La pacifica costituzione della Nuova Albania minacciata da Essad pascià e dai suoi fedeli

La pacifica costituzione della Nuova Albania minacciata da Essad pascià e dai suoi fedeli La pacifica costituzione della Nuova Albania minacciata da Essad pascià e dai suoi fedeli Il lavoro della diplomazia austriaca - Insidiosa propaganda serbo-greca tra gli ortodossi (F»er telegrafo dal nostro inviato speciale) 12000 feduei da Seutari pronti a un comando di Essad (Dal nostro inviato speciale) Durano, 20. (telegrafato da Bari, 21, mattino). la villa di Essad a Tirana sepolta nel folto della verzura dovrebbe custodire l'incognita del momento. Ivi il vigoroso pascià albanese, circondato da 2000 soldati turcoalbanesi già appartenenti al presidio di Seutari e che rlnunziarono a congedarsi, compie oggi essenzialmente l'ufficio di raccoglitore di armi. Tutti i fucili, le munizioni e • le mitragliatrici uscite da Seutari, tutto l'armamento dell'esercito turco di Essad è divenuto proprietà sua. Questo costituì il fatto che allarmò i consoli d*Auslria e d'Italia, determinando l'invio a Durazzo delle navi Aspern e Ferruccio, che, ancorate a tre miglia dalla bassa costa, ammoniscono Essad. A Turano Essad ricevette la visita di alcuni giornalisti italiani e francesi, offerse loro numerosi caffè e si lasciò anche intervistare come può farlo uno scaltrissimo capo-albanese, che non parla che la sua. lingua e risponde a monosillabi vaghi attraverso la traduzione di quattro interpreti. E' positivo tuttavia che Essad si ritiene il più autorevole e potente capo, perchè é in possesso di una quantità di armi e di denaro che nè il Governo provvisorio di Vallona nè nessun altro capo posseggono. Anch'egli dice (ed è la sola cosa che si riesca a fargli dire), come tutti i capi-aibahesi dicono, che .è in attesa del responso dell'Europa. 11 fenomeno di Essad concorda, del resto, perfettamente colla paci fica anarchia skipctara. bell'indipendente Albania ogni città e indipendente ed- agniuomo che abbia mia certa influenza e indipendente nella città. ' La situazione di Durazzo e poi delle più ttrabiiiaìilì. Sventola sulle antiche torri veneziane una bandiera albanese diversa da quella di Vallona, e, del resto, altre ne sono siale inalberate dissimili da quelle di Du razzo e di Vallona. Quattromila Soldati turchi. risiedono a Durazzo, in attesa di partire ed .una musica militare turca, rallegra il pomeriggio, come se la città fosse nelle sue condizioni più ordinarie. Mamid bey, parente di Essad Harif po¬ dctusertmclpeurNscià, avversario dell'ex-comandante di Scu-\lari, e tulli i capi grandi e piccoli coi quali _si conversa non vi dicono, dopo lunghe soste se non questo: uVedremo,'forse, chissà, non si sa... ». Non si può esprimere quindi la viinima previsione, e bisogna liviilarsi a rilevare, come al confine greco albanese sono tuttora concentrali cinquantamila soldati greci nei centri di Tepcleni, Sinànai é JClissuma, a sei ore da Vallona, come il Governo provvisorio appaia la più inconsistente cosa germinata, e come Essad -possegga là sola forza organizzata permanente indigena ed i mezzi per armarne una più numerosa, se questo gli parrà coiir veniente dopo le decisioni dell'Europa. ARNALDO CIPOLLA. Unni è una vecchia volpe,, (Per telegrafo dal nottro inviato speciale). Durazzo, 21. Vi ho .telegrafato ieri da Durazzo. (r>iaCattaro) come il risultalo essenziale della situazione creata da Essad pascià sia Vosì-stenza in Albania, e precisamente a Tira- na, di un nucleo di forze disciplinate, giàappartenenti al Corpo turco che difese Scu-lari. Queste forze obbediscono oggi agli or-dini di Essad, 11 nucleo è formato tulio,di albanesi e conta 2000 uomini. Per rendere più chiara la conoscenza della situazione è bene ricordare che gli albanesi che face-vano parte delle truppe imperiali di Scu- lari aerano assai più di 2000. Obbediente agli ordini della Sublime Porta, Essad pascià nell'inscdiarsi a Tirana ha bensì congedato gli clementi albanesi del, suo esercito. Però Vcx-camandante - di Seutari ha trovato modo di far rimanere duemila di cotesti sol dati a Tirana presso di lui ed è riuscitoanche a procedere a specie di disarmo di tutti • gli altri elementi anatolici o turchi del disciolto esercito di Seutari, i quali a Durazzo e a San Giovanni di Mcdua aspettano di imbarcarsi per ritornare in Asia; essi però hanno lasciato le armi e le munizioni a Tirana .in consegna ad Essad. Le mene di questo grande capo albanese, contro il quale l'Europa dovrà per forza con- tare nel riordinamento dell'interno delle terre albanesi, non. sono però riuscite a persuadere la totalità degli clementi turchi che componevano il suo esercito di abbandonargli le armi. Quasi, tutta l'artiglieria, per esempio, resta coi. suoi pezzi leggeri a San, Giovanni di Medita, in attesa di imbarcarsi, Debbo anzi dire che, conversando cogli ufficiali turchi sia a Durazzo come a San Giovanni di Mcdua, li ho trovati in generale ostili contro Essad. Parecchi ufficiali superiori alzando le spalle mi dissero -, « Essad non è un generale c non ebbe nessun merito nella difesa di Scutariso, le gesta del pascià quando lasciò Seutari ai montenegrini, me lo definirono: uomo albanese, astuto còme una volpe: sarà la volpe più pericolosa e più brigantesca con la quale le Potenze, riordinatrici dell'Albania, avranno a che fare». Il pirlsolo Comunque, Essad oggi in Albania rappresenta una forza armata e organizzata e possiede mezzi per dirigere, occorrendo, un più numeroso esercito. Contro chi e contro cosa potrà «ssere diretta la forza di Essad è impossibile a dirsi. Non ritorno sulle pretese dichiarazioni fatt? da Essad ai giornalisti che lo visitarono a Tirana, poiché mi sembra puerile ricavare da quei monosillabi una previsione della sua qualsiasi» tendenza positiva. Essad sa di rappresentare una forza e certamente la più considerevole delle forze ora esistenti in Albania, ed è deciso ad usarla al mo mento opportuno a suo vantaggio. A Tirana non sventolano ancora bandiere albanesi e quelle inalberate a Durazzo hanno, come, variante, una bianca stella a cinque punte sull'.aquila bicipite. Gli in genui scoprono che cotesto potrebbe essere la stella italiana: i mussulmani di Durazzo dicono invece che hanno voluto conservare nello stendardo uno scarlatto ricordo islamitico della bandiera turca, che ha la mezzaluna sormontata dalla stella. Perchè ielle vie di Durazzo non si videro marinai Italiani Le forze albanesi di Essad sono stale quelle che decisero l'invio a Durazzo delle due navi da guerra Ferruccio c Aspern. E abbastanza strana questa constatazione da me fatta: mentre i marinai austriaci sono secsi per diporTo ti Durazzo, quelli italiani Sasucilgtrrrstasctrfiildsnnsflse ne astennero. Il particolare e staio sui- abvsplaCpvlgmaficente per niustiflcarc le più strane supposizioni. Sembra invece che, i marinai italiani non siano secsi a terra soltanto in seguito a una singolare osservazione e a uno strano criterio del console italiano di Durazzo, cav. Dolflni, il quale avrebbe, scoperto che potevano nascere inconvenienti dal contatto fra i marinai, italiani e i soldati turchi che popolano Durazzo. Ma ritorniamo a Essad e alle sue truppe fedeli. Non si può dire tuttavia chc i centri attorno a Tirana parteggino per Essad: sarebbe questo un grave errore. Li pacifica anarchia La pacifica anarchia albanese permane nella sua interezza con manifestazioni che hanno un carattere indiscutibilmente comico. Tutte le volte che gli albanesi si tra* vano o cercano di riunirsi per manifestare la loro volontà succedono curiosi incidenti. Cosi la famosa riunione di Kroia, culla degli Scanderberg, fu bensì un convegno dei capi dei centri principali delle regioni attorno a Durazzo, a Tirana e a Elbassan, [ma i convenuti vi andarono senza sapere esattamente chi li avesse chiamali a Kroia. ìqu inviti devono essere stati diramati sot tornano da Essad medesimo, il quale spe'java che la riunione avesse votalo, un ori dille del giorno con voli per un'Albania \g0vernata da un Principe albanese: vice versa, i capi andarono a Kroia supponen do di far cosa grata ai consoli austriaco e italiano. Anzi, temendosi qualche atto ar'-mrari0 da parte dei partigiani di Essad, i convenuti si erano armati di tutto punto, u risultalo del convegno dt Kroia è noto, u parroco di Durazzo inneggiò alla concor- ctstvirpvssècavrs[dia religiosa dei preti cattolici, e degli Hodgià mussulmani: questi e quelli si abbracciarono piangendo e l'ordine del giorno proclamò la... volontà albanese di posse- \dereun principe europeo! 11 risultato di questo convegno dispiacque profondamente ad Essad, che per un momento accennò ad uscire dalla sua riservatezza per marciare su Durazzo. Tentativi austriaci presso Essad Quello che ora è in ogni modo tangibilissimo è il lavoro austriaco, e soltanto austriaco, presso Essad. Quando questi da Seutari marciò verso Durazzo, l'Austria ai affrettò a mandare Surgia bey, che allóra si trovava a. Vienna, a Cattaro. Di qui con una torpediniera il bey giunse a Durazzo, che i serbi non avevano ancora evacuata: il personaggio riuscì a portare pel primo gli omaggi degli austriaci al capo delle truppe albanesi, che cosi scarsa considerazione dimostrava pel Governo provvisorio di Vallona. % Il comandante della nave austriaca che si trova a Durazzo ha già ricevuto la visi* ta di Hamid bey, un nipote di Essad pascià. La facilità poi con la quale si incoia trono dappertutto in Albania agenti e mfficiali austriaci dimostra come intenso sia il lavorìo della Monarchia per cercare di dirigere avvenimenti che potranno prodursi nell'Albania centrale, e, sopratutto, per non perdere la probabilità di giuocare bene l'ultima carta restata nelle mani austriache e per tentare di ristabilire l'influenza della Monarchia nei Balcani. Vi telegrafavo ieri come, dato che Essad abbia espresso una opinione, questa è seni-'brata assolutamente sfavorevole aU'inter-\vento armato dell'Europa in Albania allo scopo di porre le basi per un Governo c,prima di ogni altra cosa, per organizzare la gendarmeria sul modello cretese. E' fa- Cile immaginare che, per quanto possanoiprevalere alla Conferenza di Londra le vedute della Triplice intesa su quelle del- la Triplice alleanza, l'Austria, coi suoi seMgreti accordi con Essad che occorre am-\mettere, poiché sono evidenti, si preparaia dimostrarne la inattuabilità. Per quello, o i e i e e * e a o i , e . ra ene che riauarda l'Italia, non vedo nell'attitudine austriaca nell'Albania centrale una segreta minaccia ai nostri interessi legittimi e indiscutibili. Regga o meno il Governo provvisorio di Vallona. a noi poco importa, purché l'eventuale intervento europeo assegni. all'Italia l'occupazione temporanea della Baia. Le basi della nostra vigilanza devono essere evidenti, là dovè si deve concentrare per noi tutta la questione-albanese. Occorre prepararsi agli eventi Come vi dicevo, la situazione a Durazzo è delle più singolari. Numerose truppe turche qui aspettanti conservano ancora un aspetto ordinato c marziale, del tutto diverso dell'abbandono miserando dei morenti restì dell'armata del Vardar. Si nota subito chc questo è un esercito che n-on. è stato vinto. II. fatto della, sua .residenza a, Durazzo dà l'illusione chc la città sia ancora turca: sentinelle'turche vigilano la città; fanfare turche echeggiano per ogni dove ; la musica turca rallegra ancora le ore pomeridiane nella più. civettuola fra le cittadine marinare albanesi. Abbastanza intenso permane in Durazzo, da parte degli ortodossi, che vi sono numerosi, il dolore per la partenza dei. serbi, che non tralasciarono partendo di lasciare propagandisti ; non tarderanno a manifestarsi nel caos sanguinoso che minaccia l'Albania le conseguenze di questa propaganda, se una forza europea potente non interverrà invincibile e autorevèlc. Occorre un esercito bene armato, poiché bisognerà fare i conti con i tre o quattrocentomila albanesi, ottimamente armati, [che esistono oggi nel paese. Essad sa tutto questo ed è pronto. Le azioni che egli potrebbe svolgere sono molteplici e gli aiuti non gli mancheranno. Vi parlavo più sopra della presenza a Tirana di emissari austriaci ; bisognerebbe accennare anche a quelli greci e serbi che non si sono allontanati e che favoriscono in tutti i modi la permanenza del caos albanese: il caos in Albania sembra sia il programma politico dei popoli che hanno dovuto ritirarsi dall'Adriatico. ARNALDO CIPOLLA.

Persone citate: Durano