Il convegno delle Società commerciali

Il convegno delle Società commerciali Il convegno delle Società commerciali La discussione sulle tariffe ferroviarie II Ministro del Tesoro preahnlincia H ribasso dello sconto iter teUtono atta Stampa). iter teUtono Roma, 2, sera. Nella seduta di stamane del Convegno delleSocietà commerciali, sotto la presidenza del- 1-mg. Talamo, si è iniziata la discussione sul """tema dello tariffe ferroviàrie Il relatore L'ing. Talamo, nella sua qualità di presidente, legge la relazione su progetti di nuove tariffe ferroviarie. Il relatore ricorda che la Commissione nominata dal Ministro dei Lavori Pubblici, per lo studio dea progetto delle nuove tarine ferroviarie, ha creduto che fosse suo compito esclusivo di preparare uh' prògetto inteso a conseguire: 1* una certa uniformità nello condizioni di tutti i trasporti ferroviari, sia iu servizio interno che internazionale, applicando a quelli, in quanto fosse possibile, de norme della convenzione di Berna ed eliminando, mediante opportuna revisione, guidata dall'esperienza del passato, tutta le Incertezze d'interpretazione e do cause di contestazione; 2* una maggiore semplicità nella struttura delle tariffe per le merci, ora cosi numerose e complicato da rendere difficile per il pubblico ed anche allo, stesso personale ferroviario, la sollecita determinazione dei prezzi di trasporto corrispondenti a date spedizioni. Però, osserva il relatore, l'interesse dell'industria e del commercio non sembra sia siato raggiunto; sarebbe occorso un nuovo regime di tariffe informalo all'economia delle nuove tendenze e delle nuove esigenze del Paese, mentre invece il progetto è un sistema il quale in un nuovo ordine e In una nuova forma, mira più che all'integrità dei prodotti, all'aumento dei prodotti stessi; aumento del quale non sembra che la Commissione avesse la potestà, se per il suo mandato non aveva quella di diminuire le tariffe. Si può quindi escludere, termina il relatore, che il progetto possa aprire la via olla nuova politica dei trasporti.Presero la parola sul tema il comm. Pinzano, che fa parte della Commissione delle tariffe ferroviarie, e l'on. Ancona, il quale afferma essere dovere del Convegno ottenere che le tariffe non siano generalmente inasprite. Osserva che lo Stato deve avere le stesse responsabilità dei privati vettori, e che le merci debbono pagare, secondo la dottrina in glose, quello che possono. Conclude sostenen do la necessità di includere nella Commissione per le riforme delle tariffe, gli industriali competenti. La discussione Parlano pure Cannazza, Falci:, Lupoinl, che illustra un ordino del giorno votato in proposito nel Convegno nazionale commerciale di Milano, ordine del giorno in cui si domanda una proroga per un più ampio studio del problema da parte del ceto commerciale e industriale, si propugna il concetto della responsabilità dello Stato vettore e, per quanto riguarda le tariffe, si afferma il dovere per lo Stato, di mettere in stretta relazione 1 prezzi di trasporlo con le condizioni dell'economia nazionale e con la necessità di promuovere il progresso dell'industria e dei commercio nei rispetti anche della esportazione. L'on. Rubini osserva che le riforme proposte dalla Commissione per le tariffe modificano la Convenzione di Berna, specialmente riguardo ai rapporti tra clienti e Stato. Di qui il fatto esposto nel Convegno,' che lo Stato ha tutte le difese e il cliente nessuna. Accenna alla differenza fra gli obblighi per il carico del cliente, che deve compierlo In 8 ore, e quello dello Stato che ne ha a sua disposiziono 86. Ricorda come la Giunta del bilancio sia stata sempre favorevole ad una diminuzione anziché ad un inasprimento delle tariffe. Nota che vi è stridente contraddizione tra le premesse e le oonclusloni della Commissione, polche nelle premesse si nega e nelle conseguenze balza evidente l'inasprimento. Vi sono tuttavia fatti in cui le tariffe. speciali sono giuste, come per esempio quelle dei transiti verso i porti. Ritiene che lo ferrovie di Stato debbono diventare più agili nel loro funzionamento materiale' e amministrativo per il vantaggio del l'industria nazionale. A home del Consiglio del traffico, di cui fa parte, parla il comm. Bocca, il quale assicura che il Consiglio terrà conto del voti del Conve gno, e cercherà di rendere le tariffe più ri spondenti al bisogno del commercio e dell'in dustria. Parlano ancora altri Oratori, dopo di che la seduta 6 rinviata al pomeriggio. Il banchetto Alle ore 13 si sono riuniti a banchetto, al l'« Hotel Excelsior », i congressisti. Erano presenti circa 250 persone. Alla tavola di onore sedevano i Ministri del Tesoro e dell'Agricoltura. Tedesco è Nittl, il Sotto-Segretario al Tesoro, Pavia, il comin- Ksterle, gli onorevoli Salaudra, Rubini, Moniti, Ancona, Rolandi Ricci, Dall'Olio, il Sindaco Nathan, il coniìneiiiialore Stringher, il conte di San Martino, l'ing. Talamo Allo spumante prese la parola il commendatore Esterle, che ringraziò i rappresentanti del Governo per il loro intervento, e, dopo aver rilevato i lusinghieri risultati ottenuti dal Congresso, rivolse un saluto al Ministro del Tesoro, e ringraziò il Sindaco per l'ospitalità che Roma ha dato ai congressisti. Il discorso ciòi ministro Tedesco Si è levato, quindi, il Ministro del Tesoro, on. Tedesco, che ha pronunziato il seguente applaudissimo discorso : « 11 vostro Presidente ha stlmulato il Ministro del Tesoro a prendere la parola, ma se per tutti la parola 6 d'argento, por nessun altro quanto per il Ministro del Tesoro, Il silenzio è aureo. Tuttavia, per accogliere l'Invito cortese, dirò clic ora in Ispeole mi viene a mente l'afférmazione del grande lirico latino: "Multa renascenlur quae ]am felici* ». Risorgono Infatti le antiche Corporazioni, ma animato da uno spirito nuovo, spinto di equità sociale, diretto al pubblico bene, per produrre una più Intensa e più diffusa, vigoria collettiva, ti di tale vigoria ha dato prova la nostra finanza, tato prova che la stampa «tramerà, la quale si mostrava sprezzante di noi, ha dovuto riconoscere la verità. Oggi, anche al di là delle Alpi e del mare, si- sa che vi C una finanza italiana. Abituato dal miei predecessori a fare 11 calcolo delle previsioni colla maggiore prudenza, avevo previsto, per l'esercizio In corso, un avanzo di 05 milioni. VI posso dire che questo calcolo già confortante sarà ancora superato da altri 40 milioni >. 11 Ministro prosegue, dicendo che il Governo, anche perchè può fare assegnamento sulle energie feconde del Paese, seguirà con vigile cura lo svolgimento delle industrie e dei commerci, per aiutarli nel limite del possibile e difenderli, se ne abbiano ragione. A questo proposito, il -Ministro rammenta che 11 Ministro dei Lavori Pubblici, nel 1905, pensò a disciplinare le ordinazioni per gli approvigionamenti dello Stato. Nel .1910, facendo la esposiziono finanziaria, potè infatti annunzia- Sp). Ire il relativo provvedimento, aggiungendo: I 0I danari nostri in casa nostra siano spesi». «Oosl — egli aggiunge — sarà coni limato per ia i tornitura del materiale rotabile delle ferrovie, o nel "nuovo programma di costrurioni iiavaM et procurerà che 11 lavoro, altro cho agli Arsenali dello Stato, sia distribuito all'industria libera, cosi da assicurare una onerosità ininterrotta, ordinata, perdurante ». L'on. Tedesco, ripetendo ancora come il Governo ponga ogni studio nel curare l'economia nazionale, aggiunge: «Vi posso comunicare cho nella prossima settimana sarà diminuito il tasso limolale dello sconto. (Applausi vlvusnttt e proluivjatl). Ora. In candido all della paco ritornata, proteggono U rlllorl-re dell'industria o del commercio, nonclife ili rifiorirò nella fede, sempre più salda nel progresso economico dell'Italia, elle non 6 ultimo fattore del nuovi destini, al quali e chiamata l'Italia, non solo come madie antica di civiltà, ma per.le meravJfrtlose virtù della sua stirpe, clic sa trasformarsi attraverso I secoli e nell'ultimo cinquantennio dal più duri cimenti trasse ;!1 vigore cU una novella giovinezza. Ora, vada l'omaggio del migliori propositi e dol voti .migliori al Re, elio tutto se stesso consaora all'Idealo della felicità del suo popolo, che, tra l'ammirazione di ogni classe sociale, vive della vita della "Raziono e che nell'amore del cittadini ha posto l'incrollabile fondamento del suo "Regno |». e a e a a sTutti i presenti sono in piedi ed acclamano lungamente. L'approvazione dell'ordine del giorno La seduta pomeridiana è aperta alle ore 15,30. Continua la discussione sulle tariffe ferrovity rie e viene redatto un ordine del giorno, che concilia i diversi ordini del giornqjSìesentatt. Dopo una ricapitolazione dell'on. Ancona, l'ordine del giorno è approvato. In esso, dopo vari considerando, si fanno voti : « che 11 Consiglio generale del traffico modifichi il progetto d! riforma delle tariffe in conformità ai voti concreti espressi dàlie società industriali e com-' merciali, ed in particolare e senza inaspriménto di tariffe; che si renda più equa la tutela degli interessi privati nei rapporti con l'amministrazione ferroviaria; che si migliori e si semplifichi la classificazione secondo quei criteri di politica economica che meglio rispondano alle condizioni ed alle legittime esigenze dei traffici; ed infine, che si contemplino le modalità per modificare opportunamente ed in tempo utile le tariffe ferroviarie nei loro rapporti con le tariffe doganali ». Approvvigionamenti dello Stato Quindi si passa alla relazione sul tema: Approvvigionamenti dello Stato. Di essa si occupa l'avv. Guardoni, che, dopo avere premesso che 1* importo delle dotazioni di pubblici servizi, ih seguito all' incremento dell'azione di Stato, 6 rapidamente cresciuto da 450 milioni circa, conio era nel 1904-1903, a 820 milioni circa, come è stato nel 1911-1912, e clie le prossime spese militari faranno salire 11 fabbisogno degli approvvigionamenti a non meno di un miliardo, osserva che lo studio di detti approvvigionamenti dello Stttto deve investire le varie loro manifestazioni tecniche, giuridiche, amministrative ed economiche industriali. Sotto l'aspetto tecnico le vigenti disposizioni positive italiane debbono essere riformate mediante una compilazione del fabbisogno annuale degli approvvigionamenti, sistematicamente distribuiti. L'ordinamento giuridico amministrativo degli approvigionamonti si concreta su tre punti: codificazione delle norme sugli appalti; assegnazione degli approvvigionamenti e determinazione delie relative modalità di esercizio. L'ordinamento, infine, di natura economico-industriale, si concreta nello studio del mezzi di accertamento dei dati materiali sugli appalti e di eccitamento a protezione dell' industria nazionale, con una serie di espedienti, di cui alcuni generali, come la preferenza a parità di offerta o a margine di offerta; altri particolari, come l'esonero dalle, tasse di appalto, la restituzione ctei diritti doganali e compenso corrispettivo al dumping, praticato all'estero. Dopo ampia discussione, 6 approvato sull'argomento un ordine del giorno, in cui, fidando che gli Intenti opportunamente dimostrati dal Governo con regio decreto 18 gennaio 1912 verranno prontamente attuati, si delibera di affidare all'Associazione delle Società italiane per azioni, col concorso degli enti promotori, ampio mandato per un'efficace tutela presso il Governo e presso la Commissione consultiva degli approvvigionamenti, allo scopo di ottenere che gli appalti pubblici siano disciplinati in modo da soddisfare la necessità dell'economia agricola, industriale e commerciale italiana. Sulla riforma del regime legale Infine si discute l'ultimo tema sulla riforma del regime legale delle Società per azioni, la cui relazione è stata presentata dalla Direzione dell'Associazione. Essa dice che l'Associazione fra le Società italiane per azioni ha voluto, nelle sue proposte, limitarsi a quelle più essenziali ed a quelle che sembrano destinate a sollevare minor contrasto di discussione, che sono : l.o togliere ai soci il diritto di recesso nel caso in cui si proceda all'aumento di - capitale con nuove emissioni di azioni; 2.0 agevolare alle assemblee le emissioni di azioni privilegiate, escludendo che questa facoltà possa derivare soltanto da un'espressa disposizione dell'atto costitutivo originario, come è sostenuto da una parte della giurisprudenza. Le riforme proposte riguarderebbero cosi gli articoli 158 c 164 del vigente Codice. Il metodo di accertamento del reddito sociale, nonché la incertezza dei criteri fiscali e le sorprese di una mutevole giurisprudenza, scoraggiano direttamente ed indirettamente 11 capitale nazionale "ad una più larga partecipazione a queste moderne ed efficaci forme di associazione, mentre, per altro verso, l'altezza dell'aliquota (tripla della massima di ogni altro paese) che colpisce gli interessi attribuiti alle obbligazioni, sterilizza addirittura, per confessione della Finanza, il cespite sul quale si esercita. « L'Associazione — conclude il relatore — ritiene che nel momento attuafe la discussione dì questo vitale, argomento è puramente accademica e perciò crede opportuno rimandarne l»*rattatazione, nella speranza che le condizioni dell'ambiente politico e quelle dell'Erario dello Stato, si tacciano prèsto propizie ad una completa .revisione del sistema tributario ». Dopo ampia discussione, è approvato un' ordine del giorno a^flrmu Cantoni, col quale si approva la relazione" presentata .dall'Associazione e si fanno voti che, in attesa di una completa revisione del Codice di commercio, sia intanto approvata la riforma diversa, intesa a favorire l'incremento finanziario delle Società. Dopo un voto di plausoal presidente Esterle. e brevi parole del presidente stesso, salutate da vivi applausi, il Congresso 6 sciolto. cc! s

Persone citate: Bocca, Cannazza, Cantoni, Rolandi Ricci, Rubini, Stringher, Talamo