L'intromissione di Francia nella questione del Canale di Corfù e i vitali interessi d'Italia

L'intromissione di Francia nella questione del Canale di Corfù e i vitali interessi d'Italia L'intromissione di Francia nella questione del Canale di Corfù e i vitali interessi d'Italia (Per telefono In docomento segreto? ali| e! o -'. a', vendlcazlonl ' a1 può destare tanto maggiore. Interèsse i°I quanto possiamo domandarci da chi l'Her- - b.et^ ha.,avuto comunicazione dei documen- o ^scrive rHerbetJ -) rimprovera al nojt pac£w| di sostenere, ; i rivendicazioni greche in Epiro, contro 'M Parigi, 19, mattino. L'n Eeho de Paris » pubblica un articolo, firmato dal redattore che si occupa delle questioni estere, il signor Herbette, e che è. intitolato esiere, il signor .neroene, e tue e, >: «Perchè l'Italia combatte le ri-Lioni greche, in Epiro... Vartic^° I tare tanto maggiore. Interesse in| ! Sioni del nostro contegno. Vorrei tentare j- veto della Triplice alleanza e cerca le ra - di indicargliele; una spiegazione leale e ben! informata mostrerà,come si vedrà, che in\ - ... . -, . . questa discussione non sono le intenzioni: n de],a prancia d)e possonQ provocarc la a presil Si sono moIto discussi j motivi sorche, i l'Italia può avere per togliere ai Greci la - costa dell'Epiro, fra il Capo Stylos e il a mediocre Porto di Santi-Quaranta, di troni te a Corfù. Per essere assolutamente irnpar- ziale. non'cercherò nemmeno di giudicare - :. • ., , , . ,. auesti argomenti, riproaurro sempheemen- o te le conc,usioni di un documento ufficiale, a dovut0 alle Autorità militari italiane, e di -'cui un caso felice ha fatto cadere la tra, ; duzione fra le mie mani. Eccolo: i; « Il possesso del Canale di Corfù, per par- i " te dei Greci, costituirebbe per l'avvenire ! e ì"un Srave pericolo, non solamente per l'e- « quilibrio del bacino Inferiore dell'Adriatico - ^ , . ..... ,. , « e per le coste dellltalia, ma anche per le a ■ forze nava„ deirAustria e del)a Germania. -|„Che hanno interesse ad impedire lo svi i | « luppo delle forze navali austro-italiane. E' , j « ben possibile che la Russia si interessi o «essa pure alla costituzione di una base -i"navale della TriPlit;0 intesa lungo il Cali naie di Corfù, per poter eccitare lo sla¬ - « vi sino, come ci insegna la campagna delmi „ rammiraglio Siniavin (nel 1810). -j «infine, la Grecia sarebbe la Potenza , «balcanica più avvantaggiata dalla guerra, « se il suo dominio marittimo si estendesse ;li dal Canale di Corfù, a Leiuno e Imbros, «ivi compresa Creta, e dominasse nonI« solamente il Canale di Otranto, ma anche I« l'uscita dei Dardanelli. Rendendosi cosi « arbitra delle comunicazioni con la Libia, |li essa costituirebbe una minaccia, che po-j«trebbe controbilanciare l'influenza della j« nostra flotta nel Mar Tirreno, per quanto ;iiconcerne le comunicazioni con l'Africa|«francese e i porti di Tolone e di Mar- «siglia». j« Oso appena, dice il redattore dell'Ecfeo:de Paris, commentare la puerilità che rac- !r e i Parigi, 19, mattino. a campo ha visitato la moschea di Coritza, or e nata per la circostanza da ^^greche e Tutta la popolazione^era an^ssa»_5?ul e e e » a e chiude' simile argomento. Nessun uomo di - buon senso crederà che la squadra francese e del Mediterraneo abbandonerebbe Biserta j per i0 stretto inospitaliero di Corfù, nè che a ia presenza dei Greci à Creta minaccerebbe - je comunicazioni fra Napoli e Tripoli di l Barberia ». ja Dopo aver dato cosi una lezione di stra- ;-;tegia aue Autorità militari italiane, il re-'--dattore continua: « Ciò cho può richiamare o intenzione si è che, nella questione di E- i h , stat'0 Maggiore di Roma non sem- - ì -i., e ]! tei in a , o „ La flotta francese potrebbe da Biserta j i « prendere come punto di appoggio Corfù |i «e mantenersi padrona, sotto la minaccia ; -!" delle sue operazioni, dell'uscita del Cana-|a j"le dl Otranto. Avvantaggerebbe cosi una e I " flott* nemlca (convien,t< 1 |« quella inglese, osserva l'Befto de Pam) che - ; „ potrebbe percorere a suo beneplacito il o „ mare da Biserta a Messina, recando pre- a; « giudizio alla libertà delle nostre forze o ;« navali, tanto nel Mar Tirreno, quanto|e «nell'Adriatico. Non si deve obbiettare che diventare impacciosamnf^Adi|,,„„„,.„ „„„ e.,o „m„ri„ /„-,„ mo n«n « venire, non per sua propria forza, ma con « l'aiuto che possono accordarle le Potenze, ù!sti particolari sulla visita del diadoco a - '. Coritza : i Stamane, alle 11, il principe erditario di Grecia, accompagnato dai suoi aiutanti di a; passaggio del corteo. Un vecchio « kogia "'assai impressionato, formulò in una pre- - ehiera voti per il regno ellenico, per il Re e per il diadoco. Belset Effendi, notabile mussulmano, e- - o I spresse l'immensa gioia della popolazione e : mussulmana che scorge nella visita del dia- -idoco la prova dell'interesse e dell'amore deli Governo ellenico verso i mussulmani. a Chio e Mitilene a m t.- . gOD rltOrSerailllO 8118 TUrCBia e sa —. «™>- a . - Berlino, 19 notte, e . y regolamento della questione dclle isole a dell'Egeo preoccupa mollo, secondo i tele- i grammi giunti da Costantinopoli alla r «Frankfurter Zeitung» i circoli della Por, ta. la seguito alle trattative anglo-turche si i era "sperato che l'Inghilterra avrebbe potuto conservare alla 1 tirchia le isole poste di ., Nel pomeriggio il diadoco ha visitato il Mufti, poi ha assistito fuori della città ad una grande festa organizzata in suo onore, i■ I'. Il « Matin » riceve da Salonicco, 18, <Jue- alla «Stampa») bra difendere gli interessi gli interessi della Triplice, °I^"«oco disposta ^ sostenére : - Gon<iUjt;u ultimamente uno dei giornalisti dJatinU vincenzo Morello, ten- J lava di d^^^^^t^ ; ^^SX ^ c^suftrJdlM E qualora contraddica alle pretese ita- . ?-'F-andia Italiani, bensì Combattere la rivendicazioni greche non è che un tnezso: lo scopo è di allontanare la flotta russa, oi lottare contro una flotta Inglese e di tagliare più sicuramente le comunicazioni irai. l'Algeria. In queste condizioni^ , ]a Francia e l'Algeria. In queste condiziona* L noBtri confrateni dell'altro lato delle Alpi I comprendertnncv come la stampa francese; n| * disnosta \ sostenere! la terf-tfafl*, ! liane. Dopo aver letto il documento pub- jbUcato dàll'Echo de Paris, riconoscerà eh» !"l riv0,KÌmento delropmione pubblica fran \ b - - : è inevitabile conseguenza di un rivo!- I nostri confratelli di ibiamento c del; gimento italiano. Roma si dorranno del cambiamento cau , ! gicul.0 cne la saggezza dell'Inghilterra «Wie ' i e ¬ a , di difesa, non di conquista, o ingrandimento come fu, per la Francia, la questione di Flessi ngue. Come non sarebbe stato atto di amicizia, allora una nostra opposizione alla tesi francese, cosi non possiamo considerare atto di amicizia della Francia verso di noi, quello che tende alla creazione di una nuova base nel Canale di Corfù. « Il trattato della Triplice alleanza, argo- e ; menta Rastignac, non ha certamente un ca, rattere e un fine diretto di ostilità contro la nIFrancia, ma ha certamente un carattere ed e I un nn€ dj ostilità contro l'Italia l'azione deli ja Francia nella questione dei confini meri, | dlonali dell'Albania, perchè tende politica-jmente a contrastare all'Italia una posiziona a jnatura le di difesa in una zona nella quale o ; naturalmente la Francia non è obbligata a a|muoversi ed operare» - Rastignac, dopo avere ripetuto alcune os j sensazioni fatte dall'Herbette in un arti- o:coi0 apparso neH'«Echo de Paris» in rispo- ! sta al suo precedente artìcolo circa la giu- e l i «oa ipotesi del nostro stato maggiore, che la e flotta francese potrebbe da Blserta'prendere a come punto di appoggio il canale di Corfù e e mantenere sotto la minaccia di tale opera¬ e zione l'uscita del Canale di Otranto, conclui de chiedendo ai soliti comitati italo-francesi, j« franco-italiani, che inscenano la comma- - ; dia della fratellanza latina, fatti e non pa-'role, e dice: «Uri fatto per ora è questo:' e cho la Francia si trova al primo posto nel - contrastare all'Italia la sua essenziale linea - di difesa dell'Adriatico», sato presso di noi dalle nuove idee loro Governo, ma se la piglino con le cause, e non con l'effetto ». Le buone ragioni d'Italia Roma, 19, notte. : ■. j In un articolo intitolato: «La rraestione di domani». Rastignac discute nella «Tribu-i na», la presente condotta della Francia inl: appoggio della Grecia, circa la delimitazionei dell'Albania meridionale. Dopo essersi dettel terà dissonanze pericolose nel concerto europeo, ed essersi augurato che in Francia sii possano convincere del torto che hanno a»j , wuto nel prendere un atteggiamento baWan-; a j zoso ^ verso ntalia, che ha, quanto1 |gy aitri, diritto di difendere le porte di casa. a ; Rastignac si domanda che cosa si sarebbe' -|detto di noj m Francia se nella discussione a 6ulle fortificazioni dell'isola di Flissinges, o 1 Flessin*ue> aUe ,0ci,della Sche/da' n°! a^ e gi^o preso ia parola per sostenere la test l contratia a quella dello smantellamento. La - Francia non si bagna nell'Adriatico ne ha e diritti da vantare, interessi da difendere tra o| \\ canale di Coriù e il canale di Otranto, elcotne non ne abbiamo noi tra le onde e i da perchè dunque spiega ^A^^è^^mimSmm^& n l" . ^ i n dej canale di Corfù, quando noi non spie, gommo nessuna azione nella questione di Flessingue? Per noi è una pura questiono a i i - e : nazionali e degli ebrei nazionali ,(kl mattino quando gli studenti - recarono all'Università, trovarono quelli tedeschi radunati sulla scalinata. Gli studenti e rTmasero per"moìto tempo gli uni di fronte - agli altri, fermi ma t^quilli: verso le due l,però si iniziarono i primi scontri. Si venne ad tuia generale bastonatura. Vi furono pa« , ; recchi feriti. Accorse la gendrameria a pie» l dj ed a «,^110. Gli studenti mentre tumuld tua vano, cantavano gli uni l'inno tedesco i nazionale, e gli altri l'inno di guerra degli ebrei. Una grande quantità di cappelli, di cravatte, di bastoni, di libri e di polsini an- ■ fronte all'Asia Minore come Mitilene e Chio, I ma la Porta ha ricevuto da Londra, notjzìe 'poco rassicuranti. L'Inghilterra non potrebbe salvare la situazione perchè la Francia !e la Russia hanno come punto capitale del loro programma la cessione di queste isole -jaUa I (Siili fra OliiMuli HfiWtiia all'Università di Vienna (Servizio apatista dilla Stampa). Vienna, 19, notte. Stamane sono continuati all'Università i conflitti fra le Corporazioni degli studenti ' Verso le 10 darono perduti. I tedeschi nazionali li raccolsero ed in un'aula li bruciarono, quale bottino di guerra. iV sono parecchi feriti. Vennero operati nove arresti. Lo Zar dà Bulgaria andrà a Pìetrobnrgo Pietroburgo, 19, sera. La Novoie Wremia, conferma la notizia della prossima visita dello Zar di Bulgaria a Pietroburgo.

Persone citate: Cana, Chio, Greci, Vartic