La tumultuosa giornata dello sciopero di protesta a Milano

La tumultuosa giornata dello sciopero di protesta a Milano La tumultuosa giornata dello sciopero di protesta a Milano Ile ppopofzioni dello sciopera - tfn comizio di 20.000 persone - Mischie violente, cariche di ca« valleria, colluttazioni tra fot*za pubblica e dimostranti « Un tenente dei carabinieri ferito con una coltellata: il presunto feritore arrestato - Dimostranti e agenti feriti. (Per telefono alla STAMPA) », 16, notte. 1 La giornata Hi sciopero non è stata, purtroppo* senza dolorosi incidenti: la cronaca registra momenti difficili, sanguinosi tafferugli tra dimostranti c forza pubblica, urti violenti, dimostrazioni clamorose. Lo sciopero non è riuscito generale, come avrebbero voluto i suoi organizzatori; ma la vita cittadina è stata oggi, specie nel pomeriggio, seriamente turbata, e" questa sera non si può ancora dire se domani tornerà la quiete desi» iterata. Nll inSV Nella mattinata I tranvieri n contingente maggiore allo sciopero è datò Hai tranvieri: su 800 e "più vetture,-che quotidianamente circolano in Milano, avranno prestato servizio un'ottantina appena. Peraltro,' le principali linee sono servite; è il pubblico me profitta, dimostrando la sua soddisfazione ai tranvieri, che hanno avuto, il coraggio ci non disertare il lavoro. Le linee .foresi, Monza, Attori, Corsico, funzionano pure regolarmente. Cosi le comunicazioni suburbane sono mantenute anche dalle tranvie a vapore: ferrovie Ticino, tranvia Gallarate, MiIano-Mngenta-Castano, tranvie interprovinciali. Tutte queste linee lavorane col proprio personale, che à rimasto in servìzio. Le rimesse di via Pietro Custòdi, alle 3,30 di questa mattina presentavano un aspetto di, relativa tranquillità. Visibilmente, queste rimesse sono sorvegliate appena da quattro cacarabinleri e non vi ha nei paraggi alcuna equadra di vigilanza. Ne escono tre vetture; .appuro dall'Ingresso non 'tè gassato alcun fcramviere! Come si spiega il mistero? Il mistero è spiegato, poiché alcuni tramvieri dissidenti, temendo di venire ostacolati ' all'entrata dalle squadre di vigilanza, avevano pensato bene di restare ieri sera dopo le 23 nelle rimesse e di dormirvi. Altre quattro rimesse sono vigilate da nuclei importanti di fanteria per impedire il formarsi di agglomeramenti di dimostranti; ma sembra che non abbia ad esservi bisogno dell'intervento dei soldati. Alle 4,30 alla rimessa di via Pietro Custodi non si sono presentati «he 12 dei GOO tramyteri'del primo turno. Anche- in via Spontini l'astensione è molto più sensibile, di ieri. Infatti alle 4, di 700 tramvieri. se ne sono presentati soltanto 10. All'esterno sorvegliano squadre di vigilanza. ' Alle rimesse di via Messina e di Porta Volta Si sono presentati in tutto 80 tramvieri. Ivi le squadre di vigilanza assai numerose compiono. attivamente l'opera assuntasi. Insomma alle 5 può dirsi che lo sciopero è pressoché generale. Centinaia di scioperanti sostahtì sul piazzale di Porta Ticinese e costringono una carrozza tramviaria a rientrare, provocando l'intervento di un commissario che sciolse gli aggruppamenti e procedette a tre arresti. Le donne sul binari A Porta Garibaldi numerose donne, guidate da una maestra, stanno attendendo l'uscita delle vetture, e quando-queste si annunciano, le donne si sdraiano, sopra i binari, costringendo i conduttori a fermare. Occorre l'intervento degli agenti per fare sgombrare la linea onde le vetture possano proseguire. ■Alle 8,30 un incidente è avvenuto a Porta Vittoria : un «centinaio di dimostranti ha circondato quattro tranvie per impedire che circolassero. I trolley sono stati abbassati, qualche vetro è caduto infranto. ■ ■ A questo punto sono intervenuti i carabinieri e i dimostranti si sono dispersi, per riunirsi subito dopo, dove altre tranvie stavano avanzando. Le violenze si sono rinnovato e 1 carabinieri hanno dovuto ripetere il loro Intervento. Di qui colluttazioni e inseguimenti, culminati in cinque arresti. , Gli arrestati, condotti alla Sezione ottava di Questura, sono stati denunziati per attentato alla libertà del lavoro. Certo Emilio Man- tellini. d'anni 17, dimorante a Lesa, è stato denunciato per oltraggio ai carabinieri. I metallurgici Stamane hanno disertato il lavoro anche gii operai metallurgici. Molti stabilimenti, e tra questi, quello Miani o Silvestri, hanno chiuso i battenti. L'innumerevole esercito operaio che trova lavoro nelle numerose e diverse fabbriche di Sesto San Giovanni sino a stamane era rimasto refrattario a qualunque solidarietà cogli operai milanesi, ma stamane però si è unito apontaneamente agli scioperanti, disertando dn grande maggioranza le officine. • Gli stabilimenti fireda e C, e l'ex-EJvetica. per esempio,. sono chiusi. I tremila operai della ditta Marcili e C, sin qui contrari ad ogni sciopero di protesta, stamane si sono astenuti dal lavoro. Nello stabilimento Pirelli soltanto un quarto della grande maestranza non si è presentato; ma ciò ha portato poco difetto all'andamento normale del lavoro. Nello stabilimento De'Angeli, alla Maddalena, gli operai sono entrati tutti quanti. Compieta invece è l'astensione alle Officine elettro-ferroviario a San Cristoforo, alla fonderia .Stigler, in via Copernico, e alle officine pure Stigler, in via .Galileo, negli stabilimenti dell'Elvetica, a Milano, Reina e Zanardini, e in tutte le fabbriche di automobili. A Sesto, però, tranne che all'Elvetica e nella Società editoriale milanese, si lavora; così nelle Acciaierie e ferriere lombarde, negli stabilimenti Spadaccini e Balconi. Pure alla Bovisa. dove sono diversi opifici, si lavora. •Infine in tutte le piccole industrie «lavóro non si-è interrotto. Gli edili- hanno 'scioperato soltanto in parte, e lavorano specialmente laddove non possono essere disturbati dalle squadre di vigilanza. r-..--- Lo sciopero ha trovato aperta opposizione anche presso qualche Cooperativa di lavoro, specie quella dello scalo Farini. In complesso fianno aderito allo sciopero i metallurgici ebe appartengono alle organizzazioni sinda ealiste e che già hanno partecipato alle precedenti manifestazioni. Anche alla Manifattura Tabacchi lo sciopero ha tatto presa, distraendo dal lavoro però solo una parte del personale. I gasisti Fin da stamane le officine del gas sono custodite da numerose guardie e carabinieri « da forti reparti di truppa. Il cambio delle squadre di operai deve solitamente aver luogo alle 6. Gli addetti alle officine di San Celso hanno insertato, ma sono rimasti in servizio quelli del Gazometro della Bovisa, che è il più grande e moderno, dotato delle necessarie riserve. Inoltre, per la sua modernità, questo impianto può essere servito da un numero minimo.di operai, e in qualunque evenienza la produzione non solo non sarà sospesa, ma intensifica<a. Ed anche per le officine di San Celso, se dovesse prolungarsi lo sciopero, la Direzione dell'*Union des gaz» provvederà. Gli operai municipali e gli spazzini lavorano: non si avrà cosi l'abbandono della pulizia e non si rinnoverà lo spettacolo delle «brade, sporche. I panettieri • 1800 scioperanti Stanotte ebbe- luogo una riunione di lavoranti forasi i quali decisero lo sciopero. Si calcola che 1600 panettieri abbiano abbandonato il lavoro. I panettieri hanno diffuso 11 seguente manifesto: « Compaoni panettieri tutti! Lo sciopero generale del panettieri, di solidarietà colla, massa tìperaia insorgente a difesa del proprio diritto, a difesa delta, giustoia e dei diritti dell'umanità, insorgente a difesa della conculcata liberta * sciopero e dell'organizzazione di classe insidiata da cento nemici, è prinspontaneo a viaoiaia. a* fc*r le condizioni dell'industria e per non rovinare i lieviti già preparati, qualcuno non ha questa matteria abbandonato il lavoro, lo abbandoni senz'altro oggi. Krumiro, traditore dei propri compagni e della classe, uomo senza dignità c coscienza sarebbe colui che non rispondesse a questo appello! Viva lo Sciopero Generale del Panettieri Milanesi! Viva la solidarietà!» Davanti ad una panetteria presso Porta Monforte, un krumiro panettiere sparò un colpo di rivoltella .per protestare contro le squadre di vigilanza che volevano indurlo allo sciopero. Stamane, a Porta Venezia e in via Settembrini un commissario ha proceduto all'arresto di sette panettieri che si aggiravano nei negozi di quel quartiere per indurre i compagni a smettere il lavoro. A Porta Vittoria un altro commissario ha pure arrestati cinque sindacalisti, fra cui il noto -Mondellini, imputandoli dei soliti oltrag gi agli agenti di Pubblica Sicurezza. Furono anche arrestati in vari punti squadre di giovani operai che pretendevano la chiusura dei negozi. Squadre di vigilanza hanno impedito che entrassero nei forni gli operai. Però alcuni forni riescono a lavorare: i proprietari poi si dispongono a fare in modo che la produzione non abbia a mancare del tutto. Tipografi e fattorini Alle ore 10 alla Camera del Lavoro si sono radunati i tipografi addetti ai lavori diversi; come è noto, i tipografi addetti ai giornali, in omaggio al loro concordato di lavoro e seguendo anche l'esempio dei tipografi del Belgio che negli scioperi generali hanno stabilito che i giornali possano sempre uscire, non hanno scioperato. Le imprese di trasporto lavorano: i carri di Gondrand, Mangili, Franzosini, ecc., sono in circolazione: vanno e vengono dagli scali e fanno le consegne a domicilio. I fattorini telegrafici hanno avuto qualche perplessità. Gli eccitamenti allo sciopero li aveva resi riluttanti ad entrare in servizio; anzi, nelle prime ore non vi entrarono, rimanendo in attitudine d'incertezza. Il direte tore superiore delle Poste e Telegrafi usci ad esortarli ad entrare e pubblicò poi un manifesto di diffida. Allora i fattorini entrarono. Alla stazione, un fattorino degli espressi, che si scalmanava per lo sciopero, fu momentaneamente arrestato; poi, rilasciato, riprese anch'egli il servizio. Subirono pertanto ritardo soltanto i primi telegrammi, che furono affidati pel ricapito ai portalettere. Ora il servizio procede normalmente. Il i Il gran comizio pomeridiano II Comizio dndetto dalla Camera del Lavoro e dall'Unione Sindacale al Teatro del Popolo è riuscito, nel pomeriggio, imponcntissimo. Si calcola che nel cortile della Camera del Lavoro e nel Teatro del Popolo siano presenti circa 20 mila persone. Alle 15 nessuno potè più entrare, cosicché si dovette improvvisare un altro Comizio nel cortile. La maglia dal Bacchi praslade "mio marito m'ha dallo...,, : Intanto, sul palcosòenico del Teatro del Popolo, cominciano a salire gli oratori. Qualcuno nota anche la moglie di Decio Bacchi, il condannato dal Tribunale, e dalla folla si grida entusiasticamente: » Viva BacchiI » Applaudito è pure Paolo Valer'a quando egli appare sul palcoscenico. Anzi, tardando ad arrivare il Comitato di agitazione, Paolo Valcra si fa avanti e dice : — Compagni e compagne! Lo spettacolo che voi offrite in quésto luogo è commovente, è grande, è magnifico I Non posso improvvisare alcun discorso e mi limito soltanto ad informare il Comizio che il Comitato di agitazione si trova allMranfi.' per uno scambio di idee. Proprio in questo momento entrano Zocchi, ■De Arnbris, Costantino Lazzari, ed alla loro vista si leva un urlo immenso: « Viva lo sciopero generale! » 1} Fossati invita i presenti ad eleggerei un presidente.' — Vogliamo la compagna di Bacchi! — si grida da tutte le parti. La militante socialista accetta, essa si avanza e dice: — Lavoratori! Sono stata stamane in carcero ed ho parlato con mio marito- Era calmo e contento e mi disse: Saluta tutti e grida loro: — Avanti! Viva la rivoluzione socialel Un forrovloro , Il rappresentante dal contadini La folla risponde con vivi applausi e molti gridano anche: » Viva Corridoni! Viva Marchetti! » Intanto sopraggiungono Ferrarini e Ciardi: Prende subito la parola Livio Ciardi, che dice: — Bappresento come oratore un numero fuori programma. Ero venuto qui solo per assistere. Lo spettacolo di questo Comizio e grandioso, significante. Milano operaia sente di dover marciare diritto per la sua strada : I Voci: Ed i ferrovieri? Ciardi — Quando lo sciopero generale politico divampasse per tutta l'Italia, anche. i ferrovieri, come tutte le altre categorie di dipendenti dallo Stato, farebbero lo sciopero generale! Io sarò per altro sempre nelle prime file. (Vivi applausi). Parla poi Azimonti. segretario della Federazione dei contadini, il quale incomincia: <• Le organizzazioni operaie riunite vi hanno chiamato a raccolta per protestare contro li» iniquità della polizia! » Quindi l'oratore prosegue affermando che la politica governativa è la politica della polizia: — Noi non dobbiamo però tacere di fronte allo feroci repressioni. Se avessimo taciuto saremmo arrivati, anche allo scioglimento delle organizzazioni' per ordine del Governo! Noi, invece, stiamo dimostrando di non essere disposti a tollerare prepotenze di alcun genere. Lo sciopero generale dovrà proseguire! Siamo ih lotta e ci staremo e difenderemo fino all'ultimo la dignità e la libertà delle organizzazioni! Evviva lo sciopero generale! Pulvio Zocchi... • Branno Quando prende la parola Pulvio Zocchi, sale dalla folla una grande ovazione. Egli parla per metafore.... meteorologiche: — 1200 operai automobilisti hanno affermato dopo 10 anni di morta vita il diritto all'esistenza. La borghesia fece orecchio da mercante ed è riapparsa- la nuvola di 40 mila metallurgici. 11 cannone grandinifugo sconvolse per un momento il nuvolone, ina il cannone stesso portò la tempesta. Compagni.lavoratori, cittadini milanesi! Ricordate questo giorno come dovranno ricordarlo i governanti! Essi ricorderanno cho la storia non si ferma e che non si cancella. Guai ai vinti ! disse Brenno gettando la sua spada sulla bilancia. Guai ai vinti! diciamo e diremo.noi. Lo Zocchi soggiunge poi che ogni popolo ha il Governo che si merita, e qui si scaglia in una rovente filippica contro quella che chiama « la democrazia della terza Italia governata da Giovanni Giolitti, che un tempo era chiamato ladro e deplorato ». L'oratore sindacalista prosegue ricordando Bacchi e Corridoni : — Noi dell'Unione sindacale .— conclude lo Zocchi — siamo orgogliosi di aver sollevato questo spirito -ribelle, il vecchio spirito dell'Internazionale operaia. In alto i nostri vessilli! Questo è vento dd fronda! E' un episodio significativo della lotta di classe 1 Costantino Lanari Parla, doga le ovazioni a Zocchi, Costantino es a e o e o ! a n e o o eni a l g a e i i e o ; n o n — Sono — egli dice — un rudero dello scio- pero generale di nove anni fa, ed è per quel ricordo che rimango. Non appena corse la notizia per l'Italia che avevate bisogno di insorgere contro la reazione poliziesca, ho capito che il mio posto era fra di voi! Sono un rudero — continua il segretario della Direzione del Partito socialista. — Manca poco ai miei 60 anni. Pure sento gli stessi sentimenti e la stessa fede di npve anni fa! Proseguendo, ricorda la grandiosità dello sciopero generale di Milano del 1904, «che impauri tutta la borghesia», e grida: — Questo sciopero vostro deve continuare e non essere la parodia di quello del 1904! Noi siamo qui a dividere con voi le asprezze e le amarezze della lotta; siamo con voi per lottare e per+vincere. Lo sciopero dovrà continuare finché avrà ottenuto il sup scopo! Noi, vecchi compagni del Partito socialista, stiamo osservando quello che voi state tracciando sulla via della civiltà! La violenze verbali del direttore dell'" Avanti! » Parla Mussolini, direttore atiVAvanti! — Eravamo dubbiosi di quello che poteva valere la suscettibilità operaia — dice il professor Mussolini — ma oggi, dinanzi allo spettacolo grandioso della massa lavoratrice, il nostro dubbio non ha più ragione di essere. Peraltro, io vagheggio una più vasta manifestazione di volere del .proletariato: nessuna vettura tramvtaria deve circolare, nessun borghese deve recarsi a tripudiare negli allegri ritrovi cittadini ! Io v'invito tutti a recarvi davanti al Teatri facendo capire, tacendo, la vostra minaccia. Le manifestazioni della volontà devono essere rapide per- che riescano. Se volete far sentire lo sciopero generale, come io lo sento, voi dovete andare +no sparare i loro fucili contro i fratelli. dinanzi ai palazzi ed ai teatri per « pulirli » {risa ed applausi). Lo sciopero generale strangolamento della vita civile, noi vogliamo, e di esso ci serviremo perchè siamo stanchi della vita borghese! La ferocia della magistratura non ci dissuade. Essa forma un sistema di difesa per chi ha le casseforti piene ed in roano il potere politico e noi stiamo, contro alla borghesia, come guerrieri! Il proletariato il Milano è alla altezza della situazione ed ha risposto compatto allo sciopero come rispose nel 1908. Lo sciopero generale devo essere ancora più solenne ed i soldati ricordino di essere proletari e che non devo- • II direttore dellM vanti/ conclude 11 suo sproloquio Invitando la folla, dopo 11 comizio, a disporsi in corteo per recarsi, rompendo i cordoni deUe truppe, nel centro della città, non a portare la devastazione, dice. ma. pei dimostrare che noi siamo i 60li padroni della città quando lo riteniamo opportuno. Viva lo sciopero generale! Finito che ha di parlare il Mussolini, i comizianti 6l riversano tumultuosamente all'uscita. Ttt le vetture tramviarie Tutte le vetture tramviarie ritirate dalla circolazione La Direzione della «Edison», in seguito alla giustificala stanchezza del personale ferroviario, a cui non è possibile dare cambi di turno, ha deciso alle ore 15,30 il ritiro delle vetture tranviarie dalla circolazione. ldlE