Come si svolse la discussione

Come si svolse la discussione Come si svolse la discussione Ciò che verrà in luce dai nuovi documenti a Sobrero ci telefona da Roma, 27, natte, i pIl datino si accanisce contro le cose di I ^stizia. Nel momento stesso in cut veniva presupposto l'epilogo della discussione in nanzi alla Camera, l'epilogo si allontana e assistiamo a un altro rinvio e alla deliberazione di una nuova esibizione di documenti. Domattina, conseguentemente, i quattro vice-presidenti, in. unione ai commissari di inchiesta che appartengono alta assemblea elettiva, cioè gli on. Daneo, Amici, Libertini, Nava, apriranno i pacchi suggellati destinati all'Autorità giudiziaria e getteranno le basi di un nuovo supple Crmsgèsnmcmento di relazione della Commissione. LajVdeliberazione di oggi farebbe supporre la!2constatazione di un nuovo errore nella con dotta di questa inchiesta disgraziata. Orbene, che dirà il paese di tanti mutamenti di tanti dubbi, di tante incertezze? Un exministro veneto, stasera, nei corridoi della Carr.jra, riassumeva le sue impressioni sul nuovi rinvio della discussione con due osservazioni : ii La Camera — diceva l'ex-ministro fi- ha stabilmente fissato che la seduta di ogni lunedì sia riservata alle interpellanze. Procedendo di questo passo, essa può aggiungere questa deliberazione parallela: la seduta di ogni martedì rimane apifugtenaqcFriservata alla discussione della inchiesta gsul Palazzo di Giustizia. Inoltre — aggiun geva l'ex-ministro — continuando nel sistema finora adottato per questo disgraziato affare, non si sa dove si andrà a finire con le sconfessioni e le deplorazioni. Nella tvtvprima discussione è stata fino a un certo i punto sconfessata la Commissione d'inchie- ! sta; nella seconda discussione, avvenuta I oggi, furono sconfessati i vice-presidenti della Camera, che avevano disposto una pubblicazione di documenti monca e incompleta Chi sarà sconfessato nella terza discussione del 3 giugno?». Queste argutejosservazioni dell'ex-ministro veneto hanno un fondo di verità che risponde al senti- mento di dubbiezza e di melanconiche con-'istat£U!Ìoni Pieva,enti sta80ra a Montecito- !™- Tutti sanno che l'imprevisto costituì- soe 1 elemento dominante dell ambiente par- ' lamentare. Nessuna previsione e sicura cir- Lca le discussioni di Montecitorio quando jsono in gioco le persone; ma nessuno ave- ; va previsto, neanche come un semplice pa- \ radosso, che la ripresa della discussione si j ! dovesse concludere in una nuova sospen-l|siva e in una patente di inabilità dei quat-! !tr0 vice-presidenti della Camera. Fino ajtò^LÌ^rZÌ SS&^|avvenuto; anzi una corrente si disegnava. Quasi unanime : la tendenza cioè di liaui- darò oggi, senz'altro, questa discussione, r,deliberando di rimettere all'Autorità giudi zinna la parola definitiva intorno alle ap pendici parlamentari dello immenso intia broglio del Palazzo di Giustizia. i Come e porchè improvvisamente la scena 'è mutata e un nuovo atto viene alla luce . ,,„„„. „„„i„„,„„<„„„o t„ ..,„.-„ ln questo dramma parlamentare? Le ragioini del mutamento e le origini del fatto nuo- vo devono essere ricercate nella riunione Idi stamane del gruppo parlamentare socia- e Usta ufficiale In quella riunione è sorto il germe che ha fruttificato poche ore più a tardi alla Camera, dopo parecchie ore di - discussione : dal pensiero degli onorevoli Turati e Calda è scaturita quella proposta di sospensiva che sconvolge l'ordine desia gnato della discussione. u Dai 8U0 canto il Governo, sebbene estra* a,le risultanze dell'inchiesta, è Inter- Ì venuto nella discussione non per soffocarla ma per dimostrare al paese che nelle que suoni morali il Governo vuole la luce e la verità al pari della Estrema Sinistra. Così l'on. Giolitti ha preso la parola la prima volta il 10 maggio per proporre alla Carne ra che i quattro vice-presidenti ricevessero l'incarico di pubblicare i documenti che ri tenessero necessari per il seguito della di --..ssinne. cosi ancora ossi l'on Giolitti scussione cosi ancora ogei ion «jioiiiu anziché opporsi, come molti prevedevano, alla sospensiva proposta dall on. Calda a nome dei socialisti ufficiali, sorse invece a sostenere essere diritto dei deputati di avere visione di tutti i documenti, salvo quelli coperti dal segreto di istruttoria nel - processo aperto dall'Autorità giudiziajria o dopo l'arresto dei comm. Silvestre, Borrelli e Ricciardi. ai Facile fu la dimostrazione che la pub ^ blicazione dei documenti deliberata dai vie ce-presidenti appariva incompleta. Gli onoe revou Grippo, Carmine, Cappelli, Carcano e avevano proceduto alla selezione dei docu- j menti col proposito di circoscrivere nuove . rivelazioni, cioè di sollevare il minor ru ! more possibile. Perciò furono scartati molti documenti interessanti, anzi furono omessi -jdei documenti indispensabili e ne furono |invece pubblicati di quelli già contenuti nella relazione della Commissione. Citerò due casi soltanto di questa doppia natura di errori. La pubblicazione dei vice-presidenti non conteneva la deposizione del signor Giannini, segretario della Ditta fornitrice di pietra, mentre tale deposizione venne letta alla Camera come un documento essenziale e inedito dall'on. Libertini, commissario d'inchiesta. Invece, i vice-presidenti pubblicarono, come documento inedito, la nota riservata del ministro guardasigilli Finocchiaro-Aprile, riguardante il consigliere di 'Cassazione on. Tommaso Mosca, mentre quella nota già era etata testualmente riprodotta nel volume della relazione d'inchiesta! Qnaart mmiì «momm passionato la Camera che si dimostrò, su ^^S^SS&X^^ giudizl0- Creato tale stato d'animo alla Camera, una questione sola rimaneva da risolvere: quali dovevano essere i documenti di cui i deputati dovevano aver visione. A questo punto, per comprendere il significato della lunga discussione avvenuta è necessaria una spiegazione. La Commissione d'inchiesta aveva posto a disposizione dei vice-presidenti della Camera documenti di quadruplice natura, cioè:, l.o documenti non segreti, dei quali essa non a- V9va creduto necessaria [a pubblicazione; 2-0 documenti riserVati ma non destinati all'Autorità giudiziaria, che non erano stati pubblicati perchè consistenti in deposizioni innanzi alla Commissione d'inchiesta di funzionari dello Stato sciolti dai segreto di ufficio; 3.o documenti destinati all'Autorità giudiziaria e racchiusi in pacchi suggellati; documenti che si riferiscono a sequestri e perquisizioni compiuti dalla Commissione d'inchiesta in virtù dei poteri giudiziari ad essa conferiti dal Parlamento (tali perquisizioni e sequestri furono compiuti dal consigliere di appello ex-giudice istruttore Fazioli che la Commissione aveva a sè ag< gregato); 4.o documenti relativi alla istrut- toria del processo Borre! li Ricciardi Sii vestre e questi documenti furono dall'Au torità giudiziaria comunicati ìli via riservata alla Commissione d'inchiesta che li restituì dopa però averne fatto eseguire i copia fotogràfica che sta in un pacco sug ! gellato consegnato ai vice-presidenti della I camera Orbene, la discussione sorse alla Camera su questo punto: quali fra questi docu menti di quattro categorie dovevano essere comunicati ai deputati? La discussione on- jdeggiò da principio; poi l'on. Giolitti venne a precisarla dichiarando che i deputati po tevano aver visione di tutti i documenti, 'saivo quelli coperti dal segreto della fetale toria, quelli cioè della quarta categoria in dicatavi. Enrico Ferri, che si è ricordato di essere professore di diritto penale, sorse a determinare anche meglio il diritto della Camera ad aver Visióne di tutti i docu menti, salvo quelli di cui esistono le copie in fotografia, sette od otto in tutto. Il Go j verno concordò con le spiegazioni di nalfura giuridica date dall'on. Enrico Ferri; !Così fu approvata, senza bisogno dL apjpello nominale, minacciato dall'Estrema, ^lfi?* ]? Pr0P0S^,di sospensiva dei socia.Usti e il rinvio della discussione al 3 giu gno; poi la esibizione dei documenti salvo quelli del processo Silvestre Borrelli Rie Ciardi. In tal modo si è chiusa la giornata parlamentare. Ora una domanda sorge spontanea: — Quale sarà la portata dell'apertura che avverrà domattina dei pacchi suggellati? Darà luogo la esibizione di quei documenti a nuovi scandali sensazionali? I componenti della Commissione d'inchiesta, che ho interrogato in proposito, escludono concordemente la possibilità di nuove rivelazioni sensazionali. Non vi è documento, mi dichiararono i commissari, che, pur non essendo contenuto nella relazione, non sia stato, da parte del senatore Frola, accennato e lumeggiato; quindi niente scandali nuovi ma bensì rafforzamento delle conclusioni cui la Commissione d'inchiesta è venuta circa i deputati colpiti. Invece, la esibizione di documenti suggellati darà luogo a gravi rivelazioni a carico di funzionari dello Stato per irregolarità e teodi commesse a danno dell'Erario, ma non in rappòrto alla faccenda del Palazzo di Giustizia. Questi funzionari sentiti come testi, minacciati di rivelazioni di colleghi, hanno, come si dice, cantato; ma poiché si trattava d^cose estranee all'inchiesta, la Commissione aveva tenuto segreti tali interrogatori che aveva destinato in plico suggellato all'autorità giudiziaria, che, a suo tempo, avrebbe indagato. Ora il processo, invece che dalla autorità giudiziaria, sarà fatto dalla Camera. Domani i segreti di questi funzionari saranno conosciuti da tutti e nessuna forza umana impedirà, ad esempio, all'on. Chiesa di portarli alla tribuna parlamentare. Ecco la vera portata della deliberazione di oggi della Camera : luce inesorabile »u tutto e su tutti; nessun riguardo per alcuno. Che uscirà dall'immenso scandalo degenerante? Uscirà questo : le conclusioni della Commissione d'inchiesta riguardo ài deputati colpiti appariranno anche troppo miti e contemporaneamente andranno all'aria anche i cenci delle figure minori di funzionari, impiegati di ditte private, brasseurs d'affaircs, ecc., che hanno trescato nella faccenda del Palazzo di Giustizia e affari consimili.

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