera avello deposto il mio tesoro in una borsetta: #i componeva di un collier di i2 solitari, ;'di due vend'entifs, pure con solitari, di due ianeiii con solitari, anelli che mi costarono ei e da soli -40.000 franchi. Vi avevo poi una croco con catenella a perle, due altri anelli, due braccialetti con brillanti ed altre coso preziose. « Mi trovo a Livorno soltanto dalla scorsa domenica, e nella vostra città debuttai lunedi passato, col mio repertorio di canzonette italiane e dialettali. Eseguivo uno dei così detti numeri di «centro». Ieri sera però dovetti cantare in fine di spettacolo, eseguendo un numero di « chiusa ». Cosi non potei uscire dal Cinematografo che dopo la mezzanotte. « In procinto di uscire, pregai un attore della Compagnia Giorgi-Monzino, il signor Pietro Someggia, di accompagnarmi fino a casa. Egli, infatti, uscì con me, dal primo ingresso del Cinematografo Centrale e prendemmo per via BuonUilcnti, solitaria ed immersa in tenebra fonda. « Uscendo, scorgemmo quasi su la soglia del terzo ingresso al Cinematografo due giovanotti; uno alto, magro, dell'apparente età di 23 o 24 anni, vestito di grigio; l'altro avrà avuto 19 o 20 anni, era più basso e vestiva di scuro. Essi sostavano come in attesa di qualcuno. « Istintivamente ■— ha proseguito la Marie Fleur — ho tratto a me la borsetta avvolgendomene il cordoncino al braccio destro. Quando siamo passati dinanzi ai due, dopo pochi passi, anche i due si sono mossi, ed il più piccolo di loro non ha tardato ad afferrarmi rapidamente la borsetta e a tentare eli strapparmela. Io ho cominciato a urlare., mentre opponevo resistenza all'aggressore, che venne tosto ad una violenta colluttazione con me, mentre il Samoggia pareva quasi istupidito dell'avventura e rimaneva lì impacciato e tremante. Riavutosi appena cominciò anch'egli a invocare con urla di spavento l'aiuto. ;< Durante la breve colluttazione cercavo di difendere la borsetta preziosa tenendola strettissima sul petto. Ma a un certo punto la corda della borsetta si lacerò, e la borsetta stessa cadde a terra, mentre i gioielli si sparpagliavano qua e là. Allora per difenderò la mia sostanza mi gettai al suolo per coprirla col mio corpo e tentando di tener lontano con le mani minacciose l'aggressore. Attratte dalle grida mie e del Samoggia giungevano frattanto parecchie persone. Il più basso dei giovani si dava alla fuga o il più alto prima di seguirlo mi sparava contro due colpi, uno dei quali mi ferì alla spalla destra». <( Appena echeggiati i due colpi di rivoltella, il giovanotto si dette a gambe levate giungendo a saltare quasi contemporaneamente all'altro sur una vettura che stazionava lì presso e che, accolti i due, disparve subito a tutta carriera. Gli accorsi mi prestarono le loro migliori cure e i migliori conforti, mi aiutarono a raccogliere i gioielli sparsi per terra. E — per mia buona ventura — potei recuperarli tutti quanti. Me la sono cavata con una grande emozione, con una ferita non grave e con una ventina di lire in contanti che non trovai più. Intanto alcuni dei cittadini accorsi premurosamente mi accompagnarono all'ospedale e di qui a casa ». Gli aggressori — E sui suoi aggressori non può dare altri connotati óltre a quelli, molto vaghi, che ha fornito? — .Nessuno. Nè ho dei sospetti Però qualcuno mi ha insinuato i! dubbio che i due bricconi mi abbiano pedinata fino da Napoli, col proposito di compiere l'audace rapina. Così la Marie Fleur. Alla questura non si hanno ancor traccio sicure. Comunque, si è proceduto già a quattro arresti.

Luoghi citati: Busalla, Genova, Livorno, Napoli, Salerno