I seqestri di Napoli Alcuni documenti inediti

I seqestri di Napoli Alcuni documenti ineditiI seqestri di Napoli Alcuni documenti inediti ltolila. 3, sera. ^^S^^i1^^^^ el Palazzo di Giustizia, sui quali verterà la uova discussione odierna alla Camera. Ecovi anzitutto i documenti recanti i particori de, se(raestro avvenuto a Roma, pei- orine della Commissione d'inchiesta, del paco di documenti diretti alla Maria Gasperini, mante del comm. Ricciardi, e contenenti "documenti del Ricciardi, che questi, rlteendo pericoloso conservarli a casa sua, ave- a affidato in custodia alla Gasperinl. Il primo documento è un rapporto della Questura i Roma che la Questura il 13 novembre 191Z nviava al giudice Fazioli, membro aggregato ella Commissione d'inchiesta, in quanta ai onsigliere istruttore. Questo rapporto, sul seuestro del plico diretto a Maria Gasperinl, ice: . . „nn «Giusta la conferenza avuta stamane con a £ v", preglomitrascriverla 11 seguente teleromma cifrato. In data di ieri, pervenuto aUa Sotto-Prefettura di Chiavari, all'uopo ui recedenza interessata: Maria Gasperinl tw¬ asi costà. Albergo Massimo d'Azeglio, via Cavour, 16. ed ha »P%dtto daJffiWm costa acco assicurato per L. 900. contenente carte, iretto alla stessa. SI ritiene trattarsi dei noti ocumenti, avendole telegrafato il padre, dot- °r Prato, di avere eseguita la spedizione fl $m'carta eA-anche perchè risulta do- er avere luogo costà domani un convegno ra il comm. Ricciardi ed l suoi avvocati, Bri- orardello, di qui, e senatore Holandt-Blccl, al &fenoj£ 'u ^nòr Prat0 avverte da Lavagna he da varii niorni si ignora la direzione pre-1 — Firmato : Sotto-prefetto Podestà». \Segue un rapporto del. delegato di pubbli- VIdsusdSRlendpdpsirtua 6TCUrezza Amatori, il quale dice: «"In se- uito al telegramma pervenuto alla Questura l Roma, ho accertato che la Gasperinl Maia fln dal 3 anaante trovMi alloggiata nel uddetto albergo, stanza N. 47, unitamente ad altra signorina, di cui ignorasi il nome. La notte decorsa la Gasperinl non ha pernottato neu'aibergo. e stamane vi si è recato un avvocato, che dai connotati avuti si presume ^, il Fabrizi. il quale ha chiesto, a nome della Gasperinl, se fosse giunto un preavviso ai pacco assicurato. Anche la Gasperinl ieri disse al portiere dell'albergo che doveva giun^^^i^SS^Suk SucSSSe'di piazza delle Terme, ha Inviato al dottor Prao il seguente telegramma: « Dottor Prato — Albergo Minerva, Parma. — Impensierita r'fftSÌ^SS^'i , mo»^ doti. - Maria». Inoltre è stato accertato che i pacco in parola ancora non è pervenuto al,.'UmCio postale-valori, dove perverrà in not- ata, e domani sarà consegnato. Evidentemen- e trattasi dei noti documenti, per cui ho pre- s° accordi con la Direzione delle poste per adcUvenire 3, sequestro non appena il desti- natario prenderà in consegna il pacco in pa- ™la. Con ossequio. - Firmato: Delegato Amatori». . „, La Commissione d'inchiesta si preoccupò di sapere chi aveva promosso le onorificenze al comm. Ricciardi ed al comm: Mannajuolo e " .« Gran Magistero degli Ordini dei Santi Mau- rlZi0 e Lazzaro e Corona d'Italia. - Roma, 31 gennaio 1913. - Signor presidente della Com-missione d'Inchiesta: Per incarico di S. E. il S. V. O.. comunicando le onorificenze di cui vennero insignite le seguenti persone nell'Or-«&S8£%S1£ Kg^S.Tùproposta del ministro dell' Interno. Crispi; uffl-cialc, id. 8 gennaio 1899, id. ministro delle Fl-n^!?ze'..Carcfn.0Ì„c0^^^aJo?e' ^6,.#ugn0 farinaiuolo Giuseppe*?6^caVS'con'a^ecre-7 maggio 1891, su proposta del ministroLavori Pubblici, Branca^ufficiale, id. LoBorrelll Pasquale non risulta decorato. Ripetoto fei commendatore, id. 23 febbraio 1896, id. mtoV stro deh'Interno, Crispi; — infine, il signorche nessuna delle persone sopraccennate eat- decorata dell'Ordine Mauriziano. Con al- ta considerazione, f.to: il Direttore Capo joi^ visione: Umberto Elia» Lettera 9 marzo 1912 del ministro Sacchi "^S ItìS*''SSÉ- nfgltt (Proprio al Ministero dove pia ora importava conoscere i proponenti sono spante le tracce).« Ministero delle Finanze - Il Ministro - Ri-servata personale - Roma, 4 febbraio 1913. —Mi affretto a rispondere alla nota riservatadella S. V., dichiarando che per la nominaad ufficiale della Corona d'Italia del cav. in-gegnere Germano Ricciardi, si interessò nelmaggio e nel luglio dell'anno 1896, presso iministri del tempo, oh. Branca e Carcano, 1,on- deputato principe Ferdinado Ruffo, pi Poi- nel novembre deUo stesso anno, si ime- resso della detta nomina presso il sottosegre tarlo di Stato, on. Wollemborg, lon. Bruni- » in= Sìgennai^su p ministro Carcano. Avverto, ad ogni buon fine ^JL™SlJ?1S?bS1Ì Hu,nn,|8nT»nrhePdaila conferimento ai tale distinzione anche aaua nin7i"ftria""miàlB ferito fiscale in importanti SSttStt^Sffi Sfò&'ttWSS <*™ne f Ifei^S^n^ dan^ri^ alsttat0 "*«*>' »05 Mlni8troRoma, 13 febdella Commissionedare a codesta Comrichieste, giusta quanto riquesto Gabinetto. L'ingnominato cavaliere del-Decreto Lo luglio Fact,a*;,, , . . ,„. .„ . «« Ministro deh Interno bralo_1913. - On. Presidente 1 ^ Ìt\^Td^ "g^SJ? ^p0!»?6 vòlte nel maggio precedente dagli onorevol ^^:>^^^^Ù*^&^ del prefetto di Roma, l ing. uiuseppc Man * nBf«» $J££& Ì&t!M^C^^ npJ«olo fu nonUnato umclalc aona <-oronad Italia con R. Decreto Lo luglio 1894 e commendatore di tale ordine con R. Decreto 25 ta_-seguito_ a premure deU'ono1cedere d'urgenza « tamento delle generaUtà di detto fratello e revole Alberto Casale, fatte nei mesi precedenti e dette concessioni e sopra parere favorevole del prefetto di Napoli. F.to: Ministro Giolitti ». Eccovi infine i documenti, affatto inediti, repertati nel sequestro di Napoli (La Commissiono d'inchiesta ordinò varii sequestri a Napoli, che ebbero vicende complicate e un po curiose, e non condussero al sequestro delle carte che dovevano esistere e che si cercavano, perchè furono trafugate) : Innanzi tutto un telegramma del presidente della Commissione al procuratore generale di Napoli: « Prego sua cortesia di consegnare personalmente a cotesto consigliere istruttore-capocav. Celentano, la seguente richiesta riserva ta e urgente, dandomi poi informazioni dell'esito » Al consigliere istruttore-capo del Tribunale di Napoli : « Essendo pervenuta l'attendibile notizia che presso il, fratello del comm. Giuseppe Mannajuolo siano stati nascosti registri dcontabilità ed altre carte riguardanti le coW»^^'^'^^0 di Giustizia, stati sol]m lu Precedenti perquisizioni .pregola pio ! cedere d'urgenza e riservatamente allaccer aJ sequestro di detti registri e carte. Racco mandole di farsi assistere da un funzionarlo esperto e fidato; di procedere di persona, ed emergendo sospetti su altre persone come possessori dei documenti ricercati, prego prò fSaa^^ltolS^^rm &S"B .collega Buggero, onde a vista procada alla Inecanteiziona eoo l'assistenza del delegatocèdere con la necessaria energia e sollecito dine, osservando- le forme di : legge, e nulla lasciando trapelare prima di agire. Attendo riscontro per telegrafo. — Firmato: Frola »■ Alle ore 10,15 del giorno 21 dicembre 1912consegnato .personalmente al cav. Celentano ».. Firma 'illeggibile. • • - • - - € Alle ore 10,30 no telefonato alla Questura per far venire in ufficio d'istruzione il com.PrOpOSta Clel \ Valena 0 del comm. Della Giovanna ». Firmai lleggibile. Ecco ora la risposta del procuratore dei Re di .Napoli, risposta Che è sostanzialmente questa: «Indagini ardue. Non si possono aprire . una scrivania ed uno scaffale. I sigilli sono; stati manomessi ». Ecco il testo della lettera: « Oggetto : Btcorso anonimo contro il giu-> dice istruttore De Santis ed il vice-cancelliere ' Santucci. Napoli, 8 gennaio 1913. Procura del Re di Napoli. — Mi onoro restituire alla s. V. l'unico ricorso contro questo giudice istruttore ed il vice-cancelliere della sua Sezione, manifestandole che la delicatezza delle indagini: da V. S. ni.ma cortesemente affidategli, e sopratutto 1,« gravi difficoltà nell'accertamento degli addebiti mossi ai due funzionari non! potevano che consigliarmi circospezione e rUi , serbo nelle .investigazioni. Mi riuscì pertanto impossibile corrispondere" alla autorevole sua) richiesta con necessaria e desiderata sollecitudine. Riassumendo, intanto, le risultanze delle rlservatisstme informazioni da me assunte, le manifesto che le perquisizioni disposte ed eseguite a Napoli furono tre, di cui una nello studio Mannajuolo. Questo giudice istruttore-capo ne ebbe l'incarico con telegramma, che gli giunse di notte. Nel giorno! successivo le tre perquisizioni furono contenv por eneamente e nella stessa ora eseguite da' tre giudici istruttori, ciascuno assistito da un delegato di pubblica sicurezza». La perquisizione nello studio del MannaluoJ lo tu eseguita dal giudice De..-Santis, con ras-' slstenza del vice cancelliere Santucci e del! delegato Manfra. Il Mannajuolo, assente dallo . studio, non presenziò alle operazioni, Polenanon si rinvennero le chiavi di una scrivania e di uno scaffale, l'uno e l'altro mobile vennero assicurati con sigilli e la perquisizione.: In essi venne rimandata ed eseguita, con esUi to negativo, dopo un palo di giorni. Siffatta circostanza ha fatto sorgere il grave sospetto che si trovassero dei documenti importanti che, mercè la manomisisone del sigilli o con altro mezzo, si sia trovato 11 modo di sottrarli. Mancano però elementi sicuri per ritenere, fondato tale sospetto. Il vice cancelliere San-i tucci è persona davvero devota • all'onorevole] Guarracino, ma non risulta che egli abbia sottratto documenti, che abbia rivolto rimprovero ad un componente la ditta Mannajuolo peni non aver fatto in tempo a far sparire i docu-; menti e che siasi reso responsabile degli altri addebiti, cui ricorre lTenonuno xiaoi|rente. JT^Tànc^ ^Yi^.R^^ dalla d"ta- Mannajuolo 1 abbonamento gratin, to per l bagni termali di Agnano. In ordine a tale circostanza 1 autorità di P. S. assicura che l'esame dei registri dello stahilimento e le altre informazioni, con riservatezza artin te da altra fonte, hanno accertato che il giù- dice De Santis ed il vice cancelliere Santucci non hanno fatto cure presso le terme di A guano durante l'ultima stagione estiva. Mi risulta vero, poi, che il giudice De Santi sia statò in corrispondenza epistolare con l'ono-: revole Guarracino, ma non v'è chi no còno« sca l'oggetto. F.to: il Procuratore del Re. Co*! sentino ». . ! Segue un'altra lettera del Procuratore del Re di Napoli, che avvalora il sospetto di' tra* fugamento dei documenti. Eccola: I «Napoli, 2 febbraio 1913. - In riferimento! ana autorevole sua oontrodistinta, mi onorcJ manifestarle che, in seguito ad ulteriori ri4 g0rose, diligenti indagini, io non posso che1 m^^^toìiWó^^^ quanto ebbi ronore di riferirle, confermando che il'ito*- tsT^nf±^^&T^ sl^re'bZ Mó.^^^éndo *^%'%l833ie7 j mobili stessi — ha dato luogo al grave so-' spetto che in.quel mobili si trovassero docu*. ^lS^»^àX^ W è un semplice sospetto e null'altr'o, perchè. malgrado attivissime fossero state le mie investigazioni, non mi è riuscito appurare gli elementi che ne potessero costituire un utile ■ e valido sostrato. Le indagini ulteriori noni. |nanno dat0 nemmeno risultati migliori rela* tivamente alle accuse fatte al'vice cancelliere iBantuB,l „ non D0SS0 ouindl C],e confermare » Santucci e non p quanto egli a questo riguardo ebbe a riferirle,! ■ Circa l'abbonamento gratuito alle terme df1 Agnano, di cui, secondo l'anonimo, avrebbero' '^^^^oS^^SJ^^ ^^^^T^Ì^o^S^^ cOSenMno »■ cosi nulla si seppe direttamente circa il probabile trafugamento delle carte a Napoli». a Esiste invece un documento che afferma rU, suitare che i documenti furono portati presso - n fratello delMannajuolo, dove però non in rono trovati, in seguito alla sospensione del sequestro. Il documento porta la data: 16 gennaio 1913, e dice: Per il signor Presi»' i dente, u maresciallo Ametta riferisce di aV - vere saputo da fonte confidenziale, che sino; - a pochi giorni fa i registri della contabilità - den'impresa Ricciardi, Borrelli e Mannajuolo, i sottratti, si trovavano in Napoli presso un fra* l *„n~ ^«1 uBnM*t,,fìln it ir\ VavIÀlI*. tello del Mannajuolo. F.to Fazioli ».