Dopo la firma del trattato di pace

Dopo la firma del trattato di pace Dopo la firma del trattato di pace Il protocollo annesso turco-bulgaro Il testo delle dichiarazioni di Daiieff Vivace deplorazione montenegrina STAMPA „(Servizio speciale della Londra, 30, notte. Ecco le parole che pronunziò Daneff dopo te firma del trattato di pace: «I plenipotenziari bulgari, basandosi sulla comunicazione delle Potenze in data 9-22 e31 marzo e 13 aprile, intendono a proposito dell'tilt, due del trattato di paec, che la linea di frontiera partirà da uh punto sul ™ene1 feì MuSSf ' t^rà talE Ian e^ljgarafiSS? STT^ffi Wa i „ t>_- i .spartiacque fino al mar Egeo, al capo R.dze nì ,h« .„.v. «nohP intanDaneff aggiunse che aveva anche inteso , mstro, un operaio convinto, infaticabile;nessuno fece più di voi per appianare ilcammino, assicurando il successo finale Il risultato che ne trarremo è dovuto anzi-che i delegati degli alleati si troverebbero su un piede di uguaglianza con quelli dellePotenze alla Commissione finanziaria di Parigi. Poi continuò: « Signor ministro, signori, grazie gli sforzi instancabili, eccoci alfine giunti all'ultima tappa della nostra grave missione. La giornata di oggi segnerà per i paesi Halcanici una data storica, mettendo fine allo stato di guerra, creando in quelle regioni tino stato di cose ohe permetterà ai nostri paesi di ristabilire gli antichi rapporti di buon vicinato ». «Le dure prove delle battaglie cederanno il posto a una serie di problemi interessanti il nostro avvenire. In questo campo di emulazione affatto pacifico i combattenti di ieri troveranno i vincoli della solidarietà e cancelleranno ben presto tutti i ricordi dolorosi. E' pel modo con cui assolveremo questo compito che il mondo ci giudicherà in ultima analisi. La causa della pace ha fino dalla prima ora trovato in voi, signor mi tutto alla perseveranza di V. E. Esprimen do qui a V. E. i sentimenti della nostra gratitudine, noi non facciamo altro che compiere un imperioso dovere. Parimente non dimenticheremo mai 1'acooglienza cosicordiale che ci venne fatta in questo paese proverbialmente ospitale. Colgo questa occasione solenne per pregarvi, signor ministro, a volervi fare interprete presso la maestà del vostro Sovrano della nostra profonda riconoscenza per essersi degnato dipermetterci di collegare il nome di questostorico palazzo alla pace che testé firmammo ». Novakovic capo della Delegazione serbae Popovic, capo della Delegazione montenegrina, pronunoiarono poscia poche paroledi ringraziamento. Indi Pqpovic fece la seguente dichiarazione : « Firmammo la pacecui fummo costretti ad accettarla, il miopaese, proporzionalmente alla sua estensione e potenzialità, fece più grandi sacrifìcche qualsivoglia alleato; tuttavia, dopo unaguerra felice, siamo spogliati del premiodPiia nostra, vittoria Si fa di noi il canrodella nostra vittoria. Si fa di noi U caproespiatorio dell Europa » Popovic continua: « L'Inghilterra fece laparte principale quando si trattò di privarci di Scutari. Noi la consideriamo come nostra debitrice; contiamo su di essa per ottenere le modificazioni alla frontiera albanese affinchè abbiamo terre coltivabili euna via rurale da Podgoritea verso Ipek »

Persone citate: Novakovic, Popovic

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Londra, Parigi, Scutari