L'ostilità del Senato al ministro Leonardi-Cattolica

L'ostilità del Senato al ministro Leonardi-Cattolica L'ostilità del Senato al ministro Leonardi-Cattolica a.,coe. Il Senato ha respinto stasera per una diecina di voti la sospensiva proposta dall'ufficio centrale alla discussione del progetto di legge per il nuovo Ordinamento dei corpi militari.della r. marina. La votazione 6 avvenuta pei- alzata e.seduta,e, secondo i calcoli frettolosi compiuti, i senatori favorevoli alla sospensiva furono 41, i contrari 51. In che significa, detraendo il volo dei tre ministri senatori, cioè onorevoli Leonardi Cattolica, Spingardi e Di San Giuliano, che la sospensiva sarebbe stata respinta per sette voti. Vi può essere errore di computo di qualche voto, trattandosi di una votaziono, di cui il resoconto ufficiale registra soltanto l'esito e non il numero di voti, ma rimane in sostanza che il Governo ha vinto per una diecina di voti Questa circostanza è particolarmente grave, trattandosi di una questione che ha perduto, al momento del voto, il proprio carattere tecnico e si è trasformata in una questione di carattere politico, cioè in una questione di fiducia o sfiducia nel ministro della marina. Il voto contrario alla sospensiva, che ha evitato una crisi ministeriale estiva, potrebbe perdere una parte della sua importanza per il fatto ohe dovrà essere seguito da un vóto più pericoloso, il voto cioè a scrutinio segreto sul progettò di legge oggi cosi fieramente avversato. Ai pericolo il Governo riparerà chiamandatallr votazione domani molti senatori oggi- ar senti, senatori prevalentemente funzioni e prefetti i quali, per ragioni politiche, ingrosseranno la maggioranza del voti a favore del disegno di legge del ministro della mai-ina Leonardi Cattolica. La votazione di oggi, pari a quella di domani, rimarràaltamente sintomatica come la attestazio-ne dell'esistenza nell'ambiente senatoriale,al quale l'onorevole Léonard} Cattolica pureappartiene, di uno stato d'animo tutfaltroche favorevole al ministro della marina.Negli ambienti ministeriali si parlerà diuna congiura contro il ministro della ma-rlna, il quale da qualche tempo viene presodl mira dal gruppo di ammiragli e generali che appartengono al Senato. Comunque, è certo che la manifestazione di oggi al Senato oltrepassa i confini del progetto di legge in discussione. Il nuovo ordinamento del Corpi militari della marina propostodai l'on. Leonardi Cattolica e già approvatodalla Camera ha dato origine a un prò-gotto di egge tecnicamente molto impor-tante e vivamente discusso negli ambientidella marina ma non tale però da eolie-vare, senza il concorso di^tre>m«M^nuKK^ rendersi esatto conto di ciò ch'è oggi accadu-„ »oin«n iuaH»m«, è ««/.«Mario soBvorai-Agetto di legge ~ dal punto di vista tecnico da tre ammiraglie tre generali, cioè«ilHt^MK1 S.daiwiMnUì Mazza Canevaro e Reynaudi, Morra di Lavriano e Bava Beccaris. Fu invece difeso, sempre tecnicamente, da un borghese, l'on. Leopoldo Franchete, autoreproposta di una inchiesta pari amen- sulla marina. L'enorme prevalenza 'del discorsi contro- ri Sui discorsi favorevoli, la circostanza che i tecnici del Senato hanno combattuto il progetto potrebbe far credere che si tratti di una legge nefasta per la Marina. Orbene, ciò non è assolutamente vero; anzi, a giudizio dei tecnici spassionati, la legge è buona. Essa ha come cardine la fu sione degli ufficiali di vascello con gli ufficiali macchinisti, fusione livellatrice che appariva indispensabile e che fu adottata da altre nazioni. L'ammiraglio Rettolo, il quale può essere ritenuto come uno dei più competenti in materia, mi diceva oggi stesso che questa parte del progetto di legge Leonardi-Cattolica è ottima. Perche dunque gli ammiragli del Senato l'hanno cosi vivamente combattuta? La spiegazione deve ricercarsi in ragioni di casta. L'alta aristocrazia degli ufficiali di marina appartenente al Senato è costantemente contraria al concetto, fondamentale del progetto di legge, cioè la disposizione di carattere democratico che uguaglia gli ufficiali macchinisti agli altri ufficiali di marina. Nondimeno, questa ostilità di casta e il dissenso su altri particolari della legge non sarebbero bastati a giustificare la vivacissima opposizione alla proposta del Ministro del la Marina, e per onesto bisogna ricercare la vera ragione della manifestazione di oggi in argomenti di natura politica e perJ3anale, cioè in urijr lotta contro la persona 1 deirammiragllo Leonardi-Cattolica. La lotta ha origini non recenti. Svariati elementi l'hanno alimentata: anzi tutto l'invidia, inevitabile nell'animo umano, per la rapidissima carriera dell'on. Leonardi-Cattolica e Per II conferimento ricevuto del Colla- re dell Annunziata per essersi trovato Mi nistro della Marina durante la guerra di ì Libia. Altre cause incidentali vennero a j dare incremento alla campagna intrapresa ! contro l'on. Leonardi Cattolica come, ad j esempio, l'aggressione subita dal Ministro Ideila Marina per opera del contrammira| glio Gozo e il ritardo nelle costruzioni na- vali fece il resto. Si andava in tal modo creando1 un ambiente di ostilità ài Ministro, ostilità che esplose in occasione della votazione del bilancio della Marina al Senato. Nella votazione a scrutinio segreto il bilanciò tu approvato, come tutti ricor¬ aan0i con una ventina soltanto di voti di maggioranza. In tali condizioni si è venuti j aUa discussione di oggi. Il relatore delimi fici centrale generale Bava-Beccaris, nel , wa nìtaia& e nel suo discorso di oggi, affermò che il Senato veniva costretto dai £^^Ts/ore 32S£? 2L£RL2Sl 10 «pazio_di ^4 ore^dovette essere presen- Be- Discussione strozzata dunque per impe- KW,-*! rilevare gli errori deU* proposte ministeriali. Ma l'on. Giolitti. in un suo Irapido dialogo col senatore Bava-Beccaris, oggi ha energicamente respinto tale accusa, ponendo sotto ben altra luce l'opera dell'ufficio centrale. Il Presidente del Con- { sigilo fece rilevare come fin dal 5 maggio il progetto Leonardi Cattolica sia stato resentato al Senato dopo che fu approvao alla Camera: quarantacinque giorni eano dunque più che sufficienti per l'ufficio centrale," dovendo studiare il progetto e resentare la relazione.. L'on. Giolitti ha oluto con questo rilievo far intendere che e cose sono avvenute precisamente alla roescia di quanto il generale Bava-Beco;.ris asseriva; quindi non premeditazione del Governo a far approvare il progetto in fretta nell'ultima sedata, quella delle vacanze, ma bensì ostruzionismo deirufficio centrale coalizzato nella proposta di sospensiva onde creare all'ultim'ora imbarazzi al Governo. La verità è stata detta dall'on. Gio litti. Un regime -speciale si è voluto instaurare sul progetto Leonardi-Cattolica per inferire un colpo, mortale al Ministro. Infatti come parlare di discussione sommaria quando progetti ben più importanti furono approvati in poche ore di discussione? Tutto era preordinato per la messa in istato di accusa dell'on. Leonardi-Cattolica. Si vide infatti la discesa in massa degli ammiragli a riposo appartenenti al Senato con alla testa il pugnace on. Canevaro, il quale ebbe oggi l'immancabile* incidente con l'on. Giolitti. Il tono crudele del discorso Mazza,~Ta "durezza "inesorabile dell'ammiraglio Reynaudi, la violenza del discorso Canevaro elevarono il tono della discussione a un diapason insolito per la tranquilla aula di Palazzo Madama, sintomo anche questo che si voleva andar a fondo contro l'ammiraglio Leonardi-Cattolica. L'ammiraglio Canevaro andava anzi troppo oltre portando in Senato, sia pure per smentirle, le voci che i" macchinisti della Marina si dispongano allo sciopero e persino ad atti di sabotaggio qualora il progetto in discussione al Senato non venisse approvato! Per l'onore della nostra Marina l'ammiraglio Canevaro non doveva pt , a r i n . i , e a a a i e e l a a portare alia tribuna parlamentare voci 'di tal genere,-e il Senato giustamente approvò l'on. Giolitti quando, alzatosi in piedi* deplorò "toh veemenza che l'ammiraglio si fosse fatto portavoce di simili denigrazioni della nostra Marina; ma u linguaggio eccessivo dell'on. Canevaro non era che la riprova di ciò che si andava preparando e che apparve al momento della votazione dejla sospensiva. Il blocco contro il Ministro Leonardi-Cattolica appariva formale. Tutta la Destra e tutto il Centro del Senato, salvo l'on. Santini, votarono a favore della sospensiva, cioè contro il Ministro; ma più ancora fu quel che apparve significativo in due unità del voto, cioè la approvazione data alla sospensiva da due senatori, che, per l'alta carica militare da; essi coperta, conferivano particolare signij Acato alla manifestazione di quasi una metà del Senato contro il Ministro della' Marina. Quei due senatori furono il generale Pollio, capo di Stato Maggiore dell'esercito, e l'ammiraglio Faravelli, il primo dei viceammiragli in attività di servizio e Prèsidente del Consigliò Superiore della Mari-1 na, consesso che ha voto consultivo intorno ai progetti della natura di quello in discussione. A favore dell'on. Leonardi-Catr tojjca reagì il blocco di Sinistra, sempre devoto all'on. Giolitti. Cosi, per pochi votiy e per oggi, il Ministro della Marina fu salvo. Egli dovette la sua salvezza anche alla energia con la quale l'on. Giolitti Io difeso e reagì contro gli attacchi dei suoi avversari. Ma il Ministro della Marina, qualunque possa essere l'esito del voto di domani a scrutinio segreto, moralmente èdiminuito. Sia egli pure vittima, come f suoi amici affermano', di una congiura, ma la congiura appare ormai cosi vasta, *n assumere il carattere di una insurrezione.

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