La fine dello sciopero generale a Milano

La fine dello sciopero generale a Milano La fine dello sciopero generale a Milano Una commissione operaia ottiene dal Prefetto la liberazione di una parte degli arrerestati - Reciso rifiuto prefettizio circa la sentenza del Tribunale - L'on. Treves convertito allo sciopero generale - Gli agitatori durano fatica a far votare la fine dello sciopero - Lo Zocchi, ingiuriato dai compagni, sviene - La causa in appello reclamata entro il mese. (Per telefono alla STAMPA) Milano, 17, sotto. Lo sciopero generale è Anito, per decreto 'dei cuoi stessi organizzatori e col voto della massa scioperante. Pertanto stamane, esso fu anche più esteso di ieri : si può dire, anzi, che solo stamane si ebbe lo sciopero generale. La mattinata di sciopero < La giornata, eccezionalmente mite, favorisce l'esodo degli operai dalle loro case: essi percorrono la citta a gruppi-, la Polizìa però procura di sbandarli appena si formano degli agglomerameli». Nelle varie rimesse tranviarie, soltanto quattro o cinque tranvieri si sono presentati, epperò, à parso alla Pubblica Sicurezza che sarebbe stato inutile mobilizzare tanta forza pubblica per proteggere dei tentativi di servizio assolutamente Inadeguati al bisogno, e la « Edison * ha dovuto rinunziare al servizio. Scioperano, oltre i tranvieri, i metallurgici. Anche i fattorini telegrafici scioperano, ma parzialmente. Scioperano pure gli operai delle tipografie, eccettuati quelli dei giornali. Lo sciopero dei gasisti è completo in tutte le officine; tuttavia il gas è assicurato alla città. Anche i proprietari di forni hanno preso provvedimenti affinchè il pane non abbia a mancare. Anche gli spazzini municipali si sono uniti agli scioperanti, cosicché il sorvizio di nettezza urbana è sospeso. Treni fermati Oli Scioperanti degli stabilimenti metallurgici si sono recati in colonna verso il Rondò di Loreto; il vasto piazzale era gremito, cosi pure 11 viale Padova, all'altezza del Molino Nuovo. Allorché apparve un treno della linea interprovinciale di Vaprlo, composto di una locomotiva e di cinque vagoni, i dimostranti costrinsero i passeggeri a discendere. 11 personale del treno promise di aderire allo sciopero qualora avessero aderito anche gli antri compagni. Il treno proseguì quindi vuoto per Milano. Anche' il tram di Vimercate delle 6,30 fu fermato alla Cascina Ferrera ed i passeggeri fatti discendere. La cavalleria caricò anche questa volta; i dimostranti però non si dispersero. Da Porta Venezia parte ogni mezz'ora il treno per la Gobba; il primo è partito senza Incidenti, alla chetichella; il secondo è stato fermato dalla folla al Molino Nuovo. Dopo mezz'ora di sosta, scortato dalla cavalleria, potè ripartire a passo d'uomo. La scena si è poi ripetuta alle. 6 c mezza, •M'arrivo dì una seconda tranvia da Vimercate, Anche questa volta i viaggiatori hanno dovuto effettuare una passeggiata pei" forza sino 'a Milano. Due vetture, svilito dalla folla, furono rovesciate sui binari del viale Padova. La cavalleria accorse e disperse i dimostranti, e il personale potè risollevare le vetture e proseguire per Milano. Intorno ad un'automobile Verso le ore 10. a Porta Vigentina. un gruppo • di. scioperanti voleva ad ogni costo che itn'atHomobilè pubblica si fermasse. Nacque utra" viva discussione tra lo chdufleur ed'l dimostranti. Ad un tratto una delle gomme delle ruote anteriori scoppiò con fragore, essendo stata evidentemente forata da uno degli scioperanti. Seguì un parapiglia, durante il quale un ciclista fu travolto dall'automobile stessa, che indietreggiava. Intervennero allora alcuni agenti che, mentre gli scioperanti si disperdevano, procedettero ad una trentina d'arrestiLa cavalleria scorazzò lungo il viale per parecchio, tempo, finché questo fu completamente sgombro. Gli arrestati vennero tradotti alla Sezione dì via Ausonio. Oltre agli arresti operati ieri, nel pomeriggio, in piazza del Duomo ed in corso Vittorio Emanuele, un centinaio d'altri furono eseguitdalle ùndici Sezioni, nei varii punti della città. Stamane, però, una cinquantina d'individui vennero rilasciati. Gli altri vennero denunciati all'Autorità giudiziaria per i solitreati di resistenza, violenza, oltraggi, eccEd in attesa del giudizio del Tribunale, sotto buona scorta, furono inviati al Cellulareche ora rigurgita già di arrestati. Il cinismo del feritore del ten. BaveraIl Corriere della Sera pubblica che il feritore del tenente Federico Ravera, tratto in arresto ieri durante la dimostrazione a Porta Vittoria, è stato-interrogato stamane dai funzionari in Questura. E' certo Carlo Gilardi, dSS anni, abitante in via Pietro Custodi, 14Egli ha fatto questa testuale dichiarazione« Sono io che ho ferito l'ufficiale con un coltello. Non solo non mi pento, ma mi spiace di non averlo ferito più gravemente». Rimane cosi ' esclusa la versione data dagli amicdell'arrestato, che il' tenente sia rimasto ferito per disgrazia da un soldato, colla baionettaAl comizio Le adiacenze della Camera del lavoro, fin dalle ore 13, sono gremitissime e movimentatissime. Da ogni parte giungono gli orerai in massa. Intanto nei dintorni si cominciano a prendere - delle misure severissime. Tutte le vie, poco dopo le Li, sono già bloccate dalla cavalleria e dall'artiglieria. Alcune compagnie di bersaglieri e fanteria sono schierate invia Guastalla, nei pressi di corso Vittoriadi via Comenda, ecc. Nugoli di guardie dPubblica Sicurezza e di carabinieri, al comando di numerosi funzionari, circolano attorno al Teatro del Popolo, che è già enormemente affollato. Anche questa volta l'ultimo Comizio dello sciopero generale promette di riuscire movimentato ed importante. Alle ore 14,30, cominciano a giungere, salutati da applausi, i vari oratori. Paolo Valera viene chiamato alla presidenza. Valera: — Io non sono incaricato che dportare i- ringraziamenti per il contegno gagliardo di ieri. Voi siete un folla cosciente dei propri diritti; voi avete saputo attraversare con grande coraggio le arterie della grande città. Intanto, vi comunico che il Comitato andrà, dal Prefetto a domandare la scarcerazione degli arrestati di ieri. Voci: — Di tuttil Valera: — Quelli che sono già al Cellulare sono già nelle mani dell'Autorità giudiziaria. Ora. state attenti che il segretario della Camera del lavoro, Azimonti, vi leggerà l'ordine del giorno. La protesta e il reclamo al Prefetto Aslmòhll: — Siamo entusiasti della complea riuscita dello sciopero generale. Anche in questi due giorni la massa proletaria, che è disposta al sacrificio, ha ritrovato se stessa ed ha dimostrato che quando è violentata nei suoi diritti e nella giustizia, è pronta a scenderò in piazza per chiedere giustiziai U Comitato, concordemente, ha deliberato di andare dal Prefetto, ed a questo scopo ha compilato la seguente formula : «Il Comizio, riunita' alla Caia del Popolo, constatata la riuscita grandiosa della manif estazione dì sdegno, e protesta contro la condamai del 18 implicati net processo dello sciopero metallurgico, di fronte agli arresti operali a causa della manifestazione suddetta, delibera di inviare una rappresentanza del Comitato di agitazione alle Autorità compeenti a reclamare assicurazioni tassative per 'acceleramento dei processi in corso ed il riascio immediato di tutti gli arrestati, che sirovano a disposizione della Questura; di atendere la risposta delle suddette Autorità per deliberare in merito ». — Al colloquio — continua Azimonti — del Proietto, vanno Tassi e Carati, per lUnione sindacale, Azimonti e Petrali per la Camera del lavoro. " Non possiamo capovolgere oggi l'ordinamento borghese „ La comunicazione.di Azimonti è approvata con qualche protesta.- Mentre la Commissione si reca dal Prefettosorge a parlare Fulvio Zocchi. Zocchi osserva che se da 20 anni ad oggi si fosse fatta una propaganda come di questgiorni, allora ben altro atteggiamento noi potremmo avere; ma oggi non possiamo capovolgere l'ordinamento borghese. — Tocca proprio a me parlarvi cosi, a me che altre cose avrei voluto din-i e ad altre speranze incitarvi! Ebbene, bisogna essere sinceri: noi sentiamo in cuore il concetto della rivoluzione, come la nemesi vendicatrice delle genti, ma la dobbiamo fare 11 giorno in cui la massa è matura! Non vi diciamo però di ripiegarvi su voi stessi. Abbiamo fatto una grande protesta civile, abbiamo visto divenire generale la rampogna contro la sentenza e contro la Polizia, abbiamo visto il Collegio di difesa insorgere assieme a tutti i galantuomini, ed è stata una grande rivelazione contro una grande immoralità! La protesta nostra è riuscita. Non vi dico di deliberare oggi su quello che farà10 sciopero generale : attendiamo la risposta che recherà la Commissione recatasi dal Prefetto. Voci: —- E' un armistizio... Zocchi continua dicendo che se le richieste non saranno accolte lo sciopero diverrà nazionale e 20 milioni di cittadini saranno chiamati a discuterle. La fine del discorso dello Zocchi è salutata da applausi. Parla l'on. Treves Va sul tavolo fon. Treves, che è pure accollo ilo. applausi. Treves — Sono orgoglioso del vostro saluto perchè ciò dice che il deputato socialista non è estraneo alla grande battagliai E' stata l'idea socialista ohe prima ha mosso la plebeLa propaganda socialista discende dal pensiero di Carlo 'Marx, ed è quello che prima ha fatto gli uomini e i socialisti. La stampa borghese ci osserva: Credete voi che le sentenze della magistratura si possano modificare con dei Comizi, con lo sciopero, con le perturbazioni sociali? Noi rispondiamo: Nelle disposizioni del Codice c'è posto per il pensieu degiudice, che può essere influenzato contro la massa! La magistratura può chiamarsi Magnami e può chiamarsi Allara. Il buon giudice Magnnud pensa che tutto ciò ctle è nel l'arbitrio del giudice va interpretato secondo11 diritto umano; pensa pure che è meglio un po' d'ingiustizia legale se questa consento una giustizia effettiva e buona; pensa che iprincipio della giustizia sorge dal bisogno dal buon senso- Pensa invece il giudice Allara: « Tutto ciò che la legge lascia nell'apprezzamento del giudice, tutto l'adojero sotio la suggestione della classe borghese per rendere giustizia esemplare; e la giustizia esemplare consiste nel dare l'esempio alle plebcol castigare ferocemente la plebe. » Noi sortiremo qualche effetto o sortiremo effetto contrario 1 Xon so. La magistratura è una buondonna, che mette in mostra tutto il servilismoMa al 'dilà delle ca.use odiarne, ci sono lcause dell'avvenire. Per creare una reazionall'opinione violenta degli uomini in toga, buona giustizia rispondere. Lo sciopero ge iterale s'inquadra nei bisogni dell'etica e dediritto presente e nel movimento generale deproletariato, uscito dal pensiero socialistaSiamo ael Uberi e degli eretici: noi combattiamo collo sciopero generale! Oggi lo sciopero generale è un fatto compiuto. Che importano le piccole concessioni del PrefettoSe verranno, tanto meglio: ma noi facciamconstatare il grande movimento d'avanzatadel proletariato. La vittoria è ottenuta; la classe lavoratrice esce rafforzata sopra gli ordini che sembravano inacessibili, quelli dellmagistratura e quelli della giustizia! La Balabanoif Sale a.parlare alla-tribuna Angela Balabanoff, la quale dichiara di parlare a nome dell'Unione delle proletarie socialiste. Ella diceLo sciopero ha anche raggiunto un grande effetto: gli uòmini e le''donne vittime dellstesse miserie, protagonisti della stessa tragedia -del lavoro, si uniscono e si sentono antesignani di quella grande rivoluzione proletaria che è il socialismo. Il proletario di Milano ha fatto il suo dovere: le proletarie dMilano-Hanno spinto esse stesse i loro figlsulle rotaie dei tramvai. Voi, o donne, sietvotate a tornare nelle.vostre officine, ma tornando a fare II doloroso calvario della vostrvita dovrete portare il ricordo di questi giorni Ricoraate che il nemico non è più Dio, il capitalismo e quello di questi giorni non più che un episodio della grande lotta per lrivendicazioni ■sociali. Preparatovi ad altre più decisive battaglie! L'on. Chiesa Parla l'on. Cnlesa'e quando salo sul tavolegli è accolto da grandi applausi. Chiesa: — Io guardo da questo tavolo lvostra folla, laggiù, ed ho l'impressione chsi siano aperte le bocche di una grande cateratta. Questa folla, oggi che è accorsa nosi può più frenare, non si può limitare, la fiumana che non può essere contenutaQuesta folla spaventa i timidi. Pensate, se raccogliere queste grandi cascate vi fosserdelle turbine, come si spaventerebbero i piccoli fuscelli delle istituzioni e della religioneChe cosa direbbero gli uomini dell'aristocrazia? Vedendo questa folla, in questo teatro depopolo, sento la sinfonia grandiosa che saldal vostro cuore, dalle vostre speranze! Purtroppo, il popolo non è ancora preparatoNel '98 era disfatto dalla paura ed i Partitnon erano ancora pronti. Nel 1904 lo scioperera grandioso, ma il popolo non era preparato. Nel 1911 abbiamo avuto la Libia, e neanche allora il popolo era preparato. Venendo a parlare dell'attuale sciopero generale, l'on. Chiesa rileva la resistenza compattezza operaia, ed annunzia che nellmattinata ti sono recati dal citare la discussione della causa di DeclBacci e compagni in appello. Voci : — Il comra. Nicora è uno dei buonChiesa: — il comm. Nicora ebbe a rispondere che il ruolo era carico; ma il processsarebbe stato ugualmente affrontato.: Ora idico che l'Autorità politica, quando vuolmette le mani nella giustizia. L'Autorità plitica può sollecitare direttamente il processII desiderio dei nostri avversari è che lo scipero continui, che agonizzi poi, eppòi si rompa la vostra bella solidarietà! No, questo nodeve avvenire! Voi dovete dire di terminarto sciopero perchè lo volete terminare! Lvostra forza, o lavoratori, deve essere coodinata, azione politica ed azione economice quando sarete pronti alla battaglia decisivavoi la farete senza fermarvi più! Mussolini dell' "Avanti,, Prende poi la parola Mussolini, direttordelMtianfi/ Comincia cosi: — « La vita quello che è! » dice lo Zocchi. Ed è veroQuesto è marxismo puro. Era necessario potare fa tempesta là dove doveva arrivare. LPolizia poteva massacrarci, ma non potevimpedirci, ieri,, di passare, e siamo passatiOggi, poi, il prefetto, per evitare maggiorpandemonio, dovrà fare le concessioni. Peconto nostro, è necessario non far agonizzarlo sciopero a goccia a goccia. Noi noli dobbiamo lasciarlo morire. Se si vuole andaravanti, lo sciopero deve divenire più grandancora, più solenne: dovrebbero scioperaranche gli spazzini, i vetturini, i maestri... Scuro! Perchè i maestri non disertano le aulscolastiche? Perchè i lavoratori della mensnon lasciano che le persone per bene nercslaurants si servano da sole? Perchè nosi interrompe la. pubblicazione dei giornaliPerchè non si mette il bavaglio alla slampaNon basterebbe ai nostri bisogni un bollettinqualsiasi, magari VAvaiM? Intanto lo sciopero ha dimostrato che il popolo" non ssbanda al primo squillo. Ma non si puancora parlare di rivoluzione, con un popolinerte, con un esercito del quale non conosciamo l'animo ed anzi ci ha dato Roccagorgia, Per il momento constatiamo che popolo di Milano ha vinto con una magnificmanifestazione, ed io vi dico arrivederci penuove battaglie, che saranno nuove vittorieLa proposta delle cipolle Parlano ancora Virgilio Elia, dell'UnionSindacale, e Amilcare De Ambris, il qualnota che lo sciopero ha segnato un solco profondo tra il proletariato e la borghesia, e chè cominciato un nuovo periodo storico. AlDe Ambris segue, tra le risa dei presentun trippaio, il quale, rilevando che la classdei trippai è stata solidale, lamenta e stigmaUzza che abbiano invece lavorato i macellaA questo punto certo Galassi chiede l'alontanamente della stampa, avendo da faruna comunicazione di indole delicata. Ma presidente del Comizio, Valera, si oppone, eallora il Galassi 6i decide a parlare, presenanche i giornalisti. Il Galassi propone che disseminano delle cipolle per le strade alloché la cavalleria" minàccia qualche carica. Il Galassi è applaudito per questa sua strana proposta. L'ordine del giorno per la fine dello scioperoIntanto si nota nella sala un certo movmento. Sono i commissari operai che tornano dal colloquio col Prefetto- i quattro commissari hanno un breve scambio di idee coi capi del movimento; quindi lo Zocchi risalsul tavolo per presentare l'ordine del giornche il Comitato dello sciopero ha formulatin seguito al risultato del colloquiò col Preietto. Zocchi dice: — Il prefetto di Milanovolente o dolente, ha dovuto Sarei tassativassicurazioni per sollecitare la trattazione deprocesso Dacci. Inoltre, il prefetto ha dichiarato tassativamente che tutti gli arrestati disposizione dell'autorità di Pubblica Sicurezza saranno posti in libertà. Il prefetto ha accettato integralmente l'ordine del giorno coquale voi avete prima incaricato la vostrCommissione di andare al colloquio. Ora, ivi leggo l'ordine del giorno che il Comitatconcorde vi propone: « Il Comizio, riunito alla Casa del Popoloin conseguenza dell'ordine del giorno in precedenza votato, mentre rileva ancora una vota come la manifestazione di protesta cantala sentenza cannibalesca emessa dal Tribunale di "Milano sia riuscita imponentissimed abbia trovato rispondenza solidale e cosciente in ogni plaga d'Italia; consideratche, raggiunta la massima espressione dellsuddetta protesta, si deve ritenere come conseguito il trionfo morale della coscienza cvile di tutti gli spiriti Uberi; considerai» atresì come, di fronte al volere chiaro ■ e preciso del proletariato milanese, le autorità politiche hanno dovuto accedere alle tassativrichieste da esso proletario formulate col precedente ordine del giorno, delibera di effetuare la ripresa del lavoro da domani matina mercoledì, 18 corrente, reclamando ' chentro il corrente mese venga fatta la discussione d'appello dei 18 condannati e riservandosi, ove ciò non avvenga, di riprendere l'agitazione tanto locale Quanto nazionale. ». "No! No! Rivoluzionario da operetta!Appena lo Zocchi ha terminato di leggerl'ordine del giorno, dulia l'olla si elevano vve proteste, e si grida: — No! No! E' un tradimento! Sei un rivoluzionario dà operettaHai avuto paur-V Zocchi scafa come una molla e tenta dcolpire con uno schiaffo chi gli .ha mosso l'appunto. Poi, contiliu,i a parlare: — Spero chil vostro contegno dipenda dal fatto che noavete compreso le conquiste fatte. Voci: — Vogliamo la continuazione dellsciopero! Zocchi : — Nessuno più di me è per la continuazione, ma siete preparati? Quanti eranin piazza ieri? Io c'ero, c'era Mussolini. -Dovera la folla? Bisogna guardare alla realtà. Lsciopero generale è stato una grande vittoriauna grandiosa manifestazione di: forza: più grandi cose le masse non sono ancormature. Del resto, ai miei compagni libera tarì e sindacalisti, rivolge l'invito di venirstasera all'Unione sindacale. Darò loro altrparticolari, e le ragioni per le quali anche isostengo che l'ordine del giorno deve esserapprovato! Molte proteste si elevano nella sala, in tumulto, e lo Zocchi deve interrompersi. L'onorevole Treves, in un gruppo, parla vivacemente per convincere alcuni a votare l'ordindel giorno. Il Presidente lo invita al silenzicon queste parole: — Onorevole, qui non siamo alla CameraE l'on. Treties replica: — Tu non sei Presidente Marcoral (Viva ilarità). Il cernitilo di Treves Una telefonata della Questura Per indurre la massa a più ragionevoli propositi, parla, inutilmente però, l'on. Treveche scongiura il proletariato a pensare allvittorie della propria organizzazione e dellpropria autorità, vittorie, ine ora sarebbercompranti** con i* cenlinweiafje eeifae «ciò o ! no o e, oo. omn e a ra, , e è. a a ! e r e e e e - Anche una maestra riesce a farsi ascoltare: sostiene anche essa che lo sciopero deve terminare. , „ Ne Ifrattempo giunge una telefonata dalla Questura alla Commissione esecutiva. La telefonata viene comunicata all'assemblea, ed è del seguente tenore : « La Questura, interpellata, sull'ora in cui si rilascteranno gli arrestati non deferiti all'Autorità giudiziaria, risponde che occorre il tempo materiale per esanrinare i nomi ed i rapporti. Se gli stessi membri.della Commissione esecutiva lo desiderano, vadano subito a prendere l'elenco di coloro che verranno in giornata rilasciati, disposta anche la Questura ad esaminare, insieme alla Commissione, la posizione degli arrestati stessi i>. La telefonata, comunicata al Comizio, fa una certa impressione, ma la maggioranza continua a chiedere la continuazione dello sciopero. A questo punto, esortato da molti, sorge a parlare il Mussolini, il quale ritiene che il Comitato potrebbe dire subito le ragioni che l'inducono ad accettare le concessioni del prefetto. Tuttavia, egli crede che la massa ormai non si trovi davanti che ad un dilemma: o continuare nello sciopero, dandogli carattere insurrezionale e nazionale, o far agonizzare l'attuale sciopero goccia a goccia. Il Comizio deve scegliere, ma deve pensare bene a quello che fa. Ormai lo sciopero non potrebbe essere che insurrezionalel Pulvio Zocchi sviene , In questo momento lo Zocchi, che ha rice- elvuto una comunicazione, sorge in piedi e a grida: « Compagni! Annuncio che or ora i sono usciti dalle carceri 49 arrestati. Quei n ?. T o i ò o l a r ! e e e , e . -i e l d i i ro an e o o , e l a l a o o , i ci a o a e e . e ! i e n o o e o , a a e i o e e o ! l , e a o - vigliacchi che mi hanno accusato prima pensino, se io, dopo essere stato ingiuriato da tutti i riformisti d'Italia, dovevo finire per essere ingiuriato a Milano dai sindacalisti e dai libertari! ». Detto ciò, Io Zocchi impallidisce e sviene. Intanto il Mussolini può continuare. Egli riconosce che lo Zocchi, il quale ha dato tanto amore al movimento, ha diritto di dolersi del contegno di qualcuno. Quindi il direttore dell'Avanti! ritorna sul dilemma e conclude: Se volete lo sciopero insurrezionale, bisogna avere allora con noi i soldati. Siamo, noi pronti? Decidete! ». La votazione Le parole del Mussolini sembrano aver fatto impressione sulla folla. Valera ne approfitta per mettere in votazione l'ordine del giorno. Quasi tutte le mani si alzano. Lo sciòpero generale è terminato. La moltitudine sfolla cantando l'Inno dei lavoratori. Le ultime violenze Mentre il Comizio sta per finire, un migliaio di giovani scioperanti abbandonano la Casa del Popolo; si forma un corteo, che, per via Manfredo Fanti e via Commenda, giunge in corso Porta Homana. E' questo l'unico sbocco che non sia ostruito dai cordoni militari. Indisturbati, i dimostranti costringono gli esercenti di quel rione a chiudere i loro negozi. I carri e le carrozze' che incontrano sono costretti a riprendere la via del ritorno. Un incidente vivacissimo si svolge all'angolo di via Commenda e corso Porta Romana. Un'automobile privata, diretta verso piazza del Duomo, viene arrestata e circondata dai dimostranti. Le quattro persone che si trovano a bordo vogliono proseguire, ma sono fatte segno ad u.«a fitta sassaiola. Gli automobilisti allora estraggono le rivoltelle per difendersi e le puntano contro la folla, che indietreggia. Approfittando del momento di sosta, lo chaufjeur rapidamente imprime alla vettura una grande velocita e scompare. All'angolo di via Rugabella fu fermata un'automobile pubblica, su cui si trovava l'on. Chiesa. Riconosciuto però il deputato repubblicano, l'automobile potè proseguire. I dimostranti giungono in via Carlo Alberto e fermano, fra le altre, la carrozza pubblica in cui si trova l'assessore comunale Torquato Slroni. Il prof. Sironi prega insistentemente di lasciarlo proseguire, dovendo recarsi a visitare una ammalata grave. ma_ia folla non vuole udire ragioni ed egli è costretto a scendere ed a continuare a pie di il suo cammino, mentre la vettura viene fatta retrocedere verso via Unione. La colonna continuala sua passeggiata indisturbata e tumultuante verso piazza del Duomo, costringendo perfino la Guardia Medica ad abbassare le saracinesche. I dimostranti, indisturbati, sostano a lungo in piazza del Duomo, poi, lilialmente, poco a poco, si sbandano. Le numerose botteghe, che al loro passaggio si arano chiuse. ' furono riaperte e le vie ripresero il loro tranquillo aspetto normale. - .All'angolo di Porta Ludovica, in viale Vi gemina, nel ipomeriggio, si sono ripetuti gli incidenti della mattina. Il carrettiere Giovanni Grugera, d'anni 35, addetto alla macellazione dei suini, passava tranquillamente sul proprio Carro da quella parte, quando una turba di giovanotti lo férmo col cavallo, ingiungendogli di. scioperare. Il carrettiere, che non aveva bunto desiderio di parlamentare, frustò il cavallo, cercando di allontanarsi di carriera, ma i dimostranti lo afferrarono e brutalmente 10 gettarono a terrà, tempestandolo di bastonate. Alle grida del disgraziato, accorse una pattuglia di. carabinieri... che trasse in arresto quattro degli assalitori, traducendoli alla caserma di via Vigentina. Il ferito fu dichiarato guaribile in una diecina di giorni. Gli arrestati rispondono ai nomi di Calvino. Malvestiti, d'anni ti; Alberto Galli, d'anni 18; Mario Amadéi, d'anni 29; Ranetti Giovanni, d'anni 22. Furono poi ari-estati, per avere attentato alla libertà del lavoro, certi Mario Tollini, di anni 26; Luigi Ferrari, d'anni 29; Castelhovo Angelo, d'anni 20; Luigi Legnani, d'anni 32; Ettore Fornaciari, d'anni 19. Come si è svolto 11 colloquio col Prefetto Ecco come si è svolto il colloquio della Commissiono operaia col Prefetto, secondo quanto pubblica la Sera: 11 senatore fPanlzzardi disse agli operai che li avrebbe ricevuti, non per obbedire ad una intimazione, ma per suo senso di giustizia e per essere sua abitudine l'avvicinare tutti. La Commissione dichiarò che era venuta a fare appello alla sua cortesia ed alla sua imparzialità. 11 colloquio fu breve e cordialissimo. L'Azlmonti, della Camera del Lavoro, fece tre domande al Prefetto : l.o Manifestò il desiderio che gli arrestati durante gli ultimi tumulti, i quali non avessero a loro carico precedenti giudiziari, fossero rimessi in libertà con una certa larghezza e sollecitudine. A ciò il Prefetto rispose che il Questore ha già fatto questo finora e continuerà a farlo purché a carico degli arrestati non risultino reati di qualche gravità. 2.0 L'Azimonti chiese al Prefetto di interporre i suoi buoni uffici per una rapida convocazione dell'appello nel processo Bacchi. Qui 11 Prefetto ripose recisamente non potere in alcun modo ingerirsi dell'amministrazione della giustizia ed altrettanto recisamente negò la sua ingerenza quando la Commissione pretese che egli volesse sollecitare provvedimenti contro il delegato Magnati. ■ Non posso — concluse 11 Prefetto — in quanto la dal Magna* I» pasti « un a è i i , a a o a l e l procedimento giudiziario acquisito agli atti di un processo, del quale non è. lecito a me ingerirmi. 11 Questore procede per conto suo ad una inchiesta, caso mal dovesse emergere qualche nuovo elemento, di fatto... » Dopo le esplicite dichiarazioni del Pretetto, la Commissione si accomiatò osequioaamente- Il segretario della Camera del Lavoro sarà processato Il Marchetti, segretario della Camera del Lavoro, arrestato insieme., ad altri compagni, non verrà giudicato, come prima pareva, per direttissima. Si è aperto Invece contro di lui ed i suoi compagni regolare procedimento e l'istruttoria è stata affidata al giudice cav. MarabelU. Stasera, dopo il comizio, l'on. Chiesa, Pietro Bilioni e Silvestrinl della Camera del Lavoro, si recarono a San Fedele e ne uscirono con venti operai, che erano stati arrestati lunedi. Altri ventinove arrestati furono rilasciati Oalle altre sezioni. zpemcfitiocztqzltemstuc