Il Radio introdotto nelle lenti da occhiali per rinforzare la vista

Il Radio introdotto nelle lenti da occhiali per rinforzare la vista Il Radio introdotto nelle lenti da occhiali per rinforzare la vista Di tutti gh oritani del fconsi, quello che Uvora di più è indubbiamente l'occhio, ed alla maggiore, fatica gli è corrisposta una serie di di-sturbi, di cui i minori si possono raggruppare in fenomeni di stanchezza, di leggeri periodi infiammatori, disturbi di nutrizione, di accomodaziono, incominciamento di difetti di vista, ecc., inoltre l'occhiò rispecoriia tutti i mìnimi disturbi del corpo umano, essendo in rapporti eccessivamente intimi coi diversi sistemi dèlie, nostra economia. Perciò quest'organo a sua volta non pttò*, generalmente, essere ammalato, senza ,che il 6U0 stato morboso non si rilevi per qualche alterazione dell'organismo In genere. Questo brevi riflessioni sono Sufficienti per dimostrare la necessità di studiare un mezzo terapeutico che posse, indipendentemente dalle cure «ull'organismo, portare un. nq-j tevole, rapido e costante potere curativo sul-' l'occhio, senza dovere attendere Ja riabilitazione dolio forze deboli deilo Stato generale. In detti casi una lente comune sortalUc-'1] correttiva può apportare tìn migliorarrterife? impossibile. ' ' '] Solo si limiterà a correggere una miopia, una presbiopia, un'insufficienza muscolare, giammai potrà fortificare nel vero senso della paToìa il bulbo oculare nella sua totalità. Costruire una lente che, oltre a correggere i difetti di refrazione, avesse il potére dì agire sul bulbo oculare rigenerandone la forzo,, aumentare il funzionamento delle -cellule organiche, stimolare il ricambio irhateriale dei mezzi trasparenti, ritardarne i processi degenerativi rinforzando la retina, fu costantemente l'intento verso il aitale molti scienziati rivolsero i lol'o studi e ricerche. Oggi finalmente dopo lunghi e laboriosi esperimenti l'intento è stato raggiunto, grazie alle meravigliose applicazioni elettro-terapeutiche, che dal campo teorico st sono trasportate al campo pratico. Chi avrebbe osato qualche anno fa sostenete lo teorie di Claùsius e Arrhenius stilla dissociazione delle soluzioni elettriche che in molecole, in. mono e poli-atomiche avfisbbero posto le basi a poderosi studi sulle..teori»degli jóni, snjlla costituzione eli corpi, 6ugli atomi, molecole, pesi atomici, equivalenti chimici e cosi via fino a Ledtlc, che con le sue memoràbili esperienze ci dimostrò la penetrazione degli joni attraverso ' i tegumenti, e a Mendelsshoh, che potè dimostrare come le manifestazioni dell'elettrogenesi animale siano dovute ad effetti elettrici di movimenti di joni nell'organismo. Ma eravamo sempre nel campo teorico. Bastò la prova degli joni colorati i quali provarono essere gli orifici naturali ghianrìolan, le vie naturali di pehetràzioho degli Rtzm'mfndcaads1?3btlnladtpatptle lofo 71 ajtmi, perchè la terapia s'impossessasse df questi studi per usufruirne, servendosi allMiopo della corrente costante. Ma passarono pochi anni e nella scoperta del Radio si svelò un fatto nuovo e cioè quello di li'n corpo che carico di elettricità positiva è negativa johizza l'aria, i tessuti, ecc., posti a suo contatto ed anche ad una certa distanza. E se gli esperimenti sui Radiò ritórdar&hò a portare a conoscènza rniBsto importantissimo fenòmeno, ebbero poro i vantàggi di dare un esatto concetto' di ciò che è il Radium, non più considerato come Uh potènte caustico, Un rigeneratóre dèi tèssuti, borisi uh potènte stimolante al ricàmbio» un moderato eccitante, un analgesico di primo ordine. Come era da prevedersi, le applicazioni terapeutiche non si fecero attendere, hoh più isolata a certe malattie dèlia pelle, bensì adibite a cure locali e generali di vario genere, quali: i fanghi radio-attivi, i bagni di luce associati èlle emanazioni di Radiò, le cilre interne é finalménte la LENTE RÀDÌO-lVi'TlVÀ. «ligbsai(arschaaKeI bngeacbdFasiapmdqmrmceòMJct Detta lente è Uh mezzo tìiottricò inventato daUoculisla dott. C. G. Rrecerutti di Torino, la quale appàréheménte è identica alle comuni lènti (occhiali) ih commercio è come tale viene portata. Potò Oltre al potere correttivo comune a tutte Te lènti già in commèrcio associa UN potere curativo avendo l'inventore introdótto UN SALE DI RADIUM bei silicati che formano il vetro (vetro speciale accuiétàmente studiato nei suol vari componenti, tale dà ottenére; là migliòri lènte in commèrcio, per là sua limpidezza, rriiu)ma dispersione e perfètta latforàsfoHè delle supérfici). . rmodrLnRmU Per opera delle emanazioni ' elettriche del Radium contenuto in una. lente, l'aria interposta tra questa e l'occhio viene ionizzata, azione che Oltre ai numerosi esperimenti clinici, ^gi armostra facilmente a mezzo dell'elettroscopio del prof. Curie. Infatti introducendo una lente RADIO-ATTIVA nell'elettroscopio, questo viene scaricato, ciò dimostra ohe la lente rende l'aria conduttrice di elettricità . (perchè emana una 'radioattività) a, diversi centimotrl di distanza, di anodo che l'occhio venendo per opera, di détta tente sottoposto a que*ó radiazioni, subisce i seguenti "vantaggi : 1. Il ricambio é la cffcólàzfone del sangue verigònò attivati. ?. La nutrizióne dell>acrjhto feàtfrimtata. 3. Propàgahd&Sl quest'azione riell'inberno dell'occhio, i mezzi dentari in casi patologici, per esempio: cataratte incipienti, intorbidamento del vitreo, ecc., come pure in diverse affezioni del fondo dell'occhio, quali coroiditi, corioretiniti, ecc., subiscono uha-nbtevOÌó azione curativa, fatto constatato da numerosi ©sperimentatori. Si deve poi aggiungere che tutti i disturbi oculari che portano con se un logoramento della facoltà visiva, «Jnàkì la presbiopia, la miopia progressiva, lo àstenopié ih generale, ecc.i vengono curate a mozzo dell'azione stimolante che possiede il Radium, aizione determinata in seguito -a vati anni di esperimenti dai Precerutti e da molti altri oculisti, ciò che portò al concetto semplicissimo, che essendo un ricostituente ed analgèsico (calmante) t>oe«a essire prescritto in qualsiasi caso ed iìl qualsiasi età; come piite ad « un occhio imrmale quale uh fattore rinforzante la retina » e in diverse affe- vcasrmndcpdbt7Ìoni ocu^ari' que-te un coefficiente aà altri agenti (medicaménti più energici). In un fécentissimò lavorò. del Bèrtiheim « L'iodio RadiUtn-Terébiè dàhs là tubercolose »,. cOnrchi'tìato hél Sèttimo Congresso intertiazionale del 1912 a Roma e nel Congresso Tedesco di Medicina interna a WièSbaden, ahrile 1D1S, éita a «ostegtlo dèlia sua tesi il dott. Gudsentì è Mcellér, i qUaii affermano non esservi às'solUtàhiént* rtèBstln inconveniente ftèllltepiego dèi Radium (quando sia ben dosato) essendo questo uh analgesico pòtèhftssrthò è tale da far cessare i dolori acuti lei tumori del seno, artrite, sciàtiche, hevraigiè; ecc., ed ih riaisdàtò dicono che fi Radium assorbito sia per emahaeioné od iniezioni iptìdetrriielle, he uhi azione sull'aumento della NUTRIZIONE e agieoe contro gli etati rrmammatori, ecc. Gli «tessi dottori Vflbergleit, Nagelschidt, Kohlraust, e molti altri constatarono che le emanazioni dèi Radium aumentano i ricambl organici, dilatando i vasi linfatici. E' da notare che in genere le malattie dèlio itelo genftfàte richiedono agenti analgesici,, più ehièrgìcij di ciò che possano richièdere 1% aff9Stoni oculari, tutta*!» là miulma qiiftrititk di Ràdiiim o Radio-attività indòtta di certe acque o fanghi (per esempio: Caflsbad, Eaux minerales d'Aulué, di Wiesbaden , di Bath, d'feaUx-Bbhnés, di Battaglia, Fiuggi, Salsomaggiore, Vichy, eco.), è atta allo scopò, rftHànte perciò dimpstrkto toitie sia surncìèhte la quantità d'i Radium che è introdotta ià Urla lènte bef l'occhiò, venendo ad essere usata constantemèhte, sistema il più razionale per poter usufruire delle emariaziohi dèi Radio. . Inoltre per opera della Radio-attività indotta, l'occhio airenianazloné del Radiò acquista Uh senso luminóso determinato dà mólti che oltre all'inventore Precerutti citeremo: Dànlot, Sichae-l, ABBi, Rhèli è Sàlmdh, Jóìiard, lassar, ^hasmanhi' Siksteih, che studiarono sin dalia sua scoperta le emanazióni radio-attive ih rapportò ài vàri òrgani uhiàni ed ih particolare all'occhio. M riimsted, Nagei; M Glassi e Jivai; M M smmrsPtJava! i Cdrie, che dimostrarono fcófhi là Icàttiia, il cristàtìiho ed il corpo vitreo e tutti i mezzi trasparenti del nòstro occhiò siaho b^hiVoimehte influenzati dail'àzlòhe dei raggi Ràdio-attivi; Aruy i Andérsòh arrivarono a constatare la fitìoréscehza dilla retina ih seguitò ill'appbcaziòhe di Radiò. L'eminènte oculista prof. London è venuto niiìa còhclrisiohè òhi occhi anche dotati di minimo potere vìsiVò, dopo qualche applicazione di sali di Radiò dlstingttevaho meglio gli oggetti. É la pròva più convincente di quanto sopra è.la lastra fotografica, la quali Viene iiribrésslònata allo acuto dalle emanazioni dèi Radium contenuto in una lente; pròva eseguita ultimaménte tìati'oftelrhologo $ròì. dott. Besìò fedóardo di feèftóVa nel gabinétto di Radiologia del prof. Mariglteno « cdrmihicata il Congresso di Genova 1912. t poderosi esperiménti fatti ahtèèèttehtemehte da ^recurèòH sulì*àzlfthfe dèi Rad» In oftalmologia, furono sulle makMfe esterne dell'occhio, quali le Congiuntiviti iti generale (ed in particolare la Tracomatósa), il Lupus, Blefariti, ecc., con risultati Indefiniti forse àfJvuU alte minime quantità di Radium usate, o per la difficolta tecnica dei mMicèmertti, rkhìédendò per là loro appiicaaiòne il rovisciamento delle palpebre per UH tempo troppo prolungate, metodo perciò atmaiidoftato. Lime tati li esperienze «Iti mata t tie in«ttrrM deli'ocehio, gli Mudi portefòriò all'in-1cdgssc venzlone della lente RÀDlO-ATTIVA! L'eccezione sollevata da molti è che il Radium abbia un'azione dannosa s/al tessuti. A questo ostacolo dubbioso ai oppongono gli eapérìmenti deirHòffmànn ed altri scienziati come pure gli ultimi di pochi mesi fa, comunicati alla Società Oftalmologica, di Berlino dàl; Flèmming, ir quale ,avendo esposto la cornea dei conigli ed altri animali viventi per 20 ore ad'emanazióni fortissime MI Radium, constatò come queste non subisse la benché minima alterazione, restando intatto il ctteKallino e 'tutta, la reazione pupillare. L'adone voluta si ottiene dalli dosi, co- ma da un qualsiasi altro alcaloidi (per. é9. : 1A Stricnina* la motlìnà, la caffeina, l'atropina, ióc.), che a seconda della quantità si hanno risultati diatTrSt.ralmèhte opposti, vale a dire chi da potenti Velini, Usati in dòsi minime, vengono ad dSsere moderati stimolanti mi ricamino é perciò calmanti. IniiMeeantalBlmi sono puff» li osliVrazloni sul potere analgesico (calmante) del Radrnrn fatte dagli oculisti Zìmmérn e Dariér di Parigi {Radium settembre 190») e quelle sul potére cataforetico fatte dallo stesso Precertttti. Riportiamo te opinioni dei Wlckham e Dègi'ais, pubblicate tìltimàmihte, i «piali assai lscohò : «...La parola Radium * per mòite pérsoni sinònimo dì ìrinciatura, NIENTE DI P,iftJ, INESATTO. L'infiammazioni ihvolòntàWa è séhiprà causate da UUò sbagliò nelle «dosatura. vBiisdgnà però iapTeri clié ih molti oasi questa Inflàmmaziofii, chi mólto stèsso è indòlòra, 6 tiBlè, ricercate e ctiràIWa). kll RàjdSnm è comi tutte te altre medicazioni, puA produrre del bètte o dèi mali SrteoNDÒ LÀ DÒSE, drbèhc, mi abbiamo seS'ipte dimostrato 1'ihipòrtàhzà che c'era rial oShòscerà te dosi dèlbi Radiò-ittiVità assorbite; 6 qttalunqite siano I fàggi adoperati, grazie ai sistèmi di misura, alla tecnica ed ai mètodi aftdàlméhtB adottati, fidi possiamo d^orà innanzi utilizzare iì Radium senza paura d'infiammazioni >i. Là Sèftte Radioattiva è stata prèsa ih cohsidèràzlònè da divèrsi OèUlisti, e presentata hhitràhtehte aiì'Accàdèrhia di Medicina di Parigi, dal prof. Blàhchafcd (Successóre a Pasteur), al Congresso internazionali di Washington, S. U. A., presentata, dal vicepresidènte del Congresso tè delegato dèi Govèrno italiano prdf. c'omm. Luigi Pàgliahl, ed al Confresso intófhaziohali di Radiologia di Praga, dal delegato del Governo italiana prof. dott. Mario Bertolotti, dell'Istituto Radiològico dell'Ospedale Maggióre di Torino, per cui ebbero ad lhtèràssàrsihè divèrsi giornali italiani id esteri. . Infine riportiamo il riassunto di un le, vòrò fatto sulla tenti iRadirj-attiva dàll'o- cUlista dott. cav. G; VUlAsavaf litìs, il quale dice: ' UDUèl che piU in te-essa- di notare è chi gli individui con vista débole d difettósa, sentono rlnlóf zàto il flctere Visivo. Gli ipermètropi, ntiOpi, gli astigmàtici, i presbiti, chi hàhho fatto prima usb di tenti di fefistallo di rocca; di flint, di cróivn, hòtèho la grandi differènza éd i gràtidl vantàggi chi rioavaho dall'Uso dille lènti Radioattivi. Essi affermano ehi ttettfidble sentono ertele rinfrescati |git ocòtti : 1 miopi notano coorte'diètro li lehti 'gli ;o<*hi possono muoversi liberamente, senz'allStlflo Irteli» di convergenza. In generale posso dire che tutti gli emmetropi che he fa riho uso, affermano chi Mila lettura, 1 caratteri sono Visti più NETTO, più MARCATI, più RILEVATI senta il benché minimo storto da parte degli occhi»). Questa è là pròva migliòre ber persuadersi dèlia superiorità delle lenti Radio-attivi su tutte quilii comunimehte in uso, «penalmente sili CRISTALLO PI ROCCA, il quali óltre al maggior radici 'di réfrazione i nette ihàggiòranza dèi casi per )a lavorazione imperfetta, càusa là sua durezza o per «oh essere tagliati all'asse, ék uhi doppia mimarne, caitsamio distarei nell'ericrMÒrkzidfli, portando quindi tifi più ràpido lo^òfàmshto dèlia tecoltà Visiva. a, Mdnafml. mèrrràtcòMe «e*. iMirisiion» eia ti ottima sali» lastre tetetrtllo^ «tilt luti Radioattiva.

Persone citate: Bath, Battaglia, Curie, London, Mario Bertolotti, Pasteur