La camera in una tumultuosa seduta approva le conclusioni dell'inchiesta sul palazzo di Giustizia

La camera in una tumultuosa seduta approva le conclusioni dell'inchiesta sul palazzo di Giustizia La camera in una tumultuosa seduta approva le conclusioni dell'inchiesta sul palazzo di Giustizia Un clamoroso incidente fra l'Estrema e il presidente - Il voto per appello nominale sull'emendamento Berenini all'ordine vdel giorno Sonnino ; 233 favorevoli, 3coa^ trari, 43 astenuti. (Per filo diretto e pe^Wefon© alla STAMPA) Roma, 3, sera. Montecitorio ha ripreso oggi la fisionomia 'delle grandi giornate, in occasione della ripresa della discussione sul palazzo di Giustizia. L'aula della Camera, che ha già inaugurato la bus" tenuta estiva con le coperture di tela, presento- un aspetto imponente. I deputati presenti, sono circa 400. Le maggiori personalità parlamentari sono al loro posto. Si notano gli onorevoli Sonnino, e Luzzatti. I settori dell'Estrema 'Sinistra sono gremiti. Le tribune sono affollatissime, specialmente di signore. .Nella tribuna dei senatori sono presenti gli onorevoli Gorio, Prospero Colonna, Torriglani, Fracassi, Santini.- .Dei deputati colpiti sono presenti soltanto gli onorevoli Brunialti, Tommaso Mosca, Riccardo Luzzatto e Domenico Pozzi. Assistono tutti i componenti la Commissione d'inchiesta. L'on. Daneo è munito di ima grande busta di documenti. ÀI banco.del Governo manca solamente l'onorevole Di San Giuliano. La seduta comincia alle ore 14,5 e, dopo due brevi interrogazioni, si inizia la discussione intorno alla Inchiesta snila costruzione del Palazzo di Giustizia COLAJANNI ritiene che non fosse necessario il rinvio della discussione deliberato il 10 maggio. Constata infatti che l'aver messo a disposizione del deputati i documenti non ha recato nuòvi e più decisivi elementi di giudizio.yi sarebbe ' stato in questo periodo di tempo un fatto nuovo ed importante, quello della lettera del sindaco di Torre Annunziata; ma su questa denuncia, che, se rispondente al vero, proietterebbe■ una triste luce su due degli accusati, non è stato possibile alla Camera indagare per l'accertamento della verità. La lettera di denuncia fu dal sindaco di Torre Annunziata consegnata al presidente della Camera. PRESIDENTE: — A me non è stato consegnato niente. COLAJANNI: —- Vuol dire che se non è stala consegnata a lei, è stata consegnata al Comitato dei vice-presidenti o alla Commissione di inchiesta. 11 fatto 6 che questa lettera esiste e che se si potesse assodare che la denuncia del sindaco di Torre Annunziata è' - vera, la posizione dell'on. Guarracino e dell'on. • Abiguente sarebbe molto ■ più grave di quella che prima si riteneva.. La divisione fra" i due-dello 414 mila'lire pagate dal» l'impresa Borelli, per la consulenza legale-è probabilmente .un fatto criminoso. Se esso fosso stato lecito, non lo si sarebbe nascosto. Non si tiene nascosto ciò che è legittimo; .si nasconde ciò che ò delittuoso. In ogni modo noi siamo qui per discutere quello che risulta. Richiama le precedenti discussioni ed accenna- ai motivi che sembrarono avere dapprima diminuito il prestigio, della Commissione d'inchiesta eiT aver avvantaggiata la posizione dei deputati censurati. Esamina le vàrie soluzioni proposte, dichiarando di accettare l'ordine del giorno dell'on. Turati e, subordinatamente, anello dell'on. Sonnino. Afferma che la Camera, nel pronunciare le sue deliberazioni, deve procedere, come un Giurì, secondo il convincimento morale formatosi in base alla valutazione dei vari elementi ed anche senza l'esistenza di prove legali. Cosi non avrebbe trovato giusto che la Camera avesse ad astenersi dal pronunciare un giudizio sull'on. Brunialti, in co/isiderazione della sua qualità di consigliere di Stato. Si tratta di esprimere un apprezzamento sul deputato, ed a ciò la Camera ha piena ed anzi esclusiva competenza. Occorre poi anche eliminare alcune non esatte impressioni formatesi nel Paese, e cioè che nella costruzione del Palazzo di Giustizia la massima parte del danaro speso sia stato sperperato e che l'Italia abbia il triste privilegio di certi scandali; mentre di ben più gravi e dolorosi ne sono avvenuti ed avvengono in altri grandi e civili paesi. (Approva! zio ni). Por ristabilire la esatta valutazione dei fatti' presenti, è opportuno richiamare all'attenzione del Paese le precedenti inchieste parlamentari. L'oratore, senza occuparsi di quella più recente sulle Banche, ricorda l'inchiesta del : 1864, per la concessione delle Ferrovie Meridionali, e quella del .1869, per la Regia dei Tabacchi. Tali ricordi, la portata dei fatti allora Inquisiti, il contegno della Càmera, dimostrano che i fatti odierni sono, al paragone, di ! assai scarsa importanza, e che è ingiusto parlare di degenerazione parlamentare e di di- 1 minuita sensibilità morale; che, anzi, la prò- : va dei fatti dimostra precisamente il con- , trario. 1 11 vero è che nel Paese non si hanno speciali prevenzioni contro i singoli deputati, ma esiste scetticismo o pessimismo contro il regime parlamentare. {Proteste e ■ commenti). i E se i deputati non se ne accorgono, ciò si- fniflea che essi non mantengono a sufficienza contatti col Paese. {Denegazioni e vive prò' leste). Diffonditori di tale pessimismo nel Paese sono anzitutto i malcontenti, che tentarono, senza riuscirvi, di venire deputati. {Viva ila- ; rftd), ed anche non pochi giornali, che, per opposte ragioni e per opposti sentimenti, e : cioè, per rimpianto del passato, o per impaciente attesa dell'avvenire, hanno interesse e desiderio di screditare il regime parlamentate. (Commenti)- 1 A questi ultimi specialmente l'oratore raccomanda di non dimenticare che gli uomini non mutano di un tratto, per cambiare di regime, e che èssi debbono essere preparati dalle istituzioni, che hanno preceduto quelle nuove. (Commenti). Conclude, affermando che se anche nel Parlamento italiano vi sono taluni men che onesti, esso è molto migliore della sua fama, e dichiarandosi persuaso che il suffragio allargato varrà a renderlo ancora migliore. {Compienti animati). L'ordine del glorio del radicali FERA, Insieme con l'on. Giulio Alessio ed altri deputati, ha presentato il seguente ordine del giorno : « La Camera prende atto delle conclusioni della Commissione di inchiesta e fiél conseguente rinvio all'Autorità giudiziaria, e p-.issa all'ordine del giorno ». i Ritiene fallirne e giustificato il desiderio di uscire da questo iucreseiubO dibattilo. (Hvc approvazioni). La discussione e le successive pubblicuzio| ut hanno dimostrato come l'opera della ConiI missione fu altamente equanime ed ispirata ! al sincero amore di verità. L'inchiesta ha. di; mostrato pur troppo ohe la costruzione, del ! S^ìtfio di Giustizia rspftrsrenta un colossale srpzrvpelmgsfPmlczcuCpcpddevmcAaurpdmdsczdsdpqtfccRlonbnldncugEsdzvzd— i i e e d e e o a il e sperpero del pubblico danaro : ciò' che non sarebbe stato possibile senza il concorso di deplorevoli' negligenze, di colpose arrendevolezze, di criminose complicità. Ma non spetta alla Camera di accertare le responsabilità penali, o quelle amministrative. Si è per ciò che l'oratore e i suoi amici politici hanno proposto che la Camera, come .despressione del suo giudizio politico e morale, prenda atto delle conclusioni della Commissione di inchiesta e del rinvio all'Autorità giudiziaria. Sgombrato il campo dalle incresciose questioni personali e superato lo sconforto dell'ora presente, sarà poi dovere del Parlamento avvisare agli opportuni provvedimenti, che valgano a rendere impossibile per l'avvenire il ripetersi di simili disgustosi incidenti. {Vive approvazioni. Segni di impazienza). aatdcrL'on. Chiesa riassume le varie responsabilità CHIESA EUGENIO si limita a segnalare alcuni elementi di fatto che ha desunti dagli ultimi documenti messi a disposizione della Camera. E' convinto con ciò di rispondere al pensiero del Paese, che desidera vivamente che intera luce sia fatta. Non può, a questo proposito, non lamentare che una parte dei documenti, e precisamente quella sequestratadall'Autorità giudiziaria, sia ancora stata esclusa dall'esame della Camera. Esprime l'avviso che i nuovi documenti- abbiano confermato le conclusioni della Commissione d'inchiesta relativamente ai deputati Guarracino, Attignente, Brunialti e Riccardo Luzzatto. Quanto all'on. Pozzi, ripete che egli non avrebbe dovuto accettare l'ufficio di arbitro in una questione con l'Amministrazione ferroviaria e cosi pure l'on. Pozzi, ' che ebbe tanta parte nelle cose del Palazzo di Giustizia, non doveva accettare, di far parte della Commismissione d'inchiesta: e tanto meno avrebbe dovuto in essa accettare, per delega del presidente, delicatissimi incarichi istruttori: La responsabilità dell'on. Pozzi consiste, secondo l'oratore, nell'aver .voluto una transazione dannosa per lo Stato, che veniva a perdere 900,000 lire. Lamenta poi che anche presentemente l'on. Pozzi abbia assùnto funzione di patrocinatore in una questióne in cni ' è parte lo Stato. {Interruzioni dell'on. Pozzi). Quanto all'on. Mosca,, egli ebbe parte ' nel quarto lodo, che assegnò all'Impresa più di tre milioni. Il pubblico non può sottrarsi alla fienosa impressióne' che-quél lodo contrasti con le esigenze della giustizia". Ricorda pure che l'on. Mosca, come giudice'di Tribunale a Roma, fu nel- 1897- giudice delegato per la liquidazione del Banco di Santo Spirito e che, otto mesi dopo, lo stesso on. Mosca Augurava nell'assemblea come portatore di azioni e di buoni del Banco e cercò anche di farsi nominare fra gli amministratori. (Interruzioni dell'on. Mosca. Commenti). Nota che l'on. -Turbiglio è cognato e socio di studio dell'avv- Tabacchi, consulente e uomo di fiducia di Borrelli e Ricciardi. Perchè non è stato interrogato l'on. Turbiglio? Nota che. dai documenti risulta di pressioni, per una transazione fatte da un senatore e dal genero di questo, esercitate sull'Avvocatura Erariale. Perchè la .Commissione non ha espresso, anche per questi fatti, il proprio giudizio? L'on. Chiesa ricorda una lettera del 6 marzo del 1897 dell'avv. Lombardi al signor Davide Lombardi, fornitore della pietra di Rezzato, nella quale, fra l'altro, era detto: «Borrelli è un prestanome: l'impresa e composta di Ricciardi e dell'on. Abiguente. Ricciardi ha l'appoggio dell'ori. De Martino, sottosegretario di Stato ai lavori pubblici. Si crede poi — termina la lettera — che si finirà col fare un palazzo di carta bollata » (ilarità generale). Ora io domando, on. colleghi, perchè il governatore del Benadir, on. Martini, non è stato interrogato? Uguale domanda l'oratore fa per quel che riguarda il barone Carlo Monti, allora segretario particolare del. Guardasigilli, e che non è escluso abbia rivelato gelosi segreti di ufficio. Anche l'avv. Rolandi-Ricci, ora senatore, figura come consulente di Borrelli e Ricciardi nella questione del Volturno, e il suo nome appare in un rapporto della Questura, anche a proposito di documenti trafugati (Commenti generali). A queste protezioni autorevoli si debbono le onorificenze concedute a questi appaltatori. Deplora, a questo proposito, che troppo facilmente taluni deputati si prestino a siffatte raccomandazioni. Insiste sul dovere degli avvocati deputati di astenersi dal patrocinio di cause nelle quali è implicato l'Interesse dello Stato. Cosi una causa in cui l'impresa Borrelli e Ricciardi pretendeva dallo Stato ben 5 milioni, figurava ancora prendente innanzi alla Cassazione il 30 maggio vi. s. E fra i nomi dei varii patrocinatori della Ditta figuravano 1 nomi di Riccardo Luzzatto, Guarracino, Colosimo e quello di Grippo, che proprio in quei giorni — come vice-presidente della Camera — attendeva al delicato ufficio della cernita dei documenti. pctgcptilbdls«tèntvmclqnutRègmmosecieRIgfbpvwIncidami Chlaaa-Qrippo Appena l'on. Chiesa ha pronunciato queste parole, l'on. GHPPO,.che è in un banco dell'Estrema Destra, scatta violentemente contro il deputato dell'Estrema Sinistra con le braccia tese, gridando: — Ma, on. Chiesa, lei non sa quello che si dice. La càusa è stata rinunciata precedentemente. CHIESA, urlando: — Non importa che sia stata rinunciata: resta il fatto- che voi mandavate in giro le comparse conclusionali ancora pochi giorni addietro, comparse riguardanti il palazzo di Giustizia. Elia non doveva partecipare a quell'affare. GRIPPO: — Ma se è stato rinunciato! CHIESA: — Non importa nulla, onorevole vice-presidente. L'on. CTTiesa ripete per due o tre volte, con voce ironica, fra l'ilarità, della Camera la parola vice-presidente, scandendo lentamente le sillabe. Da ogni parte della Camera sorgono conversazioni e -rumori. L'on. GRIPPO, agitandosi, continua a gridare dal suo banco : — No, non è vero, non è esatto, ed io non permetto che si possa pai lare cosi. li presidente on. Marcora sta impassibile spettatore della scena, che dura qualche minuto. Da qualche parte si grida all'on. Marcora : « Ma, on. presidente, taccia il suo dovere; non lasci interrompere. li regolamento è regolamento anche per i. vice-presidenti 1 ». (Rumori ed urla, e voci altissime verso l'onorevole Marcora). Altre voci: « On. presidente, faccia rispettare la libertà di parola anche dai vice-presidenti! ». . _ In seguito, a ciò. Ton. MARCQBA, in mezso nvtcmPudzdmdoppdmsPptrmccAtSdp della Camera ad un. tumulto violento, interviene e, rivolto all'on. Grippq, dice:,— On. Grippo, non interrompa. (Voci; .Otti. ohlEraa^Tfiffr,. Prenderà poi la paròla' dopo, se crede, per delucidare quello che afferma l'on. Chiesa. L'on. Grippo lentamente si calma, e l'onorevole chiesa può proseguire; fra il silenzio Apostrofi al Ministri MIO Giustizia • imi Lavori Pubblici Circa le perquisizioni ed i sequestri - di Nàpoli, legge una nota .della Questura di/detta città, che accenna a fondati sospetti di sottrazione di' documenti ed alterazióni di Sigilli e alla intimità di rapporti tra il cancelliere che assisteva il giudice in questa operazione e l'on. Guarracino. Certamente in tutto ciò, se non vi è stata frode, vi è stata incapacità. Accenna a gravi sospetti contro l'avvocato Sabatino.; Castaldi, il (male sarebbe il vero organizzatore di tutti .gli artifizi della Ditta a danno dell'Erario; perchè di lui non si è occupata l'Autorità giudiziaria?, A questo, punto, rivolto al ministro Guardasigilli on.. Firiocchiaro-Aprile, l'oratore dice: « On.' Guardasigilli, dai documenti che ho letto testé risulta che. se non vi è stata frode, vi è stata incapacità colpevole, perchè bisogna notare che questa gente, che a Napoli sottraeva i documenti essenziali all'inchiesta, aveva a Roma per suo rappresentante il commendatore avv. Sabatino Castaldi. Sarebbe curioso di sapere se l'avv. Castaldi fu anche lui al comando di Urbano Rattazzi. Ebbene, questo comm. Castaldi, dipinto a foschi colori nei rapporti della Pubblica Sicurezza, -è 'statò uno dei principali personaggi che hanno' trattato in Roma gli affari della ditta BortelliRicciardi col Ministero dei Lavori Pubblici ed è risultato che il comm. Castaldi è stato l'organizzatore di tutte le sottigliezze giuridiche mediante le quali la ditta Borrelli ha estorto molti milióni allo Stato. Lo raccomando a lei, on. Guardasigilli, • questo avvocato, perchè visono provvedimenti da prendere e che devono essere presi. -,.'-. « E vengo ora a lei, on. Sacchi. Risulta che il Castaldi .fu l'anello di congiunzione fra il Ministero dei lavori pubblici e l'avvocatura erariale per gli affari della Ditta Borrelli Ricciardi e il successo della Ditta nelle cause Irnnr^fi m,Mptìt ™i J?J^U«,,£ £15£8*À'>1gnore, il quale, malgrado i suoi precedei*» frequenta tuttora il Ministero dei lavori pMblici come rappresentante di alcune deSe più importanti Ditte italiane: Ilo dato al Oo;,verno informazioni precise ' sui vari Mrso^w> n»ni ; », * » ii , ■ j il. o a a e n a e o è e o . , e o naggi intorno a cui II Governo dovrebbe provvedere; mi pare che il Governo non può non tener conto di quanto ho esposto anche perchè il pubblico si domanda come dei commendatori, che hanno commesso imbrogli nel Palazzo di Giustizia, una parte sia dentro e un'altra fuori ». Infine l'on. Chiesa passa all'ultima parte del suo discorso anche essa densa di rivelazioni riguardanti il Genio civile. L'oratóre dice: « L'on. Saint Just è venuto alla Camera a difendere il Genio civile durante la discussione sulla inchiesta. Orbene, io faccio osservare che l'on. Saint Just, il quale è deputato, prima di difendere' il Corpo di cui fa parte, avrobbe dovuto mettersi in condizione di assoluta indipendenza , (impressione,, commenti). L'on. Saint Just non- è solo ispettore superiore del Genio civile. Dai documenti del Palazzo di Giustizia risulta anche che egli ha percepito prima L. 5840 e poi 8403 par altrettan. te missioni compiute all'estero. (Interruzioni, rumori). — (Una voce: — Ma allora si deve morir di fame per esser onesti). Onorevoli colleghi, non ci sarà niente di male in ciò che ha fatto l'on. Saint Just. (Altre voci: — Allora perchè ne parlate?). CHIESA: — Perchè è meglio che 1 deputati si astengano dal ricevere denaro dallo Stato quando non fi tratta dei loro stipendi di funzionari. Io non credo inoltre che i deputati possano aver incarichi retribuiti dallo Stato. APRILE: — Fate votare una legge per le incompatibilità parlamentari; fatela eseguire; altrimenti è inutile (approvazioni). CHIESA: — Non capisco, ad esempio, perchè i vice presidenti non abbiano pubblicato tutti gli interrogatori dei funzionari del Genio Civile, che hanno deposto innanzi- alla Commissione. Bisognava pubblicare tutto; se si fosse pubblicato tutto, si sarebbe visto, come ho visto io, che ho ispezionato tutti questi documenti. Voci -. — Ma questa è la bócca del leone I CHIESA: — No, non temete. Gli interrogatori non riflettono questioni di persone, ma questioni di diritto tecnico. Non bisogna spaventarsi della ricerca delle responsabilità. Sarebbe comodo far come ha fatto l'on. Tedesco, il quale ha scritto che i responsabili non ' si troveranno mai. Uh ministro non deve dire queste parole. TEDESCO: — Io ho sempre cercato i responsabili. CHIESA: — Ma non li ha trovati e non li hanno trovati nemmeno i suoi predecessorinè i ministri dèi Lavori Pubblici. Nei documenti depositati in questi ultimi giorni si trovano deposizioni di funzionari del Genio Civile, le quali fanno luce su certi episodi misteriosi e dei sistemi della ditta RicciardiBorrelli. Ho letto, per esempio, ' con attenzione, l'esame testimoniale del capo facchino della ditta, signor Benassi Francesco, il quale ha deposto innanzi' alla Comimssione d'inchiesta che le ditte costruttrici del Palazzo dGiustizia, che precedettero la ditta Borrelli Ricciardi, fecero allo stesso modo; però avevano l'abitudine di mandare agli assistentdel Genio Civile, in occasione di ogni ricorrenza, liquori, dolci e regalie. Quando venne l'impresa Borrelli-Ricciardi si è veduto qualche cosa di più: correvano allora le carte da mille. Non vi pare che si dovrebbe indagare al riguardo? Voci: — Ma è un capo facchino che parla Perchè gli date tanta importanza? CHIESA: — Quando si tratta della verità da chiunque venga la rivelazione, deve essere accettata. L'on. CHIESA passa poi alia deposizione dell' ing. Clglieri, « che — egli dice — raccomando al Ministero del Lavori Pubblici. L'ingegnere Ciglieii fu assolto dall'on. Bettolinquando era ministro del Lavori Pubblici per una accusa rivoltagli, ma risultano a suo carico gravi responsabilità, su cui si dovrebbe indagare. Inoltre vi è, nei documenti, tiltIh uim serie' di rivelazioni a carico dell'assistente del Genio Civile signor Bizzarri, clifece parte dell'ufficio governativo per il Pa lazzo di Giustizia. Quando l'on. Sacchi avrà letto che questo assistente, mentre era processato per omicidio colposo, veniva mantenuto in carica e forse addetto ai lavori dePalazzo del Parlamento, è da chiedersi sesiste la giustizia per tutu.. SACCHI: - E' Hata sospeso 1Ì<* sperpero che avviene-del denaro dell' 4 Vf>£rli«mrv il Irirmfo della nifi asso'uta Ml1*™? ^"J^r'XiM" « ^voiare 11 rinnovo dei dolorosi sperperi che si i ann n avuti a H«on1/Yt*:ti*o I A nirrìnfi rnm iìi rji fi ■ CAMPANOZZI: — Finalmente! ' CHIESA: — SI, finalmente! Bisogpava cominciare'a far piazza pulita. Costui era stato già denunciato per una quantità di porcherie. Ebbene, un altissimo funzionario,, che dirigeva l'ufficio governativo del Palazzo di Giustizia, ha tenuto sèmpre presso di sè l'assistente Bizzarri, anche dopo che era stato denunziato, anche dopo che erano conosciute le sue porcherie. On. Sacchi, provveda circa questo alto funzionario. SACCHI : — Ha le prove, lei? CHIESA: — 'Legga, come ho letto io, i documenti, e vedrà che quel che ho detto è la verità. Inoltre, se élla, on. Sacelli, esaminerà i documénti depositati alla Camera, che riguardano gli ex deputati Poli e Brunicardi, vedrà come non si- facesse un tempo alcun grande appalto dal Ministero dei Lavori Pubblici senza l'intervento degli on. Poli e Brunicardi. Quando si pensa che poco dopo è avvenuta la concessione per la costruzione della ferrovia Lucca-AuUa, si comprende tutto. L'on. Chiesa si accinge a portare nuove rivelazioni- e viene a parlare del monumento a Vittorio Emanuele; dice che anche la costruzione di questo monumento è sospettata; legge una lettera della ditta Catturi e Massardi fornitrice della pietra per il monumento a Vittorio Emanuele, da cui risulterebbe che fu data una provvigione All'architetto Sacconi, autore del monumento. La' Camera si stanca e l'on. CHIESA, rivolto al Ministro dei LL. PP., dice: — Denunzio questo fatto, on. Sacchi, perchè provveda, e. raccomando di provvedere anche al suo entourage. Ella è contornato di funzionari i quali hanno dato appiglio a molte osservazioni. C'è, per esempio, un funzionario del suo Gabinetto passato, attraverso il Consiglio di Stato, alla Camera. (L'onorcvole Chiesa allude, a quanto pare, all'onorevole De Vito). Ce ne-sono altri — aggiunge l'oratore — che vogliono arrivare alla Camera; per esempio, il comm. Meuccio Ruini, e il comm. Italo Maganzirii. Bisognerebbe che il Ministro -provvedesse perchè questi funzionari non si recassero dal-sabato al lunedi di ogni settimana a coltivare i collegi dove intendono presentarsi. L'on. CHIESA conclude: — 'Da qualunque parte si guardi, il Paese è amareggiato per "Erario, onestà In "rapporto ai funzionari dello Stato, e che provvedimenti siano puesi per impedire in av pini mste«'« '« ««« « « «cncco c à l e sono avuti a deplorare. (Animali commenti nessun applauso,' solo gli on. Beltraml e Campanozzi stringono la mano all'on. Chiesa). Fatti personali ROZZI, per fatto personale: rilevando una osservazione dell'on. Chiesa, avverte che egli fu avvocato in una causa, non contro il monopollo, ma per 11 monopolio delle assicurazioni, e cioè per lo Stato. MOSCA Tommaso, per fatto personale, dichiara che investi parte della dote della sua consorte in cartelle del Banco di San Spirito, ma questo fece vario tempo dopo che aveva esaurito le sue funzioni di giudice delegato al fallimento. Ebbe voti per essere eletto consigliere d'Amministrazione, ma non li sollecitò, perchè, in ogni modo, non avrebbe potuto, .come magistrato, accettare tale ufficio. Acquistò poi una parte di uno stabile dal Banco di San Spirito Investendovi la dote della sua consorte, ma questo fu quattro anni dopo, nel 1901. Poiché l'on. Chiesa ha accennato alle censure dell'on. PUacci mosse, altra volta, all'opera deiroratore come arbitro, osserva che notoriamente l'on. Pilacci è amico dell'avversario politico dell'oratore. GRIPPO, per fatto personale, avverte che il ricorso in Cassazione della ditta Borrelli e Ricciardi, al quale ha alluso l'on. Chiesa, fu rinunciato fin dal 1905 per un fatto espresso della transazione, alla quale l'oratore, come la Camera sa, rimase assolutamente estraneo. L'oratore poi non si è più interessato di sapere se della rinuncia siasi dato atto dalla Corte di Cassazione e quindi solo con assoluta mancanza di buon senso e di buona fede si può asserire che la causa sia ancora in vita. (Approvazioni; commenti). WOLLEMBORG, per fatto personale, dichiara che, sottosegretario di Stato alle Finanze, ricevette dall'on. Brunicardi una raccomandazione per ima onorificenza al Ricciardi. In questa raccomandazione nessuno potrebbe ravvisare qualsiasi men che lecita e men che corretta influenza. ... Aggiunge che egli si limitò a trasmettere come era suo dovere, tale proposta al Gabinetto del ministro; avverte che l'onorificenza al Ricciardi fu concessa in tempo in cui ru-ssun sospetto poteva elevarsi contro lui. Basta del resto, ricordare che fu concessa dall'on. Carcano allora ministro delle finanze {commenti; segni di impazienza; ai voti, ai voti). Parla Ton. Sonnino SONNINO SYDNEI (segni di attenzione) premette che la Commissione d inchiesta ha diligentemente assolto al mandato ricevuto dal Parlamento. Quanto alla prima parti, ton cernente l'enorme differenza tra 1 prevom.vi ed i consuntivi della spesa del palazzo ci giustizia, nulla vi è da deliberare; cosi pure per le eventuali responsabilità dei funzionari non è al Parlamento ma all'autorità giudiziaria, per le eventuali responsabilità penali e al Governo, pei provvedimenti disciplinari, che spetta di intervenire. Rimangono le responsabilità degli uomini politici e per questi, indipendentemente da qualsiasi responsabilità di carattere penale, è giusto che il Parlamento emetta il suo giudizio. Nota che, all'aprirsi della discussione, la Camera ebbe una impressione incresciosa pel fatto che furono da alcuni oratori citati interrogatori e documenti non pubblicati dalla Commissione: perciò la Camera sospese la discussione deliberando che anche questi atti fossero resi di pubblica ragione. Ma poiché l'ulteriore pubblicazione di documenti e l'esame di quelli non pubblicati hanno dimostrato come le conclusioni della Commissione fossero giuste, non rimane alla Camera che di prendere atto (approvazioni). La Camera non è chiamata a giudicare, in grado di appello il giudizio della Commissione; essa deve soltanto, col suo voto, corroborare l'autorità del giudizio della Coni missione, riconoscendo ed affermando la serietà e la imparzialità dell'opera di questa. La Camera, .coinè assemblea politica, ha compiuto il suo dovere deliberando l'inchiesta perchè la luce si facesse su tutto e su tutti. Venendo alla terza parte del mandato con gr«««difsaiatafocs(empmsqpcvdlvsqtcclMrdpscsccVitscgrigcCp. ferito alla Commissione, quella che concer- neva i provvedimenti atti ed impedire il rin-l novarsi, per l'aweaire, di consìmili sp.er-l peri; crede che la Camera debba rivolgere invitò al Governo di presentare'in tal senso i provvedimenti opportuni. Conclude raccomandando all'approvazione della Camera il suo ordine del. giorno che è del : seguente tenore: . ■ -La Camera, visti i' documenti pubblicati «e udita la discussione, prende atto del'« conclusioni della Commissione d'inchiesta '« sul palazzo di giustizia, rimanda gli atti «all'autorità giudiziaria e invita il Governo «a proporne lo riforme contabili organiche e « procedurali necessarie a contenere le spese « por opere pubbliche nei limiti dell'autorlz« /azione del Parlamento e a rafforzare la «difesa dello Stato di fronte agli imprendictori». (Vive ' approvazioni: applausi).. MEDA aveva presentato un ordine del giorno: vi rinuncia (vive approvazioni: voci: «la chiusura »; il Presidente pone a partito la chiusura della discussione; è approvata). e e a o i é a n . u Ordini del. giorno. EERENINI svolge il seguente ordine del giorno, cne ha presentato insieme agli onorevoli Bertesi e Bissolati ed altri deputati: • La Camera, udita la discussione, fa pro«prie le conclusioni della Commissione d'in« chiesta e approva l'invio degli atti all'au« torità giudiziaria ». Avrebbe potuto anche associarsi all'ordine del giorno dell'on. Sonnino se non fosse fra i due una differenza, che non è solamente formale, in quanto l'ordine del giorno presentato dall'oratore non si limita a prendere atto delle conclusioni della Commissione di inchiesta, ma le approva. La Camera infatti avrebbe potuto limitarsi- a prendere atto di tali conclusioni se la loro presentazione non fosse stata seguita da alcuna discussione: oggi tale formula potrebbe avere il significato di lasciare esclusivamente alla Commissione la responsabiltià delle sue conclusioni (denegazioni; proteste). Oggi la Camera, dopo avere udito accuse e difese, deve dire chiaramente se la Commissione ha -compiuto con diligenza . e' scru polo onesto e alto zelo del pubblico bene il mandato ricevuto e se fa proprie-le conclusioni cui la Commissione è giunta. Facendo questo la Camera adempierà ad un ufficio penoso, ma ciò farà nell'alto fine della ricerca della verità e della giustizia (approvazioni; commenti^.- ROMANIN JACUR ha presentato un ordine del giorno, che crede rispondente all'i hterésse del Paese. Attesa l'impazienza .dalla Camera vi rinunciai (Approvazioni e segni di impazienza). Dichiarazioni di Giolitti In mezzo al silenzio della Camera prende la parola il presidente del Consiglio,. onorevole GIOLITTI. La Camera presenta un aspetto imponente. I deputati presenti sono quattrocento. Le tribune sempre più rigurgitanti. L'on. GIOLITTI dice: Come ho già dichiarato, sulla questione che non tocca la responsabilità del Governo, cioè quella che riguarda le responsabilità politiche e morali dei deputati, io mi astengo. Ma vi sono due punti della questione che riguardano il (joverno; questi due punti riguardano le responsabilità dei funzionari ed i provvedimenti per l'avvenire. Circa le responsabilità dei funzionari,.io dichiaro esplicitamente alla Camera che il Governo, a discussione finita, prenderà in esame più accurato le risultanze della Commissione d'inchiesta e prenderà tutte le. misure necessarie. Vi possono essere misure che riguardano i magistrati e queste, i naturalmente, non toccano il Governo; ma circa le misure disciplinari, i rispettivi, ministri esamineranno con la più grande cura le responsabilità singole ed agiranno con il massimo rìrrore a carico di coloro che risultassero responsabili. « Quanto al punto deUa questione che riguarda i provvedimenti per l'avvenire, consacrato nella terza parte della relazione della Commissione d'inchieste, convengo su quanto propone l'on. Sonnino nel suo ordine del giorno, in cui invita il Govèrno a proporre delle riforme organiche e procedurali necessarie a contenere le spese per .le opere pubbliche nel limiti della autorizzazione del Parlamento e rafforzare la sua difesa di fronte agli imprenditori. Orbene, io sono disposto ad accettare queste proposte dell'on.. Sonnino, ma non posso accettare la forma proposta dall'on. Berenini col suo ordine del giorno. L'on. Berenini propone che la Camera approvi senz'altro il contenuto della relazione. Orbene, io non entro nel merito per quel che riguarda le responsabilità politiche e morali dei depurati; ma, poiché la Commissione d'inchiesta presenta anche dei provvedimenti per l'avvenire, faccio osservare che il Governo non potrebbe approvare fin da ora le conclusione della Commissione d'inchiesta, senza avere studiato le relative questioni ». BISSOLATI:- — Noi parliamo di approvare le conclusioni per le responsabilità personali. GIOLITTI: — Sarà benissimo, ma nell'ordine del giorno Berenini non è 'scritto; io leggo quel che c'è scritto [ilarità). E non ho altro da dire. Discussione agitata A questo punto la Camera, che era rimasta relativamente calma, diventa agi ìatissima, perchè si è formata una. corrente decìsa a finire questa sera la discussione. I discorsi sono finiti e si vorrebbe venire presto al voto. Infatti, da parecchie centinaia di deputati si urla: «Ai voti, ai voti! Chiusura, chiusura! ». • L'on. MARCORA dice.: — Siamo all'ultima parte della discussione; devo dare alcune spiegazioni intorno' alla votazione imminente degli ordini del giorno presentati. L'ordine del giorno presentato dall'on. Sonnino ne, secondo me, la precedenza. TURATI: — Veramente dovrebbe averla il mio. PRESIDENTE: — Ne dica le ragioni. TURATI: — Mi limito a dichiarare che mantengo il mio ordine del giorno, poiché esso si differenzia da tutti gli altri ordini del giorno presentati. L'on. Sonnino ha detto che non rimaneva altro, che prendere atto o respingere, senza discutere, le conclusioni della Commissione d'inchiesta, specialmente circa le responsabilità degli uomini politici. Orbene, desidererei sapere dall'on. Sonnino che è «.venuto dell'ordine del giorno presentato nella seduta del in maggio, l'ordine del giorno degli omenoni della Camera, degli, ex ministri. Tale ordine del giorno è stato ora posto nel dimenticatoio. Gli ex ministri ritenevano il 10 maggio necessario un giudizio specifico sui singoli deputati ritenuti respon- sabati. Oggi, invece, il parer» è assolutamente -l opposto. -l L'on.. FERA die* che ritira il suo ordine del gsndmlsadcnplallrgqcmnomcazqdCntetIn a n ; e a e i a l a e l o o e . o l x a eo e l giorno a nome del gruppo radicale e si .socia a quello Sonnino, purché ' l'on. 'Boa»: nino dia .al suo ordine del giorno significata' di approvazione' alle conclusioni' .della Coni' missione d'inchiesta per .le responsabilità polìtiche e morali'dei deputati: ■ 1 Questa mossa dell'on. Fera sconcerta YOi strema sinistra avanzata; L'on. Chiesa al agita e chiede al presidente cinque minato di sospensione-della seduta. ■ •' '• <"■' l MARCORA: — Ma che sospensione! Vuol» che finiamo a mezzanotte? i .< j Dall'Estrema invece si urla: — Sospendo* ne! -sospensione! : MARCORA : — Ma che sospensione ! Tutt'al più posso metter ai voti la domanda dot--' l'on. Turati che li suo ordine del giorno abbia la .precedenza su quello presentato dal-' l'ou. Sonnino. -j Infatti la Camera vota per alzata e seduta! la proposta del presidente. Tutta là Cameni resta seduta salvo l'Estenua. L'ordine del? giorno Turati non avrà la precedenza sul quello di Sonnino. i Una voce grida: — Sonnino ha vinto, peuf che non ha parlato Giolitti (ilarità). J La discussione si complica sempre1 maggior* mente perchè l'on. BERENINI presentatore, a' nome dei deputati socialisti riformisti, di uw ordine del giorno cosi- concepito: — « La Co*' mera, udita la discussione, fa' proprie Im conclusioni della Commissione d'inchiesta 5, approva l'tn.vio degli atti all'Autorità giudU ziaria » — propone al suo ordine del giorno» questo emendamento: « La Camera; udita UH discussione, approva le conclusioni delti» Commissione d'inchiesta, ecc. ». , Nasce una vera' tempesta- su una questio* ne procedurale, cioè perchè: l'on. Marcora ri* tiene che non si possano più presentare emendamenti agli ordini del giorno presen* tati essendo già, in votazione.quello Sonnino.! Invece l'Estrema è quasi concorde nel rite-' nere che l'ordine del giorno Sonnino non sia/ in votazione e si possa ancora deliberare di» presentare emendaménti. V| Infatti dall'Estrema a gran voce si invitai l'on. Sonnino a parlare, a pronunziare della dichiarazioni, le quali mettano l'Estrema liti grado di' approvare,' in ogni caso,' il suo oi4 dine del giorno, cosi che la Camera sia conW corde in un solo ordine ' del' giorno. Il prò» sidente però non ammette il chiassò che fu la Camera, e richiama vivamente l'Estremai Sinistra, ed in prima linea Toh. Chiesa, che urla come' un indemoniato. Ma il chiassa continua enorme. La confusione è al colmai anche perchè l'Estrema non'è'd'accordo: una parte vorrebbe che si mettesse ai voti l'emen» damento Berenini; l'altra preferirebbe votare senz'altro l'ordine del storno Sonnino, purché» dichiari esplicitamente che il suo ordine del giorno significa approvazione alle conclusioni della Commissione d'inchièsta. Queste due correnti si cozzano. Si ode sui. banchi di Estroma una voce stentorea che grida: « Sia' mo disposti ad accettare l'ordine del giorno Sonnino, purché dichiari esplicitamente che approva le conclusioni della Commissiono ti» inchiesta »» ' ; " Parli Sonnino I „ SI sospenda la aadnta ; Altri invece, come, ad esempio, l'on. Giaco»» mo Ferri, gridano come indemoniati :« Par(l Sonnino! Dica il suo pensiero! ». Eugenio) Chiesa: « Parli Sonnino! Fuori l'equivocol »« Le voci di « parli Sonnino » si ingrossano, n presidente scampanella per qualche minuto a poi, non sapendo come ricondurre la calma, prende il partito di sospendere la seduta»! Sono le ore 18,15. •' - - ~, La Camera rimane affollatissima.'Gli spetta* tori nelle tribune si alzano in piedi per non perdersi questo episodio della seduta. L'anta di Montecitorio sembra trasformata in un comizio. Una corrente si determina di indurre l'on. Sonnino ad implicare nel proprio ordina del giorno il senso dell'emendaménto Bank nini, sicché tutto sarebbe finito e la Cameni potrebbe trovarsi concorde nell'ordine dai giorno Sonnino; ma questa soluzione trova ostacolo nella ferrea volontà dell'on. Sonnino di non modificare il proprio ordine del gio«-s no. Cosi la seduta è sospesa e, mentre parte dei deputati ha accéso sigari e sigaretta e le nuvolette di fumo si alzano nell'aula, aita sistlamo ad una scena curiosa: una cinqv tina di deputati circonda l'on. Sonnino, primo turno dei deputati che si reca l'on. Sonnino è dell'Estrema Sinistra, gli onorevoli Berenini, Rosadl, Pascetti, drecca. Turati, Bissolati, Bonomo Si " quali- cercano di convincere l'on. Son modificare il suo ordine del giorno; ma revole Sonnino è irrevocabile : acceso ih' grida e gesticola, ed afferma che non i_ sentirà mai a modificare li suo ordina giorno, poiché, se egli lo modificasse nel sj voluto dall'Estrema, il suo ordine del" gl significherebbe che la Camera esprime giudizio suirbpefàto Sella Commissione chiesta, il che l'on. Sonnino non ami poiché, trattandosi di uh giudizio come „ della Commissione d'inchiesta, che ha vu, di sentenza di Tribunale, nessun giudizio proposito è ammissibile. • Sonnino sta tomo..*.,» I deputati di Estrema perdono JUv ou_ essi devono abbandonare l'on. «tannino1 quale impegna un vivace dibattito con - orrevole Salandra, che sembra acceeslbtie tesi della Estrema. Ma nemroeno fon landra è fortunato e lascia l'on. Sanninw quale viene circondato successivamente gruppo di maggiorenti della Camera, fm cui gli on. Maggiorino .Ferraris. Coenr^ctrSi. Edoardo Daneo e altri; anche questi debntaal cercano di convincere l'on. Sonnino a rìsola vere la questione introducendo una modifloe> zione all'ordine del giorno, ma, come .«bb» l'on. Sonnino resiste a tutte le pwsàioni finisce per pregare i-deputati di lasciarlo" tran, quillo. Contemporaneamente un grosso nu. eleo di deputati si affolla sui banchi di EatM. ma; alounl salgono sui banchi e formanotmaspecie di comizio: aì centro anno Chiesa. Pantano, Turati e altfl. Tutu gridano. Ke*Ucol£ no; pare di assistere a un tumulto infernale. Un terzo gruppo di deputati si torma presso gli on. Giolitti e Marcora, i quali sorridono filosoficamente per l'accalorarsi della Camera per questa questione di semplice prece» dura: Sonnino vuole essere lasciato-solo ed invanr» gli on. Mùrrl e Pescètti lo circondano. Egli li allontana, garbatamente e persino il questore della Càmera, on. Podestà, che va ad esprimere all'on. Sonnino 11 desiderio del. Presidente che la questione non sia complicata, non ha migliore fortuna ed è costretto ad ab» bandanarré il campo. L'on. Sonnino, ma-'noni Camera 3ÓO deputati conversano. colano, fumano. luo.bayj «* ft scriverà W atobtaraz^' cb* <*•***